Eboli: Assalto all’Ospedale. Mamme infuriate difendono Ostetricia e Pediatria

Mamme infuriate assaltano l’Ospedale e la Direzione Sanitaria. Rabbia, proteste, accuse, per la chiusura dei Reparti di Ostetricia e Pediatria trasferiti a Battipaglia.

Non ci stanno, elencano i pericoli, minacciano conseguenze. Hanno paura per i loro figli e per loro stesse. Il DS Calabrese è un esecutore, i mandanti sono altrove. La protesta si trasferisce a Salerno. Un appello al PM Montemurro: Ci pensi lei, lo faccia in fretta, prima cha scappi il morto.

Corteo-Protesta-Ospedale
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Nonostante il caldo torrido e l’orario, le 14.30, la chiamata “alle armi” delle mamme e delle donne incinte è riuscita. Nessuno più delle donne riesce a metterci l’anima e la passione nelle battaglie, specie quando queste toccano i figli e la loro stessa salute. Guai a chi ci prova. Guai a sfidarle. La ragione della raccolta e della protesta risiede nella decisione assunta dal Direttore Generale dell’ASL di Salerno Antonio Squillante, ormai una scheggia completamente impazzita e fuori controllo, nella sua ostinata “missione” affidatagli dal Partito a cui egli fa riferimento, essendone stato Assessore Provinciale e candidato a Sindaco di Angri, e successivamente nominato Direttore Generale del Consorzio delle Farmacie Cofaser, per il quale risulta indagato per abuso d’Ufficio, corruzione e falsificazioni di bilancio, oltre che essere attenzionato dalla Direzione Distrettuale Antimafia sempre per vicende di assunzioni e affidamenti vari  legate al suo ruolo di DG e per altre vicende legate al tesseramento del suo Partito Fratelli d’Italia, per il quale il PM Vincenzo Monteurro sta svolgendo le dovute indagini, prima a depotenziare e poi a smantellare, accorpando, chiudendo, trasferendo reparti, chiudendo le sale operatorie e riducendo il personale, specie quello addetto alla rianimazione, e per contro inventandosi eccellenze in strutture dell’Agro nocerino in Ospedali falliti e decotti da anni, evidentemente nell’unico scopo di indirizzare verso altre strutture Ospedaliere pubbliche o o ambulatori e strutture sanitarie private.

Protesta-Ospedale-corteso
Protesta-Ospedale-corteso

Nella sua ostinazione oltre ad aver preso di mira gli Opsedali della così detta Valle del Sele, prosegue imperterrito aiutato dai suoi “Bravi” collaboratori, nominati sul campo, senza titoli e senza meriti e in ruoli illegali e non contemplati nelle sue facoltà, come quella fatta ad un Medico in forza all’Ospedale di Vallo della Lucania, tale Pietro Spinelli, il quale non solo non nasconde le sue origini fasciste fino a commettere reato di apologia, svolgendo anche prestazioni in ALPI presso l’Ospedale di Battipaglia, per tre anni ha percepito una somma pari a circa 500mila euro e nonostante tutto, in pieno regime di conflitto di interessi è stato nominato Commissario al personale prima all’Ospedale di Eboli e poi anche a quello di Battipaglia dove svolge la sua professione di Gastroenterologo in Alpi e agli altri due P. O. di Roccadaspide e Oliveto Citra, divenendo Commissario che dovrebbe attuare una Spending Review affiancato dal Direttore sanitario dell’Ospedale di Battipaglia e ora anche di Eboli Rocco Calabrese che di sua spontanea volontà, tra l’altro, chiese (excusatio non petita) di essere commissariato, hanno deciso di chiudere i Reparti di Ostetricia e di Pediatria dell’Ospedale di Eboli traseferdoli a Battipaglia nell’intento di realizzare un “Punto nascite” alla stessa stregua di un supermarket, ma in una struttura inadeguata ad accogliere oltre 1500 partorienti ed i relativi nascituri.

Struttura inadeguata per spazi e per tecnologia come lo stesso Primario di Ostetricia e Ginecologia di Battipaglia Gennaro Auriemma, ebbe a dire in occasione dell’Assemblea della CISL a Battipaglia, seriamente preoccupato per le madri partorienti e per i nascituri, nel momento in cui ha vicino alla Sala Parto, una Sala Operatoria chiusa, e nel caso dovessero insorgere complicanze dovrebbe condurre le pazienti in una Sala Operatoria lontana, immaginando i rischi e le possibilità nel caso di conseguenze serie di ricevere denunce per “omissione di soccorso“, Sala o Sale Operatorie lontane da Ostetricia ormai chiuse dal 15 giugno scorso fino al 15 settembre prossimo, condizione che aggrava le preoccupazioni di Auriemma e che ci allerta, come ha allertato le mamme e le donne incinte che oggi hanno marciato per protesta ed hanno occupato pacificamente, con in testa il Sindaco di Eboli Martino Melchionda e diversi altri amministratori, l’Ospedale e la Direzione Sanitaria dove il DS Calabrese come un asino in mezzo ai suoni non sapeva cosa fare, ma comunque non si è sottratto e si è sottoposto al confronto di una folla inferocita.

