Considerazioni e proposte sulla situazione sanitaria della Piana del Sele, ma mettendo al centro di una battaglia che salvaguardi il diritto alla salute: Etica chiede un incontro.
Gli ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto e Roccadaspide, hanno sempre rappresentato per gli oltre 200.000 residenti un sicuro riferimento per la tutela della salute. Non c’è riorganizzazione che tenga che possa stravolgere questo concetto cosi fortemente radicato.
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – È da tempo – Si legge in una nota politica di Etica per il Buongoverno, il movimento politico fondato da Cecilia Francese – in corso un rimodellamento dell’organizzazione sanitaria in Campania e in provincia di Salerno. Sprechi, utilizzi impropri, abusi, irregolarità… c’è di tutto nella storia anche recente della sanità della nostra zona, ma soprattutto c’è un servizio ai cittadini che non sempre ha garantito e garantisce gli standard dovuti. Tanto che classicamente si emigra alla ricerca di risposte sanitarie più efficaci.
Partendo da questa situazione già non edificante, da qualche anno, nell’ottica del contenimento della spesa, si stanno realizzando tagli, talvolta scellerati, alle risorse destinate alla sanità, o quantomeno si assiste a ridimensionamenti organizzativi talvolta clamorosi.
La sanità che si sta prospettando nel futuro, soprattutto per i residenti di Battipaglia, Eboli e dell’intera area vasta intorno a questi due centri, non piace a nessuno e rischia di portare in pochi anni ad un drammatico impoverimento dell’offerta sanitaria.
L’area vasta di Battipaglia ed Eboli non può limitarsi ad avere delle postazioni di pronto soccorso arricchite da “contentini” (per intenderci: emodinamica e nefrologia ad Eboli, terapia intensiva neonatale a Battipaglia…) che poi col tempo rischierebbero comunque di essere ridimensionati o addirittura di sparire.
L’ospedale di Eboli prima, e dal 1980 anche quello di Battipaglia, con Oliveto e Roccadaspide a fare la loro parte, hanno sempre rappresentato per gli oltre 200.000 residenti della zona un sicuro riferimento per la tutela della salute. Non c’è crisi, non c’è riorganizzazione della sanità che possa portare a stravolgere questo concetto fondamentale e radicato nella storia della nostra terra. Né si può improvvisamente pensare che la gente di un’area così vasta possa e debba rivolgersi altrove in caso di bisogno.
D’altro canto è chiara e nota a tutti la situazione, non si può ignorare che bisogna razionalizzare la spesa e ridurre sprechi.
Etica per il buon governo, in piena coerenza col suo nome e con la sua vocazione, in questo momento difficile propone ai cittadini dell’area vasta di Eboli e Battipaglia (e quindi anche alla parte nord del Cilento, a Oliveto e Contursi, a Roccadaspide) di fermarsi un attimo a riflettere. Chiede ai medici dei presidi ospedalieri che nel piano regionale – poi messo da parte – dovrebbero confluire nell’ospedale unico, di incontrarsi e valutare serenamente la situazione attuale, le prospettive e le proposte. Chiede ai politici e ai sindacati di mettere da parte eventuali preconcetti e pensare ad un’ipotesi di lavoro che metta il cittadino utente al centro della scena. Non il cittadino di Eboli o di Oliveto, non il paziente residente a Battipaglia, a Roccadaspide o a Campagna. Il cittadino della nostra terra, che non è solo il chilometro quadrato intorno alla nostra abitazione, ma un’area che dobbiamo pensare più vasta per renderla più competitiva su tutti i fronti e che ora dobbiamo mettere al centro di una battaglia che salvaguardi il diritto alla salute.
L’attuale riordino dell’organizzazione ospedaliera non ci piace, non piace ai cittadini, ai medici, ai sindacati. A nessuno piace, e pure va avanti. Come una brutta imposizione, una punizione. Senza un disegno che indichi un obiettivo, un risultato vantaggioso che giustifichi i sacrifici richiesti.
Noi crediamo che dalla gente della nostra terra, dai suoi rappresentanti debba e possa venire una proposta che coniughi le esigenze di riduzione della spesa e il diritto alla salute. Che contribuisca a ridurre il deficit che la sanità campana ha accumulato negli anni ma che lasci a disposizione dei cittadini dell’area vasta di Battipaglia ed Eboli presidi ospedalieri che in sinergia tra di loro offrano un servizio di grande qualità. Nessuna specialità deve essere persa nel territorio, anzi si deve pensare ad un ospedale su più presidi che nel suo complesso risulti potenziato nell’offerta sanitaria.
Evitando di impelagarsi in sterili dispute di campanile, pensando in grande, si può, insieme, formulare una proposta che salvaguardi l’interesse del cittadino utente della nostra terra.
Per questo motivo Etica per il buon governo nei prossimi giorni chiederà un incontro ai rappresentanti dei sanitari dei presidi ospedalieri, ai rappresentanti politici e sindacali del territorio, alle istituzioni che vorranno confrontarsi sulla proposta di rilettura dell’organizzazione sanitaria della nostra terra.
In preparazione a questo confronto auspicato, Etica da subito farà partire colloqui bilaterali di approccio, con presentazione di un’idea base da sottoporre a tutte le parti interessate.
Battipaglia, 28 giugno 2014
RUMORS,dicono che il dott. Squillante, manager dell’Asl di Salerno, è cittadino di ANGRI, già candidato anni fa per il Comune, probabile nuovo candidato l’anno prossimo alle comunali di ANGRI COME SINDACO.
EUREKA,ecco il perché gli ospedali dell’agro-nocerino non si toccano,ne si riducono, mentre quelli a sud di Salerno si accorpano o si chiudono.
cosa dobbiamo fare per essere rispettati?
chiedere forse di aderire anche noi alla grande LUCAANIA,come hanno fatto e faranno molti centri del Cilento e del Vallo?