Non basta la notizia della riapertura a sorpresa dei reparti di Oculistica e Urologia all’Ospedale di Eboli per fermare il coro unanime dei “NO” al Piano Squillante al commissario Spinelli.
L’Assemblea è riuscita. I Sindacati: UIL, CISL, CGIL, FLP si ritrovano, e insieme ai cittadini e i Partiti dicono “NO” al Piano Aziendale. L’opposizione si spacca: Forza Italia condanna Squillante; Fratelli d’Italia e Nuovo Psi lo difendono. L’Ospedale rischia.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’Emergenza sanitaria non è finita. Non può finire nemmeno dopo l’annuncio dell’apertura “strategica” ed “improvvisa” dei Reparti di Oculistica e di Urologia da parte del Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante. L’Emergenza Sanità non può finire e continua con l’Assemblea di oggi all’Ospedale di Battipaglia convocata dalla CISL, perché questo atto è la dimostrazione di come si gestisce approssimativamente la sanità in provincia di Salerno.
Infatti l’improvvisazione che traspare dall’annuncio della doppia riapertura dei reparti di Oculistica e Urologia mette in evidenza appunto l’approssimazione gestionale ed “isterica” da una parte, della Direzione Generale, ma dall’altra, anche la solitudine con la quale si prendono decisioni, senza che sia le RSU aziendali e sia i diretti interessati ne sapessero nulla, anche perché dal racconto drammatico, che il Responsabile della U.O. di Urologia dell’Ospedale di Eboli Antonio Tufano aveva rappresentato nel corso dell’Assemblea sindacale della CISL con quel: “Cosa mi devo inventare per lavorare. Dove devo andare a scopare (spazzare) per dare un senso alla mia professione“, si metteva in evidenza la disperazione di un professionista, ma anche una totale assenza di informazione delle sorti del suo Reparto e del “bliz” antiassemblea convocata sul Comune di Eboli, che sanciva l’apertura dei due reparti.
Quel “bliz” antiassemblea che avrebbe dovuto destabillizzare e rendere nullo ogni effetto di quell’Assemblea al contrario ha fatto registrare nel corso dei lavori, non solo una ricomposizione rispetto alle divergenze “tattiche” dei Sindacati, ma anche un incoraggiamento, ritenendo che la pressione esercitata abbia fruttato un immediato successo, convincendo cittadini, forze politiche e sindacali che un’azione di lotta contro un Direttore Generale “Asserragliato” nelle sue interpetrazioni “strabiche“, lasciato solo anche dal suo partito e dai suoi sponsor, se non i poveretti di Eboli che nemmeno sanno che pesci prendere, ha generato un particolare clima che certo non porta a nulla di buono ne per la Direzione generale e ne per i suoi suggeritori, ma nemmeno per le sue quanto mai “isteriche” e reattive decisioni, mentre al contrario fa sorgere una serie interminabile di dubbi che generano altrettante domande.
CHE COSA E’ SUCCESSO DAL 10 al 17 MARZO CHE HA INDOTTO IL DOTT. SQUILLATE A RIAPRIRE I DUE REPARTI DELL’OSPEDALE DI EBOLI?
Poiché non è successo niente di eccezionale se non la crisi Russo-ucrainica, quali sono stati gli avvenimenti che lo hanno convinto a prendere una decisione del genere? Se era così facile, perché non lo ha fatto prima? Che danno ha procurato all’utenza il ritardo dell’apertura di quei reparti? E’ possibile quantizzarlo? E in capo a chi vanno quelle responsabilità se ve ne sono? Vogliamo nominare un Commissario come quella famosa Commissione così detta “Verrioli”, o vogliamo affiancare ai direttori Sanitari e al Coadiutore Unico un altro “coadiutore” che riesca a farci comprendere le dinamiche adottate?
Veramente il dottor Squillante ci vuole far credere che grazie al risparmio, del non si sa che cosa è ormai il dottor Pietro Spinelli, che da Commissario Unico è passato a “coadiutore” Unico dei quattro sfortunati Presidi Ospedalieri della così detta Valle del Sele, si è potuto aprire i reparti di Oculistica e di Urologia?
Il suo repentino provvedimento è dettato da tatticismo politico o da scelte tecnico-amministrative? Quali altri provvedimenti si potrebbero adottare perché si possa migliorare anziché frenare il funzionamento di altri reparti? Se qualcuno dicesse al dottor Squillante che i due reparti che si sono riaperti valgono il risparmio di 125mila euro lo crederebbe o lo chiamerebbe BUGIARDO? Veramente per il dottor Squillante quei due reparti valgono 125mila euro e per 125mila miserabili euro sono stati accorpati e non hanno potuto lavorare appieno in tutto questo tempo?