Protesta-Ospedale-Cicia-Cillo-Vecchio-Melchionda-Sgroia
Protesta-Ospedale-Cicia-Cillo-Vecchio-Melchionda-Sgroia

Con questo scenario, con questi personaggi, e con quei trascorsi come ci si può fidare, il sospetto che ogni azione più che seguire quel Decreto 49 che il DS Calabrese invocava, ad usum delphini, per giustificare il numero dei posti letto di Ostetricia ma non per il rapporto abitanti posti letto che nella nostra area è del 1.2 a fronte della media nazionale di 3 posti letto per mille abitanti, abbia seguito altre logiche, magari le stesse per le quali il DG Squillante è stato indagato dalla DDA di Salerno, quella degli amici o dei favori?

E la protesta è cresciuta cartelli, striscioni, tutti ad indicare la loro rabbia contro quello che oggettivamente è un attentato alla salute delle partorienti e dei loro piccoli, un provvedimento scellerato che come dicevano alcune di loro Maria Rosaria, Patrizia, Anna, Katiuscia: “Siamo indignate per la chiusura dei reparti di Ostetricia e Pediatria. Dimostrano di cancellare la nostra storia, ma ancora più grave di non aver nessun rispetto e nessuna considerazione per noi donne, per la nostra salute e per quella dei nostri figli“. Arrabbiate come non mai agitano delle lenzuala con su scritto “Noi siamo bambini non ruote di scorta della Sanità“, e ” “La protesta è l’unica strada che ci resta“.

Una signora anziana di nome Carmela mi avvicina molto dispiaciuta: “Alla mia età sono costretta ancora a protestare e scendere in piazza per difendere il nostro Ospedale. E’ una vergogna, abbiamo fatto tanti sacrifici e l’Ospedale lo abbiamo costruito pietra su pietra, ora mia figlia deve partorire, – e me la indica con la mano – e deve farlo a Battipaglia, e non per battipaglia, ma per i rischi che corre rispetto alla mole di partorienti che ci sono a fronte di una struttura che non è adeguata ad accoglierle e mi dicono ora si sono chiuse anche Sale Operatorie. – Si ferma e con le lacrime agli occhi – che dobbiamo fare, la devo mandare a morire? Dobbiamo mandarle a morire tutte quante? – e mi mostra il cartello “Noi non ci fermeremo“. Ne siamo certi, purtroppo non si fermeranno nemmeno loro, perché bravi come sono a fare i conti delle vite delle persone se ne fottono, per loro valgono quanto quello che dicono di aver risparmiato nell’anno scorso (1 milione di euro, se è vero) giusto il doppio di quanto ha guadagnato il commissario Spinelli in tre anni, non era meglio licenziarlo anziché mettere a rischio servizi e prestazioni e ora la vita di giovani mamme con i loro figli?

Protesta-Ospedale-Calabrese-Melchionda.
Protesta-Ospedale-Calabrese-Melchionda.

Se avessero licenziato lui e qualche altro protetto milionario in Alpi, avremmo sicuramente risparmiato e non avrebbe generato la sospensione dal servizio, del bravo primario di anestesia e rianimaione dell’Ospedale di Eboli Giuliano Colasante, che dopo 4o anni di onorato servizio, solo per non aver voluto ubbidire, osservando il codice ippocratico, agli ordini scellerati e illegali che gli propinavano. Scavando, scavando, pare ci sia una vendetta e una punizione dietro quella sospensione, legata all’attività professionale di Colasante che pare sia stato incaricato dalla Procura a svolgere una perizia professionale presso l’Ospedale di Battipaglia che coinvolgerebbe alcuni medici. Una posizione che sicuramente arriverà ad un chiarimento per via della querela che lo stesso Colasante ha presentato a sua difesa.

Tornando alla protesta e al corteo che è partito rumoroso e minaccioso dalla Piazza e si è recato sull’Ospedale, Gerardo, un infermiere in pensione, non ce la fa e vuole dire e dice la sua: “Sono tre persone (evidentemente si riferisce a Squillante, Spinelli e Calabrese) senza cuore e senza anima. Il grave è che sono consapevoli dei rischi a cui potrebbero essere sottoposte le partorienti e nonostante tutto se ne fregano. Cosa farebbero se dovesse succedere qualcosa ai loro figli o ai loro nipoti?

