Sanità e Ospedali locali: Finalmente Caldoro incontra la PROTESTA di Eboli

Caldoro finalmente incontra il Sindaco di Eboli e il comitato delle mamme a difesa dell’Ospedale. Si riapre la discussione. Si va verso un Tavolo Tecnico-politico.

Melchionda: “Il Piano ospedaliero di Squillante deve essere rivisto”. Le dichiarazioni: del Sen. Franco Cardiello di FI; di Massimo Cariello del Nuovo Psi; dei Liberi e Riformisti, Campagna, Marisei, Petrone; del Comitato spontaneo delle mamme e del comitato di protesta.

Stefano Caldoro-Pietro Spinelli-Antonio Squillante-Rocco Calabrese.
Stefano Caldoro-Pietro Spinelli-Antonio Squillante-Rocco Calabrese

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Finalmente dopo tutti i richiami, gli inviti,  le proteste di Sindacati, Forze politiche di destra e di sinistra, Amministratori locali, Sindaci, Consiglieri Regionali, compresi i parenti del Partito Fratelli d’Italia con a capo l’ex Sindaco di Battipaglia e Consigliere Regionale Fernando Zara, mentre i parlamentari locali Edmondo Cirielli in testa e Vincenzo De Luca impeganto come è a fare il capocantiere di Salerno avevano da fare, e mentre si era appena consumata la tragedia della morte dei due gemellini avvenuta tra il Pronto soccorso di Eboli e l’Ospedale di Battipaglia, che tra l’altro ha le Sale Operatore chiuse dal 15 giugno scorso al 15 settembre prossimo, perché così hanno deciso il Direttore Sanitario Rocco Calabrese, il Commissario al Personale Pietro Spinelli, e il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante, per risparmiare qualche migliaio di euro a fronte dello scamdalo dei 22 milioni di euro spesi solo per l’ALPI nel 2012 e immaginando quelli che si sono spesi nel 2013, il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro finalmente, ieri mattina, presso palazzo Santa Lucia a Napoli, ha incontrato il Sindaco Martino Melchionda, alcuni amministratori e politici locali, e il comitato spontaneo a difesa dell’Ospedale di Eboli, che da oltre dieci giorni sta presidiando il nosocomio cittadino per opporsi alla chiusura dei reparti di ostetricia e di pediatria.

I rappresentanti del comitato hanno sottoposto all’attenzione del Presidente le proprie serie preoccupazioni circa la salute dei cittadini ed, in particolare, delle partorienti e dei bambini della Piana del Sele. Forse ce ne era bisogno, è probabile che gli uomini che egli stesso ha scelto non lo abbiano informato bene o magari da Commissario straordinario di Governo per la Sanità, si informasse meglio e soprattutto si facesse garante della equità rispetto alle aree di Napoli e Casertane con quelle della restante regione.

L’improvvisa chiusura – decisa dalla Direzione Generale dell’Asl di Salerno nelle more della valutazione da parte della Regione del piano ospedaliero – dei due reparti dell’ospedale SS. Maria Addolorata ha destato lo sconcerto dell’intera comunità ebolitana, oltre che evidenti e seri disagi per la salute dei cittadini. Sono stati portati all’attenzione del commissario ad acta per il piano di rientro sanitario una serie di avvenimenti verificatisi in questi giorni, sufficienti a rendere l’idea di quanto forte sia il rischio per la salute dell’infanzia.

Martino Melchionda
Martino Melchionda

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: Il presidente Caldoro ha ascoltato le nostre ragioni. Ho rappresentato le serie preoccupazioni per la salute dei cittadini, in particolare dei bambini e delle loro madri. La rete di emergenza sanitaria si sta rivelando inadeguata e la soppressione dei reparti di pediatria e di ostetricia riteniamo possa essere causa di gravi  rischi per la salute pubblica.

