Domani sabato 7 giugno 2014, ore 11.30, Bar Rifrullo, Eboli, conferenza stampa dell’Associazione “Arco dei Tredici” sul Progetto “La Casa del Pellegrino”.
Dietro una generica indicazione, la trasversalità della proposta e una improvvisazione programmatica che lascia sgomenti sulla destinazione casuale e ad impulso individuale dei Fondi Europei erogati dalla Regione, ma che ci da la certezza di aver trovato in don Enzo Caponigro il super Assessore intercomunale all’infrastrutture.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La “Casa del Pellegrino” il Progetto dell’Amministrazione Comunale che è stato approvato e finanziato con fondi europei erogato dalla Regione Campania per un importo pari a 6 milioni di euro, del quale se ne è data notizia e vi è stata una vera gara nell’attribuirsene il merito tra maggioranza e opposizione, diventa un caso politico, e per questo si è costituito anche un Comitato “Arco dei tredici” promosso da Cristian Di Biase che nella mattina di sabato 7 giugno 2014, presso il Bar Rifrullo di Eboli, alle ore 11.30 terrà una conferenza stampa.
Il Comitato “Arco dei Tredici“, indipendentemente dal suo nome minaccioso che riporta ad altri tempi e ad altri episodi, che certo non bisogna ne evocare e ne imitare, è nato spontaneamente da meno di un mese, e chiede di avere maggiori informazioni sul Progetto “La Casa del Pellegrino”, che verrà costruita nei pressi del Santuario dei S.S. Cosma e Damiano, in un’area di proprietà comunale. Progetto, che impegna una cifra ragguardevole pari a 6 milioni di euro e che “miracolosamente” mette in evidenza la “trasversalità” politica manifestata attraverso giudizi positivi sia sulla realizzazione che sul finanziamento, ma senza fornire nessuna indicazione circa una reale destinazione del “complesso Edilizio” se non un generico accoglimento di “pellegrini“, purtroppo per un solo giorno all’anno e molto moderatamente per il solo mese di settembre, e una ancor più generica destinazione rivolta all’accoglienza di persone anziane e svantaggiate “Casa di accoglienza per le persone in stato di grave necessità“. Indipendentemente dalle richieste e dalle perplessità dell’Intervento in un’area molto suggestiva ma molto densa di testimonianze storiche, come sia POLITICAdeMENTE che il Prof. Vito Pindozzi dell’Associazione Eboli Nuova, avevano evidenziato, resta da stabilire chi è stato il promotore del Progetto:
- Il Comune di Eboli per seguire e andare incontro alle richieste di chi gestisce il Santuario dei nostri amatissimi Santi medici Cosma e Damiano?
- O come si evince da uno dei comunicati stampa, una sinergia tra l’Amministrazione comunale e il Monsignor don Enzo Caponigro su impulso e determinazione di quest’ultimo che sarebbe “stato accompagnato” nei suoi percorsi al disperato ottenimento di un finanziamento, successivamente accordato, che purtroppo parte dai tempi della Giunta Bassolino e giunge a noi ora con la Giunta Caldoro?
- Il Sindaco Martino Melchionda e la sua Amministrazione?
- Il Consigliere provinciale Massimo Cariello che ha spinto sul suo leader di Partito e Governatore della Campania Stefano Caldoro?
- O il Monsignor don Enzo Caponigro?
Un percorso che la dice lunga sia su come si progranmano gli interventi e sia come si ottengono, sottolineando sempre il merito a Don Enzo Caponigro, al quale sarebbe opportuno che sia il Comune di Eboli, che quello di Battipaglia e di Salerno, passando per Pontecagnano si affidassero anche altri incarichi, e magari nominarlo Assessore intercomunale alla programmazione territoriale e alle infrastrutture, così avremmo la certezza che si finanzierebbero progetti straordinari come:
- il recupero della Fascia Costiera, il rifacimento e la messa in sicurezza delle Strade Provinciali, il Polo Agro-Alimentare di Eboli, completamente cancellato dalla giunta Caldoro come quello della realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, evitando così il lavoro demolitivo di quattro sfessati improvvisati;
- potremmo ottenere riesumandolo, il finanziamento dell’Interporto a Battipaglia;
- del prolungamento della Pista dell’Aeroporto a Pontecagnano;
- senza contare il finanziamento della Metropolitana di Salerno, a quest’ultima, basterebbe solo un Milione di euro per garantirle il funzionamento e solo altri due perché possa giungere fino a Battipaglia prevedendo prolungamenti con collegamenti orari fino ad Eboli.