Tra i manifestanti anche diversi politici, il Vice Sindaco Cosimo Cicia dichiara: “Siamo anche noi per la razionalizzazione, ma scelte del genere non hanno nessuna razionalità. Sono provvedimenti sporadici che evidenziano la confusione programmatica dell’Azienda. E’ la prima volta che vedo una classe dirigente così chiusa al dialogo“. Tra la folla si vedono i Consiglieri Fausto vecchio, Alfonso Cillo, Tarcisio Di Cosmo, il Presidente Luca Sgroia, Pietro Mazzini, Gerardo Rosania, Francesco Rizzo, Roberto Palladino, il segretario di SEL Carlo Manzione, e quello di Rifondazione Silvio Masillo, l’Assessore Liberato Martucciello, Annarita Bruno, Adolfo Lavorgna, Ilario Massarelli, Francesco Bello, e quest’ultimo ci dice: “Non è una difesa campanilistica, ma una difesa territoriale, e per questo siamo contro questo disegno che tende ad orientare l’utenza altrove, depotenziando ora Eboli, ora Battipaglia, uniti in un solo obiettivo di cancellare la Sanità in quest’area“. Carlo Manzione di SEL ci consegna la sua preoccupata dichiarazione: “Siamo uniti nella protesta perché temiamo che la chiusura dei Reparti di Ostetricia e Pediatria sia il primo atto per chiudere il nostro Ospedale“.

Protesta Ospedale-Mamme-cartelloni
Protesta Ospedale-Mamme-cartelloni

Il corteo avanza e arriva nella piazzetta dell’Ospedale, un attimo di esitazione e via, un bel nutrito gruppo di persone con a capo una delegazione di politici il Sindaco Melchionda in testa, si dirige verso gli uffici per parlamentare con il Direttore Sanitario Calabrese il quale non esita un solo attimo ad incontrarsi, fino a che si decide che l’arena dis contro sia la piazzetta etutti tra grida e spintoni, e qualche frase irripetibile, i cafoni e gli scostumati non mancano mai, e si genera un pò di confusione, non manca nemmeno chi si rivolge con una serie di insulti diretti alla politica e al sindaco che in quel momento la rappresentava.

Dei Fratelli d’Italia, dei cugini del Nuovo Psi e dei parenti di Forza Italia manco a vederli, nemmeno l’ombra, loro: alcuni fanno finta di condividere le azioni demolitrici del trio di “sfasciacarrozze” e non avendo le palle subiscono; altri fanno finta di avere le palle e di non essere daccordo ma approvano il trasferimento a Battipaglia dei due reparti e tutte le sciamarrate dei tagli, soprattutto alle teste che sono state fatte, senza avere il coraggio di reagire.

Si arriva nella piazzetta e come intontito il Direttore Sanitario accenna un sorriso, circondato comè dalla folla del corteo rumorosa e disordinata che grida e che prima di trovare il giusto verso fatica a farsi comprendere. Finalmente ci prova una giovane mamma Manuela Grasso: “L’Ostetricia e la Pediatria non devono chiudere, Non possiamo partorire più ad Eboli, per un calcolo di posti letto, senza tener conto di tutte le spese accessorie e di tutti i rischi conseguenti. Quei posti letto non sono suifficienti ad ospitare l’enorme numero di partorienti dell’intero comprensorio. Una scelta scellerata che comporta troppi rischi, tutti sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli“. Dello stesso avviso è anche la signora Caterina D’Onofrio che aggiunge: “E’ un attentato alla nostra salute“.

Protesta-Ospedale-esposizione-cartelli.
Protesta-Ospedale-esposizione-cartelli.

E’ toccante il racconto di Katiuscia, la giovane mamma che racconta di quello e di come soffre suo figlio affetto da una malattia rarissima: Mio figlio ha gravi problemi respiratori e più di una volta è stato salvato per un secondo, proprio per la bravura dei medici e del personale di quei reparti che ora voi cancellate mettendo a rischio la vita di mio figlio che ha subito 9 operazioni“.

