Domenico 15 giugno 2014, dalle ore 7.00 alle ore 23.00, Referendum Consultivo sulla nuova denominazione del Comune di Capaccio.
Si chiamerà ancora Capaccio o Capaccio-Paestum? Lo sapremo solo dopo che i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Capaccio, si saranno recherati ai seggi elettorali allestiti in tutto il territorio comunale per pronunciarsi con il voto.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
CAPACCIO-PAESTUM – Si chiamerà ancora Capaccio o Capaccio-Paestum? Lo sapremo solo dopo che i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Capaccio, si saranno recati ai seggi elettorali allestiti in tutto il territorio comunale, per pronunciarsi con il voto.
E così domenica prossima 15 giugno 2014, dalle ore 7.00 del mattino alle ore 23.00, è stato indetto un Referendum Consultivo affinchè i capaccesi si potranno esprimere con il voto e scegliere la modificazione della denominazione del Comune di Capaccio, in Comune di Capaccio Paestum. Per poter partecipare alle votazioni bisogna recarsi presso i seggi elettorali dove gli elettori sono iscritti e dovranno esibire un documento di riconoscimento e la tessera elettorale.
“L’amministrazione comunale, – scrive il Sindaco di Capaccio Italo Voza nell’opuscolo informativo che è stato distribuito in tutta la Città – con il presente atto, si accinge ad attivare le procedure previste dalle vigenti norme per la variazione della denominazione del Comune.L’iniziativa amministrativa – istituzionale intrapresa, era attesa da molto tempo ed è l’unica in parte assi milabile, per importanza, alla delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 14 settembre 1947, con la quale veniva proposta la istituzione della frazione Paestum in Comune distinto..
Come spesso accade le istituzioni, per fatti di notevole importanza, arrivano sempre in ritardo agli appuntamenti con la storia. La proposta di modificazione della denominazione del Comune di Capaccio, in Comune di Capaccio Paestum rappresenta, sul piano storico, la conclu sione di un lungo processo, sviluppatosi nell’arco di tre millenni, che ha segnato la fondazione dell’antica Poseidonia, il suo sviluppo ed il successivo abbandono.
La sua riscoperta avvenuta nell’anno 1734, ha restituito al mondo le vestigia dell’antica città e dei suoi splendidi templi dorici. La sua fertile pianura, dopo secoli di abbandono, dovuto al bradisismo, alle paludi, e alla malaria, è stata redenta ed è ritornata ubertosa come lo era prima dell’abbandono.
La proposta di modificazione della denominazione del Comune testimonia il completamento del lungo e complesso processo evolutivo locale, segnatamente dal significato di ricorso storico, che richiede una nuova riaggregazione ideale di contenuti storici tra Poseidonia-Paestum e le sue eredi storiche Caputaquis e Capaccio.L’inarrestabile processo di sviluppo del territorio comunale, determinato dalla bonifica integrale, dalla lotta alla malaria e dalla nuova distribuzione della proprietà fondiaria determinate dalle lotte per la terra e dal superamento del latifondo, ha condotto verso una nuova e matura visione unitaria del territorio.
La unitarietà territoriale, che ruota intorno alle sue diverse configurazioni, urbane, storiche, archeologiche, ambientali, sociali, culturali, territoriali e agricole, troverà un maggiore e irreversibile consolidamento inserendo nella attuale denominazione del Comune il toponimo “Paestum”. Paestum, frazione di Capaccio, è per la su a grande importanza storica e archeologica conosciuta nel mondo.
Approfondimenti: Link Opuscolo informativo
Capaccio Paestum, 7 giungno 2014