La Metropolitana di Salerno si ferma. Il sogno “metropolitano” si arena. Sconfitta la “Grandeur” di De Luca e la “Petitesse” della Destra di Caldoro.
Il Comune di Salerno chiede alla Regione l’inserimento della metropolitana nel contratto di servizio con Trenitalia. I Consiglieri Regionali PD all’Audizione dell’Assessore Vetrella prendono atto dello Stop e invocano un intervento immediato della Regione.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Non è il “pesce di aprile” ma è la realtà: Da oggi 1 aprile la Metropolitana di Salerno non sarà funzionante e a soli 5 mesi dalla sua inaugurazione (4 novembre 2013) si ferma e chi sa se ripartirà. Il Consiglio Comunale di Salerno si è immediatamente attivato e nella seduta di ieri 31 marzo 2014, ha chiesto alla Giunta Regionale della Campania:
- l’immediato ripristino della delibera regionale n. 166 del 25/2/2010 (revocata nel marzo 2010) con la quale si stabiliva di inserire il servizio ferroviario “Metropolitana di Salerno” nell’ambito del vigente contratto di servizio con Trenitalia;
- di comunicare immediatamente a Trenitalia l’inserimento del servizio di metropolitana salernitana nel contratto di servizio in essere tra Regione Campania e Trenitalia stessa.
Contestualmente al Consiglio Comunale di Salerno, si svolgeva a Napoli la seduta della Commissione Regionale Trasparenza presieduta all’On. Nicola Caputo, dalla quale è emerso in tutta la sua realtà che da oggi, 1 aprile 2014, la Metropolitana di Salerno non sarà funzionante.
Alla seduta avente ad oggetto l’audizione dell’Assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella hanno partecipato, oltre che il Presidente Caputo, i Consiglieri PD Gianfranco Valiante, Anna Petrone e Giulia Abbate (Antonio Valiante era impegnato su un’altra direttrice che riguarda l’Asse sanitario Vallo della Lucania-Agro-nocerino-sarnese), Gennaro Mucciolo (P.S.E.), Dario Barbirotti (C.D.) ed anche l’Assessore alla Mobilità Luca Cascone del Comune di Salerno e il Direttore regionale di Trenitalia Maurizio Capotorto.
Alla fine dell’audizione, i Consiglieri Regionali del P.D. che hanno preso parte alla Commissione Trasparenza, hanno preso atto della manifesta decisione dell’Assessore Vetrella e della Regione Campania di non voler coprire i costi e hanno dichiarato:
“Prendiamo atto della scadenza del rapporto contrattuale con Trenitalia che non consente, fin da domani, il regolare funzionamento della importante e strategica infrastruttura che è al servizio non soltanto del comune capoluogo ma della intera provincia di Salerno. In assenza di copertura contrattuale le corse saranno bloccate ed il Comune di Salerno, da solo, non può più sostenere l’intero onere dei costi. A questo punto è necessario il concreto intervento della Regione che, se veramente ha a cuore il funzionamento della metro, dovrà trovare risorse e accordi con Trenitalia per garantire la prosecuzione del servizio.
E’ indispensabile – proseguono i Consiglieri regionali Gianfranco Valiante, Petrone, Abbate, Mucciolo e Barbirotti – che tutti gli Enti facciano la propria parte, come il Comune di Salerno ha sempre fatto e continuerà a fare; la Regione deve assumere l’impegno politico di immediata risoluzione che, se non assunto e mantenuto ad horas, segnerebbe il caos nel trasporto pubblico salernitano già duramente colpito da tagli lineari regionali. Non interessano più tecnicismi e lezioni universitarie, occorrono fatti ed immediatamente.
Condividiamo – aggiungono – la necessità di razionalizzare e meglio integrare il trasporto pubblico ferro – gomma ma non daremo mai il nostro assenso ad ipotesi, pur avanzate dall’Assessore Vetrella, di recuperi di risorse per la metropolitana a scapito del servizio su gomma che creerebbero problemi occupazionali e tagli nei servizi.”
“Auspichiamo – concludono i Consiglieri Regionali Gianfranco Valiante, Petrone, Abbate, Mucciolo e Barbirotti – che gli incontri che l’assessore Vetrella e la Giunta regionale della Campania terranno in giornata con il Comune di Salerno e, poi, con Trenitalia servano a dirimere ogni questione assicurando la definitività del servizio e l’immediato funzionamento della metropolitana di Salerno. Il Consiglio regionale, per quanto ci riguarda, è pronto a sostenere concretamente ogni impegno per salvaguardare e rafforzare il trasporto pubblico che è, ricordiamolo, un servizio essenziale destinato a tutti i cittadini”.
Il sogno “metropolitano” del Sindaco di Salerno si interrompe e rischia di fermarsi definitivamente, mandando a puttane una barca di soldi, in una lotta fra poteri che vede: da una parte il Comune di Salerno e Vincenzo De Luca; dall’altra la Regione Campania e l’Assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella e il Governatore “Pilato” Stefano Caldoro; e sancisce il tramonto di un progetto che sebbene è iniziato in stile “Grandeur” poteva trasformarsi in un servizio di mobilità di un’area metropolitana che avrebbe dovuto collegare appunto l’area a Nord di Salerno, quella della Valle dell’Irno e la Piana del Sele.