Finalmente tra le urla, completamente circondato e per niente sudato, nonostante un sole cocente e la situazione incandescente è il turno del Direttore Sanitario Calabrese: “La mia è una disamina tecnica – esordisce, è talmente tecnica che le vite delle personbe per lui e qper quelli come lui evidentemente non valgono un cazzo – riconosco e conosco la storia di Eboli e del Reparto di Ostetricia e del mitico dottor Magurno, ma questo è un momento delicato per la sanità campana e soprattutto per il territorio di Eboli e di Battipaglia. Sul Punto Nascite, val la pena di ricordare che lo abbiamo chiuso anche ad Oliveto Citra, che copriva una vasta e complicata area. Al momento non possiamo fare altro, è il Decreto 49 che ce lo impone e ci detta il numero di posti letto che bisogna avere sull’intero territorio, come i 20 posti letto garantiti per Battipaglia. Le sale Operatorie sono chiuse dobbiamo – un dimostrante lo interromepe “E’ una scelta scellerata e se succede qualche disgrazia” Calabrese riprende – Se si viene ad Eboli c’é il Pronto Soccorso e poi si trova allocazione dove sarà necessario – noi aggiungiamo sempre se c’é il personale e facendo i dovuti scongiuri e una poderosa grattata che non succeda nulla di grave prima di essere trasportati altrove, Altrove dove? a Salerno? a Vallo della Lucania; magri alla Struttura Sanitaria Privata di Agropoli o alla Struttura Sanitaria Privata di Battipaglia, atteso che Salerno è già congestionata di per se.

La disperazione e la rabbia crescono e man mano che si va avanti si ha la netta sensaziione che parlare a quell'”Asino” in mezzo ai suoni è veramente inutile, non è lui l’interlocutore, semmai è l’esecutore, il “mandante” sta a Salerno a Via Nizza. Interviene il Sindaco di Eboli Melchionda non prima di essersi preso qualche insulto diretto a lui e aqualche altro politico presente: “Precisiamo che stiamo facendo una battaglia per la Salute dei cittadini e per dare servizi efficienti e non di campanile. Per questo riteniamo sia sbagliato concentrare una enorme mole di partorienti in un unico reparto. E’ un atto grave quano irresponsabile: a Battipaglia sarà un lazzaretto. – e il Sindaco evidentemente si rende conto che il suo interlocutore non è in grado di poter garantire nulla e informa ai dimostranti dell’incontro con il DG Squillante – Domani alle 12.00 a Salerno porteremo al DG Squillante le nostre dimostranze, rappresenteremo i rischi e i pericoli di questa scelta e se c’é altro dietro questa decisione vuo, dire che si fa risciare la vita alle persone“. “Noi vogliamo salvare la vita delle mamme – dice la giovane ginecologa Luisa Di Benedetto – “Ho lavorato al Policlinico di Roma, e quello che vedo quì è una vergogna, ho potuto constatare di persona per un’emorragia che significa la distanza, i chilometri fanno la differenza, e la differenza vuol dire vita o morte. – e quì la giovane Di Benedetto ricorda il motto dei ginegologi – Il Bambino non è un piccolo adulto“.

vincenzo montemurro
vincenzo montemurro

Calabrese alle strette si lascia sfuggire: “Non possiamo avere l’Ospedale sotto casa nostra“. E’ vero non possiamo averlo sotto casa nostra, il Direttore sanitario ha ragione, noi non possiamo averlo perché lui e gli altri suoi colleghi Spinelli e Squillante lo vogliono portare sotto casa di altri.

Involontariamente Calabrese si è lasciato sfuggire quel disegno criminoso che accomuna gli attuali dirigenti, nel silenzio dei fascistelli e nanetti politici del posto e su commissione dei altri “nani” un pò più alti che avendo manie principesche vorrebbero assecondare tutti con la forza la minaccia e l’arroganza.

A questo punto la protesta finisce dietro questa frase subdola e irresponsabile se proprio un operatore della sanità la pronuncia. Per risparmiare si azzerino tutte le prestazioni accessorie e sicuramente con quei 22 milioni di euro che è costata l’ALPI, di cui tutti i medici e sopratturtto il controllore controllato Spinelli ne usufruiscono, si poteva pareggiare il bilancio.

Una cosa è certa la protesta oggi si trasferisce a Salerno per fare un altro buco nell’acqua e a noi non ci resta altro che appellarci al PM Montemurro:

Dottore, per favore accelleri e arrivi celermente alla conclusione delle indagini, lo faccia per amore di tante persone che sono a rischio per la loro salute e addirittura per la propria vita, lo faccia per quelle mamme che potrebbero morire per una banalissima emorragia e lo faccia per quei bambini che vengono alla luce sani e soprattutto vivi, ci liberi da questa gente.

