Effetto Renzi a Salerno: Sinistra Ecologia e Libertà si liquefa

Ragosta e Calabrese guidano gli scissionisti e “liquidano” SEL a Salerno e in Provincia.

Alla base delle Dimissioni dell’On. Ragosta, del Segretario Provinciale e del gruppo dirigente provinciale, l’adesione di Sinistra Ecologia Libertà alla lista L’Altra Europa con Tsipras e le risultanze dell’ultima assemblea nazionale.

calabrese-ragosta
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Il dopo elezioni ha segnato profondamente le storie elettorali dei singoli Partiti e gli scenari che ormai si presentano sembrano indicare nettamente l’orientamento da parte degli elettori a seguire non tanto le politiche che comunque hanno messo in ginocchio il Paese e hanno fatto perdere ogni fiducia nei confronti dei Partiti che non hanno saputo più parlare agli italiani e cosa ancora più determinante non hanno più saputo interpetrare i bisogni degli italiani, consegnando alla protesta, interpetrata ora da Berlusconi che con Forza Italia e AN invocava la “Rivoluzione liberale” all’indomani delle rovinose vicende che portarono alla caduta della così detta Prima Repubblica, ora alla Lega Nord che invocava il “Cappio” contro “Roma ladrona“, ora con Italia dei Valori che invocava “il giustizialismo”, e ora con il Movimento cinque Stelle che interpetrando le proteste più disparate e maledettamente giuste degli italiani, ha raccolto voti per poi “congelarli” isolandosi nell’attesa di conquistare una maggioranza assoluta che non arriverà mai, esasperando lo scontro e alimentando falsi obiettivi se non quelli di autoescludersi.

Posizioni estreme che sono tutte finite come meritavano sconfitte dall’elettorato: Berlusconi sembra abbia realizzato la sua rivoluzione liberale affollando le carceri con tutti i suoi uomini; La Lega è caduta miserabilmente proprio sul suo fondatore, e sulla sua famiglia ma soprattutto sui privilegi verso un manipolo di uomini imprenditori o allevatori che fossero; Il giustizialismo di Di Pietro si è arenato nel corso di una trasmissione televisiva che portava alla luce storie di proprietà immobiliari; e per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, prigioniero del duo fondatore Grillo-Casaleggio? per loro come per gli altri naturalmente è solo una questione di tempo, pare che i cigcli si siano accorciati e dai ventenni si è passato ai decenni e successivamente ai quinquenni.

In tutte queste vicende dove è finita la sinistra? Si è nascosta. E quì ci riportiamo alle considerazioni politiche che evidentemente hanno spinto Ragosta, Calabrese e tutti gli altri che hanno lasciato SEL, di tanto in tanto dietro uomini e sigle, confezionate in extremis, che non solo non sono state riconosciute, ma che deliberatamente non sono state votate, cancellando esperienze e percorsi importanti e costringendo dopo ogni batosta elettorale a ricominciare tutti daccapo dalle macerie.

Da quel cambiamento è venuta fuori una indicazione che consegna al PD e alla linea politica della improvvisazione e della immagine ma anche dell’ultima speranza impersonata dal Prenier Matteo Renzi, che di fatto ha messo insieme la gran patte di quel popolo della sinistra che non intende più essere rappresentato da nessuno e non vuole consegnare alla protesta il proprio voto, puntando sull’ultima speranza, e per assurdo ora bisogna dare corpo a quella speranza perché non si intraprendano strade senza uscita, bisogna partecipare e sostituire alle speranze le condretezze. Ma purtroppo per assurdo, mentre dalle urne è emersa una volontà semplificativa e una ricomposizione di fatto della sinistra, che rende protagonisti i dimissionari da SEL si intravede un movimento che va nella direzione opposta e che si muove intorno al Sindaco di Salerno che non intende attendere ulteriori decisioni e si sta organizzando anche contro il Partito Democratico, per rincorrere una sua aspettativa, che sicuramente potrebbe ottenere attraverso percorsi significativamente diversi, senza ricorrere a fughe in avanti che appunto snaturano quel valore unitario che necessariamente deve trasformarsi in una scelta: L’uomo o un obiettivo politico?

“Cari/e Compagni/e, – scrivono  i dirigenti di Sinistra Ecologia e Libertà al Segretario regionale SEL Campania, Salvatore Vozza, al Presidente dell’Assemblea regionale SEL Campania Antonella Cammardella, agli iscritti della Federazione provinciale SEL Salerno – preso atto delle dimissioni del Presidente dell’Assemblea Provinciale on. Michele Ragosta e della lettera di dimissioni del Coordinatore Provinciale Gerardo Calabrese i sottoscritti, condividendo le motivazioni delle suddette dimissioni, anche alla luce delle scelte che hanno portato all’adesione di Sinistra Ecologia Libertà alla lista L’Altra Europa con Tsipras ed il conseguente orientamento verso il GUE ed alle risultanze dell’ultima assemblea nazionale del partito, con la presente rassegnano le dimissioni da tutti gli incarichi di partito e comunicano che non rinnoveranno l’adesione al partito.

