Il Movimento popolare per il Cambiamento a proposito degli Uffici del Giudice di Pace a Eboli chiede: Che fine faranno? Li abbiamo persi?
Il 28 giugno scorso scadeva il tempo per comunicare l’ubicazione della sede. L’Amministrazione ha individuato il personale, ha concordato il nuovo fitto dell’attuale sede ma ha ignorato l’opportunità di utilizzare i locali di prop. comunale dell’ex Biblioteca comunale.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Sulla permanenza del Giudice di Pace nella nostra Città – si legge in una nota del Movimento Popolare per il Cambiamento a firma del suo Coordinatore Dario Landi – il Sindaco Martino Melchiomda, con la sua maggioranza ha fatto promesse importanti ed impegnative, assumendosi la responsabilità di individuare un immobile comunale per ospitarne gli uffici, salvandolo così dalla tagliola del Ministero della Giustizia.
Oltre un mese fa abbiamo criticato la decisione dell’amministrazione comunale di prediligere una soluzione temporanea e da “scarica barile”, preferendo concordare con l’attuale proprietario dell’immobile in via Ceffato una riduzione del canone di fitto fino alla scadenza del 2016, piuttosto che investire nella ristrutturazione dell’ex biblioteca comunale al rione Pescara – Molinello, in proprietà alla Eboli Patrimonio, risolvendo così la questione definitivamente. Il tutto comunque in prossimità della scadenza del 28 giugno 2014, ultimo giorno utile per comunicare al Ministero l’ubicazione definitiva degli uffici ed il personale assegnato per la gestione, evitando la perdita del Giudice di Pace.
Da allora tutto tace: c’è stata solo una Delibera di Giunta del 24 giugno che ha ufficializzato i nominativi del personale amministrativo, però senza specificare in quale struttura avrebbero prestato servizio. A questo punto vogliamo sapere dal Sindaco e dall’Assessore al Patrimonio se l’Ente ha comunicato in tempo al Ministero la sede definitiva per ospitare gli uffici del Giudice di Pace ed i nominativi del personale amministrativo; quali saranno i locali, nonché se è stato raggiunto l’accordo con la società “Effemme Immobiliare s.r.l.” per la revisione economica del contratto dei locali in via Ceffato e la cifra che il comune dovrà pagare.
Eboli, 28 luglio 2014
Non so da dove cominciare… il sindaco Martino co Rosania hanno iniziato la morte della sez. staccata de tribunale di Eboli. E’
inutile rinvagare il passato ,chi vuole faccia una ricerca sulle amministrazione degli ultimi 20 anni per capirne la storia schifosa della distruzione del tribunale , favorendo solo gli interessi privati dei locatari che hanno ospitato la pretura prima e sz. dopo del distretto di Eboli… gia questo costoro non sono credibili ne da seguire … continuano a distruggere i servizi pubblici ora tocca all’ospedale … mi correggo non ora ma dono dalle ultime amministrative che si parlava di ospedale unico e cosa si è fatto?E allora cominciamo da capo la politica e il politico lo deve fare chi ama il proprio paese e asservire ai bisogni dei cittadini … altrimenti via vadano in galera chi ha responsabilita e non a casa. Melchionda si deve dimettere….e indagato per il suo periodo di amministrazione ma non solo lui chi lo ha appogggiato cioe l’amministrazione e non solo melchionda Rosania e il periodo socialista … si parte da li per individuare la distruzione di eboli con la ricostruzione ,,,soldi gestiti mali…. e il ridisegno della citta fatto ad personam… e non per la funzionalita della stessa.
GIOVANOTTO,CARDIELLO SI ERA FATTO PROMOTORE DI UN DISEGNO DI LEGGE SULLA INDIPENDENZA DEL TRIBUNALE DI EBOLI!!!!
LA BEFFA…
DOPO VENTI ANNI RISCHIAMO DI PERDERE OLTRE LA SEZ. DISTACCATA ANCHE IL GIUDICE DI PACE,DOPO ANCHE L’UFFICIO UNEP (GLI UFFICIALI GIUDIZIARI).
LE RESPONSABILITA’ SONO DEI RAPPRESENTATNTI,COSIDETTI. “ROMANI”,ELETTI NELLE CAMERE,PESSIMI AVVOCATI DELLA CITTA’,MA OTTIME PERCETTORI DI SONTUOSI PUBBLICI STIPENDI.
VERGOGNA!
MANTENIAMO QUESTO PRESIDIO DI LEGALITA’ IN EBOLI.
il GOT,Giudice onorario di tribunale,o Giudice di Pace,ex Conciliatore,è senza alcuna confusione di ruoli,l’unico giudice onorario,appunto,che può presenziare autonomamente in udienza,è già ciò,specifica e stigmatizza la sua particolarità,e la sua “prossimità” al cittadino,nel senso di giudicare su questioni comuni e per questo,non da considerarsi bagatellari, importantissime.
Se consideriamo le fattispecie tipiche,difatti nei tre ambiti,civile penale ed amm.vo,le questioni che affronta permette di affermare che il giudice di pace rappresenta il “primo gradino” della scala giudiziaria italiana.
Putroppo i Comuni hanno penuria di fondi,da qui il rischio di perdere gli uffici giudiziari in questione.
Ora la palla passa al Ministero di Giustizia, che dovrà decidere se il Giudice di Pace è davvero uno strumento imprescindibile per i cittadini, oppure se si tratta solo di una voce del Bilancio eliminabile senza troppe preoccupazioni, in nome della sempiterna spending review.