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Protesta Ospedale-corteo mamme.
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Eboli, 24 giugno 2014

25 commenti su “Eboli: Assalto all’Ospedale. Mamme infuriate difendono Ostetricia e Pediatria”

  1. Un pò di verità! L’ipocrisia è figlia della politica, la falsità di alcuni politici ancora peggio. Nn si tratta di destra o sinistra. Ma di uomini che hanno fatto determinate scelte. Mi fanno ridere alcuni politici che oggi insieme alle mamme stanno in corteo con i fischietti sapendo di essere l’autori di alcuni misfatti. La vergogna nn ha prezzo.Ma occorre dire la verità. Ho saputo vedendo in televisione dibattito su sanità tra squillante e melchionda che il polospecialistico è stato voluto da amm.ni di sx se nn proprio pd.E’ facile scagliarsi dietro argomentazioni sfasciste contro la destra.Il decreto n.49 chi l’ha voluto?

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  2. Un pò di verità! L’ipocrisia è figlia della politica, la falsità di alcuni politici ancora peggio. Nn si tratta di destra o sinistra. Ma di uomini che hanno fatto determinate scelte. Mi fanno ridere alcuni politici che oggi insieme alle mamme stanno in corteo con i fischietti sapendo di essere l’autori di alcuni misfatti. La vergogna nn ha prezzo.. Ho saputo vedendo in televisione dibattito su sanità tra squillante e melchionda che il polospecialistico è stato voluto da amm.ni di sx se nn proprio pd.E’ facile scagliarsi dietro argomentazioni sfasciste contro la destra.Il decreto n.49 chi l’ha voluto?

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    • Caro Giorgio,
      l’ipocrisia non è figlia della politica è figlia di p….., il problema vero è che le leggi si cambiano, e si poteva cambiare anche il famoso decreto 49, se non lo si è fatto vuol dire che si condivideva, ma nonostante tutto è stato applicato a cazzo di cane, cioè a convenienza, per esempio per napoli il decreto 49 non vale. tutti i parametri sono saltati, per l’agro la stessa cosa, per vallo della lucania e Sapri lo stesso. Queste sono le regole dell’articolo 5°.
      E’ troppo pacchiano il progetto dei fascistelli.
      Pensa alla sanità privata, non è stata per nulla toccata, chi ha interessi nella sanità privata. perchè si pensa in un determinato modo.
      perché si continuano a spendere nilioni di euro in ALPI mentre mancano i medici e gli infermieri? con 22 milioni di euro aivoglia quanti se ne assumono: 250 medici e 150 infermieri e così quei medici che si abbuffano di centinaia di migliaia di euro potrebbero essere aiutati da medici giovani e magari imparare anche qualche cosa in più per molti di loro.

  3. Occorre capire chi ha voluto effettivamente il decreto n.49. Pare che sia figlio della sx estrema che ha governato la ns.città per decenni. Comica la presenza di alcuni politici in corteo con i fischietti nel mentre quando stavano al potere si sbracciavano per il polospecialistico e su necessità di divisione reparti, i primi a sottoscrivere il decreto. Cmq alla vergogna nn c’è limite, ma solidarietà e onore alle mamme ebolitane!

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  4. Caro admin perché non parli anche dell’incontro di stamane dove c’erano 60 poliziotti anti sommossa e 15 ebolitani( sindaco compreso).Dove un signore dal cognóme Cariello ha avuto la faccia tosta di presentarsi per cavalcare l’onda? Perché non ne parliamo?

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  5. Un confronto con Squillante ovviamente improduttivo. Due pullman da Eboli mai visti e una Asl paralizzata per attendere l’esodo ebolitano che non c’è stato….

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  6. quando la guerra è persa,si avvelenano i pozzi e si incendiano i villaggi per rappresaglia,ed è quello che una cattiva gestione della destra a palazzo s.lucia e in quel che rimane a palazzo s. agostino,stanno facendo al territorio del sele e segnatamente ad eboli con la querelle infinita sulla sanità.
    le mamme sono cittadine che rappresentano famiglie,ma anche tessere elettorali,ritengo che al momento debito ognuno in piena autonomia ne trarrà le somme!
    “Chi non ha sdegno, non ha ingegno.”

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  7. occorre capire come mai il sindacalista che proclamava la riapertura dei reparti di oculistica e urologia tace ora che chiudono,
    Con questa manovra l’ospedale non ha aperto nessun reparto perche’ gia’ funzionavano ,ma ha solo perso due reparti ,ostetricia e pediatria,bravi bravissimi i nostri sindacalisti ebolitani;vergogna vergogna vendono il nostro ospedale in questo modo in cambio di qualche poltrona piu’ comoda permettendo poco a poco la chiusura.

