Eboli, città della musica? Tutti a urlare in strada, fino all’una di notte. I vasci napoletani si sono ribellati. Attentare al loro primato è davvero troppo.
Gruppi emergenti sui marciapiedi. Karaoke libero. Prima serata, prima mega cafonata. Una scuola di danza si esibisce e si fa beffa di tutte le prescrizioni. Si perde due reparti in ospedale, chiudono il tribunale, si tollera le prostitute a Campolongo …ma al karaoke no, non togliete il karaoke agli ebolitani.
di Francesco Faenza
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Era l’evento più atteso, dopo la nomina dei due papi. Era il calendario più affollato, dopo i mondiali di calcio. Eboli, città della musica, tre mesi di trash assoluto.
A pochi chilometri dal “festivalicchio” di Giffoni, al confine con il premio Charlot di Paestum, è nato un evento per gusti grezzi e musicisti mai emersi.
Eboli, città della musica. Tutti a urlare in strada, fino all’una di notte. Da una cafonata notturna così anche Tony Tammaro ha preso le distanze.
Siamo al trionfo del trash più terrone, condividiamo il pensiero di Bossi. Marocchini e algerini sono rimpatriati a nuoto, dopo le ultime notti ebolitane.
Eboli, città della musica. Andiamo a capire cos’è. Canzoni fino all’una di notte. Gruppi emergenti sui marciapiedi. Karaoke libero, con urla da spaventare le belve di Satana.
Un calendario degli eventi ancora non c’è. Sul sito internet del comune è venuto a mancare. All’ufficio commercio ti guardano in palestinese se chiedi notizie.
Il progetto Eboli-città della musica è diventato il trionfo del karoke obeso. Birre in pugno ai tavolini, pance gonfie nelle maglie, ugole strazianti sui marciapiedi. Fino all’una di notte. Senza limiti di decibel. Senza i controlli promessi dai politici.
Il sindaco Melchionda era così entusiasta del progetto che ha staccato il cellulare dal mese di maggio. E così l’evento più traumatizzante dell’estate, promosso da un giovane di maggioranza, Gerardo Lamanna, e da un giovane di opposizione, Damiano Cardiello, ha marchiato a fuoco i nervi degli ebolitani.
Convinti che gli ebolitani attendessero trepidanti alle finestre, ogni notte, per tutta l’estate, un pò di musica assordante, Cardiello e Lamanna ci hanno regalato un festival notturno di cagnara neomelodica. Da Gigi D’Alessio, prima edizione, all’intramontabile Mario Merola, ancora lui…Eboli-città della musica ci ha regalato tremori di vetri e notti magiche con gli occhi sbarrati alla Schillaci.
Prima serata, prima mega cafonata. Una scuola di danza si esibisce in piazza della Repubblica e si fa beffa di tutte le prescrizioni comunali. “All’una di notte staccate tutto, mi raccomando” è stato l’sms dell’assessore Lavorgna agli organizzatori. Alle due di notte, in piazza della Repubblica, sparavano ancora i fuochi d’artificio.
“E mi raccomando – ha aggiunto ancora il sergente Lavorgna – tenete il volume basso, rispettate i decibel e non ci fate perdere la campagna elettorale”. Ma certo, assessore. Alle due di notte, il centro di Eboli sacramentava in coro su facebook contro le urla belluine che provenivano da piazza della Repubblica.
Il giorno dopo, scusa retoriche da parte della scuola di danza. Una ramanzina dal comune e il proclama cantato di Lavorgna: “Non succederà più“. Claudia Mori ha chiesto i danni.
Ma al peggio non c’è mai fine. Trascorsi dieci giorni è esplosa la guerra dei karaoke. Roba da trasformare Vittorio Sgarbi in collaboratore di giustizia contro Eboli città della musica.
Nemmeno Barbara D’Urso è arrivata a immaginare cosa si nascondesse nel progetto di Gerardo Lamanna e di Damiano Cardiello. Uno strazio terrificante. Come i giapponesi che squartano le balene, così gli ebolitani affrontano il karaoke. Microfono strozzato, birretta per darsi un tono, pancia grassa e urla ciclopiche.
