Psicomotricista Reintegrata sul posto di lavoro presso struttura sanitaria privata

Una sentenza del Tribunale di Salerno, Sezione Lavoro, riconosce e reintegra sul lavoro e allo stipendio una psicomotricista, dipendente di una Struttura Sanitaria privata.

Antonacchio CISL FP: Una riforma vera della P. Amministrazione e della Giustizia dovrebbe prevedere una responsabilità individuale per chi costringe i lavoratori a contenziosi che costano alle Aziende grossi esborsi economici che aggravano i già precari bilanci. 

Pietro-Antonacchio--con-i-giornalisti
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – La sig.ra Laura Correale, dipendente di una struttura sanitaria privata sin dal 03.11.1989 con mansioni di psicomotricista dell’età evolutiva, si vedeva costretta ad impugnare il provvedimento di sospensione dal rapporto di lavoro e dalla retribuzione in quanto l’Asl Salerno aveva rilevato, a suo dire, che il diploma posseduto dalla stessa non fosse incluso nell’elenco dei titoli abilitanti previsti dalla normativa vigente in materia.

Pur tuttavia, in accoglimento della tesi sostenuta dalla Cisl FP di Salerno e dall’avv. Gaetano Galotto, legale della ricorrente, la quale è stata illegittimamente privata del proprio lavoro e della relativa retribuzione per oltre un anno, il Giudice del Lavoro adìto ha statuito l’equipollenza del proprio diploma abilitante di psicomotricista dell’età evolutiva a quello previsto dall’attuale quadro normativo e, pertanto, ha disposto il ripristino del rapporto di lavoro illegittimamente ed arbitrariamente sospeso, con contestuale corresponsione delle retribuzioni non percepito presso la Istituro Juventus Srl di Mercato San Severino, una struttura sanitaria privata che opera nell’ambito della riabilitazione.

Una vittoria importante per la Cisl FP del Segretario Generale Pietro Antonacchio che aveva sempre sostenuto la equipollenza abilitante alla professione dei titoli posseduti. “Spiace dover assistere a superficialità e approssimazione – ha dichiarato Pietro Antonacchio a commento della sentenza di Reintegro sul posto di lavoro e allo stipendio della lavoratrice Laura Correalepoiché a mio parere la questione era di palmare evidenza. Purtroppo una riforma vera della Pubblica Amministrazione e della Giustizia dovrebbe prevedere una responsabilità individuale e in solido per quanti costringono lavoratori ed utenti a contenziosi anche rischiosi che vedono soccombente le aziende pubbliche e le costringono a grossi esborsi economici che aggravano i già precari bilanci. Molti dirigenti che non rischiano nulla spesso sono poco attenti alle dinamiche e applicazioni normative e con superficialità arrecano danni a tutta la collettività. Sarebbe opportuno prevedere licenziamenti in tali casi e questa sarebbe una vera svolta riformista nel pubblico impiego.”

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Salerno, 6 giugno 2014

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