Contro lo Scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia, Etica per il Buongoverno ha scelto: Passa la linea del ricorso al TAR.
Entro la fine di maggio la presentazione del documento ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. L’opposizione al decreto di scioglimento del consiglio comunale sarà preparata dall’avvocato Sara Di Cunzolo.
di Oreste Vassalluzzo
giornalista professionista
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Etica ha deciso di “battere” la strada del ricorso “politico” al decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Battipaglia. Il movimento civico l’ha deciso l’altra sera durante una riunione dei vertici del partito con la presenza del segretario cittadino Gianluca Di Giovanni e della leader Cecilia Francese.
Qualche settimana fa, prima che fossero rese note le motivazioni del decreto, il ricorso fu già presentato ma poi bloccato proprio alla luce dei nuovi fati contenuti nelle relazioni dei commissari della commissione d’accesso antimafia. Il ricorso sarà presentato entro la fine di maggio. Si attenderà, infatti, ancora qualche giorno per dare la possibilità ad eventuali nuove disposizioni della magistratura di fare il loro corso.
A presentare al Tar del Lazio il ricorso contro la nomina dei tre commissari Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone sarà l’avvocato Sara Di Cunzolo. Il ricorso, secondo Etica per il Buon Governo, sarebbe fondato sotto il profilo di merito per la violazione della legge numero 267 del 2000. Il Viminale non ha dichiarato lo scioglimento nei cinquanta giorni precedenti al decreto di indizione dei comizi elettorali.
Infatti i comizi sono stati disposti per il 10 aprile scorso mentre il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Battipaglia per infiltrazioni mafiose è giunto il 7 aprile. Le altre motivazioni su cui si fonda il ricorso che Etica ha intenzione di inoltrare alla giustizia amministrativa, riguarda l’assenza di interventi concreti per rimuovere le “mele marce” dall’apparato burocratico del Comune di Battipaglia.
In buona sostanza si mandano commissari prefettizi per la gestione provvisoria del Comune e così si allontana la politica dalla burocrazia. Ma gli stessi dirigenti, anche quelli indagati dalla DDA, restano al loro posto. Ciò è accaduto nell’anno di gestione del commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo e accade anche oggi dopo la nomina della triade commissariale. Per il momento nessun intervento presso l’apparato burocratico è stato effettuato per rimuovere i dirigenti in qualche modo collusi con gli ambienti camorristici.
Certo è stato allontanato dal progetto Più Europa il capo dell’ufficio tecnico Pasquale Angione e sono stati bloccati i trasferimenti dei funzionari e dirigenti che avevano fatto richiesta di spostarsi ad altri comuni, ma poco o niente è stato fatto. Cambiare tutto per non cambiare niente. E’ questo l’assunto su cui si muove Etica per il Buon Governo in attesa di presentare il Ricorso al TAR.
Battipaglia, 16 maggio 2014
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