Il Tar di Salerno “salva” i Casoni Doria. La sentenza dichiara le strutture “d’interesse particolarmente importante”.
Bocciati il Comune di Battipaglia, la Slam srl di Giuseppe Pontecorvo e la Provincia. Accettata la determinazione del Direttore regionale del Ministero dei Beni Culturali. I due fabbricati in località Santa Lucia non saranno abbattuti.
di Oreste Vassalluzzo
giornalista professionista
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – I Casoni Doria non si toccano. Sono patrimonio storico della civiltà rurale di Battipaglia. Lo hanno scritto i giudici della prima sezione del Tar di Salerno, nella sentenza emessa il 9 maggio scorso, bocciando senza mezzi termini la società Slam Srl di Giuseppe Pontecorvo e il Comune di Battipaglia che avevano opposto ricorso contro il Ministero per i Beni e attività Culturali e la Soprintendenza regionale della Campania che aveva bloccato il progetto per abbattere uno dei Casoni Doria di località Santa Lucia nell’ambito del programma di costruzione dei parchi residenziali denominati Santa Lucia e Primavera.
Si erano inseriti nel giudizio anche la Provincia di Salerno per sostenere le tesi dell’amministrazione comunale e del privato. Ad opponendum si erano inseriti, invece, Antonio, Roberto e Virgilio Battaglia, tutti rappresentato e difesi dagli avvocati Vincenzo D’Ambrosio e Vincenzo Farro e il circolo di Legambiente “Vento in Faccia” rappresentato e difeso dagli stessi avvocati.
I giudici del Tar di Salerno (presidente Amedeo Urbano, consiglieri Giovanni Grasso e Gianmario Palliggiano, hanno ritenuto valido il blocco al progetto adottato dal direttore regionale del Ministero per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania che il 3 maggio del 2011 aveva dichiarato di «interesse particolarmente importante” gli immobili denominati “Casoni”, ritenuti testimonianza storica della cultura e della tradizione locale, con conseguente interesse a che gli stessi siano preservati nella loro integrità e non sia perciò consentito il programmato intervento di demolizione».
Il progetto di demolizione di uno dei due Casoni Doria, presentato dalla Slam Srl, era stato approvato dal Comune di Battipaglia e dalla Provincia di Salerno con l’avallo della Soprintendenza di Salerno. La struttura sarebbe stata abbattuta per lasciare spazio all’incrocio di Santa Lucia ritenuto pericoloso dal punto di vista della viabilità sulla strada provinciale. In più occasioni, associazioni e anche rappresentanti politici, avevano fornito soluzioni alternative all’abbattimento del Casone per regolare al meglio la viabilità nella zona di Santa Lucia. Soluzioni, come scrivono anche i giudici del Tar, non sono mai state prese in considerazione.
Ora, alla luce della sentenza del Tar di Salerno, sarà possibile opporre ricorso al Consiglio di Stato. Sempre se il Comune di Battipaglia avrà questa intenzione.
Battipaglia, 11 maggio 2014