Libertà e Giustizia sostiene il documento “Verso la svolta autoritaria” e Zagrebelsky

“Libertà e Giustizia” circolo di Eboli – Valle del Sele condivide il documento “Verso la svolta autoritaria” ed esprime la propria solidarietà al presidente onorario Gustavo Zagrebelsky.

L’Italia è in pericolo. Questo disegno insidioso e “leggero” vuole una “democrazia” subdola, con la sua impalcatura che in tutte le sue promanazioni presenta sempre di più i suoi caratteri autoritari. Da quì nasce il documento “Verso la svolta autoritaria”.

Gustavo-Zagrebelsky
Gustavo-Zagrebelsky

(POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la dichiarazione di condivisione e di solidarietà all’appello-documento “Verso la svolta autoritaria”, di cui Gustavo Zagrebelsky e tantissime altre personalità hanno apposto la loro firma, del Circolo di “Libertà e Giustizia di Eboli-Valle del Sele, poichè sembra che la disinvoltura con la quale si affrontano e si vuole risolvere alcune tematiche, unita alla fretta con la quale si deve necessariamente attuarle, oltre che al nuovismo imperante che caratterizza il Governo in carica e tutti i partiti di maggioranza e di opposizione, rappresentino un vero pericolo per la democrazia e per il Parlamento.

L’appello-documento, fornendo come base di discussione l’inquietante “parallelismo convergente” dell’azione politica che ha caratterizzato l’era Berlusconi e quella che si accinge ad essere l’era Renzi, offre spunti di riflessione indicando entrambe le modalità e il prosieguo rappresentato da Renzi sia paurosamente e pericolosamente tendente all’autoritarismo politico-istituzionale, capace di smontare i capisaldi della nostra Carta costituzionale che i nostri padri costituenti hanno voluto, per bilanciare i poteri e scongiurare appunto le “derive” siano esse idologizzanti, qualunquistiche, populistiche, ed ora “nullistiche” ma intrise di “autoritaroismo sbrigativo“.

A  colpi di spallate e utilizzando la disperazione e la delusione, oltre che il profondo malcontento che attraversa tutti gli italiani, tranne la così detta “Casta“, nella quale vi è oltre che la politica, le corporazioni, i grandi poteri, i boiardi, gli avventurieri e gli approfittatori, per spacchettare e liberarsi di quelle norme ritenute “lacci” e “lacciuoli”, naturalmente ostacoli ai loro disegni, e in chiave nuovista sostituirle con il nullismo, ma incartato e impacchettato con tanto di fiocco da presentarlo agli italiani come un grande regalo, sostenuto dal novello comunicatore Renzi, sorretto dal vecchio comunicatore Berlusconi e “spiegato” dalle “neo-veline” “intellettuali” e da “salotto” che occupano prestigiose poltrone Ministeriali e operando un virtuosismo “mutagenico” appellano personalità di grande spessore culturale e scientifico come “professoroni“, i quali da “conservatori” si metterebbero di traverso al loro disegno pericoloso e “leggero” di una “democrazia” che si presenta sempre più subdola e assume quei caratteri autoritari, motivo per il quale nasce il documento “Verso la svolta autoritaria”.

POLITICAdeMENTE, non solo condivide in toto l’appello, sebbene lo stesso sia firmato anche da Grillo e Casaleggio, che dovrebbero avere più rispetto per le istituzioni e assumere anche un linguaggio meno aggressivo e meno volgare, ma lo sottoscrive lo sostiene e lo fa suo anche con iniziative mirate, sperando vi sia qualche rigurgito di buon senso e si torni al dialogo e alla migliore interpetrazione dei principi democratici e costituzionali.

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Dal circolo “Libertà e Giustizia” di Eboli-Valle del Sele

Sui quotidiani Il Corriere della Sera (8 aprile), il Foglio ( 9 aprile) e l’Unità (10 aprile) sono apparsi articoli nei quali si fa riferimento ad un atteggiamento critico da parte di alcuni circoli territoriali dell’Associazione “LIBERTA’ e GIUSTIZIA” sull’appello-documento “Verso la svolta autoritaria” di cui Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario di LIBERTA’ e GIUSTIZIA,  è stato uno dei principali estensori e sottoscrittori.  Il circolo Libertà e Giustizia di Eboli-Valle del Sele fa presente quanto segue:

  • condivide le osservazioni di detto documento ed esprime solidarietà al presidente onorario Gustavo Zagrebelsky;
  • auspica che i timori espressi nel documento, sottoscritto da decine di intellettuali italiani fra cui Stefano Rodotà, i costituzionalisti Lorenza Carlassare e Alessandro Pace, Salvatore Settis, Nadia Urbinati, Raniero La Valle ecc. vengano analizzati con obiettività da chi si è assunto il compito di riformare lo Stato e il suo assetto costituzionale,  non respinti a priori solo perché bisogna  procedere  celermente;
  • ritiene corretto  che il presidente onorario Zagrebelsky, data la carica ricoperta all’interno di “Libertà e Giustizia”, abbia espresso il suo pensiero in quel documento, così come peraltro aveva fatto, senza strascichi polemici,  in altre occasioni nel recente passato;
  • reputa legittime, pur non condividendole , anche le critiche al documento che alcuni circoli  territoriali di Libertà e Giustizia hanno formulato sul documento “Verso la svolta autoritaria”, convinto che queste rientrino nel normale esercizio della dialettica democratica di cui Libertà e Giustizia è fedele assertore.

I soci del   Circolo Libertà e Giustizia di  Eboli- Valle del Sele

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l’Appello

Verso la svolta autoritaria

“Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali. Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del PD è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.

Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del PD a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone”.

Firmatari:

Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis, Costanza Firrao, Alessandro Bruni, Simona Peverelli, Nando dalla Chiesa, Adriano Prosperi, Fabio Evangelisti, Barbara Spinelli, Paul Ginsborg, Maurizio Landini, Marco Revelli, Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio, Gino Strada, Paola Patuelli, Tomaso Montanari, Antonio Caputo, Ugo Mattei, Francesco Baicchi, Riccardo Lenzi, Pancho Pardi, Ubaldo Nannucci, Maso Notarianni, Ferdinando Imposimato, Cristina Scaletti, Laura Barile, Raniero La Valle, Luciano Gallino, Ida Dominijanni, Domenico Gallo, Ermanno Vitale,Tommaso Fattori, Dario Fo, Fiorella Mannoia, Salvatore d’Albergo.

Associazioni: Viva la Costituzione, Articolo 53, Rete per la Costituzione, Giustizia e Libertà, Deportati mai più, Lavoratori Autorganizzati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Libera Cittadinanza, Circolo di Lamezia Terme.

(fonte)

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Eboli, 16-4-2014

7 commenti su “Libertà e Giustizia sostiene il documento “Verso la svolta autoritaria” e Zagrebelsky”

  1. Professorini professoroni che si oppongono al cambiamento,legati ad un concetto di stato del 19° secolo,con la complicità di un cittadino voltagabbana e disattento.L’italiano non è deficiente. Assolutamente. L’italiano è rapido con la pistola, spara giudizi ancora prima di pensare. Nel dubbio la spara! Sempre! L’italiano è un cowboy del pre-giudizio. Veloce e superficiale. bang bang Che grande spettacolo la gente. Guardate che facce,hanno solo paura in fondo di cambiare quel che non possono mai fermare.

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  2. Un po effetto Renzi un po nuovi parametri contabili Ue,dal prox anno dovremmo avere due punti di pil di crescita,una notizia quanto meno in controtendenza da quasi dieci anni.Quando Renzi sfotte gufi e rosiconi parla al suo partito,a letta e alle cariatidi che comunque non schiodano.Costoro invidiano il successo politico che l’ex sindaco sta indubbiamente riscuotendo.Appare evidente che se fosse rimasto letta il pd non sarebbe salito nei sondaggi e il dato che gli viene oggi attribuito lo avrebbe m5s.
    Usare i criteri di 20 anni fa per calcolare il P.I.L. nell’era della globalizzazione era sbagliato: ecco perché i criteri sono stati cambiati a livello internazionale, non solo in Europa, e non per far comodo a Renzi.
    Gli Stati
    Uniti l’hanno già cambiato l’anno scorso, tant’è che hanno avuto una,e non sono invenzioni ad hoc per accontentare fans,giustappunto forte crescita.
    Spero di non tirarmi addosso gli improperi dei grillini, ma io la vedo così:
    movimenti come il 5S si reggono molto sul carisma del leader e sull’entusiasmo degli adepti. Funzionano finché sono in ascesa, ma se dovesse esserci una battuta d’arresto farebbero presto a smontarsi, perché non c’è un elettorato fidelizzato (e questo è un dato di fatto perché il M5S esiste da poco).
    Pertanto penso che se il M5S alle europee non dovesse raggiungere un risultato pari almeno a quello delle politiche, potrebbe iniziare il declino