E’ evidente che la stessa opera potrebbe essere importante se la Città avesse d’un colpo risolto tutti i suoi problemi strutturali, così come sarebbe secondaria l’ubicazione, anche perché se il Santuario è in quel luogo, evidentemente una casa del pellegrino non si può fare in un altro posto, nel caso specifico si tratterebbe di una operazione progettuale che dovrebbe essere inserita in un contesto particolarmente delicato per le sue testimonianze architettoniche di diversi periodi storici, e di quì saremmo certi di evitare si ripeta un obbrobrioso progetto come quello della facciata de nostro Museo Cittadino, tra l’altro progettata dalla stessa Sopraindentenza, che sembra più un bagno pubblico che una costruzione aulica incastrata tra due monumenti storico-architettonici di grande valore come l’ex Edificio conventuale per noi ebolitani l’ex Municipio, che conserva una straordinaria scala progettata da Vanvitelli e la Chiesa di San Francesco, uno dei più splendidi esempi di gotico del mezzogiorno.
L’ubicazione quindi sarebbe il meno, anche perché si deve avere la consapevolezza che le Città si devono vivere e conservare ma anche inserire elementi di continuità che devono necessariamente lasciare le testimonianze dei momenti storici che si vivono, se non fosse così in Italia non si sarebbero conservate Città, Borghi, palazzi, monumenti, opere d’arte e luoghi incantevoli, nonostante l’intervento negativo degli uomini e specie degli uomini del secolo scorso e del nostro che stiamo vivendo.
Tutte questioni oggettivamente superabili non quanto il vuoto politico-progettuale che corona la proposta in se, che appunto non chiarisce chi sia stato a muovere l’azione, chi ne è il titolare, come è stato affidato il Progetto, chi lo dovrà materialmente gestire nella fase della predisposizione del progetto esecutivo e dell’esperimento della Gara e dell’affidamento dei lavori, e infine chi andrebbe a gestire la sua futura destinazione, cioè quella della “Casa del Pellegrino” e quella della “Casa di accoglienza per le persone in stato di grave necessità“, aggiungendovi tutte le eventuali prescrizioni per progetti di quel tipo e in ultimo ivi compreso strutture, macchinari e arredi oltre che il personale specifico, si comprenderà di natura e competenze diverse a seconda se si organizza a “foresteria“, appunto, per accogliere i pellegrini o una Struttura complessa se si accoglie persone, in stato di grave necessità e semmai anche con patologie gravi, o solamente anziani.
Va da se che aspetteremo che quel progetto partorito nella mente di persone, sicuramente rispettabilissime, venga illustrato nei particolari, non prima di aver spiegato tutti quei passaggi indicati, sia per convingerci e sia per condividerlo o prenderne le distanze, pur rispettando l’iniziativa dopo che si sarà chiarito in capo a chi deve essere attribuita e pur riconoscendo che l’Amministrazione ha tutto il diritto di attribuirsela e le opposizioni hanno altresì il diritto di associarsi nella condivisione, ma appunto è necessario fare chiarezza. Pretendiamo chiarezza.
Eboli, 6 giugno 2014
Lodevole l’iniziativa del Comitato cittadino. La partecipazione è l’essenza della democrazia e dello sviluppo di una comunità. Peccato che questa iniziativa sia poco credibile per aspetti legati, a mio avviso, alla tempistica. Infatti l’intenzione di costruire questa opera è nota gia dal 2007.
Prima di tutto siamo ad 1 anno dalle elezioni amministrative e non vorrei che qualche personaggio abbia colto la balla al balzo per farsi un po’ di pubblicità. Il dubbio emerge proprio dalle affermazioni fatte circa le preoccupazioni in merito “alla poca chiarezza sull’opera”.