Venerdì 11 luglio, altra nottata alla Riccardo Muti. Da piazza Calò a San Bartolomeo, suoni gutturali da lottatori di sumo, canzoni napoletane abiurate financo da Nino D’Angelo, i peggiori imitatori di Ligabue e Vasco Rossi in sorrisi ebeti, felici di stonare ogni nota e ogni rigo delle canzoni più famose.
Eboli, città della musica? I vasci napoletani si sono ribellati. Attentare al loro primato è davvero troppo.
Questa cafonata senza limite di decibel, senza turn over nei quartieri, con i soliti 10 clienti davanti al bar, farebbe un figurone in molte zone sottosviluppate.
Non succederà più…il proclama Mori-Lavorgniano, però, ha funzionato. Dopo tre ore di strazio, i karaoke all’una di notte si sono fermati. Hanno staccato la spina, rispettosi ed educati.
Gli ebolitani aveano già i rasoi sulle vene, quando è intervenuto Lavorgna a spegnere i microfoni per tenere accesa la sua voglia di candidarsi a sindaco. Il controllo dei decibel è come la cintura di sicurezza, lo prevede il codice ma nessuno la rispetta.
I controlli nei bar? Arriveranno, giurano in comune. Il tempo che i vigili tornino dalle ferie, che i carabinieri e la guardia di finanza si mettano d’accordo, il tempo di assumere altre 30 guardie ambientali senza benzina ed Eboli abbatterà la fama di Castrocaro.
I vecchi che vogliono dormire prima delle due di notte, i sepolcri imbiancati che vogliono guardarsi la televisione di sera, i cardiopatici quasi defunti che non reggono il ritmo giovanile di Lamanna e Cardiello sono pregati di salire su un barcone e raggiungere un’isola deserta.
Possiamo perdere due reparti in ospedale, possono chiudere il tribunale monocratico, possiamo tollerare le prostitute a Campolongo…ma al karaoke no, non togliete il karaoke agli ebolitani “perchè siamo in un paese già morto” scrivono i soliti 20 ragazzini che parlano di gruppi musicali emergenti (da 20 anni) che scimmiottano i Modà e i Negramaro in una guerra di decibel e di canne (droghe leggere) che metterebbe a dura prova anche Lapo Elkann.
Eboli, 15 luglio 2014
Certo che questo giornalista è proprio contro alcune persone usando uno stile inconfondibile molto personale e poco giornalistico … soprattutto nel dipingere la città e i giovani ebolitani in una borgia schifosissima.
Forse fare del moralismo e paternalismo non serve … ma chi ha responsabilità di questo ? credo tutti ,e soprattutto dei mass-media che pur di scrivere qualcosa buttano tutto sul fuoco in nome di un falso servizio pubblico.Eboli città della musica con cafoneria serale etc.la dice lunga ….ma cosa sono stati capaci di fare i responsabili istitutori ,
educatori morali e manager e politici ebolitani ? Nulla ma proprio nulla neppure mangiarsi le dita… quando i centri cittadini vicini si attivano progrediscono si inventano di tutto per cercare ci creare movimento e portare gente nei loro centri. Noi al contrario li facciamo fuggire casomai qualcuno varca il ponte di San Giovanni e gira alla rotatoria verso il centro cittadino. Bisogna regolamentare tutto iniziando dal capo in testa ma non denigrare quello che si fa non lo si migliora ma si uccide i giovani che vanno allo sbando fuggendo da Eboli uccidendo la vita della città. Chiedo scusa per gli errori, ma se qualcuno sa fare di piu e meglio si metta in gioco affronti la situazione faccia gruppo confrontandosi con le istituzioni. Non abbattiamo il nostro paese … c’è terreno fertile per denigrarlo soprattutto sotto elezioni …. attiviamoci tutti per un futuro prossimo migliore di questo… e non aspettare la morte di Eboli
caro urlo,sarai senza dubbio molto giovane,lo intravedo dalla vis polemica, l’ebolitano ama il forestiero,i forestieri conte e pezzullo,in politica ed imprenditoria per esempio, son stati fatti signori ad eboli,come pure nel divertimento amano spendere fuori,gli ebolitani,lamentandosi che ad eboli non c’è nulla,forse anche per danneggiare il compaesano di turno,una sorta di invidia e ripicca puerile:
se pensiamo banalmente,solo per poi andare in bar schifosi rispetto a quegli ebolitani,vedi battipaglia per un comunissimo caffè,in pizzerie dove si mangia in piatti di plastica,vedi sempre nei comuni limitrofi,il tutto arricchito dalla spese per carburante e dovuto parcheggio,soltanto per il gusto di dire:
NON SONO UNO SFIGATO CHE STA IN PIAZZA O PER IL VIALE,IL WEEKEND O IN ESTATE,IO ESCO FUORI!
