Comunicato Stampa di Caprarelle:Il silenzio e la Verità

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato Stampa del Consigliere Comunale “indipendente Comunista” Carmine Caprarella, sugli ultimi episodi politici circa l’approvazione in Consiglio Comunale sull’Approvazio del Bilancio e del Riequilibrio, votato anche dai dissidenti PD cuomiani Mauro Vastola,Remo Mastrolia e Gaetano Cuomo, più Vincenzo Rotondo,Alfonso Cillo e Mario Trevisant, dopo l’accordo sotto l’egida del neo-segretario Regionale del PD Enzo Amendola.

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COMUNICATO STAMPA

Il silenzio e la verità

Ieri nell’aula consiliare di Eboli è stato scritto l’ ennesimo capitolo della tragicomica commedia che ha come protagonista l’amministrazione Melchionda.

Una amministrazione che si ostina ad andare avanti, senza avere una vera maggioranza politica, in spregio alle leggi e alle diffide degli ufficiali di governo.

Il Presidente del Consiglio Comunale, senza tener conto della diffida del Prefetto e per mera opportunità politica, ha convocato un terzo consiglio comunale, dopo i due andati deserti, senza aver tenuto la Conferenza dei Capigruppo. Questo al fine di salvare in extremis l’Amministrazione.

Ritengo la seduta di ieri illegittima e per questo motivo ho abbandonato l’aula, dopo aver manifestato i miei dubbi in merito alla convocazione. Oramai si era ormai fuori tempo massimo.

Ma quello che più sbalordisce è il silenzio assordante del Prefetto, sull’istanza presentata dai Consiglieri di opposizione, e sul seguente sollecito, per un intervento che si ritiene doveroso per far rispettare una diffida dello stesso.

Allora mi chiedo: quale è il messaggio dato agli ebolitani? Quello secondo il quale è inutile rispettare le leggi dello stato o le notificazioni che le istituzioni trasmettono, visto che per prime le stesse istituzioni non le rispettano?

Carmine Caprarella (Indipendente Comunista)
Carmine Caprarella (Indipendente Comunista)

Che si può utilizzare sempre una scappatoia per qualche opportunità dell’ultimo minuto?

Aspettiamo ora di sapere la posizione della Prefettura su questo argomento, sperando che almeno una risposta chiarificatrice ci sia, e non ci rassegneremo al silenzio. Al contrario, ci attiveremo per avere al più presto una risposta, sebbene tardiva.

Dopo le due sedute di consiglio andate deserte per le assenze della stessa maggioranza, è diventata evidente a tutti la verità politica di questa vicenda.

Questo sindaco, che pure aveva preannunciato alla stampa le proprie dimissioni, si è dimostrato attaccato alla sua poltrona, “buttando a mare” tutti gli assessori a soli 4 mesi dalle elezioni, per rifare una nuova giunta, azzerando tutti gli incarichi. Lo spettacolo più desolante erano gli scranni vuoti degli assessori “rottamati”, che era il prezzo che a sua volta il Sindaco ha dovuto pagare.

Il nuovo esecutivo (il settimo in meno di cinque anni) non sarà politico, ma costituito su imposizioni politiche.

Melchionda ha dimostrato con i fatti che la sua è un’amministrazione fallimentare, in controtendenza con le parole di propaganda di questi anni, e che la sua giunta non ha lavorato bene, ricorrendo una maggioranza politica che da mesi non ha più ( ricordiamo da aprile le innumerevoli sedute deserte e quelle che si sono tenute hanno avuto la presenza della minoranza che garantiva il numero legale).

Ieri sera si è consumato l’ultimo atto. Si è riunito il Consiglio e si avuto il numero legale per l’insediamento.

Ma a quale prezzo? Melchionda spera in una ricandidatura a sindaco, è evidente, ma nel Pd c’è già chi è pronto a farlo fuori.

Una maggioranza politica non c’è, poiché si apprende dagli organi di stampa che i consiglieri sono dovuti venire in Consiglio Comunale acriticamente, senza nessuna valutazione sugli atti che si andavano a votare, senza nessun consenso sulle scelte fatte e senza preoccuparsi di eventuali problemi che questo tipo di atti potevano procurare alla città ( i revisori dei conti stigmatizzavano il fatto che non ci fossero le dichiarazione dei dirigenti che escludevano debiti fuori bilancio!). Non a caso solo un intervento è venuto da parte dei consiglieri che sostengono il Sindaco.

Per questo, probabilmente, non ci saranno più Consigli Comunali importanti nei prossimi mesi, per non rischiare. Ai consiglieri di opposizione verrà tolto il luogo deputato alla discussione e alla contestazione. Ma noi non rimarremo zitti.

Ma allora mi chiedo : perché i cittadini di Eboli devono essere governati da chi “per forza” si impone di stare insieme? Quali scelte libere e nell’interesse della Città potranno essere fatte in questi ultimi mesi se gli interessi partitici o di sopravvivenza politica hanno mosso le scelte del Sindaco?

Carmine Caprarella

Indipendente Comunista

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