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  8. Caro Del Mese, purtroppo mi sono state volutamente attribuite notizie erronee e volutamente distorte, come la non disponibilità’ delle sale operatorie a Battipaglia. Questo è’ il modo più’ deleterio di fare giornalismo, dando informazioni non corrette, volte solo a strumentalizzare la situazione e a creare un pericoloso e inutile e pericoloso allarmismo.
    Che ognuno si assuma le proprie responsabilità’ .

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    • Per il dottor Calabrese,
      Le s rivo in ritardo solo perche’ sono in avanza in un posto bellissimo ma senza nessuna possibilita’ di interagire con il mio sito, vista l’assenza di ogni rete.
      Nel reportage a cui si riferisce, le dichiarazioni riportate di tutti gli interventori a quella manifestazione di protesta, per un provvedimento pericoloso che mette a rischio mamme e piccoli nascituri, che Lei da DS ha preso, insieme al suo (superiore DG Squillante) e insieme al suo (superiore – sottoposto Spinelli) rispondono pedissequamente a quanto dichiarato. Non vi e’ nessun tentativo di strumentalizzazione ne quantomeno di distorsione di fatti che sono ben noti a tutti e che riguardano il diritto alla salute, sancito dalla Carta Costituzionale che Lei è i suoi ci state negando a tutti i costi.
      Per dire quello che penso non ho bisogno di ricorrere a mezzi che Lei vorrebbe attribuirsi, tuttavia è,’ nel mio costume dare ogni forma di garanzia a chiunque, e per che non a Lei.
      Il tratto a cui Lei fa riferimento, riportato fedelmente, e’ da collocare in momenti di frammento e confusione, e quando incalzato sulla vicenda delle Sale Operatorie chiuse di Battipaglia stava rispondendo, sabato interrotto da un signore, cosi’ come e’ stato fedelmente riportato, e di seguito Lei ha detto altro. Quel signore si chiama Claudio, ma poco importa, in quella circostanza mi e’ sembrato piuttosto confuso ed e’ comprensibile.
      Forse Lei voleva dire che le Sale Operatorie erano funzionanti a Battipaglia? Non credo, avrebbe detto una bugia. Forse lei voleva dire che vicino alla Sala Parto vi e’ una Sala Operatoria funzionate? Smentirebbe il Primario che pubblicamente fece una denuncia preoccupato per la sorte delle partorienti e che ho riportato anche nell’articolo.
      La mistificazione e’ un pane molto duro e in genere lo mangia solo chi ne e’ costretto, la verita’ al contrario e’ l’esercizio piu’ semplice e piu’ libero: viene sempre fuori.
      Ma mi rendo conto che non e’ facile trovarsi nel posto in cui ora e’ Lei è magari assumersi anche responsabilita’ non proprie e che sente anche ingiuste ma per “obbedienza” deve condividere come ha fatto accettando di confermare atti insieme al suo “superiore – sottoposto Spinelli dando forma e sostanza legale agli stessi poicbe’ il ruolo inventato di Commissario per la gestione del personale, non e’ Contemplato da nessuna parte, rendendosi vieppiu’ “complice” ma assumendosi e tutte le rezponsabilita’, anche dinanzi ad un qualsiasi giudizio che in ogni caso renderebbe senza esitazione nullo ogni atto se impugnato, immaginando ne le conseguenze, soprattutto per Lei.
      In ogni caso,lei se vuole, puo’ utilizzare tutti gli spazi che vuole su POLITICADEMENTE, e spiegare a sua difesa ogni cosa, e come in tantissimi altri casi, non aggiungerei nulla, offrendo lo ai lettori come testo integrale.
      Quindi ritornando alla lamentata mistificazione sarebbe il caso, anziche’ rincorrere fantasmi Lei risponda ad alcune domande che sono indispensabili per far emergere quella verita’ difficilmente imprigionabile:
      – e’ vero che le sale operatorie a Battipaglia sono chiuse dal 15 giugno al 15 settembre?
      – e’ vero che e’ chiusa anche quella accanto alla Sala Parto?
      – e’ vero che il reparto non e’ attrezzato, fisicamente e logisticamente, a ricevere la enorme mole di nuove incombenze con la concentrazione e programmata del Punto nascita?
      – e’ vero che dovessero insorgere difficolta’ per le partorienti e per i nascituri ci sarebbero rischi per entrambi?
      – e’ vero che Lei ha chiesto di farsi commissariale?
      – e’ vero che il dottor Spinelli svolge la sua professione in Alpi presso l’ospedale di Battipaglia?
      – e’ vero che lo Stesso Spinelli svolge le funzioni da Commissario alla gestione del personale presso l’Ospedale di Battipaglia?
      – come concilia i suoi ruoli da Commissario e da prestatore d’opera nella stessa struttura?
      – e’ vero che per le prestazioni aggiuntive il dottor Spinelli nell’anno 2012 ha percepito circa 140mila euro tra stipendio e prestazioni aggiuntive?
      – a quanto ammontano le cifre che spettano per lo stesso servizio che il dottor Spinelli svolge in ALPI presso l’Ospedale di Battipaglia per l’anno 2013?
      – e’ cosi’ che si risparmia, e’ cosi’ che si controlla?
      Questa non e’ mistificazione o allarmismo o distorsione della verita’, sono solo domande.
      Massimo Del Mese