Ora la domanda sorge spontanea: “ma in tutti questi anni queste persone dove hanno vissuto”?
L’opera in questione ha attraversato un iter lungo e momenti di “pubblicità collettiva”che ha visto:
• già dall’agosto 2007 la Giunta Comunale stabilire di condividere l’idea progettuale (delibera n. 265);
• con delibera di Giunta Comunale n. 93 del 20/03/2008, è stato approvato il progetto preliminare;
• l’intervento è stato inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2009 – 2011, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 16/03/2009;
• ecc ecc
• fino ad arrivare all’ultima approvazione del progetto esecutivo con delibera di Giunta Comunale n. 8 del 09/01/2014;
E’ mai possibile che ora, quando l’opera è stata finanziata (6 MILIONI DI EURO!!!!), emergono tutte queste preoccupazioni? Perché non prima?
RIPETO :
L’intenzione di costruire questa opera è nota già dal 2007.Sinceramente penso che l’iniziativa della costituzione del Comitato a tutela del Centro Storico sia lodevole ma debba concentrarsi su altri temi e non su questo per occasione persa in tutti questi anni a partire dal 2007 in poi….
Le osservazioni di Gerardo sono giuste e pertinenti, infatti l’articolo non esclude affatto una sua realizzazione, bensi’ vuole evidenziare la leggerezza e l’approssimazione della proposta, ancorche’ le modalita’ sia di come si programma che di come si finanzia, indipendentemente dalle altre domande che sicuramente avranno delle risposte.
oggettivamente l’azione mossa dal comitato e’ tardiva, ma non inopportuna se tende a chiarire sull’intero progetto, ripeto, sempre riconoscendo sia allAmministrazione che ai privati l’iniziativa, che in ogni caso non rappresenta affatto una priorita’ per la nostra Citta’.
Massimo Del Mese
le preoccupazioni emergono ora perchè i tempi di realizzazione dell’opera sono di due anni e i tempi di rendicontazione all’unione europea sono al 31/12/2015, si rischia di generare un altro buco e peggio ancora altri debiti sulla testa degli ebolitani, perchè poi bisogna anche restiture l’anticipo. sufficente come perplessità?
@marianna
mi dispiace ma non è sufficiente come perplessità.
Quello che dici non è tecnicamente esatto. Non c’è alcun rischio di generare debiti per il Comune o di restituire anticipi e SAL. Le regole dei Fondi Strutturali sono più complesse di quello che pensi o ti hanno detto per convenienza o cattiva informazione.
Condivido pienamente le osservazioni fatte dall’amico Gerardo e sottolineo l’ultimo tratto: “concentrarsi su altri temi”, problemi e/o proposte, che questa nostra amata città ne è piena (di problemi) ed ha enormi potenzialità (per le proposte). Saluti
@ Gerardo
Hai pienamente ragione, e aggiungo . la tutela del centro storico ben venga , anzi , lodi a chi si adopera, ma non fermiamo lo sviluppo, piuttosto assicuriamoci che l’opera venga fatta nel rispetto dei vincoli rpogettuali relativi al centro antico e che soprfattutto ci siano in cassa i 6 mln e che la ditta aggiudicataria faccia l’opera nei tempi stabiliti e al costo concordato!!!
a proposito….chi ha firmato il progetto ?? Quale studio ?? Oppure chi avrà in mano il cantiere ?? Sempre gli stessi dell’OUTLET, o delle Bolle, o dei lidi della fascia costiera , o dell’area PIP ??
vedremo…
intanto oggi è stato pubblicato il Bando di Gara per la Costruzione del Centro Polifunzionale SS. Cosma e Damiano con scadenza 02 luglio 2014.
Fatta l’ipotesi di aggiudicazione lavori entro novembre 2014 i lavori dovrebbero finire per dicembre 2015 ovviamente salvo intoppi di qualsivoglia natura (contenziosi tra imprese/Comune, scavi archeologici, ecc).
Ormai per Eboli, buono o cattivo che sia, il Centro è realtà!!!