Il piano ospedaliero deve essere rivisto. Per tale ragione due sono state le nostre richieste: aprire immediatamente un tavolo per ridiscutere dell’organizzazione sanitaria della piana del Sele e, frattanto, procedere alla riapertura dei reparti di ostetricia e di pediatria. Il Presidente ha preso atto delle nostre proposte ed ha espresso la volontà di rivedere ed approfondire il piano di riordino ospedaliero, allo scopo di verificare il pieno rispetto dei livelli essenziali di assistenza.

Si tratta di una prima apertura al confronto. Noi crediamo che da un’analisi più approfondita non potranno sfuggire gli squilibri territoriali ed i rischi che l’applicazione del piano, così come è stato elaborato, determinerebbero per la sanità nella piana del Sele. La nostra battaglia, la battaglia delle mamme e dei cittadini, ci ha aperto, finalmente le porte di un confronto che entri nel merito dei problemi. Auspichiamo che si vada avanti celermente e che presto si dia adeguata risposta, in termini di assistenza sanitaria, al vasto bacino di utenza del nostro territorio”.

Franco Cardiello
Franco Cardiello

Il Senatore Franco Cardiello di Forza Italia sull’esito dell’incontro organizzato con Caldoro stamane in Regione ha dichiarato: “Caldoro ci ha ascoltati. Si cambia musica” – e prosegue – Esprimo vivo apprezzamento per l’ascolto e la disponibilità del Presidente Caldoro nei confronti delle istanze delle istituzioni locali. Squillante dovrà aprire un tavolo istituzionale e chiarire molti aspetti.

Sapevo che questa riunione (concordata circa dieci giorni fa) sarebbe stata una occasione importante per smorzare i toni e ottenere un risultato concreto, con il rispetto dei ruoli e evitando demagogia. Ho richiesto esplicitamente l’istituzione del polo cardiochirurgico ad Eboli, così come previsto ma mai attuato e la predisposizione di un primo soccorso pediatrico h24. La risposta dovrà essere finalizzata a garantire  i servizi essenziali”.

Ha espresso soddisfazione anche il Consigliere Comunale e Provinciale del Nuovo Psi Massimo Cariello, ritenuto negli ultimi tempi responsabile proprio perché, nonostante fosse vicino a Caldoro per appartenenza politica e a Squillante, Spinelli e Calabrese per rapporti di alleanza, non sia stato ingrado di incidere sulle vicende della Sanità e dell’Ospedale di Eboli e ha dichiarato: “Nell’incontro odierno con Caldoro ed i due sub commissari della sanita, conclusosi con un rinvio allo scopo di addivenire ad una proposta condivisa dalle istituzioni locali e sindacali insieme all’asl, affinché si tenesse in considerazione le nostre richieste ed in particolare quelle delle mamme, ho voluto nel mio intervento sottolineare sia il danno enorme creato dal decreto 49, decretando la morte della piana del sele, con la riduzione dei posti letto, dell’accorpamento dei reparti con la scusa della costruzione del plesso unico, mai e ripeto mai finanziato dai governi nazionali, ma in particolare ho voluto sottolineare la necessità di sospendere il provvedimento di chiusura dei due reparti, di provvedere al ripristino degli stessi, tenuto conto delle attuali difficoltà sia di logistica che dei posti letto del plesso di Battipaglia.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

C’è da dire – conclude Massimo Cariello – che ad oggi i reparti citati dell’ospedale di Battipaglia, a seguito dell’accorpamento, non sono in grado di accogliere le richieste di un territorio di 250 mila abitanti, creando così un disservizio notevole alle famiglie di un vasto territorio che avrebbero potuto usufruire anche dei reparti ad Eboli. Inoltre bisogna tener conto che la nostra zona, dopo la chiusura dell’ospedale di Agropoli e con l’interruzione della strada per andare a Vallo, ha come punto di riferimento più vicino solo i plessi di Eboli e Battipaglia, fattore chilometrico che ha maggiore incidenza in estate per un notevole incremento di persone che attraversa il nostro territorio (parliamo di oltre un milione di turisti, coinvolgendo anche la parte più numerosa del Cilento). Pertanto mi auguro che le risposte siano immediate e che diano efficacia all’attuazione dei livelli assistenziali che il nostro territorio merita”.