Intanto solo pochi giorni fa mi riferiva un signore V. F. che si era recato all’URP per prenotare una serie di esami presso l’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale di Eboli e non ha potuto farli perché gli è stato detto che non vi era il personale. Questo signore ha il cuore che gli funziona al 40%, ha dovuto rivolgersi presso un laboratorio privato. E’ così che si vuole risparmiare gli spiccioli? E’ proprio di stamattina invece il caso che mi hanno riferito, di un altro signore che in seguito ad una caduta si è recato presso l’Ospedale di Battipaglia, e non si è potuto ricoverare al reparto di Ortopedia perché non si è potuto effettuare gli esami radiografici ed è stato dirottato ad Eboli, che a sua volta lo ha mandato altrove, dove è andato a finire il povero malcapitato non si sa, ma si sa invece che non ha potuto trovare sia nell’Ospedale di Eboli che in quello di Battipaglia le cure necessarie e appropriate. E’ così che si intende uniformare la sanità nella così detta Valle del Sele, dando risposte negative univoche?
Ed è proprio di questo che si è parlato all’Assemblea pubblica, che si è tenuta nell’Aula consiliare del Comune di Eboli. Proprio questo faceva notare il Consigliere Fausto Vecchio nel suo intervento nel momento in cui sottolineava che dopo le due non è possibile più accedere all’Ospedale di Eboli, per quello che riferiva Vecchio, gli utenti dovranno affidarsi al Padreterno che li protegga e non gli faccia venire niente, e se per caso dovesse venire un infarto dobbiamo pregare che ci venga dalle 8.00 alle 14.00. E’ così che si intende risparmiare, istituendo la sanità a tempo? Potremmo pensare magari anche ad introdurre qualche premio per quelli che si ammaleranno a comando per modo da contribuire ad un risparmio sicuro.
Soddisfatto Il sindaco di Eboli Martino Melchionda ha espresso piena soddisfazione sia per la massiccia partecipazione di cittadini, operatori della Sanità e delle Forze politiche e Sindacali, e sia per l’andamento dell’Assemblea pubblica nel corso della quale ci sono stati gli interventi: del Segretario della UIL FP Albano accompagnato da Vito Sparano; dal Segretario regionale CISL FP Matteo Buono, accompagnato da Emiddio Sparano; della Segretaria della CGIL FP Margaret Cittadino accompagnata da Marcello Fulgione; dal Segretario Provinciale del sindacato FLP Rolando Scotillo, i quali con piccolissime differenze hanno tutti rimarcato la necessità di tornare alla gestione ordinaria e quindi chieder la revoca immediata del Commissario-coadiutore Spinelli e la riapertura di un tavolo politico regionale.
Foltissima anche la rappresentanza politica con la presenza del Senatore di Forza Italia Franco Cardiello e la Consigliera Regionale Anna Petrone in testa, di Consiglieri Comunali dei paesi vicini e del Presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Annunziata. Presenti gli assessori e tutti i Consiglieri comunali di Eboli di maggioranza e di opposizione: Palladino, Vecchio, Damiano Cardiello, Cillo, Di Cosimo, Marra, Salviati, Cicia, Sgroia, Marisei, Rizzo, Rotondo, Marotta, Masala, Bruno, Lavorgna, Norma, Bello, Atrigna, Martuccciello, Mazzini, La Manna, Cariello, Domini, Fido, Lenza, La Brocca, Rosania, Lettera, Di Donato.
E proprio questi ultimi hanno trasferito nel dibattito le tensioni e le posizioni di una normale seduta consiliare e se da una parte c’é l’Amministrazione comunale per intera che condanna Squillante e il Commissario Spinelli, la Sinistra antagonista di Rosania e SEL attraverso il segretario Manzione, non è da meno e si ritrova sulla stesse posizioni delle maggioranza contro il commissariamento e il Piano della Direzione Generale, allo stesso modo non si discosta di molto Forza Italia che con Cardiello Senior e Cardiello Junior tanto che, quest’ultimo, non gliele manda a dire, dichiarando: “Squillante è miope” e nel contempo ha sottolineando anche come mentre si fanno controlli e verifiche a più non posso nella sanità pubblica le strutture private festeggiano e si “Sfregano le mani” soddisfatte. Damiano Cardiello a nome del suo partito ritiene che la fase commissariale vada immediatamente chiusa anche perché sono “figure confliggenti” e rispetto alla Spending Review asserisce “mentre si risparmia i cittadini soffrono“.