Sei Felice,Gera’? Annuntio vobis gaudium magnum : Habemus Pellegrini Domum 😉
Non lamentatevi della disoccupazione,e per decenza.non dite che lo fate x la collettività,un Po di decenza,avete la pancia piena,ma vita è una ruota.;)
Pucci Pucci Bau Bau…se oltre a dire cose insensate riesci anche ad argomentarle in maniera ineccepibile,potrei riconoscerti anche una certa’ onesta’ intellettuale. Ma si sa che parlare per dar fiato alla bocca e’ un attivita’ molto in voga in questo periodo : )
@ gerardo
toglimi na curiosità; come mai conosci così bene la faccenda e l’opera? ma 6 mica il progettista? perché difendi l’opera con dovizia di particolari? stai nell’enturage?
Mi dispiace avvelenata ma sei fuori strada. Se leggi bene i miei post non difendo l’opera ne la condanno. Sono un cittadino ebolitano come tanti altri che amano questa città, che studia le carte e si informa. Le mie fonti di informazioni sono quelle a disposizione di tutti: ALBO PRETORIO DEL COMUNE DI EBOLI. Non ho nulla a che vedere con l’opera, non sono ne ingegnere, ne architetto ne imprenditore….solo un cittadino ebolitano che cerca di guardare con obiettività le cose per il benessere della nostra comunità e dei nostri figli!!!
questi deportisti dell’ambiente,i pasdaran dei panorami devono solo sperare che vecchi ed anziani che stanziano sul territorio vivano molto ancora,dato che le pensioni loro mantengono figli e nipoti,in caso contrario rimpiangeranno le occasioni perse di sviluppo!!!!!
Gerardo, e cosa si evince dall’albo pretorio? Ed inoltre gia’ nell’agosto del 2011(pochi giorno il 27 luglio..dovresti conoscerla bene la data avendo letto il verbale del consiglio comunale)alcuni cittadini avevano gia’ esposto le loro perplessita’ in ambito. Informatevi ,documentatevi e non continuate a sparare a zero contro persone che oggi invece di stare a mare stavano sotto il sole per spirito civico. Dir la verita’ e’ un atto d’amore, fatto per il nostro Paese che muore!
Con un pò di lungimiranza, e con un pò di buona politica,quei soldi potevano essere destinati alla salvaguardia e ripristino di strutture in via di decadenza(vedi convento dei cappuccini)ecc..
Come d’altronde succede in altre realtà, governate bene,
dove i conventi sono addirittura inseriti nel circuito dell’ospitalità.
Triste rammarico….ai nostri nipoti lasceremo il modernissimo centro polifunzionale…(nella migiore delle ipotesi))ma ahimè ci affideremo a delle scolorite foto per fargli vedere quel poco che ancora è rimasto…
6 milioni di euro per 25 posti letto ossia 240.000 euro a posto letto. Se in un albergo ebolitano un posto letto costasse 40 euro al giorno vi si potrebbe risiedere 6000 giorni ossia 16 e mezzo, di continuo. Ma visto che non avremmo tutti questi turisti per tutti i giorni dell’anno anche se immaginassimo 6 mesi all’anno quel periodo raddoppierebbe (33 anni). Se invece 3 mesi il tempo arriverebbe a 50 anni. Sono stato convincente? La matematica non è acqua. E se quel denaro, a suo tempo, fosse stato “pensato” per realizzare un albergo diffuso sul centro antico come a Sieti recuperando i locali comunali così da farli diventare break and breakfast e dare lavoro a qualche nostro giovane (manutenzione, pulizia, ecc.)? Ma questi sono pensiero troppo alti per questa gente abituata a volare talmente basso da essere costretti, qualche volta, anche a scavare!!!
ARMANDO:
ma queste certezze matematiche su quali dati si basano?
non penso che l’ente regione sia cosi folle da finanziare progetti tanto costosi pro capite con i tempi che corrono e con la possibilità incombente di danno erariale, presupposti per la sussistenza della responsabilità amministrativa-contabile, su cui giudica la Corte dei conti.
“in limine litis” a palazzo s. lucia a napoli hanno già tanti grattacapi e indagini in essere,che non immagino abbiano mai potuto rendere esecutivo un opera da costi gestori di tale amorale onerosità!
I DATI DI PARETE NON INTERESSANO I CITTADINI.