Mentre nelle dichiarazioni del Sindaco Melchionda si intravede una piena soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo e per aver portato alla ribalta una protesta popolare, in quelle del Sen. Cardiello si nota una sorta di recupero per aver “ripreso” in qualche modo un dialogo che comunque non c’é mai stato e se c’é stato era mono-direzionale e rivolto ad un “sordo” Caldoro, nelle dichiarazioni del Consigliere Cariello si intravede un recupero ma anche un tentativo di ribaltare responsabilità che sono solo in capo al Governatore Caldoro e ai suoi plenipotenziari della Sanità essendo egli Commissario di Governo della Sanità. Responsabilità anche in capo alla mancata realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, prima finanziato per 300milioni di euro, poi successivamente deviato in favore dell’Ospedale del Mare di Napoli con il conseguente annullamento del fantomatico Ospedale della Valle del Sele, mantenendo però tutte le operazioni avviate finalizzate alla realizzazione del nuovo plesso e tecnicamente inappropriate ad altre finalità. Il Finanziamento dell’Ospedale Unico della Valle del Sele è un’opera promossa anche dalla Legge 18 palesemente disattesa.

Caldoro-Cardiello-Melchionda
Caldoro-Cardiello-Melchionda

Al contrario i Liberi e Riformisti sulla vicenda della sanità nella piana del Sele sono stati fin dalla prima ora contrari e critici: sia nei confronti dell’Amministrazione comunale, colpevole di aver sottovalutato e di aver intrapreso una battaglia in abbondante ritardo rispetto al pericolo che si paventava e rispetto anche ad una proposta oggettivamente carente, dannosa e quanto mai pericolosa, tendente a depotenziare in uno, l’offerta e i presidi della salute presenti nella nostra area geografica, avanzata dai vari commissari che si sono succeduti e dello stesso Direttore Generale ammantati di una falsa spending review che nasconde invece un tentativo subdolo di “assoggettare” personale e strutture ad un disegno politico sconfitto pesantemente dalle urne alle ultime elezioni Europee; sia rispetto alla Direzione dell’Azienda Salernitana e più in generale della sanità in Campania.

I Liberi e Riformisti in ogni caso nel loro comunicato volutamente non entrano nel merito dei tristi fatti delle ultime ore, verso i quali assicurano di dedicare la dovuta attenzione, usando la massima cautela sevitando ogni possibile strumentalizzazione, cautela e attenzione che userà anche POLITICAdeMENTE per le stesse ragioni dei riformisti, per evitare strumentalizzazioni ripsetto alla tragedia dei due gemellini, lasciando a chi dovere il compito di indagare, tuttavia nelle prossime ore non si sottrarrà nell’esprimere come sempre le proprie opinioni, così come ha abbondantemente fatto per il passato, specie rispetto all’argomento specifico.”I cittadini e le “mamme di Eboli – scrivono I Consiglieri Comunali, Carmine Campagna, Salvatore Marisei, Antonio Petronehanno ragioni e diritto di protestare contro la chiusura dei reparti di Pediatria ed Ostetricia dell’Ospedale di Eboli,  non altrettanto si può dire del Sindaco Melchionda e degli esponenti della destra, che sono i responsabili della crisi dell’ospedale e portano insieme la colpa di essersi opposti al nostro progetto degli Ospedali Riuniti della Valle del Sele che era e resta l’unico obiettivo da perseguire.