  9. Class action,si paghino i danni da parte dei responsabili,prima in sede civile,e poi chissà anche nel penale,sarebbe pedagogico per i futuri dirigenti,sia politici che amministrativi.

    Rispondi
  10. A tutti gli ebolitani alle prossime elezioni ricoediamoci di questi episodi prima di vorare il fascio comunistello l avocatichio in carriera il latifondista fascista il mastromuratore e puee mimi coco e c
    .. o c… che nn c erano

    Rispondi
    • avvelenata, ma i cardiellini non cinquettano più?
      in specie lo junior che parla di tutto,sull’ospedale è ameba.
      o forse preferiscono entrare ne cono d’ombra,per convenienze elettorali,sarebbe difficile da spiegare come il polo della libertà del buon governo,della meritocrazia,bla bla bla,bistratta il territorio,e poi chiedere ai bistrattati il voto.
      sarebbe troppo burlesque,anzi alla burlesquoni

  11. Lenza difende Asl,e caro dottore Lazzaro,peschi male,sei finito come politico e come ebolitani,preferisci difendere i camerati che i tuoi concittadini,rinsavisci,fai ancora in tempo.
    un amico.

    Rispondi
  12. @…
    La confusione non e’ peccato….caro Dott. Calabrese si occupi dei suoi compiti istituzionali o x meglio dire dei compiti del suo mandato….. si occupi del personale dell’igiene dell’organizzazione dei P.Osp. cerchi di essere più presente si cali nelle problematiche che in questi mesi hanno afflitto il nostro P.O. e non ancora concluse,sono compiti cosi gravosi che richiedono molto impegno…
    Il futuro lo lasci decidere agli abitanti della piana del sele non ad alcune persone dell’agro nocerino sarnese o di vallo

    Rispondi
  13. iL caro dott calabrese (il minuscolo è voluto) è un soggetto messo là da Fratelli d’Italia e come la maggior parte dei dirigenti “comandanti” non ha nè i titoli nè le capacita per svolgere i ruli loro assegnati (vige la favoletta dell’ex art. 18 disapplicato in tutto il resto del mondo). Fratelli d’italia nell’Osp ha piazzato il dir sanitario, il responsabile del PS, il responsabile della Neurologia, il Responsbile della Geriatria ed il responsabile (futuro) delle Malattie Infettive: ce ne fosse uno con i titoli richiest!! inoltre sempre fratelli d’italia sta tentando di distrarre risorse dal pubblico verso il privato creando cartelli di finanziatori: vedrete prossimamente il fiorire di nuove strutture private.
    I cari Ebolitani non hanno capito che di loro non frega niente a nessuno e la Peditria è solo il primo esempio di come verrà loro scippata la sanità.

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  14. METTERSI CONTRO MADRI E PICCOLI E’ UNA BATTAGLIA PERSA IN PARTENZA.
    NESSUN BILANCIO O DIAGRAMMA ECONOMICO POTRA’ ESSERE USATO COME UNA GIUSTA CONFUTAZIONE,LE PARTI POLITICHE CHE APPOGGIANO TALE SCELLERATISSIMO PIANO DI CHIUSURA SI ASSUMANO LE RESPONSABILITA’,COME FACCIANO ANCHE I POLITICI DI RIFERIMENTO A TALI PARTI!

    Rispondi
  15. la cosa beffarda e che il dg squillante parla di potenziamento,volendo lasciare solo un ambulatorio di pediatria ad eboli,un contentino in zona Cesarini,è un medico del posto cons. di fratelli (partito che appoggia Caldoro in regione)d’italia,ricordatevelo L.Lenza,appoggia il piano di chiusura.
    il prossimo anno si rivota per consiglio comunale,oltre che per il Sindaco,chi vi toglie strutture pubbliche come lo dovrete considerare,cari cittadini_elettori!

    Rispondi
  16. E’ veramente assurdo. Possibile che nessuno possa fare nulla? Le Istituzioni cosa fanno?
    Ogni giorno che passa mette sempre piu’ in pericolo le strutture e soprattutto i pazienti.
    Ci vuole n intervento d’impegno.
    Queste persone sembrano essere veramente pericolose.