Rectius: 16 anni e mezzo
questa è un’altra prassi italiana
vicino ad un opera d’arte si costruisce abusivamente cosi da ottenere il salva condotto
un esempio (lontano) vicino alla chiesa della Madonna di Avigliano a Campagna (SA) sono nati come funghi velenosi le ville degli avvelenati
Un gruppo di ragazzi coraggiosi ha posto un problema grande quanto una montagna. Massimo ne ha colti gli elementi veri, ma qualcuno si attarda in valutazioni da “prima repubblica” in cui la regola principe era strappare e consumare risorse pubbliche per qualsiasi cosa, utile, inutile o addirittura dannosa che fosse. Ne paghiamo tutti le conseguenze, con un territorio disastrato, attività produttive distrutte in nome di un falso sviluppo e opere faraoniche non autosufficienti sul piano finanziario, che gravano sui bilanci comunali e quindi su noi cittadini. Si vuole andare avanti così? Si faccia pure, ma per fortuna non tutti hanno mandato all’ammasso il loro cervello e vogliono capire “di che morte devono morire”.
Quindi Sig. Pindozzi, ricapitolando….. questo gruppo di ragazzi in POCHI GIORNI (non mi risultano Comitati che hanno contestato la realizzazione dell’opera quando gli Amministratori Locali -opposizione e maggioranza – dal 2007, e a più riprese, fino al 2014 hanno approvato i vari livelli di progettazione ) metterebbe in discussione la professionalità e la credibilità, anche di enti terzi, che hanno lavorato PER ANNI dando i loro pareri favorevoli????
Ne cito alcuni:
– il parere favorevole Settore Provinciale del genio Civile (15/03/2011);
– il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno Avellino Benevento e Caserta (24/02/2011);
– il parere favorevole del parco Regionale dei monti piacentini (12/10/2009)
– Autorizzazione paesaggistica e assenso della Provincia di Salerno per la variante al PRG (27/07/2011);
ecc ecc
INSOMMA, lei davvero pensa che i problemi posti da questo gruppo di ragazzi IN POCHI GIORNI metta in discussione il lavoro di DIVERSI ANNI di tutti questi enti …?
PS per avvelenata: tutte queste info le trovi sempre sull’Albo Pretorio 😉
UNA VOLTA LA BUONA SINISTRA TUTELAVA I DISOCCUPATI E LE CLASSI MENO ABBIENTI,ORA SI DISPERDE IN RIVOLI DI ARZIGOGOLATE FANTASIE,TOTALMENTE AVULSA DALLA REALTA’! sono discorsi di chi ha potuto realizzarsi nella vita ed ora filosofeggia con la pancia sazia.
ci sono centinaia di persone di ogni livello culturale in eboli inoccupati,una tale opera darebbe lavoro diretto ed indotto,oltre che immetterebbe nel circuito commerciale cittadino un giro di milioni di € annui,pensate ai parenti dei degenti o a pellegrini che dimorassero anche un giorno in città.
MA FORSE A MOLTI DI LOR SIGNORI TUTTO QUESTO NON TANGE!!!!!!
Tutti pareri autorevolissimi….
Ma il nostro??
Il nostro parere e’ quello più’ importante … Ma deve avvenire nei modi e nei tempi giusti altrimenti si rischia di fare solo tanto baccano creando altri danni oltre a quelli creati da questa Amministrazione…
@Gerardo
e ancora pensi che questi enti facciano veramente l’interesse del territorio?
In un Paese di burocrati, dove basta che le carte stiano a posto e tutto può procedere regolarmente, tutto è permesso.
Ma che le opere siano brutte, inutili, non c’è nessuna legge che lo dice.
I pareri sono sicuramente “secondo legge” ma questa non contempla l’immoralità.
Il soggetto promotore avrebbe fatto bene il suo mestiere se quella montagna di denaro l’avesse utilizzata non per quel turista che (ipoteticamente) vorrebbe venire ad Eboli a pregare per qualche giorno di fila ma utilizzarli per scopi umanitari, aiutare i deboli, realizzare strutture di accoglienza per i più sfortunati.
Io da ateo parlo con le parole evangeliche e chi invece dovrebbe farlo per mestiere?
