Sinistra Unita e Rifondazione Comunista denunciano l’assalto al Centro Storico con la Sanatoria della vergogna.
Per Rosania con la modifica in consiglio del regolamento attuativo degli interventi nella parte antica della Città si è dsto seguito di una ulteriore e cinica aggressione al Centro storico sempre più abbandonato ed in preda all’anarchia più assoluta.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – E’ passato solo qualche giorno da quando l’ultimo Consiglio Comunale ha registrato una ulteriore, cinica aggressione al Centro Antico della nostra città, – si legge in un comunicato stampa congiunto di Sinistra Unita la componente politica che ha in Gerardo Rosania il suo Leader e Rifondazione Comunista che interviene sulle recenti modifiche al regolamento che disciplina gli interventi nel Centro storico di Eboli – sempre più ridotto in uno stato di abbandono e di anarchia che fa piangere il cuore. Ed ogni volta che questi signori puntano la loro attenzione verso la parte storica della città è soltanto per arrecare ulteriore sfregio ed offesa.
- Mentre rimangono senza risposta le nostre interrogazioni consiliari sulla violenza perpetrata ai danni delle scalinate storiche della parte antica, degli angoli più caratteristici, ( che in altre realtà avrebbero difeso con le unghie e con i denti), sulla occupazione abusiva di aree pubbliche, sulle discariche abbandonate in pieno centro storico, sugli abusi edilizi messi in essere nel silenzio sconcertante di forze politiche ed istituzioni, il Consiglio Comunale viene chiamato dalla maggioranza a consumare una ulteriore oscenità: la modifica del “Regolamento Comunale per la riqualificazione del centro storico e degli edifici in agro” che era stato approvato il 6/11/2003 con delibera n° 82. Il Regolamento disciplinava :
- la tipologia delle copertura delle case del centro antico,
- l’uso degli abbaini e dei lucernari,
- l’apposizione delle canne fumarie e dei comignoli, delle gronde pluviali delle antenne, dei trasmettitori, dei pannelli solari ,delle pompe di calore sulle case del centro storico, delle insegne, delle tende parasole, dei serramenti esterni, del tipo e dei colori degli intonaci eccetera.
In altri termini era il Regolamento che doveva disciplinare il ” come si vive in un centro storico”.
Per anni questo regolamento è stato completamente, colpevolmente, offensivamente disatteso ! Basta fare un giro nel centro antico per constatare quanti casi di violazione ci sono stati!
Vogliamo parlare dei motori dei condizionatori d’aria? 0 del tipo di infissi esterni realizzati e tollerati, o delle antenne paraboliche ?
Si è fatto scoppiare, volutamente, il caso delle tende parasole dei negozi , apposizione in realtà già disciplinata e consentita nell’articolo 20 del regolamento stesso, per potere manomettere tutto il complesso di quelle regole, procedendo ad una clamorosa ed offensiva sanatoria dell’anarchia che in questi 10 anni ha imperato nel centro antico della città !
- All’articolo 5 “salta” il divieto di costruire le canne fumarie sulle facciate delle case prospicienti le strade e le piazze,ossia le facciate principali delle case . L’invito è ad andare a visitare un qualsiasi centro antico che si rispetti per verificare se questa pratica è consentita!
- All’articolo 8 “saltano” le norme di tutela paesaggistica all’apposizione delle antenne paraboliche televisive. Se prima, allorquando la struttura ricadeva su zona sottoposta a tutela paesaggistica, l’installazione delle parabole necessitava di apposita autorizzazione (di fatto per anni ognuno ha collocato le parabole dove voleva, nel disinteresse totale dell’Amministrazione!) ora questo obbligo è stato eliminato. Se prima la installazione di una parabola sulle falde prospicienti la pubblica via richiedeva una attestazione, da parte dell’installatore, della impossibilità della collocazione in altra parte non visibile dalla strada e quindi a tutela delle facciate delle case che si affacciano sulle arterie principali del centro antico,oggi questo non è più richiesto. Anarchia totale!
- Se prima nel Centro Antico era proibito l’ installazione di pannelli solari e di pompe di calore sulle falde dei tetti di copertura , ben sapendo che esistono tecnologie analoghe che non richiedono l’alterazione degli elementi visivi studiate appositamente per i centri antichi, oggi tale divieto è stato rimosso. Si è adottata una ipocrita dicitura che è classica del modo di intendere il Centro Antico da parte di questa maggioranza: ” bisogna privilegiare attrezzature prive di unità esterne”. E se non “privilegio” cosa accade? Nulla!
- Nel Centro Antico di Eboli le insegne dei negozi,storicamente, erano collocate sull’apertura della facciata corrispondente alla vetrina e seguivano con andamento arcuato. Basta fare un giro nel centro antico per vedere ancora alcune di quelle insegne che rendevano affascinante Corso Umberto I o Corso Garibaldi. Oggi questo non è più un obbligo: per cui le insegne si possono collocare sull’intera facciata ,indipendentemente dall’apertura della vetrina, e si consente l’apposizione delle insegne a “bandiera”, prima rigorosamente escluse in quanto assolutamente in contrasto con la tradizione ebolitana e con qualsiasi idea di centro antico.