  1. AUTUORI Anna                                     membro Assemblea Provinciale
  2. CALABRESE Vincenzo                         membro Assemblea Provinciale
  3. CHERUBINO Michele                          membro Assemblea Provinciale
  4. COSTAGLIOLA Paolo                           membro Coord Provinciale -Tesoriere
  5. D’ANGELO Giuseppe                            membro Assemblea Provinciale
  6. DE FALCO Annunziata                        membro Assemblea Provinciale
  7. DE NICOLA Ciro                                  membro Assemblea Provinciale
  8. ESPOSITO Carmine                             membro Assemblea Prov e Regionale
  9. FRANZESI Filomena                           membro Assemblea Provinciale
  10. GIGI Rosa                                              membro Assemblea Provinciale
  11. GIORDANO Sara                                 membro Assemblea Provinciale
  12. LANDI Demetrio                                 membro Assemblea Provinciale
  13. LONGANELLA Antonietta                membro Commissione Prov di Garanzia
  14. LONGANELLA Francesco                 membro Assemblea Provinciale
  15. MACULATO Giovanna                      membro Assemblea Provinciale
  16. MARSICO Emilia                                membro Assemblea Provinciale
  17. MONTORO Giovanni                         membro Assemblea Provinciale
  18. NAPOLI Francesco                             responsabile Forum Welfare Provinciale
  19. NERI Maria Rosaria                           membro Assemblea Provinciale
  20. PADOVANO Gianpiero                      portavoce circolo 3E Salerno
  21. RADETICH Enrico                              membro Assemblea Regionale
  22. RADETICH Sidney                             membro Commissione Prov di Garanzia
  23. RAGOSTA Antonietta                        membro Assemblea Provinciale
  24. SONDEREGGER Clorinda                membro Assemblea Provinciale
  25. STROMILLO Benedetta                    membro Assemblea Provinciale
  26. TAFURO Ignazio                                membro Assemblea Provinciale
  27. TORRE Pietro                                     membro Assemblea Provinciale

Si dimettono, inoltre i Portavoce dei seguenti circoli: Acerno, Basso Cilento, Bellizzi, Nocera Superiore, Pagani, Salerno I Maggio, Salerno 3E, Salerno Brodolini, Salerno Langer, Sarno, Scafati”.

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Più articolata e con molti più riferimenti politici è la lettera di dimissioni che il Segretario Provinciale di SEL e Assessore all’Ambiente dell’Amministrazione De Luca Gerardo  Calabrese, ha inviato al Segretario regionale SEL Campania, Salvatore Vozza, al Presidente dell’Assemblea regionale SEL Campania Antonella Cammardella, agli iscritti della Federazione provinciale SEL Salerno, nella quale Calabrese dice:

“Dopo sei anni di impegno dedicato a costruire Sinistra Ecologia Libertà, ho deciso di prendere una scelta sofferta, ma non più rinviabile: dimettermi da segretario della Federazione provinciale di Salerno e di non rinnovare la tessera.

Insieme ai compagni con cui ho condiviso il percorso politico in questi anni abbiamo cercato, pur con tutti i nostri limiti, di costruire un partito nuovo tenendo sempre a riferimento il documento approvato nel 1° Congresso del 2010.

Purtroppo, dopo poco più di tre anni e con una netta inversione rispetto a quanto deciso in precedenza, mi sono ritrovato a partecipare – in una atmosfera irreale – al 2° Congresso di SEL tenutosi nel gennaio scorso. In quella occasione il gruppo dirigente nazionale ci ha informato che “la strada giusta” era l’alleanza elettorale con la sinistra “radicale”. Scelta non condivisa e che mi ha portato, insieme ad altri 67 compagni, a votare no alla mozione presentata, quella conosciuta più per le sue ambiguità che per i suoi contenuti.

Eppure, nel documento “La strada giusta” presentato al Congresso veniva enunciato: 

“La sinistra esiste quando incarna una funzione che sia utile alla vita delle singole persone. E’ a partire di qui che ha senso il suo misurarsi con la sfida del governo del Paese. La politica è il suo fine, i partiti sono uno strumento e valgono se sanno interpretare quella funzione in maniera politica. Oggi la funzione della sinistradeve avere al tempo stesso una dimensione italiana ed europea. Dentro la partita tutta aperta dello sbocco della crisi, la sua sfida è il governo, anche quando si trovi all’opposizione parlamentare, poiché del governare i processi del tempo presente la sinistra deve possedere la cultura e il coraggio di praticarla.”.

Cultura e coraggio per governare i processi che oggi, a mio avviso, non sono più attuali in SEL. Ovviamente, ho ben presente la differenza che corre tra una sinistra di governo e una sinistra al governo, come ho altrettanto ben presente che la scelta votata dall’Assemblea nazionale tenutasi il 14 giugno u.s. porterà inevitabilmente SEL a rinchiudersi nel recinto della sinistra minoritaria e di pura testimonianza.

Pertanto, – conclude con rammarico la sua lettera Gerardo Calabresenon mi riconosco più nelle scelte fatte dai dirigenti nazionali di Sinistra Ecologia Libertà e, sicuramente, il partito non è più quello a cui ho aderito sin dall’inizio della fase costituente: si è smarrita la strada.

Infine, colgo l’occasione per ringraziare tutte le compagne e i compagni che in questi anni mi hanno sostenuto e spronato nel dare sempre il meglio di me stesso, sia nell’amministrare il Comune di Salerno sia nel costruire quel partito in cui, fino a qualche mese fa, mi riconoscevo”.

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Salerno, 19 giugno 2014

1 commento su “Effetto Renzi a Salerno: Sinistra Ecologia e Libertà si liquefa”

  1. Devo ammettere che mi spiace per la piega che sta prendendo Sinistra Ecologia &

    Libertà,dispiace perché credo nella necessità di una sinistra “più sinistra” nel panorama della politica italiana.
    Amaro consuntivo,Si spacca la lista Tsipras (4%), si spacca SEL (3%)la sinistra italiana dimostra ancora una volta di saper andare oltre le divisioni,come Storia insegna!
    La sinistra “estrema” recintata ideologicamente arriva alla zuffa per troppi galli al cantar dell’alba per scoccarne, l’inizio del fallimento politico.
    PECCATO

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