Ma alla “grandeur” di De Luca, abituato com’é ormai ad essere interessato solo a Salerno, da via Scavate Rosse fino all’incrocio di Vietri, non scrollandosi di dosso l’abito campanilistico, è corrisposta la “Petitesse” della destra governativa regionale e provinciale, che ha pensato solo a contrastare e non ad ampliare un progetto che non poteva portare altri che vantaggi, in termini di costi, ambientali e di servizi, ampliando e certamente non a scapito della mobilità su gomme, ma sicuramente mettendo mano ad una razionalizzazione delle concessioni che per assurdo vedono alcune tratte super servite con accavallamenti di di 5 o 6 linee e altre al contrario per nulla servite.
La metropolitana di Salerno poteva essere un’occasione per regolare l’intera rete di trasporto che doveva necessariamente comprendero non solo la Città Capoluogo di provincia ma un comprensorio di oltre 50 km risolvendo in uno la mobilità longitudinale, affidando quella trasversale e periferica a concessioni specifiche per coprire l’intero territorio. Un disegno progettuale che non poteva condurre in “assolo” Vincenzo De Luca ma che doveva coinvolgere tutte le Città circostanti, in primis quelle sull’asse longitudinale: Nocera, Cava, Salerno, Pontecagnano, Bellizzi, Battipaglia; e poi le altre che trasversalmente erano interessate alla rete metropolitana. Insomma si poteva pensare di realizzare un consorzio e magari per appassionare anche la “destruccia” provinciale si poteva chiamarlo “Metropolitana Principe Arechi“, in quel caso il “Pilato” napoletano forse avrebbe attivato ogni forma di finanziamento e ripristinare quella famosa delibera regionale n. 166 del 25 febbraio 2010 con la quale si stabiliva di inserire il servizio ferroviario “Metropolitana di Salerno” nell’ambito del vigente contratto di servizio con Trenitalia. Peccato.
Salerno, 1 aprile 2014
siamo alle solite, soldi buttati al vento per scontri politici finalizzati alla conservazione delle poltrone. saro’ ripetitiva ma il mio grido è sempre lo stesso: ANDATE A CASA, LIBERATE L’ITALIA DALLE VOSTRE NON SOLO INGOMBRANTI E INCONCLUDENTI PRESENZE MA SOPRATTUTTO DANNOSE PRESENZE. VIAAAAAA
COMPLIMENTI PER IL MASOCHISMO,LA CHIUSURA DANNEGGIA ANCHE TE,LE IMPRESE DEL TUO TERRITORIO,E I LAVORATORI DELLO STESSO,MA A TE CHE IMPORTA,FORSE VIVI SULLA LUNA?
Sconfitta della comunità salernitana subalterna a Napoli e i suoi clientes,chi gode di questo è un pessimo cittadino,le infrastrutture sono il volano principe dello sviluppo.
confido in Renzi che possa rimettere un sevizio sociale al servizio collettivo,come anche della,caduta di caldoro e amici,inadeguati su tutto come la vicenda asl ha insegnato.
p.s. I Grillini giocano allo,sfascio pensando un giorno di governare sulle,macerie.incommentabile,dopo silvio il comico tragico,sembra un romanzo del grottesco di Kafka,ma che male abbiamo commesso?
Non l’amministrazione salernitana ha sbagliato? HA FATTO UN FALLIMENTO NAPOLI,PER INVIDIE VERSO I SUCCESSI DI DELUCA,NAPOLI E’ SEMPRE PEGGIORE IN TUTTO,LA CAPITALE DEL SUD CHE NON PIACE,SALERNO INVECE,UN GIARDINO E CIVILE,IMITATA ANCHE DA COMUNI DEL NORD,MA FORSE SI VUOLE SEMPRE UN SUD POVERO E DISAGIATO!
LA METROPOLITANA SI FERMA,IL SOGNO DI UNA PROVINCIA COLLEGATA BENE PER PENDOLARI LAVORATORI E PENDOLARI STUDENTI FORSE ERA TROPPO,TROPPO BELLO,TROPPO ONIRICO IMMAGINARE UNA PROVINCIA MERIDIONALE ALL’AVANGUARDIA IN TUTTO,DOPO UN AEROPORTO E TANTE INFRASTRUTTURE DI OGNI GENERE,ANCHE UNA METRO DI SUPERFICIE,ALLORA ERRATA CORRIGE:CRISTO SI È FERMATO A SALERNO
una circum vesuviana considerata la peggiore linea-treno in Europa continua ad esserci oberata di debiti,un carrozzone fatiscente in tutto,mentre una circum salernitana è vietata,strano ragionamento!
andiamo via o diverremo un’altra Scampia 🙁
Hanno affossato il trasporto pubblico campano che era diventato uno dei più efficienti, con la scusa della spending review e del debito di bilancio eu, ma solo per colpire una eccellenza e la metropolitana di Salerno segue la stessa strada perchè c’è De Luca sindaco PD
Per 5 mesi quasi e’stata una grandissima comodita’ perche’ ha decongestionato il traffico cittadino e l’affollamento dei bus
un costo del biglietto addirittura inferiore a quello dei bus e con controlli a bordo capillari.
Ora si puo’ mai mandare a monte il tutto per beghe di potere e per una spesa che dovrebbe aggirarsi fra i 3 e i 5 milioni di euro? E tutte le modernissime stazioni costruite? Saranno ricettacolo di animali randagi e disperati della notte? Sarebbe l’ennesimo spreco di denaro pubblico!
Ma gia’ in giro c’e’ aria,qui a Salerno, di PUNIRE LA DESTRA lae prossime elezioni!