A proposito di “ostruzionismo tout court”. Di cosa stiamo parlando? Della Casa del Pellegrino o di un Centro Polifunzionale?
Perché una variante al PRG, per una nuova costruzione adiacente il Castello Colonna e non pensare a soluzioni come il recupero di strutture di grandissima valenza storica ed architettonica, che, necessitano di interventi urgentissimi di recupero?
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Ancora sotto i riflettori il progetto del Centro Polifunzionale nell’area del Santuario dei SS Cosma e Damiano, finanziato per una somma di 6 milioni di euro. I riflettori sono ancora accesi perché si tratta di andare a realizzare una struttura ex novo in un’area che racchiude in se periodi strorici diversi e culture urbanistiche diverse che ci dicono come siano antiche le nostre radici e di come, proprio per questo, ci si sofferma su questo progetto più di tante altre cose.
Ma nonostante i riflettori e tutta la luce possibile ed immaginabile che si è riversata su questo progetto, ancora non si riesce afare luce sulla sua futura destinazione: E’ un Centro Polifunzionale o è la Casa del Pellegrino? Sulla base di questo interrogativo e delle tante ombre nonostante i riflettori, sia Sinistra Unita, il Movimento politico dell’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania, che Rifondazione comunista con una nota congiunta ritornano sula questione e puntualizzano circa alcune notizie apparse su un quotidiano locale che ha definito la loro azione politica “ostruzionistica”.
In data 7/7/2014 “Cronache del Salernitano” – scrivono Sinistra Unita e Rifondazione Comunista – ha pubblicato un nostro comunicato stampa, nel quale sollevavamo alcuni interrogativi sulla vicenda del “Centro Polivalente” (alias “Casa del Pellegrino“) che dovrebbe sorgere nell’area, sottostante al Santuario dei Santi Cosma e Damiano, che per venti anni ha ospitato una tendo-struttura. E di questo ringraziamo il giornale che rimane sempre molto attento alle vicende ebolitane ed alle attività che la Sinistra alternativa cittadina mette in campo.
Stavolta – aggiungono – ci permettiamo di non condividere il sottotitolo dato a quell’articolo: «Sinistra Unita e Rifondazione praticano ostruzionismo “Tout Court”…». Perché “ostruzionismo tout court”, che da’ l’idea di un ostruzionismo fine a se stesso? Noi abbiamo posto degli interrogativi! Che poi la realizzazione di quella struttura, in quell’area, promuovendo anche una modifica allo strumento urbanistico, non ci convinca è altra vicenda. Così come è altra vicenda il fatto che noi sosteniamo che l’ospitalità per i pellegrini diretti al Santuario potesse essere assicurata in altro modo, recuperando anche strutture storiche che sono in condizioni statiche difficili .
Facciamo solo 2 esempi:
1) A 100 metri dal Santuario dei Santi Cosma e Damiano esiste il Convento dei Cappuccini, che necessita d’interventi di restauro ormai improcrastinabili soprattutto sulla copertura, che al suo interno presenta spazi illimitati ( forse non tutti sanno che quel convento per decenni ha ospitato corsi scolastici), che si presta ottimamente alla bisogna previa accordo con le autorità religiose esistenti (ma anche nel caso del centro polifunzionale, è stato chiuso un accordo. O sbagliamo?). In quella struttura altro che “Casa del pellegrino” può essere realizzata.! (ammesso che di Casa del pellegrino si stia parlando)
2) A 150 metri dallo stesso Santuario esiste una struttura per intero di proprietà comunale (anche se conferito al patrimonio della fallimentare “società patrimonio” del Comune di Eboli) che è il palazzo Varriale-Paladino-La Francesca, ormai colpevolmente abbandonato da anni, dalla Amministrazione locale e che sta cadendo a pezzi. Non può essere quella, una struttura di valenza storica meravigliosa, la sede della Casa del pellegrino ammesso, sempre, che di Casa del pellegrino si stia parlando .
Perché fare una variante al PRG, – – si domandano e pongono allo stesso tempo la domanda – prevedere nuova edificazione in una zona così delicata come quella antistante il castello Colonna e non prendere in considerazione altre soluzioni che possono consentire il recupero di strutture di grandissima valenza storica ed architettonica, e che, comunque, necessitano di interventi urgentissimi di recupero?
In quel comunicato noi abbiamo posto alcuni interrogativi! Nulla di più!
Interrogativi che vogliamo riassumere:
1) Di cosa stiamo parlando? “Casa del Pellegrino” o “Centro Polifunzionale”, visto che di volta un volta gli atti comunali usano una definizione diversa? Se approvo il progetto preliminare di “Casa del pellegrino” posso poi approvare il definitivo di “Centro Polifunzionale”?
2) Nel quadro economico del progetto viene inserita una somma, non di piccola entità, che attiene alle “spese generali“ ! Possiamo capire di che cosa si tratti visto che, sembra, non dovrebbero attenere a spese di carattere tecnico?
3) La gestione di questa struttura quale sarà? e come sarà affidata? Il consiglio Comunale del 27/7/2011 indusse al ritiro di un emendamento che nulla diceva, se non di seguire la normativa nell’affidamento della gestione, con la preoccupazione che precisare poteva comportare il rischio di perdere il finanziamento. In altri termini: realizziamo una struttura senza un piano di gestione e quindi un “piano industriale” di utilizzo?
4) Il Comune di Eboli ha già pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori di costruzione. Ma lo poteva fare, visto che la procedura dell’art. 19 del D.P.R. 327/2001 non era ancora completata e l’efficacia della variante urbanistica, ad oggi, non è stata ancora sancita dal Consiglio Comunale ?
Poche, semplici domande! Altro che “ostruzionismo tout court” che fra l’altro non potremmo mettere in essere, non essendo presenti in Consiglio comunale!
La preoccupazione? – Conclude la nota di SU e Rifondazione – Non andare incontro all’ennesimo “pasticcio ” all’ebolitana cui questa Amministrazione ci ha abituato ! Ringraziamo ancora il quotidiano “Cronache del Salernitano” per la riconosciuta attenzione a quanto avviene sul territorio ebolitano e per lo spazio che offre a tutte le forze sociali e politiche operanti su questo territorio.
Eboli, 10 luglio 2014
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