Ieri l’immissione in possesso da parte dei commissari. I suoli sono stati trasferiti dall’agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
L’area di Tavena delle Rose è ufficialmente nella disponibilità del Comune di Battipaglia.
Nel 2010 ci fu il voto in Consiglio, con la presenza del figlio dell’imprenditore Marco, sulla non cedibilità quali beni comunali. Quell’episodio è finito tra le carte che hanno portato allo scioglimento del Consiglio per mafia.
di Oreste Vassalluzzo
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – I terreni di Taverna delle Rose confiscati all’imprenditore in odore di camorra Antonio Campione sono passati, da giovedì, ufficialmente nelle disponibilità del Comune di Battipaglia. Il capo della commissione prefettizia Gerlando Iorio ha proceduto all’immissione in possesso dei beni confiscati alla C&C Costruzioni Srl di Antonio Campione. I terreni, di circa 20mla metri quadrati, sono stati assegnati con un provvedimento del 23 giugno scorso dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, al Comune di Battipaglia.
La confisca dei beni di Campione fu eseguita dal Gico della Guardia di Finanza di Salerno il 4 agosto del 2013 dopo il pronunciamento definitivo della Corte di Cassazione che ha bocciato il ricorso dell’imprenditore. Quei terreni sono finiti al centro di più questioni come la realizzazione della scuola media Sandro Penna (in una parte di essi) con il progetto dell’allora amministrazione Santomauro.
Sempre durante l’amministrazione dell’ex sindaco, poi caduta dopo l’inchiesta della Dda di Salerno, finì al centro della polemica per il voto del consiglio comunale nel 2010, con il figlio dell’imprenditore Marco (allora consigliere comunale), che votò la non cedibilità di quei suoli. E quell’episodio è contenuto anche nella relazione del prefetto di Salerno che portò nell’aprile scorso allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Battipaglia, per altro già sciolto nel 2013 dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri.
«Nel 2010, allorquando il signor Marco Campione era ancora amministratore della società (C. & C. Costruzioni) ha partecipato alla seduta consiliare – si leggeva nella relazione della commissione d’accesso antimafia -, in cui si discuteva della vendita dei terreni, esprimendo voto sfavorevole alla vendita (voto, peraltro, condiviso dalla maggioranza dei consiglieri).
La Commissione, nell’evidenziare che i fratelli Marco e Adriano Campione sono figli di Antonio Campione, noto pregiudicato condannato per riciclaggio finalizzato ad agevolare i clan camorristici, mette in luce, a parte la posizione di incompatibilità del consigliere, che ha partecipato e votato, in aperto conflitto di interessi, in due sedute del Consiglio Comunale del 2010 aventi ad oggetto l’alienazione dei terreni per fronteggiare il deficit delle casse comunali, la compattezza della maggioranza dell’organo consiliare nell’agevolare la criminalità organizzata nei suoi intenti speculativi». Ora quei terreni sono ufficialmente passati alla disponibilità del Comune di Battipaglia.
Battipaglia, 19 luglio 2014
CHE CAMPIONI!!!!
BRUTTA STORIA….
SOLO LA PUNTA DI UN ICEBERG.