Le iniziative di Sinistra Ecologia e Libertà a sostegno della Lista “L’Altra Europa con Tsipras” a Salerno e provincia.
Lunedì 19 maggio, alle 18.00, incontro con il deputato Michele Ragosta nella sede di SEL di Salerno. Martedì con Nichi Vendola a Nocera Superiore per spiegare la proposta politica della Lista “L’Altra Europa con Tsipras”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Comincia il conto alla rovescia verso il voto del 25 maggio prossimo per il rinnovo del Parlamento Europeo che a sua volta dovrà eleggere il Presidente della Commissione Europea. Domani SEL ha organizzato dei gazebo in piazza, a Salerno e in tutta la provincia per l’iniziativa “100 piazze per l’Europa”: iscritti e simpatizzanti saranno in strada per distribuire materiale elettorale e spiegare la proposta politica della Lista “L’Altra Europa con Tsipras”.
Lunedì 19 maggio, alle 18.00, nella sede della federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà in via Rocco Cocchia 171 il deputato Michele Ragosta incontrerà cittadini ed elettori per parlare di lavoro e diritti.
Martedì 20 maggio, infine, il presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, sarà in Campania per la chiusura della campagna elettorale. La prima tappa del suo tour sarà proprio la provincia di Salerno. Alle 16.00, infatti, a Nocera Superiore, in via San Clemente 17 nella sede del comitato elettorale per Bartolo Pagano Sindaco, incontrerà i candidati dell’unica lista di Sinistra Ecologia Libertà presente nei 56 Comuni chiamati al voto nella nostra provincia.
Salerno, 17 maggio 2014
A COLORO CHE CREDONO DI DOVER USCIRE DALLA ZONA €:
uscire dalla moneta unica costa x cittadini ma anche alle imprese,una vera ecatombe:
fallimenti bancari e societari a go go.
Il valore di titoli di Stato, diminuirebbe le imprese non guadagnerebbero competitività, i prezzi al consumo del paniere,per l’effetto di dover comprare il petrolio con moneta pregiata,e non con lirette iper-svalutate,schizzerebbe.
Ormai i processi produttivi sono globali e la maggior convenienza delle esportazioni sarebbe controbilanciata dal maggiore costo dell’import di materie prime. Chi guadagnerebbe? i pochi che posseggono rendite da capitali esteri.
Segnalo solo che con una liretta supersvalutata lo shopping cinese sarebbe amplificato al cubo e il paese, privo di qualunque forza contrattuale (una cosa è se ti presenti come Europa un altra come Italia in braghe di tela) coi giganti economici tipo Cina ed USA, finirebbe per diventare un inerme terreno di speculazione per i grandi flussi finanziari. Per evitare ciò (ovvero imporsi regole adhoc che escludano l’ingerenza dei flussi finanziari) si deve possedere una totale indipendenza energetica ed alimentare oggi inesistente.
Uno scenario, uscendo l’Italia ci sarà ancora una europa unita? E di conseguenza l’euro che fine farà? Siamo sicuri che il dollaro ritornerà ai fasti del secolo scorso? o si faranno avanti altre valute di riferimento?
Chiaro che se non si prendono le giuste misure, lo scenario sopra descritto rischia di essere plausibile.