Eboli: Il tavolo tecnico su Coda di Volpe “CERTIFICA” le sue colpe

Il tavolo tecnico tra gli Enti coinvolti nella gestione di Coda di Volpe ha deciso: A luglio prevista la rimozione di 5mila tonnellate, e la gente “muore”. Dichiarazioni di Melchionda e Cariello.

Perché quelle Ecoballe sono state abbandonate? Perché lo STIR di Battipaglia gestito da Ecoambiente e sotto le direttive politiche degli assessorati Provinciali e regionali, non le ha trattate. Basterebbero 10 giorni perché aspettare ancora mesi? Perché e a chi fa comodo?

Ecoballe-Coda-di-Volpe-Eboli
Ecoballe-Coda-di-Volpe-Eboli

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo due comunicati stampa che trattano lo stesso argomento, tra l’altro importantissimo poichè riguarda la risoluzione del problema del sito di stoccaggio di Coda di Volpe, nel quale giacciono ancora, in attesa di essere smaltite, 10.000 tonnellate di quelle, che una volta erano ecoballe e che al momento, lasciando immaginare il pericolo, sono solo rifiuti “impacchettati” malamente conservati e con le sigillature che non assicurano più la loro originaria funzione di protezione.

I due comunicati stampa: il primo in ordine di tempo ricevuto è dell’Assessore provinciale all’Ambiente Adriano Bellacosa e del Consigliere Provinciale e Comunale Massimo Cariello; il secondo del Sindaco di Eboli Martino Melchionda e del suo Assessore all’Ambiente Ilario Massarelli; Entrambi raccontando dello stesso incontro, ne danno una lettura diversa, palesemente contrastanti e pacchianamente edulcorate alla presentazione dell’evento “ad usum delphini“, compiendo un atto di sgarbatissima comunicazione istituzionale.

Cariello-Melchionda
Cariello-Melchionda

Ebbene ricordare che la situazione del sito di stoccaggio “provvisorio“, si fa per dire, di Coda di Volpe è ormai divenuta una emergenza rispetto alla sua estremama criticità. Presso quello che doveva essere, ironia della sorte, un impianto di depurazione mai entrato in funzione, irresponsabilmente, sono state stoccate sin dal 2008, su disposizione del Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti, diverse tonnellate di ecoballe, che sarebbero dovute essere trasferite presso altri impianti, ivi compreso lo STIR di Battipaglia, gestiti in provincia dalla Società Ecoambiente Spa, a totale partecipazione dell’Ente Provincia di Salerno, e a distanza di anni, nonostante i continui solleciti, in verità non del tutto incisivi ma a fasi alterne, del Comune di Eboli e delle varie Associazioni ambientaliste, impegnate più nei salotti e nelle “piazze” salernitane che a sorvegliare l’intero territorio o ad ascoltare le denunce che pure POLITICAdeMENTE spesso ha fatto e fa, circa un quarto dei rifiuti (ecoballe “sic”) giace ancora lì incustodito, mettendo potenzialmente a rischio la salubrità dei luoghi adiacenti e la salute dei cittadini, ma evidenziando, nonostante tutte le denunce e tutti gli arresti: di persone, Società, politici e camorristi che operano traffici illeciti e pericolosi di rifiuti, che la magistratura opera quotidianamente; come nel loro disprezzo se ne strafregano dei possibili danni e delle relative conseguenze. Irresponsabili.

Adriano Bellacosa
Adriano Bellacosa

Eppure c’è qualche buontempone che vorrebbe farci credere che è tutto sotto controllo. Forse alludono al fatto che il controllo tenderebbe a che nulla si risolva. Ma puntualmente nessuno ci dice mai perché quelle balle sono ancora in quel posto fino a deteriorarsi ed essere estremamente pericolose? Perché in tempi opportuni non sono state trasportate nei vari siti gestiti dalla Società Ecoambiente come quello di Battipaglia? Quale è stata e di chi la scelta di “congelare” quei rifiuti, e magari prediligere altri provenienti da altre aree? Quali rifiuti sono stati trattati nello STIR di Battipaglia anziché quelli provvisoriamente accantonati e poi dimenticati a Coda di Volpe fino alla sollevazione dei cittadini del posto che hanno spinto il Sindaco Melchionda da una parte e il Consigliere provinciale Cariello a partecipare poi a una corsa per accaparrarsi meriti che nessuno dei due ha e che al contrario andrebbero addebbitato responsabilità politiche per i ruoli che entrambi ricoprono e per i quali cercano ora di evidenziarne meriti e vittorie?

Giovanni Romano
Giovanni Romano

Se il primo (Sindaco) è responsabile per non aver saputo opportunamente vigilare sul territorio, il secondo (Cariello) insieme alla sua parte politica, in maniera solidale, è responsabile perché in capo a loro vi è la responsabilità delle intere politiche e della gestione della filiera dei rifiuti partendo dalla Società Ecoambiente, per continuare con la Provincia e l’Assessore Bellacosa, per arrivare ad un altro campione come l’inconsistente Assessore Giovanni Romano eternamente incompatibile come sindaco e di Mercato San Secerino, fino a giungere al Governatore Ponzio Pilato Stefano Caldoro, senza escludere il Commissariato governativo ai rifiuti della Campania che consente nel silenzio quello che è accaduto per i rifiuti a partire dalla Terra dei Fuochi fino a Macchia Soprana a Serre. Tutte quelle che prima erano responsabilità si sono trasformate in colpe gravi e in una disinvolta e pericolosissima irresponsabilità trattandosi dell’Ambiente e della salute dei cittadini.

