Toccherà al Commissario Ada Ferrara il compito di occuparsi del Piano di Zona ambito Salerno4 con Pontecagnano Faiano capofila.
Dopo un incontro tra le associazioni e il commissario Ferrara, sono finiti sotto accusa i conti del nuovo Piano di Zona e l’inattività del Comune capofila. L’ambito copre una popolazione di 150mila abitanti e sebbene impegna dei fondi i servizi non sono garantiti.
di Oreste Vassalluzzo
Giornalista professionista
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Il commissario Ada Ferrara metterà mano al piano di zona ambito Salerno 4 con il Comune di Pontecagnano Faiano capofila. L’ha annunciato la componente della triade commissariale giunta a Battipaglia alle associazioni Adi e Auser che l’altro giorno hanno ottenuto un vertice proprio per i servizi socio sanitari sul territorio cittadino.
Sotto accusa finiscono i conti del nuovo piano di zona e l’inattività del Comune di Pontecagnano e dell’ufficio di piano che ad oggi ha solo portato avanti la concertazione per il 2013 mentre per l’anno in corso nessuna riunione è stata ancora programmata.
Il piano di zona comprende i Comuni di Acerno, Battipaglia, Bellizzi, Castiglione dei Genovesi, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano, San Cipriano Picentino e San mango Piemonte: per un totale di 150 mila abitanti. Di questi comuni solo Battipaglia elargisce fondi, circa un milione di euro all’anno, al piano per l’erogazione dei servizi sul territorio. I presidenti delle due associazioni, Angelo Di Tore per l’Adi e Giuseppe Balzano per l’Auser, hanno illustrato al commissario Ada Ferrara lo stato dell’arte dei servizi sociali a Battipaglia.
«Noi non otteniamo niente dal piano di zona – ha detto Angelo Di Tore -. Tra l’altro stanno spendendo molti soldi per consulenze e hanno già sforato il tetto del 10% del totale del valore del piano». La battaglia è fatta sui conti ma anche sui mancati servizi. Battipaglia, da quando c’è stato il golpe che ha passato la guida a Pontecagnano, ha perso tutti i servizi essenziali. Si sono persi anche 130 posti di lavoro tra l’azienda speciale Ferrara Pignatelli e le cooperative impegnate nei servizi alle persone.
La polemica con l’ufficio di piano e con il Comune va avanti da tempo. «Il comune capofila dovrebbe poter garantire economicamente l’erogazione dei servizi – dice Di Tore -. Lo prescrive la legge. E se ciò non avviene si perdono i soldi dalla Regione».
Il piano di zona, infatti, deve poter anticipare i soldi per i servizi erogati ai comuni afferenti e poi, previa rendicontazione, potrà ottenere i fondi dalla Regione Campania. Ma è giusto pagare per non ottenere i servizi? Questo è quello che le due associazioni hanno spiegato al commissario Ada Ferrara.
«Battipaglia non ottiene niente dal piano di zona – continua Di Tore -. Basti pensare che il bando per l’assistenza specialistica nelle scuole non è stato ancora espletato. E le scuole stanno per terminare. Oltre il danno anche la beffa. Infatti il commissario prefettizio Ruffo, prima di andare via, ha erogato 217mila euro proprio al piano di zona. E’ una situazione per cui occorre intervenire subito».
Argomenti di discussione sono stati anche l’azienda speciale Ferrara Pignatelli e la casa per anziani Villa Maria. La Ferrara Pignatelli ormai è stata svuotata di ogni contenuto. Effettua solo due servizi: l’accompagnamento degli studenti disabili e il servizio di ludoteca per bambini fino a 36 mesi. Il tutto per un costo complessivo annuo che supera i 100mila euro all’anno.
Per la casa per anziani l’Adi e l’Auser hanno chiesto un impegno ai commissari di renderla utilizzabile nel più breve tempo possibile. Si tratta, infatti, di una struttura interamente pagata dai cittadini di Battipaglia. Il commissario Ferrara ha assicurato il suo impegno per controllare il lavoro del piano di zona. A breve sarà avviata una verifica sui conti e sui servizi erogati.
Battipaglia, 14 maggio 2014