La visione contorta dell’idea di centro antico di questa maggioranza parte già dal 2006, allorquando la prima “variante” al Piano Regolatore che venne presentata prevedeva la possibilità di “variare il percorso delle strade nel centro storico e la forma e le dimensioni delle “Insule”; prosegue sulla fine della prima legislatura di Melchionda con il disprezzo verso l’Embrice, definito un non luogo, dove realizzare il “belvedere” (fortunatamente, grazie alla protesta dei cittadini, ridimensionato nella sua “arroganza e bruttezza”); prosegue ancora con l’idea del parcheggio sotterraneo a Piazza Borgo, sconfitta dalla protesta dei cittadini; è andata avanti con la installazione delle telecamere dinanzi alle facciate dei palazzi nobiliari senza alcun tentativo di mimetizzazione. Ora possiamo vedere l’abbandono dell’intero centro storico dove abuso, anarchia, interventi di rara bruttezza sono stati tollerati, taciuti o addirittura autorizzati. Non basta!!! Ora si va avanti con il progetto di realizzazione della “Casa del pellegrino”, là dove doveva sorgere un momento di aggregazione e di tranquillità per i cittadini ebolitani che avessero voluto fermarsi all’ombra delle mura del Castello, e con la “Grande sanatoria” che di fatto viene autorizzata con l’approvazione delle modifiche al regolamento per la riqualificazione del centro antico.
Ancora una volta, quello che fa male e’ il fatto che operazioni di tale devastante portata passano nel silenzio assordante, se non il consenso, di quelle forze politiche sociali e culturali che dovrebbero essere, viceversa, le prime ad indignarsi per l’ennesima offesa alla storia di Eboli .
Rimane un dubbio: ma questi signori hanno mai visitato un centro antico? Hanno mai chiesto se le cose che consentono a casa loro sono consentite in quei centri antichi?
E si sono mai domandati perchè altrove i centri antichi diventano fonte inesauribile di ricchezza legata al turismo, mentre qui da noi la parte vecchia della città corre il rischio di diventare un nuovo ghetto?
Anche per questo l’attuale pagina amministrativa di Eboli e’ rapidamente da cancellare: occorre ripartire su basi assolutamente altre per rilanciare la nostra città e ridarle quella dignità che in questi anni ha perso.
Eboli, 4 giugno 2014
Gerardo lo vuoi capire che siamo in piena campagna elettorale e che questi figuri si stanno vendendo il paese per riconfermarsi al potere?
La cantierizzazione ad orologeria del paese ne è un segno chiaro ma lo sono anche i vari comitati nati per dire un chiarissimo NO a questa gente che in dieci anni ha riportato indietro il paese di un secolo, tutti decisi a riadire l’incapacità, l’incoerenza, la nefandezza e l’ignominia di certe persone
Gerardo tui lo sai quanto ti voglio bene e come mi sono adoperato per portarti voti quando fosti eletto. Credevo in te ed eri l’uomo giusto nel posto giusto nel momento giusto. Ma adesso NO, NON PIU’ , sei nacronistico, antico e le tue ideee sono da eremiti del deserto. Se non si rende vivibile quella zona anche con i comignoli e le paraboliche diventerà sempre più deserta , o meglio , sempre più luogo ideale del malaffare e della residenza di loschi individui . Qui luoghi devono vivere e il proghresso avanza, se ne sono resi conto anche i cinesi , i russi e i cubani . Sei rimasto solo tu e vairo ad avere certe idee. AGGIORNATI!!!
si devono contemperare le logiche esigenze di tutela e sviluppo,non al far west ma neanche il medioevo..
@……azzz
avvelenata dimostri di avere un cuore di sinistra…..ma fammi il piacere fatti una zuppa…stai iniziando la tua campagna elettorale
……
@ pietro il grande
pietro spero che sei grande di nome e di fatto (?????) . Si ho iniziato la mia campagna elettorale ,presto vedrai i manifesti, con la mia faccia e non solo, affissi per la città con sotto scritto “vota e fai votare l’avvelenata” . Spero che sia tra i miei elettori . Non dirmi che voterai uno del trio mimì, cocò e c …. ò c……, o ancora peggio votarai il fascio comunistello o il mastro muratore oppure se proprio vuoi esprimerti al meglio il campione di comunicazione http://www.youtube.com/watch?v=C0wZtA1npig????. “Con l’avvelenata hai la mazzetta assicurata” , questo è il mio motto.
cordialmente
@…
Concordo pienamente…. sarò il tuo primo elettore ( se lo credi)un unica garanzia ti chiedo 1) non ci mettere la faccia…2) che tutti i candidati abbiano un proprio nick …3)che la lista indichi le finalità porpette cotolette e bistecche 4) chi non partecipa ai banchetti espulso a vita. 5) il livello culturale dei candidati sia appena appena superiore al tuo e al mio messi insieme
6) lo stemma dovra contenete
Almeno un forcone…..
@ pietro il grandioso
la lista ce e si chiama “pop corn e patatine”, sponsor Nino D’Angelo. test per essere candidati : bisogna conoscere almeno 3 neomelodici, bisogna avere al collo una collana d’oro di almeno 50 g, bisogna avere un tatuaggio che recita” te voglio bene marì , quanno esco te sposo” . Abbiamo anche il candidato a sindaco, è il censore del rione Pescara quel tale M…..O che ha anche una pagina “feisbuc”