Salvatore Marisei-Antonio Petrone-Carmine Campagna
Salvatore Marisei-Antonio Petrone-Carmine Campagna

Non è né utile né corretto cavalcare il malcontento senza assumere un’iniziativa – dichiarano i Liberi e Riformisti – che potrebbe dare un risultato concreto. La protesta, per essere credibile, necessita delle dimissioni del Sindaco Melchionda e dei Consiglieri comunali qualora entro dieci giorni non intervenissero provvedimenti di rilancio del nostro ospedale, come in tempi non sospetti abbiamo richiesto con iniziative consiliari che la maggioranza e la destra hanno rifiutato di discutere adducendo cavilli da azzeccagarbugli.

Non si tratta di difendere questo o quel reparto o di accettare contentini, – aggiungono evidentemente pensando al Tavolo tecnico-politico che si sarebbe generato come risposta dopo la protesta e dopo l’incontro di Napoli e alla poca credibilità degli interlocutori che vi si siederanno intorno – ma di promuovere decisioni strutturali per assicurare, con autonomia di gestione, un servizio ospedaliero di primo livello alla Valle del Sele, che ha un bacino di oltre trecentomila abitanti, circa un terzo della provincia.

Bisogna stipulare un protocollo con la Regione che preveda, – ritengono e non hanno tutti i torti i Liberi e Riformisti Campagna, Marisei e Petrone, anche alla luce di tutti i mancati appuntamenti in capo alla struttura Commisariale di Caldoro e pensando a tutti i tentativi di abbattere servizi e prestazioni trasferendo e chiudendo Reparti e Ospedali e a tutte le malversazioni a cui è stata sottoposta la Sanità in Campania e in provincia di Salerno in questi ultimi 4 anni – con rigorose scadenze operative prefissate, dipartimenti, specialità assistenziali, personale medico, infermieristico e tecnico necessario, nel rispetto dei parametri di legge, ed un budget per il funzionamento dei Riuniti parametrato al costo medio del posto letto in provincia di Salerno. – e preannunciano un loro intervento specifico – Presenteremo per questo una nuova mozione perché si convochi un Consiglio comunale che renda operative le nostre proposte”.

presidio-al-Ruggi-mamme-ribelli-di-Eboli.
presidio-al-Ruggi-mamme-ribelli-di-Eboli.

Non poteva mancare sulla vicenda il comunicato stampa del comitato spontaneo delle mamme e del comitato di protesta, chiaramente insoddisfatti per come è andato l’incontro napoletano con Caldoro e lo manifestano apertamente e visibilmente preoccupati per il futuro: “Ieri, venerdì 11 luglio, una parte della delegazione del comitato spontaneo delle mamme e del comitato di protesta, composta da Assunta Nigro, Rosa Adelizzi, Patrizia Caliendo e Claudio De Nigris, è stata ricevuta dal presidente della Regione  Campania, Stefano Caldoro.

La parte restante della delegazione, presente a sostegno del gruppo ricevuto da Caldoro e composta da Antonio Vecchio, Stefania Adelizzi, Carlo Manzione, Maria Rosaria Romano, Rosetta Santaluce, Patrizia Giorleo, Clorinda Giorleo, ed altri, ha atteso, all’esterno di Palazzo Santa Lucia, l’esito della riunione e ha incontrato la solidarietà e la collaborazione dei lavoratori della fabbrica Jabil di Marcianise che manifestavano a difesa del loro posto di lavoro.

Al termine dell’incontro, – spiegano i protestatori delusi per la loro esclusione da quel “Tavolo tecnico-politico“, mancanza che oggettivamente si può risolvere affrancando una presenza del comitato nella delegazione che indicherà l’Amministrazione comunale – il Presidente della Regione Caldoro ha assunto l’impegno di un tavolo tecnico – politico per trovare delle soluzioni condivise. Prendiamo atto di questo risultato, frutto della nostra lotta, ma non ci riteniamo soddisfatti, soprattutto perché da questo tavolo sembrano essere escluse proprio la nostra presenza e la nostra voce.

Noi, invece,  – concludono i rappresentanti del Comitato di Protesta e delle “Mamme ribelli”  – vogliamo essere ascoltati e coinvolti a pieno titolo nella discussione e, per questo, ci sarà, nei prossimi giorni, una nostra forte risposta. Continueremo, inoltre, la nostra mobilitazione e vigileremo con attenzione affinché il diritto alla salute sia garantito e fino a quando non sarà ottenuta la riapertura dei due reparti di ostetricia e pediatria.