Ma si sa ad Eboli ci hanno abituato da anni ad assistere all’inimmaginabile e all’indicibile.
INSOMMA INVECE DI RINGRAZIARE CHI HA FATTO PERVENIRE I FONDI,QUI CERCHIAMO IL PELO NELL’UOVO!!!
FORSE LOR SIGNORI PENSANO DI STARE IN SVEZIA O IN QUALCHE ALTRO DOVIZIOSISSIMO PAESE,MA POI NON LAMENTIAMOCI SE NON VI E’ LIQUIDITA’ IN CIRCOLO NELLA NOSTRA EBOLI,VIVREMO DI PARAMETRI ARCHITETTONICI,DI VINCOLI PAESAGGISTICI,SONO OTTIMI PER FARE LA SPESA E PAGARE I BOLLETTINI.
MI SPIACE MA NOTO MOLTO MIOPE EGOISMO.
Mi puo’dire signor Cittadino Imprenditore, come potrebbe tale opera incrementerebbe i posti di lavoro a livello vertiginoso?Ah poi mi parli un po’ del turismo religioso rigoglioso nella nostra florida cittadina. Attendo impaziente ; )
@Riformista Vero
mi baso su quello che ho letto. Ripeto che gli “uffici” danno il proprio parere sulla regolarità formale degli atti e non entrano nel merito dell’utilità dell’opera.
@Imprenditore cittadino
con quest mentalità perché non costruire una discarica in piazza, una centrale nucleare a Foce Sele, un grattacielo a porta Dogana. Anche questo porta lavoro.
Chi è contro la cementificazione selvaggia non è contro il lavoro ma vorrebbe un’alternativa alla cementificazione selvaggia. Le imprese edili potrebbero lavorare per decenni se si creassero per loro la possibilità di ristrutturare (visti anche gli incentivi fiscali). Rimettere a posto quel che già c’è e non creare quel che non c’è e non serve
Per Nello, Valerio, Cosimo, Armando e altri,
innanzitutto le questioni non vanno affrontate con il criterio del tifo da stadio. Le ragioni di chi è contrario e chi è favorevole vanno rispettate, ma vanno rispettati anche gli indirizzi che un’Amministrazioneprende, questo però non significa non potersi esprimere.
Il ripetto delle posizioni è la condizione principale perché si possa giungere ad un confronto libero e proficuo.
Ciò premesso, ammetto che ho sempre pensato che questo finanziamento non si concretizzasse, proprio perché non ritenevo potesse essere considerato strategico un intervento del genere, nel momento in cui, come ho in più di un articolo ho sottolineato, la nostra comunità ha ben altri bisogni, che non escludono anche un Centro Polifunzionale, che comprenda anche una piccola sezione dedicata al “pellegrino” pensando si riesca ad incrementare il turismo religioso, tuttavia in tutti gli articoli ho evidenziato come le scelte politiche subiscono infuenze casuali perché singoli si muovono e riescono ad orientare finanziamenti.
Quindi atteso che rispetto all’iniziativa vi è una grande bocciatura, resta da capire quale sia il vero scopo di realizzare questo Centro Polifunzionale e chi lo gestisce, atteso che sappiamo che si tratta di una iniziativa pensata, sostenuta e portata avanti da Don Enzo Caponigro, al quale va oggettivamente il merito di aver saputo muovere le pedine giuste per portarsi a casa un finanziamento, non a caso ho ironizzato su un suo incarico intercomunale, perché merita più lui che i nostri politici di maggioranza e di opposizione.
Queste considerazioni però non ci devono affatto distogliere dal problema, che oltre ad interessare una struttura che si andrebbe a costruire ex novo, si va arealizzare in un’area che è il cuore della nostra storia.
Ebbene, anche se confermo i dubbi circa l’importanza di quell’opera, ho sempre sostenuto che anche nelle realtà ritenute intoccabili è possibile far convivere elementi strutturali nuovi e le testimonianze ardel passato, e quì entriamo in un altro vicolo che porta al gusto, alla bellezza, alla capacità di saèper interpetrare le differenze e giungere a contaminazioni che in uno riescono a rispettare l’esistente e nobilitare il presente.
