20 maggio, ore 12.30, ISS “E. Ferrari” di Battipaglia incontro tra produttori, CCIA, BCC di Aquara e Università La Sapienza di Roma per il Progetto “Mediterranea Passione”.
L’obiettivo di “Mediterranea Passione” è quello di avviare azioni mirate a valorizzare le culture e le esperienze attive sul territorio, senza contrapporle alle iniziative di ambito istituzionale e associative in atto sulla Dieta Mediterranea.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – 20 maggio 2014, ore 12.30, IIS “E. Ferrari”, Battipaglia incontro produttori, Università La Sapienza di Roma, CCIA, BCC Aquara e per il Progetto “Mediterranea Passione”, un’iniziativa sulla Dieta Mediterranea, organizzato dal Regista Vito Aita, e Giuseppe e Mariella Di Palma, della dpdgoup, e che ha come obiettivo quello di coinvolgere le scuole.
“Mediterranea Passione” si prefigge di realizzare l’unione delle tante energie presenti nei nostri territori, che fanno fatica ad emergere, ma anche quella tra due parole per noi di primaria importanza. La prima è il Mediterraneo, che rappresenta il cardine su cui si è costruita gran parte della civiltà moderna, basti pensare a cosa ha rappresentato per tutti noi la Magna Grecia, con tutte le sue conquiste culturali e sociali.
Jean Genet scriveva che se al mondo ci fosse un luogo destinato alla felicità quel posto sarebbe il Mar Mediterraneo. La seconda è la Passione, che invece ci spinge o dovrebbe spingerci nelle nostre azioni quotidiane, consentendoci di agire non solo al fine di ottenere un vantaggio personale, ma di andare oltre allo scopo di raggiungere obiettivi più ambiziosi. Con questo spirito diverse esperienze si sono unite: la Scuola Internazionale di Cinema e Televisione di Roma (NUCT), che con l’Università La Sapienza di Roma ha messo in piedi la start-up Innoverete sulle ICT, media partner nazionali e locali, i produttori, che hanno fatto della ricerca della qualità la propria mission aziendale. L’obiettivo che gli organizzatori si sono posti con questa iniziativa è quello di avviare azioni mirate, tese a valorizzare le culture, e le tante esperienze attive sul territorio, senza per questo contrapporsi alle iniziative di ambito istituzionale e associativo già in atto su queste tematiche.
Un riferimento particolare va fatto al Cilento, alla luce del riconoscimento da parte dell’UNESCO della Dieta Mediterranea quale Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità. Gli studi che hanno portato a questo risultato si sono svolti nel Cilento ed in particolare a Pioppi, frazione del Comune di Pollica, grazie alle intuizioni di Ancel Keys, tenace fisiologo americano, che ha saputo superare i numerosi ostacoli posti alle sue ricerche dalle lobbies dell’industria alimentare. Dopo la sua scomparsa i suoi studi proseguono grazie all’impegno del professor Jeremiah Stamler, che ogni anno torna in Italia per trascorrere alcuni mesi nella sua casa di Pioppi. Al di là dei riconoscimenti ufficiali , noi tutti dovremmo essere umanamente grati a queste illustri personalità, per le importanti ricadute che i loro studi hanno avuto sulla nostra vita quotidiana, avendo dato un rilievo scientifico a stili alimentari di cui era riconosciuta la genuinità, ma non l’importanza dal punto di vista della salute pubblica.
Il Cilento è anche il luogo dove si è distinta la figura del compianto Sindaco Pescatore Angelo Vassallo, una vita spesa al servizio della propria terra. Il suo impegno oggi continua grazie alle attività della Fondazione che porta il suo nome. Tornando alla Dieta Mediterranea va ricordato il contributo del maestro Alfonso Iaccarino del Don Alfonso 1890 di S. Agata sui due Golfi, che è riuscito a rilanciare il nostro più grande patrimonio, fatto di accoglienza e di tradizioni culinarie. Senza dimenticare esperienze come il Consorzio di Gragnano Città della Pasta, impegnato nella difesa del prodotto che è alla base del Made in Italy, e le amministrazioni locali che si distinguono per la tutela del territorio e dell’ambiente.
La nostra azione vuole cercare di far emergere il più possibile le eccellenze che questo territorio esprime sotto diversi aspetti. A partire dagli elementi che sono alla base della Dieta Mediterranea, che non vanno considerati come semplici prodotti da consumare, ma come un’esperienza sensoriale emozionante, un vero e proprio racconto dei luoghi d’origine. Tutto questo fa della Dieta Mediterranea non un semplice modello d’alimentazione, ma un vero e proprio stile di vita.
Gli organizzatori si sono prefissati come obiettivo quello di sviluppare le varie azioni su un’area che parte dai territori bagnati dal fiume Sele, passando per il fiume Calore, fino a giungere nelle zone più a sud del Cilento, attraversando il Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni.
Battipaglia, 18 maggio 2014
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