Caldoro-Cirielli-Squillante-Cariello-Spinelli-Lenza-Matrioska-Sanità.
Caldoro-Cirielli-Squillante-Cariello-Spinelli-Lenza-Matrioska-Sanità.

Eboli, 12 luglio 2014

14 commenti su “Sanità e Ospedali locali: Finalmente Caldoro incontra la PROTESTA di Eboli”

  1. CHE PERSONAGGI PICCOLI IN QUESTA FACCENDA,PICCOLI PER GRANDI PROBLEMI!
    I LORO REFERENTI TERRITORIALI CAMBINO POLITICA O SARANNO TRAVOLTI DALLA PROTESTA DEL POPOLO,STANCO DI VESSAZIONI PER SERVIZI QUASI INESISTENTI,LA VICENDA DI FRANCESCO E DEI SUOI BIMBI SERVA DA LEZIONE!

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  2. Per “avvelenata”.
    Vali tanto per quanto sostieni: cioè nulla. Questo pseudonimo che ti sei dato è la vera faccia della tua personalità.
    Consiglio: “E’ meglio tacere e dare l’impressione di essere scemo, piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.

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  3. Le matrioske destroske 4C+2S+1L caldoro-ciriello-(cardiello)-cariello-squillante-spinelli-lenza hanno combinato più guai loro alla sanità Valle del Sele, che la seconda guerra mondiale!
    Ora qualche matrioskina politichese cerca di sfilarsi dopo LA CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA dei due poveri gemellini vittime di una malasanità figlia dell’insipienza,incapacità,cattiva politica e falsa spending review di questi tragicomici eroi da operetta cammuffati dietro il titolo di manager.
    Finalmente il sordo caldoro si è degnato di ricevere una delegazione di “Mamme Ribelli”…
    Speriamo non sia la solita presa in giro con ulteriore perdita di tempo prezioso e che la riapertura dei due reparti di ostetricia e pediatria non diventi un altro miraggio come il perduto Tribunale.

