Etica aveva ragione: Per “Nuova Srl” è finito un incubo

Per la “Nuova  s.r.l.”, finisce un incubo durato 4 anni: Cecilia Francese e “Etica per il buon governo” avevano ragione.

Dietro la decisione “tecnicistica” di Santomauro di “spacchettare” la Società Albanuova, il tentativo di far perdere le tracce occultando di un debito di decine di milioni di euro che il comuna aveva contratto con la società.

Cecilia-Francese
Cecilia-Francese

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Come “avevamo detto”, – si legge in una nota del Movimento politico battipagliese Etica per il Buongoverno, fondato da Cecilia Francese che commenta le ultime valutazioni sulla lunga storia della Società partecipata del Comune di Battipaglia Albanuova e dei relativi risvolti, fino alla divisione in due società: Alba Srl e Nuova Srl, con due distinti compiti e due dotazioni diverse, che vedevano anche il congelamento di un mare di debiti che il Comune stesso aveva contratto con la società, circostanza fatta rilevare a suo tempo in diversi articoli anche da POLITICAdeMENTE – non c’era alcuna disposizione di legge che imponeva l’intervento di “scissione” di Albanuova.

Che la decisione dell’Amministrazione Santomauro, ammantata di un tecnicismo frutto di mera improvvisazione, di “spacchettare” la società comunale “Albanuova”, fosse un gioco di prestigio teso solo a far perdere le tracce di un debito enorme (12 milioni? 18 milioni? non è stato mai possibile acquisire il dato reale!) che il Comune di Battipaglia aveva verso la propria società,  Etica per il Buongoverno lo aveva denunciato fin dalla adozione di quel provvedimento.

Non era assolutamente quello il modo per affrontare la situazione debitoria del Comune nei confronti della società.

Alla luce del D.L 35 del 2013 il Comune di Battipaglia, avrebbe potuto, definendo la situazione debitoria certa, liquida ed esigibile al 31/12/2012, appianare quella situazione, perchè la massa passiva continuava a esistere ( e siamo sicuri che a determinare quei 40 milioni di situazione deficitaria del Comune di Battipaglia accertati dal Commissario ci sono anche i debiti verso Albanuova). Bastava semplicemente prenderne atto, senza tentar di nascondere la polvere sotto il tappeto.

Il tentativo di scissione ha determinato tensione per i 46 lavoratori della Società più ” povera ” ( Nuova s.r.l.) che per quattro anni sono stati sull’orlo del licenziamento in un clima crescente di preoccupazione.

In questi 4 anni il nostro movimento ha sollevato la questione delle sorti di quella società e di quei lavoratori, lo faceva sulla scorta del fatto che eravamo convinti che ci si trovava dinanzi ad un atto scellerato, ma soprattutto perché chi vuol governare una città come Battipaglia , in tempi di crisi come questi, non può non porsi il problema occupazionale come “il problema” fondamentale, e che la nostra economia non poteva permettersi la perdita di altri 46 posti di lavoro.

Soprattutto perché questa scelta dolorosa, a fronte del licenziamento dei lavoratori, non avrebbe comportato alcun vantaggio, anzi avrebbe aumentato i costi e ridotto il livello di servizio reso ai cittadini.

Abbiamo sempre sostenuto che la creazione di due società avrebbe creato una duplicazione dei costi, fra amministratori, collegi sindacali, duplicazione dei centri di costo, aumento del costo del lavoro ecc.

Una decisione scellerata e dannosa.

Abbiamo detto e scritto che il punto centrale relativo ad Società Albanuova era quello di sottrarla al giogo delle logiche del “controllo politico” e fare di essa il braccio operativo del Comune di Battipaglia secondo logiche aziendali ed assicurando un livello di dirigenza tecnica adeguato a questo tipo di impegno, che garantisse livello di servizio, produttività ed efficienza.

Su queste questioni Etica per il Buon Governo aveva invitato la stessa Corte dei Conti a porre attenzione. Sollecitazione rimasta inevasa come altre comunicazioni inviate alla stessa Corte od ad altri enti sovra comunali.

Dopo 4 anni, finalmente, i commissari nominati per guidare il comune di Battipaglia rimettono mano alla questione delle società comunali e giungono alle stesse conclusioni cui a suo tempo il nostro movimento era pervenuto: ricomporre la societa’ “Albanuova” e con questo nuovo soggetto, riorganizzato e ristrutturato aprire un confronto sulla qualità e la quantità dei servizi da erogare alla città di Battipaglia! Meglio tardi che mai!

Per i lavoratori di Nuova s.r.l. e per le loro famiglie finisce l’incubo, durato 4 anni, di perdere il posto di lavoro e il relativo reddito.

A noi ancora una volta resta la “magra” soddisfazione di avere visto giusto e di aver proposto una soluzione valida su AlbaNuova come su tante altre:

  • la situazione del bilancio comunale;
  • la cultura imperante nel nostro Comune, humus ideale per l’attecchimento di attività camorristiche;
  • il P.U.C. teso a cementificare la fascia costiera;
  • la questione delle discariche sul nostro territorio;
  • la depurazione delle acque reflue della nostra città;
  • l’appalto della pubblica illuminazione;

e potremmo continuare ancora per molto.

Ma questa soddisfazione non ci fa gioire, perché guardiamo a quello che hanno lasciato a questa città: macerie! La nostra soddisfazione non è poter dire “l’avevamo detto” come non è poter deridere coloro che ci avevano tacciati di incompetenza.

Se per altri queste costituiscono soddisfazioni per noi rappresentano un grande rammarico. Quello di non aver potuto mettere in pratica le nostre proposte e le nostre soluzioni amministrando questa città. Rammarico che cresce ancor di più, quando questa possibilità ci vorrebbe essere sottratta per un lasso di tempo prezioso per poter provare a risollevare le sorti di questa martoriata e vilipesa città.

Battipaglia li 22 maggio 2014

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