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  3. A poco più di un mese dalle elezioni,per andare contro il governo Grillo e Brunetta usano un articolo che l’ Economist,da Silvio chiamato the Comunist,ricordo che quando Berlusconi veniva aspramente e giustamente criticato dai giornali economici inglesi ,Brunetta e soci gli riversavano una valanga di insulti.
    Adesso , a prescindere che l’articolo è datato i primi di Marzo, leggo che per il mancato Nobel,dell’ economia Brunetta, l’Economist è diventato la Bibbia di FI e Grillo.La mossa alla vigilia di un appuntamento che si preannuncia rovente: la discussione sulla riforma del lavoro.E’ dura combattere con i pifferai,eh si,al gatto e la volpe era meglio fare la fine della Grecia. Loro i soldi li hanno nei paradisi fiscali.l fatto è che Renzi è il primo presidente del consiglio dopo 30 o più anni a fare qualcosa nella direzione giusta, e questo fa imbestialire tutti gli sfascisti, i nichilisti , i narcisisti da tastiera e i tuttologi del web (nuova categoria di insulsi ignoranti). Trattasi di perdenti genetici schumanti di rabbia al terrore di non averci nuovamente azzeccato.

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  4. DIECI ANNI FA,CASALEGGIO,IL GURU DI RIMORCHIO,SI CANDIDAVA CON FORZA ITALIA GLI ANTICOMUNISTI,A PAROLE, PER ECCELLENZA…
    OGGI INNEGGIA A BERLINGUER (in un pubblico comizio),UN PADRE NOBILE DELLA SINISTRA NAZIONALE,E C’E’CHI CI CREDE PER GIUNTA,FORSE PERCHE’ ASCOLTATORE PASSIVO,CHE NON AMA,DA BUON ITALIOTA, DOCUMENTARSI…CHE PENA!

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  5. Waffa 5 Stelle – W per doppia Wendetta

    Coerenza e lucidità

    Ma quel Mr. G. che si è autoproclamato erede morale di Berlinguer e lo stesso che tutti giorni insulta sua figlia Bianca Berlinguer direttrice del Tg3? Sinceramente non ce lo ricordiamo Berlinguer mentre mandava affanculo tutti…

    “Diffidate di tutti quei grilli parlanti che accusano solamente l’avversario e che promettono cose non possibili in uno stato democratico.”

    Enrico Berlinguer

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  6. Da stamattina leggo fra commenti di simpatizzanti del M5S, quelli che invocano i brogli, quelli che insultano gli italiani , nemmeno il coraggio di commentare i risultati hanno avuto morra e la lombardi, ridicoli! Ieri notte i risultati erano oramai inchiodati e tutti sapevano che Renzi aveva asfaltato il grillo, ma loro si sono giustificati dicendo che non erano dati reali, proprio come i bambini che quando perdono non vogliono più giocare, ridicoli davvero!
    Ancora nessuno che pensa di scaricare Grillo e Casaleggio. Avete una marea di deputati e senatori, tante idee innovative, un capitale di entusiasmo e freschezza, dovete solo cercarvi un altro leader perché con Grillo ed il suo stile padronale, rimarrete sempre una setta.
    COI VAFFA E LE OFFESE – gratuite- NON SI VA AVANTI,DARE DEL “TESTICOLO” A CHI LA PENSA DIVERSAMENTE IN UN CAMPO DI OPINIONE, FA MOLTA PAURA,L’ITALIANO E’ UN MODERATO,A QUALSIASI AREA FACCIA RIFERIMENTO.
    LA TRACOTANZA E’ AUTISTICA E SENZA CONTENUTI DI GRILLO & M5S.OGGI DI BATTISTA PARLAVA DI CAMBIO CULTURALE LENTO,NON VEDO NULLA DI CULTURALE NEL MOVIMENTO DEI CINQUE STELLE,ANZI INTRAVEDO UN SUBCULTURA INTOLLERANTE E PROSAICA!IL GRILLISMO E’ STERILE.PERCHE’ IMPEDISCE ALLEANZE E QUINDI IMPEDISCE ALTERNATIVE.
    NON SERVE A NULLA. SE NON A FAR VINCERE GLI ALTRI.

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