E noi muoriamo. Irresponsabili.

Stir-Battipaglia
Stir-Battipaglia

Ancora oggi, nel mentre come si evince dai due comunicati, si cerca di attribuirsi meriti postumi ma per nulla convincenti, apprendiamo che 10.000 tonnellate di quelle che non sono più ecoballe ma rifiuti ormai pericolosi e abbandonati saranno smaltiti e per smaltirli si incomincerà nel mese di luglio per continuare nel 2015 e chi sa se veramente sarà così.

Per liberarsi di quei rifiuti basterebbero trasportarli allo STIR di Battipaglia ed in 10 giorni trattarli. Lo STIR di Battipaglia in condizioni normali può trattare normalmente 500 tonnellate circa al giorno, ma può arrivare a trattare anche fino a 1300 tonnellate al giorno. Cosa aspetta Ecoambiente e cosa aspetta la provincia, la Regione e il Commissariato? Aspetta che qualche altro camorrista pentito come Carmine Schiavone ci racconti qualche altra verità inquietante dopo magari 17 anni come è avvenuto?

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EBOLI – Si è svolto, questa mattina, presso la sede della Provincia di Salerno, l’incontro fra gli Enti a vario titolo interessati alla risoluzione della problematica del sito di stoccaggio provvisorio di Coda di Volpe.

Erano presenti all’incontro l’Asis, l’Unità Tecnica Amministrativa della Protezione Civile, la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Comune di Eboli, la società provinciale Ecoambiente – responsabile della gestione del sito insieme al Consorzio di Bacino.

Presenti anche alcuni componenti della commissione paritetica per il controllo dell’impianto di stoccaggio provvisorio di Coda di Volpe, autorizzata all’epoca dal generale Giannini, responsabile del commissariato di Governo.

Martino Melchionda
Martino Melchionda

Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i problemi che interessano il sito, in primis la necessità di procedere alla rimozione delle residue balle di rifiuti, in tutto circa 10.000 tonnellate, a fronte delle oltre 34.000 stoccate nel 2008,  in piena emergenza rifiuti.

“Durante l’incontro il dipartimento di Protezione Civile – spiega l’assessore all’Ambiente Ilario Massarelliha confermato pienamente l’impegno di procedere, a partire dal mese di luglio, alla rimozione di circa 5mila tonnellate di ecoballe; l’operazione verrà poi completata nei primi mesi del 2015 con il trasferimento anche della restante parte.

Ecoambiente, inoltre, ha provveduto, dopo le sollecitazioni ricevute anche dal Comune di Eboli in occasione della prima seduta del tavolo tecnico,  alle prime misure di vigilanza del sito; resta ancora da sistemare l’impianto antincendio e siamo in attesa che l’Arpac trasmetta i dati relativi alla caratterizzazione delle balle da rifiuto. Voglio ringraziare, per la costante attenzione rivolta in questi anni a questa grave problematica, il Comitato di Quartiere Santa Cecilia, presieduto da Domenico Alfano“.

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: L’attenzione continua ad essere alta e continueremo a vigilare sul pieno rispetto degli impegni assunti, affinché si possa definitivamente liberare l’area dalle ecoballe che stanno lì da ormai troppo tempo.

Confidiamo che ciascuno degli enti coinvolti mantenga i propri impegni nei tempi previsti, e auspichiamo che presto si possa anche dar seguito al ripristino dell’impianto di depurazione di Coda di Volpe; l’Asis ha acquisito – su nostro impulso – la titolarità della parte di impianto non interessato dallo stoccaggio provvisorio di rifiuti ed ha presentato il progetto per la sua rifunzionalizzazione, progetto che ora è all’attenzione della Regione per il finanziamento, che auspichiamo possa avvenire al più presto, in modo da dotare quelle importanti aree di un impianto di fondamentale rilievo”.

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SALERNO – Si è riunito questa mattina a Palazzo Sant’Agostino il tavolo tecnico convocato dall’assessore provinciale all’Ambiente Adriano Bellacosa, su richiesta del consigliere provinciale Massimo Cariello, per il sito “post mortem” di Coda di Volpe ad Eboli.

Si tratta del secondo incontro interistituzionale volto a monitorare gli obiettivi prefissati per lo svuotamento dell’area occupata da ecoballe.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

“La società EcoAmbiente – spiega Massimo Carielloha provveduto alla messa in sicurezza, vigilanza e ripristino dello stato dei luoghi ed ha chiesto all’Arpac l’analisi sia delle acque che delle ecoballe, necessaria per avviare lo svuotamento dell’area, così come garantito dalla Regione Campania, nel periodo agosto-ottobre 2014 e dal mese di febbraio 2015 per la seconda fase, con l’obiettivo di portarlo a termine entro il 2015. La Provincia di Salerno, attraverso l’Assessorato all’Ambiente guidato da Adriano Bellacosa, al quale va il mio ringraziamento, conferma gli impegni assunti assicurando un monitoraggio costante della situazione”.

All’incontro erano presenti, oltre all’assessore Bellacosa e al consigliere Cariello, i rappresentanti di EcoAmbiente, Asis, Comune di Eboli e della Commissione di supporto alla Struttura commissariale, nella persona dell’ingegnere Raffaele La Brocca, ed il responsabile del Dipartimento Protezione Civile Regione Campania, Dino Chieffo.

Palazzo Sant’Agostino, 12 maggio 2014

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Eboli, 12 maggio 2014

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