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    • @v.Cicalese.Permettimi di fare il punto della situazione.Con il DR n° 49 del 2010, la GR della Campania, DECISE che alcuni Ospedali vicini logisticamente e con molte Strutture Complesse doppioni, in una logica di contenimento della spesa sanitaria e per una migliore organizzazione della sanità ospedaliera e territoriale, DOVEVANO ESSERE accorpati, realizzando così UN SOLO UNICO OSPEDALE. Era una scelta politica che poteva o non piacere, ma di fatto era quello che stava avvenendo in molte regioni d’Italia ( leggi Veneto-Ospedale Unico dell’Angelo a Mestre, leggi Ospedale di Baggiovara a Modena che è stato realizzando accorpando ben 5 ospedali modenesi, leggi i TRE grandi Ospedali in Toscana che accorpano numerosi piccoli ospedali di zona, vedi Ospedale del Mare a Ponticelli-NA, che accorperà ben 5 ospedali napoletani come l’Annunziata, l’Ascalesi, il Loreto Mare, il Vecchio Pellegrini etcc..). In quel decreto , APPROVATO ANCHE DAI MINISTERI della SANITA’ e delle FINANZE, NON VI ERA però la copertura economica, ma dava alle autorità territoriali ASL e Comuni la responsabilità di individuare la logistica e la tipologia dell’OSPEDALE UNICO DELLA VALLE DEL SELE. L’ASL di SA presa da “altri” problemi ha fatto orecchie di mercante. I sindaci di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccdaspide, si sono incontrati direttamente ed indirettamente ( tramite un gruppo tecnico di cui ho fatto parte) INUTILMENTE, inutilmente perché: Giroloma Auricchio ha sempre dichiarato che l’Ospedale di Rocca, non si doveva MAI E POI MAI toccare, Lullo di Oliveto Citra era più o meno sulla stessa linea e Santomauro, con la collaborazione di Camillo Valitutti, ha sempre fatto melina, per non affrontare il problema della realizzazione dell’Ospedale Unico, convinto che l’Ospedale di Eboli, anche per motivi logistici non aveva futuro e e quello di Battipaglia poteva aspirare ad essere di fatto l’OSPEDALE UNICO. La posizione di Melchionda è stata sempre quella di attivarsi per la costruzione del nuovo Ospedale e però fino a quando non veniva di fatto decisa questa realizzazione concretamente, NON BISOGNAVA SMOBILITARE nessun Ospedale ( anche perché questo si leggeva nelle righe del DR 49/10). Insomma andava realizzato UN PIANO DI FATTIBILITA’ per poter chiedere un finanziamento TOTALE o PARZIALE ( se la costruzione andava fatta in PPP o F di P ) al CIPE.Infatti Venne anche nominata la dr.sa CARAPRESO, con il preciso compito di operare in questo senso e venne anche indicato come luogo ipotetico la zona dell’ACQUARITA di Eboli, in quanto già di proprietà e disponibilità dell’ASL. Il tempo è passato inesorabilmente senza è però produrre fatti concreti ed il Pres. Caldoro alla fine del 2013, approva il DR n° 82, nel quale viene dichiarato NON PIU’ PRIORITARIO l’Ospedale Unico della Valle del Sele (NO CHE NON SI DEVE PIU’ FARE) e sulla scorta di questa decisione, è cominciata la smobilitazione dell’Ospedale di Eboli,ed il potenziamento di quello di Battipaglia. Insomma è evidente che si tratta di una scelta politica. Ci sarebbero altre cose da dire, ma io credo che la colpa è anche NOSTRA dei cittadini ebolitani che non solo non hanno seguito attivamente l’evolvere della situazione e spesso si sono lasciati coinvolgere in posizioni che contrastavano l’applicazione del DR 49/10 ( vedi Ospedale Riunito, oppure NON CI SONO SOLDI, oppure NON SI FARA’ MAI….etc…), mentre era necessario creare un forte consenso sulle posizioni espresse anche in alcune delibere comunali sulla posizione Melchionda che i vari Cariello, Lenza,Riformisti, Rifondatori etcc, contrastavano solo per motivi elettoralistici. Ora in parte la frittata è fatta ( ma credo che il peggio debba ancora venire….). In democrazia conta il consenso e spero che FINALMENTE si possa realizzare un CONSENSO UNANIME sulla necessità di “ritornare” allo spirito del DR 49/10, che E’ ANCORA VALIDO, quello che manca è la volontà politica e quindi DEVE ANDARE VIA CALDORO AL PIU’ PRESTO e con lui i vari SQUILLANTE, SPINELLI e chi ne condivide solo per motivi di bottega le decisioni.

  4. …@….
    Purtroppo gli ebolitani sono amanti dei furastiri .
    …..vedi che furastiri ci ritroviamo …..nessuno pur con compiti istituzionali diversi e riuscito nell intento di mettete in discussione gli indirizzi strategici della regione ma vi vergognate….il discorso o gli indirizzi. erano semplici
    1). Mantenimento dell’esistente e basta
    2)Ricognizione seria dell:esistente…
    3) Indirizzo pragmaticox P.osp( non solo degli ospedali della valle)
    4)Rafforzamento delle attività mediche e diagnostiche
    5) distribuzione omogenee delle risorse umane
    6) azzeramento di tutti gli straordinari atea comparto
    7)azzeramento di tutte le attività di alpi area medica

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  5. In tutto questo guazzabuglio e soprattutto dopo la tragedia dei due gemellini, non si puo’ pensare di escludere nessuno, tanto meno i contiani, che tra l’altro in questo momento, non hanno tutti i torti.
    Per me possono parlare e come, ma forse dovrebbero evitare di voler apparire riformisti, anche perche’ di riforme in Italia ne abbiamo solo sentito parlare, basti pensare che perfino Fini, Calderoli e Berlusconi con tutto il suo harem si sentivano progressisti.In questa storia hanno ragione, l’amministrazione non ha saputo gestire politicamente il problema della Sanita’ ma ne sono responsabili un poco tutti compreso i contiani, certe battaglie si fanno insieme e non con la presunzione di avere ragione.

