Accordi e intese in vista per un voto che non ci sarà e nell’attesa del decreto di scioglimento i partiti non rinunciano all’esercizio della democrazia.
Il Pd pensa alle primarie con segretario o consiglieri uscenti in campo. Nel centrodestra Zara tenta la carta della pace con la Carfagna.
di Oreste Vassalluzzo
Giornalista professionista
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Battipaglia per infiltrazioni mafiose sarebbe bello che impacchettato e pronto per la firma nelle stanze del Ministero dell’Interno. Per la prossima settimana, come dicono ormai da mesi autorevoli fonti parlamentari, dovrebbe giungere in Consiglio dei Ministri e al cospetto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ma l’esercizio della politica, quella dei partiti e dei movimenti, non può restare a guardare e ad attendere la ghigliottina come nella Parigi del 1789. La Bastiglia è ormai persa ma bisogna prepararsi per un eventuale “miracolo” che a questo punto nemmeno Papa Francesco, pur con i suoi buoni auspici nelle alte sfere, può sperare.
Prendiamo così come puro esercizio della politica gli accordi, i disaccordi e i movimenti trasversali che stanno attraversando la politica nella cittadina della Piana del Sele. Il 25 maggio si vota. E i partiti non posso restare solo a guardare.
Nelle scorse settimane è stato il candidato a sindaco di Fratelli D’Italia Fernando Zara, già sindaco e attuale consigliere regionale e presidente del consiglio provinciale, a muovere passi concreti verso l’unità del centrodestra. Guarda a Palazzo Santa Lucia l’ex primo cittadino e di certo, ben sapendo che Battipaglia è ormai con un commissariamento alle porte, non è alla poltrona di piazza Aldo Moro a cui punta.
Il medico battipagliese è stato impegnato in una missione romana per incontrare l’ex ministro delle pari opportunità Mara Carfagna. Un richiesta di unità del centrodestra nella Piana del Sele e la disponibilità ad accettare anche la candidatura dell’uomo di Forza Italia, il medico oculista Vincenzo Napoli, così come deciso già da tempo dal commissario provinciale degli Azzurri di Berlusconi. Un accordo per puntare dritto alle regionali. Questa è l’impressione.
Dall’altra parte della staccionata politica c’è il Partito Democratico. Quello che ha portato, nel 2009, l’ex sindaco Giovanni Santomauro alla conquista di palazzo di città contro l’armata del comandante in capo Gerardo Motta. Nei prossimi giorni è previsto il direttivo del partito per la scelta del candidato a sindaco. Potrebbe esserci la discesa in campo del segretario cittadino Luca Lascaleia.
L’altra ipotesi è rappresentata dalla scelta di uno dei due consiglieri uscenti: Piero Lascaleia ed Egidio Mirra. Il Pd si preparerebbe anche alle primarie che coinvolgerebbero anche i movimenti e le associazioni, oltre che Rifondazione Comunista.
Obiettivo unico: l’unità del centrosinistra. E così anche Pierino Ciotti, storico sindacalista Cisl e presidente di Comunità Storia e Futuro, e Nicola Vitolo, presidente dell’associazione A717 Battipaglia & Oltre, entrambi iscritti al Pd di Renzi, potrebbero scegliere la strada della partecipazione alle primarie.
L’Unione di Centro, il partito ultimo dell’ex sindaco Santomauro, sta alla finestra con la possibilità, già annunciata, di un proprio candidato a sindaco sotto l’egida del presidente provinciale Vincenzo Inverso, fresco di nomina nel direttivo nazionale.
Nuovo Centrodestra: non pervenuto. Anche se sono in tanti a brigare per ottenere la leadership del gruppo del ministro Angelino Alfano, lo stesso che dovrà portare in consiglio dei ministri lo scioglimento del Comune di Battipaglia.
L’esercizio della democrazia e della politica coinvolge anche Etica per il Buon Governo con la candidata a sindaco Cecilia Francese. Il movimento civico avrebbe stretto un accordo, dopo aver rifiutato le avances di Forza Italia, con l’ex Idv Luciano Ceriello. Con l’avvocato battipagliese si sta pensando alla presentazione di più liste di appoggio proprio a Cecilia Francese.
E i grillini? Il Movimento 5 Stelle sta già mangiandosi le mani e pensano alla candidatura del responsabile locale Enrico Farina.
La fantapolitica battipagliese continua.
Battipaglia, 23 marzo 2014
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