La questione, quindi, oltre che la destinazione e la gestione, riguarda anche il rispetto dell’area e della memoria storica. Tutto quì.
Adesso, tempi e procedure a parte, l’Amministrazione dovrebbe tener conto di queste osservazioni e senza arroganza cercare di affrontare il prosieguo tenendo conto di mediare su tutte quelle questioni, che non sono secondarie, ma nemmeno impossibili.
Insomma un programma meditato che non sia itecnicismo e magari cercare di cogliere l’occasione anche per definire l’utilità delle presenze sia del Convento dei Frati Cappuccini che delle Suore benedettine, così come se vi sono questioni che il Clero non riesce a risolvere tra la gestione del Santuario, i francescani e le suore, che non riescono minimamente a collaborare, il Comune non deve assolutamente farsi coinvolgere.
Per il resto, sono sicuro, che questa casualità progettuale, non è la prima e non sarà l’ultima, e per questo si deve rispettare chi in qualche modo cerca di discutere quando alcune vicende non si presentano con la chiarezza che al contrario dovrebbero avere.
Massimo Del Mese
@ARMANDO V..CON LA TUA MENTALITA’CARO ARMANDO VIVREMO DI ARIA FRESCA, DI IDEE STERILI,AI PADRI DI FAMIGLIA DAREMO QUESTO,AI GIOVANI ANCHE,AI COMMERCIANTI CHE GIA’ CHIUDONO PER UN ISOLAMENTO DELLE GDO,LA STESSA”MONETA”.
AL CENTRO STORICO TANTO CARO AI MEMBRI DI ASSOCIAZIONI IVI ALLOCATE,CHE LA CONSIDERANO UN RISORSA,MA SE STESSIMO A SENTIRE LE VOSTRE OPINIONI RIMARREBBERO PIETRE VECCHIE,RIFUGIO PERENNE DI SOTTOPROLETARIATO STRANIERO,SENZA NULLA TOGLIERE A QUESTI ULTIMI,MA TU FORSE VIVI ALTROVE!
Daccordissimo con Armando
@Partita IVA
hai detto che è importante il lavoro? Io non lo sto negando ma sto dicendo che si può creare occupazione non necesariamente devastando, PER SEMPRE, il territorio.
Il settore edile può trovare il suo sfogo spostando l’attenzione sulla ristrutturazione e riqualificazione del vecchio.
Chi lo ha detto che sono contro l’occupazione?
Questa è la classica mentalità di chi altera i fatti per raggiungere il proprio scopo.
Hai Battipaglia a 6 km e ancora non hai imparato!!!
@Armando
certo il lavoro con tutte le sue connotazioni a cascata,e quale catapecchia vai a ristrutturare secondo i parametri moderni tale da renderla adeguata ad una “mission” socio sanitaria,secondo la normativa nazionale ed europea,con strade di accesso e di deflusso adeguate parcheggi uscite di sicurezza et similia?
hai l’I.S.E.S.nel cent. st. e le polemiche per essa, ad un km e non hai imparato nulla!!!
QUANTI GENI DIMORANO IN EBOLI,SI SALVI CHI PUO’!
Forse non mi sono spiegato, gentile PartitaIVA.
Le ristrutturazioni non riguardano il centro antico ma gli edifici del centro cittadino, là dove ci sono le condizioni per farlo.
Realizzi la casa del pellegrino e risolvi il problema del lavoro? Beato te che ci credi, magari fose così.
Essendo fondi europei erogati dalla Regione Campania e sapendo come sono fatti questi figuri, si corre il rischio, fondato, che chiudano i rubinetti e resti appesa un’opera non conclusa.
Perché il Comune non si attivato con la stessa celerità a risolvere il problema degli edifici non ultimati al centro del paese. Intervenire presso i Tribunali e tentare di trovare una soluzione a questo decennale e scandaloso problema? Anche là si potrebbero creare posti di lavoro e sicuramente per molto più tempo, non credi?
Ma comunque vadano le cose solo se i cittadini scenderanno in starda come ha fatto il Comitato Borgo per il parcheggio interrato si avrà la possibilità di ottenere qualcosa.