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  6. X campagna. Hai pienamente ragione sono una nullita’ politica, sono mai stato-a eletto-a e non esprimo alcun voto in nessuna pubblica assise, hai forse ragione anke quando sostieni di aver nanifestato la mia scemenza-follia. Azz ma mimi, coco’ e c…. O c… Ancora parlano . Nn hanno capito che sono come le cinture elcharro che nn si portano piu’

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  7. ci sono persone legate ad un feudatario degli anni ottanta,che si ostinano a stare nel mazzo,ma i voti si vanno assottigliando nonostante la caparbietà nel mantenere le posizioni.
    questo la dice lunga sulle fini strategie politiche dei nostri rappresentanti,e sulla pertinace volontà di rimanere a galla a tutti i costi,peccato che qui c’è poco da spartire,e a galla rimarranno a breve solo pochi privilegiati,tutti gli altri affonderanno con Titanic Italia

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  8. Bene ha fatto A. Lioi(lui sì addetto ai lavori),a descrivere l’excursus storico della situazione ospedaliera zonale, a partire dal DR del 2010.
    Lo spirito di quel decreto era ispirato verso una razionalizzazione della spesa sanitaria. E fin qui nulla di male: sono sotto gli occhi di tutti gli enormi sprechi in questo settore.
    Ma quando si affida questo compito a politici-amministratori velenosi ed inetti e a burocrati incapaci e incompetenti nonché, peggio ancora, ispirati da vendette e/o rivendicazioni campanilistiche si giunge facilmente all’attuale gravissima e pericolosa situazione per la salute pubblica dei residenti.
    Per quanto attiene le sterili polemiche circa il merito o demerito dei vari gruppi partitici-politici-amministrativi, penso sia il caso, una buona volta, di mettere da parte rancori e gelosie.
    Oggi, come non mai, c’è bisogno di tutti per cercare di offrire risposte positive alla rabbia popolare giustificata da questo ulteriore scippo che s’intende realizzare a danno della nostra comunità

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  9. IN MANIERA STRINGATA:
    CALDORO E’ GOVERNATORE DAL 2010,DA QUELL’ANNO,ALCUNE PARTECIPATE REGIONALI DA BILANCI IN ATTIVO,COME LA CAREMAR,SI RITROVANO INSOLVENTI,COLOR “PROFONDO ROSSO”,TANTO CHE QUATTRO PARTECIPATE SPEDISCONO NELL’ERA CLADORO 2000 LAVORATORI NEL PURGATORIO-INFERNO DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETA’!!!
    OTTIMO RISULTATO….
    COME ALTRO DEGNO DI NOTA, E’ CHE LA NOSTRA DISGRAZIATA,NAPOLICENTRICA,REGIONE,E’ ULTIMA NELLA SPESA DEI FONDI EUROPEI,CON IL 33,3 %,RISCHIAMO DI PERDERLI,REGALANDOLI A QUALCUN ALTRO.
    UN ESEMPIO LAMPANTE DEL BUONA GOVERNO,DEL SOCIALISTA DI DESTRA,PECCATO,FORSE DE LUCA AL SUO POSTO AVREBBE PORTATO UN PO DEL MODELLO SALERNO IN REGIONE,UN MODELLO POSITIVO,COME GLI STESSI AVVERSARI POLITICI,A DENTI STRETTI,AMMETTONO.
    PER IL FUTURO,SI AUSPICA UN VOTO MENO DI PANCIA E MOLTO DI TESTA.

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