Il MPC pone alcuni quesiti all’Assessore Bruno e al settore Politiche Sociali sugli avvisi pubblici per l’assistenza agli anziani e ai disabili, banditi dal Piano di ZonaS3.
Piano di zona ambito s3 (ex s5) il Comune di Eboli dia chiarimenti sugli avvisi pubblici per l’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili. Il dito è puntato sui costi orari praticamente aumentati fino a 5 € in più rispetto anno scorso.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “Alcuni giorni fa – Si legge in una nota politica che ci è pervenuta da Dario Landi, Coordinatore del “Movimento Popolare per il Cambiamento” – abbiamo letto la denuncia fatta dalle assistenti sociali di essere state licenziate per scarsità di fondi dal Piano di Zona S3 (ex S5), con Eboli Comune capofila e coordinatore dell’ambito, e la seguente giustificazione dell’Assessore alle Politiche Sociali, Annarita Bruno, che la colpa è della Regione perché non eroga i fondi. Questo è un settore che da anni presenta svariate lacune, quindi abbiamo voluto porre l’attenzione su alcuni aspetti che riguardano la sua gestione, in particolare gli Avvisi Pubblici.
Nello specifico ci sono due bandi che sono in scadenza, per l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili, per un importo totale di 1.500.000,00 euro: i fondi utilizzati provengono parte dai comuni del Piano di Zona, parte dal Ministero del Lavoro con il PAC. Ebbene vogliamo fare alcune domande all’Assessore ed al Dirigente del Settore:
- Perché il Piano di Zona nella passata annualità ha erogato un servizio di assistenza agli anziani e ai disabili per un importo di 11,36 euro all’ora, mentre in questi due bandi utilizza tariffe a base di gara superiori a quanto abbiamo pagato in precedenza ? Forse perché il servizio è stato poco soddisfacente ?
- Seppure volessimo trovare una risposta alla domanda precedente basata sugli standard qualitativi del personale che andrà ad erogare il servizio, perchè allora non è stata rispettata la cifra stabilita dai contratti nazionali del lavoro di settore, nel quale il Ministero e le sigle sindacali hanno stabilito una tariffa di 17,84 euro all’ora per operatori OSA di categoria B1, cioè quelli richiesti nei bandi, così da garantire la partecipazione di cooperative serie ed affidabili ?
- Seppure volessimo trovare un’ulteriore risposta nell’esigenza di economicità del servizio e del risparmio da attuare, perché allora è stato inserito un parametro percentuale di ribasso massimo di 3,50% sulla cifra indicata nei bandi, per un importo di 15,78 e di 14,84 euro all’ora, vincolando così le società cooperative a non andare oltre quella soglia di ribasso, mentre nella scorsa annualità abbiamo pagato lo stesso servizio a 11,36 euro all’ora?
È evidente che emergono delle incongruenze, in merito alla scelta politica dell’Assessore ed amministrativa del Dirigente, di puntare su un servizio di qualità o su un servizio al risparmio. Quindi attendiamo risposte che possano sciogliere questi dubbi.
Eboli, lì 24 marzo 2014
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