Mercoledì 14 maggio ore 18,30, Circolo Canottieri Irno, Salerno, Presentazione del volume di Pino Veneroso: Con lo “Jutta” sulla scia de’ “Il Leone di Caprera”
Il Circolo Canottieri Irno presenta il “meraviglioso” viaggio di Veneroso che racconta, dal brogliaccio di bordo, la traversata atlantica Pisciotta-Montevideo in omaggio allo storico viaggio di due immigrati italo-americani Montevideo-Caprera.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Gli spazi del tempio cittadino degli sport nautici, il Circolo Canottieri Irno Salerno, ospiteranno, mercoledì 14 maggio, alle ore 18,30, la presentazione del volume “Con lo Jutta sulla scia de “Il Leone di Caprera”. Il libro-diario ripercorre la straordinaria impresa compiuta nel 2003 dal velista cilentano Pino Veneroso, maresciallo della Guardia di Finanza di Mare in pensione: la traversata dell’Atlantico a bordo di uno sloop di nove metri, lo “Jutta”, in omaggio allo storico viaggio che nel 1880 tre emigrati italo-americani – Vincenzo Fondacaro di Bagnara Calabra, Orlando Grassoni di Ancona, Pietro Troccoli di Marina di Camerota – effettuarono sulla rotta Montevideo-Caprera, a bordo del vascello “Leon di Caprera”, così chiamato in onore dell’Eroe dei due mondi, partì il 3 ottobre del 1880 da Montevideo e arrivò il 9 giugno del 1881 a Livorno per raggiungere Giuseppe Garibaldi e consegnargli un album di firme di compatrioti.
Pino Veneroso ripercorre quella rotta, parte da Marina di Pisciotta il 3 agosto 2003 in solitario e arriva a Montevideo, in Uruguay, il 25 dicembre 2003. Il viaggio di ritorno lo compie, invece, con i compagni Emil e Gabriele, approdando all’Isola della Maddalena il 5 agosto 2004. Il libro, finanziato in proprio, si compone di 383 pagine ed è introdotto da uno scritto del compianto prof. Giuseppe Pinto e da una prefazione di Francesco D’Episcopo. Ricco di aneddoti e di particolari affascinanti, costituisce una narrazione coinvolgente e straordinaria, in cui si spazia dal linguaggio strettamente tecnico, composto da vocaboli nautici, rotte, punti, venti, manovre alla più fluida narrazione riferimenti biografici, culturali, un’avventura in primo luogo umana, degna della grande letteratura del mare, in cui il viaggio finisce per diventare la metafora, concreta e simbolica al tempo stesso, della vita di un ragazzo che, ben presto diventato “menaicuoto”, nel mare trova lo spazio per la realizzazione di un sogno che ne invera la vocazione più intima, segnandone per sempre, nel profondo, l’esistenza.
Con l’autore, Pino Veneroso, che attraccherà al pontile del Circolo col suo sloop, parleranno di questo viaggio, moderati da Olga Chieffi, il presidente del sodalizio di via Porto Alberto Gulletta, il Responsabile provinciale del C.O.N.I Mimma Luca, Francesco D’Episcopo docente di Letteratura Italiana dell’ateneo partenopeo, Alfredo Ricci, umpire e organizzatore di regate veliche e Alfonso Andria, presidente dell’Associazione PersonAE Territori.
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