Lunedì 12 maggio 2014, ore 18.00, Sala Don Bosco, Piazza Vittorio Veneto, Scafati, assemblea: Giù le mani dall’acqua pubblica.
Dal referendum le cose sono peggiorate con aumenti costanti delle tariffe e bollette salatissime. La SPECTRE dell’acqua ci prova. Spinte continue verso la privatizzazione anche con il Business delle “Case dell’Acqua” un’affare di 17milioni di euro.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SCAFATI – Lunedì 12 maggio 2014, alle ore 18.00, presso la Sala Don Bosco in Piazza Vittorio Veneto a Scafati, su iniziativa delle Associazioni “Spes”, “No Gori“, “Scafati 5 Stelle“, “Si acqua bene comune” di Scafati, hanno organizzato una manifestazione pubblica per ribadire il concetto che l’Acqua è un bene pubblico e non è da considerarsi come elemento di interessi commerciali, e per ribadire come sulla base della Nuova Legge Regionale, si sia tradito il risultato del Referendum sull’acqua.
“Giù le mani dall’acqua pubblica“, campeggia a carattere cubitale sul manifesto che informa della manifestazione. Dal referendum ad oggi le cose non sono affatto migliorate, e al contrario l’acqua è stata soggetta a costanti aumenti delle tariffe, bollette salatissime che indicano come la spinta sia fortissima verso la privatizzazione.
Ma se la sfida delle Lobbye dell’acqua si spinge al controllo fino all’ultima goccia circuendo e talvolta corrompendo uomini politici, amministratori locali, provinciali, regionali e governanti Nazionali di maggioranza e di opposizione, non da meno è la volontà da parte dell’opinione pubblica che attraverso le associazioni e i movimenti si oppone a che i rubinetti dell’acqua non cadano nelle mani sbagliate, ritenendo che sia un bene pubblico, vitale per la vita dell’uomo e del Pianeta e per questo non può essere in nessun modo negoziabile rispetto alla sua straordinaria importanza.
POLITICAdeMENTE già se ne è occupato di questo Business, e lo ha fatto in più di un’occasione, innanzitutto aderendo alla Campagna Nazionale “SALVA L’ACQUA” promossa da Padre Alex Zanotelli, e poi divulgando questi imbrogli riportati in tanti articoli uno dei quali dal titolo: Il Business della “Casa dell’Acqua” da 17milioni di € arriva anche a Battipaglia. Con il quale si evidenziava come con quella che sembrerebbe una innocente iniziativa “assistita” della fornitura di acqua già potabile ma demineralizzata e gassificata con la gestione delle così dette “Casa dell’acqua” è stato affidata alla Società Sidea s.r.l. di Molino del Piano (FI), anche alla luce della ricerca di mercato realizzata dall’ATO Sele 4, giusto approvazione della Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 68 dell’ 8 agosto 2012., non un primo ma un ulteriore passo avanti verso la commercializzazione dell’acqua potabile con la scusa di eliminare l’uso delle bottiglie di plastica e di purificarla e addizionarla, prelevandola però dall’acquedotto comunale e conseguentemente consentendo, con la scusa sempre di risparmiare rispetto all’acquisto di acqua minerale, di far lievitare il prezzo fino ad arrivare ad costo di 50 euro per quintale. Ma che bravi.
L’Affare delle “CASE DELL’ACQUA”, è un affare che se dovesse replicarsi in tutti i comuni della Regione Campania, così come ha previsto l’ATO Sele 4 che ha suggerito ai comuni una Società che le deve realizzare senza nessun altro confronto, al costo medio di circa 40mila euro per impianto, dei quali il 60% a carico dell’ATO e quindi della Regione, e quindi a nostre spese, frutterebbe un business di 17 milioni di euro. Per meno di queste cifre si uccide.
E così man mano che passano i giorni, per aggirare il risultato referendario ecco che la “Spectre” dell’acqua se le inventa di tutti i colori così come fa evidenziare Mariarosaria Vitiello Presidente dell’Associazione Spes: “A tre anni dal referendum sull’acqua pubblica la volontà dei cittadini è stata completamente calpestata. Essi si ritrovano, da parte della Gori, aumenti costanti delle tariffe, bollette pazze e una spinta fortissima verso la privatizzazione soprattutto grazie alla nuova legge regionale ddl 204/13 voluta dal Governatore Stefano Caldoro.
Lunedì 12 Maggio alle ore 18,30 presso la Sala Don Bosco a Scafati L’associazione SPES promuove un’assemblea pubblica in collaborazione con: l’associazione Cinque Stelle di Scafati e in rete con i comitati per la difesa dell’acqua pubblica; Con l’Avv. Maurizio Montalto, pres. IISPA (Ist.It. Studi delle Politiche per l’Ambiente, Forum nazionale Acqua Pubblica) che ha intrapreso una campagna di sostegno al Comune di Roccapiemonte; con l’esperienza concreta di reale gestione pubblica del servizio idrico integrato del Sindaco di Roccapiemonte dr. Andrea Pascarelli un Comune che resiste alla Gori SpA; del Sindaco di Fisciano Dr Tommaso Amabile, comune che ha chiesto la rescissione del contratto con la Gori; si parlerà delle azioni da mettere in campo per avviare, in sinergia con la rete dei sindaci, la ripubblicizzazione del servizio idrico, della legge regionale, dei nuovi assetti della Gori e di cosa i cittadini possono fare per opporsi e tutelarsi nei confronti di bollette esose e distacchi idrici coatti“
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Scafati, 19 maggio 2014
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