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  17. Già in un’altra occasione ebbi modo di intervenire sulla BRUTTA vicenda dell’Ospedale di Eboli, ma ricordo a molti che per colpa di tutti GLI AMMINISTRATORI SIA DEL COMUNE CHE DELL’ASL O USL CHE SI SONO SUCCEDUTI DAL 1960-70 AD OGGI ci troviamo in questa situazione.
    ALCUNE DOMANDE:
    1) perché all’epoca gli amministratori che affidarono alla Ditta “Don Edmondo Esposito” non proseguirono nel progetto della costruzione dell’Ospedale in località Acquarita?
    2) perché è stato costruito l’Ospedale di Battipaglia?
    3) a chi è servito e per che cosa (leggasi campagna elettorale per l’elezione di consigliere regionale e poi deputato)?
    4) perché si è continuato a costruire ed ampliare l’Ospedale di Eboli sul “cucuzzolo” e non si è pensato di farlo dove era destinato e vicino all’autostrada ?
    5) se vicino all’autostrada il terreno non era adatto perché poi anche recentemente è stata realizzata la struttura che oggi è funzionante in località Acquarita?
    6) perché a Battipaglia si è permesso di fare i CLONE dei reparti già PRESENTI AD EBOLI sin dagli anni 1960-70 ?
    ritornando ad Eboli
    7) perché i reparti di ginecologia e pediatria ad Eboli funzionavano POCO E COSI’ COSI’ (veramente anche ad esempio Cardiologia, Ortopedia, Oculistica, ecc.)mentre gli studi PRIVATI dei medici dipendenti dall’Ospedale di Eboli AVEVANO A DISPOSIZIONE macchinari ed attrezzature tipo RX- ECOGRAFIE ED ALTRO al passo coi tempi?
    8) ed il personale paramedico dipendente dell’Ospedale di Eboli perché lavorava anche negli studi privati?
    9) perché si facevano i parti nelle cliniche private del circondario comprese le operazioni che si potevano fare in Ospedale ad Eboli da parte dei medici dipendenti dell’Ospedale di Eboli?
    10) perché è stato permesso a tanto personale con particolare riguardo agli Infermieri di essere spostati presso i Poliambulatori e non trattenuti nei reparti?
    11) e i sindacati dove erano oltre che nelle Commissioni di SPARTIZIONE dei posti?
    TUTTI A SPONSORIZZARE U FIGL, A FIGL, A MUGLIERE, U FRAT, A SOR, O ZIE, A ZIE, O NEPOT, A CUMPAGN, A MAMM, O FIGL RA CUMPAGN, L’AMICO DELL’AMICO ECC….. E ….. QUELLI CHE NON AVEVANO SANTI IN PARADISO, TUTTI A ……… (fate voi) .
    POI TUTTI APPASSIONATAMENTE AD ASPETTARE IL 27 PER LO STIPENDIO ( CHIARAMENTE E PER FORTUNA NON TUTTO IL PERSONALE E’ COSI’) E SE POI L’OSPEDALE VA A ROTOLI CHE “ CE FREGA”.
    1^ PARTE

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  18. ..@….
    La posizione del Serrese non lo capita ancora( lo capita benissimo accerchiamento strateg. tanto gli interessi sono altrove capisci a me. che interessi si applicano) ….sarà una posizione di attesa…..sara’ mica un cinese ……aspetta aspetta che il cadavere del nemico passi sul fiume giallo……P.Osp. ultimo dei suoi interessi. non sa mica…..

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  19. VI SVEGIATE TUTTI ADESSO MA DOVE ERAVATE QUANDO IL PROGETTO DI CHIUSURA E STATO PROPOSTO MESI FA,,SIATE COERENTI ALMENO POLITICI E CITTADINI.

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  20. Dove eravamo?
    Eravamo a combattere e a protestare come adesso, Purtroppocome adesso inascoltati.
    Ma naturalmente se non si vuole ascoltare, non si ascolta.
    Intanto, poiché il Piano aziendale sembra la tela di Penelope e ancora deve essere approvato dalla Regione, quindi è tutto possibile, e quello che non si fa, vuol dire che non si vuole fare.
    Ciricorderemo quando andremo a votare e ci ricorderemo anche di quei quattro distrattoni che qualcuno chiama “mimì Cocò e Carmine o’ pazzo”, in quel caso gli chiederemo: DOVE ERAVATE QUANDO I VOSTRI AMICI CI CHIUDEVANO L’OSPEDALE?

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