Soffrono e come i cittadini, ma al contrario a difendere il Piano di riordino degli Ospedali della Valle del Sele ritenendo che sia i tagli dei posti letto e del personale, ma anche dei servizi e delle prestazioni siano state utili e necessari soprattutto per migliorarli, sono stati il Consigliere di Fratelli d’Italia Lazzaro Lenza e il Consigliere comunale e Provinciale del Nuovo Psi Massimo Cariello. Quest’ultimo pur ammettendo non essere un esperto ha voluto in ogni caso dare il suo contributo lanciandosi in una difesa sia rispetto al Governatore Caldoro suo leader di Partito che verso il DG Squillante, formulando accuse all’Amministrazione e alle varie gestioni clientelari della Sanità riferendosi alle gestioni passate di Bassolino.
Il primo invece ritiene che la causa del problema sia da ritrovare nei Decreti 49 e 82, i quali hanno in se le linee guida che ci portano attraverso la revisione della spesa e quindi ad una revisione drastica della organizzazione della rete ospedaliera e degli sprechi. Sprechi che trovano origine nella gestione allegra degli ultimi 15 anni, attribuendo ogni responsabilità a Bassolino, aggiungendo che bisogna puntare all’eccellenza anche per evitare la spesa che la Regione affronta per la migrazione sanitaria ma fa anche un’altra considerazione rispetto all’Ospedale “non possiamo avere più l’Ospedale sotto casa“.
Non possiamo più avere l’Ospedale sotto casa perché c’é qualcuno che lo vuole portare sotto casa di altri.
Riguardo alle responsabilità poi, sarebbe il caso di individuarle in quelle che si riferiscono alla gestione corrente di questi quattro anni evitando la dietrologistica, altrimenti finiremmo per accusare dopo Bassolino, Antonio Rastrelli, e poi sempre andando all’indietro i suoi “avi politici“, specie quello con le mascelle pronunciate, che per le sue manie imperialistiche ci condusse ad una guerra e “grazie” alla quale il paese ne è uscito distrutto, e così via potremmo arrivare ai colonizzatori Greci che sconfissero gli indigeni della Piana del Sele e ai Romani che a loro volta ebbero la supremazia, e così via di seguito fino ad arrivare al peccato originale.
Siamo seri, innanzi tutto la salute, poi il resto, e i cittadini non solo hanno il diritto di scegliersi quali siano le cure a cui sottoporsi ma anche presso chi e dove recarsi per averle, e in questo diritto fondamentale sancito dalla costituzione si deve rispettare la scelta del malato, ed escludendo l’emergenza, il primo ricorso, spesso quella scelta oltre a seguire il primo requisito della bravura, segue anche l’altro requisito, che va ben oltre ogni classifica: La fiducia. Pertanto se c’é una migrazione verso altre regioni non è che non vi siano medici o strutture capaci e all’avanguardia nel salernitano o nel napoletano o nella regione in generale, ma perché spesso il paziente segue il percorso della conoscenza, e così a decine si ricoverano a Siena perché ci sono nostri concittadini o nostri conterranei come Tucci o Pinto, e magari vanno a Milano perché ci sono lo stesso nostri concittadini e conterranei come Merola o Tortoriello, immaginiamo in tutta Italia quanti Tucci, Tortoriello, Merola o Pinto ci sono che provengono dalla Campania, e quei costi non si devono per nulla indicare come sprechi, altrimenti poi potremmo pensare anche, che chi commette questo errore, oltre a non essere sensibile non è rispettoso dei diritti costituzionali.
Gli sprechi sono quelli che costringono i pazienti a recarsi nelle strutture private per fare esami diagnostici che per scelta o per “ordine” le strutture pubbliche non fanno; Lo spreco è rinunciare del tutto alla riabilitazione e all’assistenza ai disabili; così come non sono affatto doppioni il Pronto Soccorso e la Rianimazione, o la Cardiologia o la Medicina, o la Chirurgia e l’Urologia e così via di Seguito, perché per avere un’assistenza che si rispetti si deve necessariamente avere la maggior parte delle specialistiche che ha l’Ospedale di Eboli, il quale negli anni ha curato ed alimentato queste politiche e oggi arrivare alla “formula” della sanità contrattata, cioè quella che ha portato alcuni a dire: “Eboli deve cedere qualcosa“; è la negazione del principio del rispetto di tradizioni e di percorsi virtuosi. E’ una violenza: E’ come dire ad una persona ti dobbiamo togliere il medio e il pollice, perché lo dobbiamo trapiantare ad altri che non li hanno, tanto ti restano altre tre dita. L’Ospedale è come una mano: Ha bisogno di tutte e cinque le dita per funzionare, e se ad altri servono alcune dita, almeno aspettino che qualche donatore muonia o le prendano da chi è un donatore già morto. Lo spreco è anche aver voluto organizzare la Direzione Generale dell’ASL in tre Dipartimenti, moltiplicando probabilmente per tre le spese di gestione, ma lo spreco è anche quello di non aver voluto inviare personale e si è consentito ai medici di ricorrere al Sistema Alpi per poi gridare allo scandalo e mettere tutti nella stessa barca approfittatori e non.
