Ancora a proposito di regole Rosania con Sinistra Unita e Rifondazione ricorda a Cicia e Palladino le “regole” del Centro storico.
Le nuove regole: Dalle modifiche al PRG, al “belvedere” dell’Embrice, il “non luogo” di melchiondiana memoria, al parcheggio sotterraneo e le “lenzuolate” di protesta degli abitanti del Borgo, al “Centro polifunzionale” a fianco del Santuario improvvisamente diventato “Casa del pellegrino”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Abbiamo letto sulla stampa di questi giorni la replica, – si legge in una nota congiunta di Sinistra Unita, il Movimento politico con a capo l’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania e Rifondazione Comunista – piuttosto “confusa”, di esponenti della maggioranza, alle critiche che queste forze politiche hanno portato alle modifiche del regolamento disciplinante gli interventi sul centro antico di Eboli.
Esprimiamo le nostre perplessità sulle dichiarazioni del Consigliere Comunale Roberto Palladino, – si aggiunge nella nota di SU e RC – il quale cita interventi di riqualificazione in strade del centro antico, delle quali dubitiamo fortemente che abbia anche solo conoscenza. Ci permettiamo solo di chiedergli perchè fra gli “interventi di riqualificazione” non ha citato la devastazione della gradinata della “Madonna delle Tre Corone” i cui gradini sono stati tagliati a metà e spianati per realizzare una colata di asfalto, o quella della gradinata di Vico Attrizzi II (una delle più antiche di Eboli, dove i gradini sono stati anche qua tagliati a metà, i cordoli in pietra rimossi e sostituiti con una colata di cemento), o l’intervento a fianco del palazzo Varriale-Paladino-La Francesca, o quello fatto alle spalle di palazzo Marcangioni, discarica abusiva compresa (che sta là da anni). O forse il Consigliere vuole fare riferimento alle sopraelevazioni abusive del palazzo prospiciente piazza Porta Dogana? O ai tetti a falde che diventano terrazzini? o agli spazi pubblici recintati ed occupati abusivamente da parte di privati?
Ovviamente quando il Consigliere Palladino vuole farsi un giro con noi per le strade dell’antica Eboli a prendere visione di tali interventi di “riqualificazione” saremo lieti di accompagnarlo e poi, se vuole, di tenere una conferenza stampa per cantare le “laudi” di tali interventi!
Più intriganti, – prosegue la nota do SU e RC – invece, ci sembrano le obiezioni dell’assessore all’Urbanistica Cosimo Cicia, bravo ragazzo, ma che dovrebbe ricordare ogni tanto il suo passato di amministratore del città e tener presente che anche nelle nostre fila c’è memoria storica della vita politica ed amministrativa di questa città.
Se lo facesse, forse, non parlerebbe di controlli della polizia municipale, perchè potremmo chiedergli che fine ha fatto il distretto dei vigili urbani che era stato insediato nel centro antico, e di cui non c’e’ più traccia da anni!
Probabilmente, allora, l’anarchia e gli sfregi sono intervenuti non a causa di un regolamento che, come in tutti i centri antichi del mondo, disciplina quali sono gli interventi che in un ambiente così delicato si possono realizzare e quali non si possono fare, ma a causa della assoluta mancanza di controlli.
Possiamo chiedere anche a lui, che parla di controlli: come mai nessuno ha visto le sopraelevazioni abusive o l’apertura di terrazzini là dove c’erano tetti a falda? Oppure la recinzione di aree pubbliche da parte di privati? Anche quelli colpa del regolamento?
Ma l’assessore Cosimo Cicia, bravo ragazzo, vuole fare con noi un giro nel centro antico, insieme al suo collega di partito che parla della riqualificazione, per vedere i motori dei condizionatori sulle facciate dei palazzi? o le antenne paraboliche messe a vista? O l’uso del materiale più improbabile per gli elementi esterni?
Allora l’impressione nostra è che le modifiche al regolamento (modificato! non abrogato!) si presentano come una grande sanatoria degli sfregi prima “non visti” o tollerati ed oggi, furbescamente, “sanati”. Strano ! eravamo convinti che le “sanatorie” fosse una caratteristica della destra in Italia. Evidentemente sbagliavamo!
Ed in ogni caso speriamo che i rappresentanti della maggioranza ci vorranno spiegare in quale centro antico è consentito la realizzazione delle canne fumarie sulle facciate principali dei palazzi. Ci vorranno spiegare perchè occorreva modificare la caratteristica storica delle insegne , che non hanno più l’obbligo di seguire l’arco della vetrina o dell’entrata del negozio, cosa che caratterizzava le insegne di Corso Umberto I, Corso Garibaldi e le altre strade e vicoli della parte antica della città? Ci vorranno spiegare a quale centro antico si sono ispirati autorizzando le insegne a “bandiera” delle attività commerciali?
Ci lascia perplesso anche quel richiamo alla diversificazione fra il centro antico ed altre aree della città. Forse quel regolamento bisognava leggerlo, prima di modificarlo: quella diversificazione c’era già!
Ci permettiamo di avere qualche dubbio anche sulla interpretazione della norma relativa alle tende parasole per le attività commerciali, che ci è sembrata la classica “scusa” per un intervento ben più massiccio e devastante. Ma non vogliamo infierire! “Sparare sulla Croce Rossa” non ci è mai piaciuto!
C’è un elemento di verità nelle dichiarazioni dei rappresentanti della maggioranza, che a dire il vero ci preoccupa ancora di più: quel voto all’unanimità da parte del Consiglio Comunale. Tutti improvvisamente “folgorati” dall’ attenzione verso il nostro centro antico?
Concludiamo dicendo, semplicemente, che questo improvviso “amore” avremmo voluto ritrovarlo allorquando questa maggioranza per 5 anni si è dimenticata che aveva in cassa 700 mila euro, a cui per un altro anno si sono aggiunti 300 mila euro, che potevano servire per completare la ricostruzione ed effettuare, davvero, interventi di riqualificazione della parte vecchia di Eboli! Vorremmo ritrovarlo per fermare l’ennesimo assalto (il primo è del 2006) compiuto al Piano Regolatore Generale con l’approvazione di quella serie di norme che si chiama “Modifiche al PRG”,. Ricorderà Cicia, bravo ragazzo, queste “modifiche”: la possibilità di cambiare il percorso delle antiche strade e le dimensioni e le forme delle insule, o la possibilità di “interventi decisi” sugli antichi palazzi! Poi è venuto il “belvedere” in località Embrice (ricorderà l’assessore all’urbanistica il “non luogo” di melchiondiana memoria!), e poi il progetto di parcheggio sotterraneo a Piazza Borgo (ricorderà l’assessore al ramo, le “lenzuolate” degli abitanti di quella piazza) e, oggi, il “centro polifunzionale” a fianco del Santuario del SS. Cosma e Damiano, improvvisamente diventato “Casa del pellegrino” !
Eboli, 8 giugno 2014