Legge finanziaria regionale 2014, Petrone (PD): “L’Ultimo assalto alla diligenza”

Il Consigliere Regionale del PD Anna Petrone interviene sul Collegato alla Legge di Stabilità 2014: “Ultimo assalto alla diligenza” da parte di una destra rimaneggiata.

Anna-Petrone-
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Siamo all’epilogo, la maggioranza ha approfittato anche dell’assenza delle opposizioni e nell’ultima seduta di Commissione Bilancio nel licenziare la Legge di Stabilità 2014 ha “introdotto” una serie di emendamenti che rispondono ad una logica più di opportunismo personale che politico. Per alcuni provvedimenti, che non sono stati in grado di approvare nei 4 anni trascorsi perché fortemente osteggiati, cercano di porvi rimedio ma comunque  occorrerà verificare se sussistano profili di illegittimità.

Atti che sembrerebbero disperati se non grotteschi, di una classe politica rimaneggiata che pur essendo consapevole dei suoi fallimenti in tutte le politiche che ha trattato in questi 4 anni e mezzo, vuole utilizzando tentativi disperati, tentare di condizionare in qualche modo l’esito di una sconfitta annunciata che Caldoro e i suoi inesistenti seguaci di Partito obra del Nuovo Psi e alleati con altri partiti minimali come Fratelli d’Italia e con una Forza Italia ormai decapitata dei suoi  vertici a seguito di indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Un tentativo maldestro che sottolinea però come e quali siano state le modalità di gestione che hanno portato ad annulare la rete dei trasporti pubblici regionali, alla paralisi delle politiche ambientali e della gestione dei rifiuti, all’annullamento dei servizi specie quelli diretti alle persone diversamente abili, all’assenza di politiche scolastiche, agricole, di difesa del suolo e ciliegina sulla torta della Sanità, conservando scempi e privilegi in alcune aree del napoletano e del casertano e annullando ogni possibile riferimento a servizi e a strutture saìnitarie pubbliche, oltre che il mantenimendo dello scandalo delle Prestazioni in ALPI delle quali finalmente sta indagando la Procutra della Repubblica di Nocera Inferiore.

“Siamo all’arrembaggio finale”. Ha dichiarato il Consigliere regionale del partito Democratico Anna Petrone a tale proposito, definendo il Collegato un insieme indistinto e variegato di questioni privo di una visione sistemica per La Campania. Infatti Anna Petrone, si sofferma solo su alcuni di quei collegati in essa contenuti evidenziando l’abisso che intercorre tra i proclami e l’applicazione concreta, tra una dimensione annunciata e quella reale.

Sul Diritto allo Studio Universitario – Adisurc, la Petrone sottolinea che “più volte è stato chiesto di stralciare il provvedimento dal Collegato e di riportarlo in Commissione”. La Giunta anche in questo caso ha accorpato le ADISU in un’unica Agenzia, uniformando tutto verso il basso e quelle poche realtà virtuose anziché essere consolidate vengono disperse.

Ancora, racchiudendo alcuni titoli della legge – Sviluppo sostenibile e Tutela del Territorio – Trasporti – Diritto alla Mobilità Turismo, “non si può non portare come esempio il nostro Cilento, patrimonio dell’Unesco e fondamentale asse per il rilancio turistico, dove attualmente si transita a senso unico alternato e solo nei fine  settimana.

Per quanto riguarda l’Assetto del Territorio, in questo capitolo tra l’altro, con emendamenti ad hoc, si cerca subdolamente di inserire l’articolato della PDL sulla pianificazione paesistica, attualmente ancora all’esame del Consiglio, fortemente contrastata e, infatti, in 3 anni sono riusciti a licenziare solo i primi 6 artt. Nei fatti, un nuovo condono e una cementificazione di zone a rischio o vincolate”.

Per le Politiche sociali – Famiglia – Sanità il paradosso – dice la Petrone – è abnorme. Si prevedono strutture polifunzionali diurne per minori da 150 posti dopo aver tagliato e ridotto allo stremo l’intera rete dei centri socio assistenziali e sanitari campani. Proprio per questo, visto che si tratta di investimenti di notevoli proporzioni, si ha la sensazione di un provvedimento ben mirato.

Infine, – conclude la Petrone – l’ultima illuminata intuizione che tanto fa discutere in queste ore, la norma impropriamente definita anti De Luca. In proposito tre semplici informazioni. “Se erano animati da spirito riformatore l’avrebbero proposta e discussa ad inizio legislatura, non a pochi mesi dalla scadenza e con questa modalità. Inoltre, hanno ironicamente affermato di contribuire a risolvere le divisioni all’interno del PD campano. Da quale pulpito….sono partiti con una maggioranza solida, salvo poi disgregarsi. Oggi si reggono con 1 o 2 voti al massimo e da oltre 4 anni mantengono nella Giunta un Assessore con il doppio incarico.

Salerno, 28 luglio 2014

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