PER POI FARE I PEZZENTI TUTTA LA SETTIMANA NEL PAESE,MA IMPERATIVO CATEGORICO,BISOGNA APPARIRE.
ABBIAMO LOCALI SIMPATICI NEL CENTRO STORICO,MA SI PREFERISCONO ANCHE IN QUESTO CASO ALTRI CENTRI STORICI,E UNA VOLTA CI SI LAMENTAVA DI COME QUESTI NON VI FOSSERO E DI COME SAREBBE STATO,IL CENTRO ANTICO, CARATTERISTICO,PAROLE AL VENTO!.
L’ERBA DEL VICINO E’ SEMPRE + BELLA, ANCHE SE IN QUESTO CASO “SAPORITA”.
EH SI,NON C’E’ PEZZENTERIA SENZA DIFETTO.
EBOLI E’ STATA DISTRUTTA DAGLI STESSI EBOLITANI,FACCIAMOCI PARTE ATTIVA,SENZA PIAGNISTEI O ACCUSE “AGLI ALTRI”,UN ALIBI COMODO VERSO SE STESSI.
X URLO,
SCOMMETTO CHE MOLTI AVVENTORI DELLA MOVIDA JEVULESE,SON QUELLI DEL COMITATO ARCO DEI TREDICI.
MA SI…. FINCHE’ LA BIRRA SCORRE A FIUMI,E SI GOZZOVIGLIA,LE COSE ESSENZIALI “NON MI APPARTENGONO”!!!.
Senza entrare nel merito dei decibel, della scostumatezza ecc., per piacere quando parlate di napoli e dei napoletani non siate razzisti e pulitevi la bocca. Venite pure a Napoli città dell’accoglienza: non continuate a fare i soliti “cafoni” (abitanti di fuori le mura) che agiscono come la volpe all’uva.
La volpe invidia qualcosa,noi non invidiamo criminalità monnezza e vulcani vari,eravate grandi,ora siete il simbolo del negativo.
si in formino lor signori
Prima di dare del cafone,vedi quanti cafoni ci sono a Napoli e nel suo hinterland delinquenziale,fate scappare tutti dove vi presentate
C’è una Campania migliore
Prima le regole,poi le idee.
al di la di tutto il pezzo di Faenza sembra piu’ un commento che un articolo.
Accostamenti impropri, abbastanza presuntuosi.
non capisco.
no,va preso tra il serio ed il faceto,non troppo seriamente un intervento arguto ed intelligente,chi si risente,non ha capito niente!
ieri sera un altra bella paranza della movida-presenza in eboli.
mentre una vigilessa,vox populi,veniva investita sul viale,via ripa,quella del comune,era invasa di auto e mezzi di vario ordine e grado in doppia fila,ostacolando oltre il normale traffico anche autoambulanze ed emergenze varie,nella strafottenza irritante generale…
eboli,vuol prendere a mutuo,senza prenderne i lauti guadagni,delle pessime abitudini dei vacanzieri nelle località di “svacazzo” per eccellenza,ancora non si son visti ragazzi nudi che escono da negozi come a Barcellona,o accoppiamenti focosi come alle Baleari o a Venezia,gente che dorme per strada come Firenze,tutte vittime del dio Bacco e quant’altro,ma spero che siamo sulla buona strada!!!!
QUESTA E’ L’ECONOMIA,TESI PEREGRINA PER GIUSTIFICARE SIMILI COMPORTAMENTI ALL’INSEGNA DEL DECIBEL IN LIBERTA’?
QUESTO E’ UN MODO PER PROMUOVERE LA CITTADINA E IL SUO CONTESTO?
O QUESTO E’ SOLO MENEFREGHISMO DI STAMPO GIOVANILE-GIOVINASTRI,DEDITI AL NULLA H24?!
L’ULTIMA -I SUPPOSE-.