Ieri sera, in un’Aula Consiliare gremita di gente, perché il problema è sentito, ogni difesa alle azioni del Direttore Generale e dei suoi collaboratori, ivi compreso anche il tentativo maldestro dell’apertura repentina dei due reparti, è una difesa “familistica” che va contro la Città e il Comprensorio. E quell’Assemblea pubblica indipendentemente da chi l’ha indetta ha raccolto la rabbia di chi deve lottare contro un muro di gomma alla difesa presidi indispensabili che solo chi ha la sensibilità e la cultura del rispetto per quelle conquiste può capire, chi al contrario si lascia guidare da altre valutazioni, pur rispettandoli, di certo segue indirizzi di parte e non della collettività.
Dopo una lunghissima discussione che non ha fatto mancare nemmeno gli aspetti più specificamente tecnici si è convenuto di indicare i punti su cui convergere, perché siano una piattaforma comune e che in ogni caso andranno discussi insieme al DG, ma in un tavolo politico regionale e in un confronto aperto, anche alla luce di quanto emergerà nel prossimo incontro con la V Commissione consiliare Regionale, che è stata investita del caso per chiedere innanzi tutto quale è il vero destino dell’Ospedale Unico e se realmente si percorre la strada della sua realizzazione e:
- Il riequilibrio dei posti letto risultando essere il più basso d’Italia;
- Il “NO” netto al Piano Aziendale del Direttore generale Squillante;
- No al taglio dei posti letto in emergenza;
- No alla sottrazione del personale e razionalizzazione del ricorso alle prestazioni professionali straordinarie;
- Fine del Commissariamento e ritorno alla gestione ordinaria,
- Tenere alto il livello dello scontro, ma continuando il confronto con Caldoro
- Autonomia gestionale dei 4 plessi.
MARTINO MELCHIONDA, Sindaco di Eboli: “Continuiamo a tenere alto il livello dello scontro. La promessa di Squillante e’ un primo risultato della nostra battaglia”.
“Dall’incontro di ieri sera è emersa con chiarezza l’importanza della nostra battaglia, che va portata avanti con la stessa forza e determinazione. Inaccettabili i tagli che si intendono applicare all’emergenza e alla rianimazione nei nostri territori da parte di una direzione generale che, in un’ottima ragionieristica e politica, applica le proprie scelte con evidenti squilibri territoriali.
I posti di rianimazione passano drammaticamente da 24 a 12, mentre quelli dell’UTIC e della cardiologia da 49 a 30, senza considerare poi il fatto che il coefficiente dei posti letto per numero di abitanti nel nostro territorio è il più basso d’Italia. La promessa di Squillante di riaprire due reparti, diramata con sorprendente tempismo poche ore prima dell’assemblea pubblica, è la prova che abbiamo intrapreso la strada giusta.
E’ un primo risultato della nostra forte azione di contrasto alle scelte dell’Asl; se non ci fossimo opposti con tale determinazione, senza mollare la presa neppure per un attimo, probabilmente avrebbero continuato a strapparci posti letto ed a chiudere reparti. In ogni caso, si tratta soltanto di un primo risultato, e vigileremo affinché quanto è stato soltanto annunciato effettivamente venga realizzato.
Ora, dobbiamo continuare per questa strada, e tenere alto il livello dello scontro. All’esito dell’assemblea di ieri sera, si profila con ulteriore chiarezza il percorso che abbiamo individuato: dobbiamo continuare a chiedere la fine del commissariamento ed il ritorno ad una gestione ordinaria, un maggiore riequilibrio territoriale nella Provincia di Salerno, la restituzione dei posti letto di emergenza, ed anche una autonomia gestionale dei quattro plessi ospedalieri.
Dobbiamo, infine, opporci alla mobilità delle 300 unità lavorative che si intendono sottrarre ai nostri ospedali. Portiamo avanti il confronto, accanto ai sindacati, con la Regione, con Caldoro e con la direzione dell’Asl. Giovedì si riunirà la V commissione regionale sanità; sono stato invitato, insieme agli altri Sindaci, a prenderne parte, e ci sarà anche il direttore generale Squillante. In quella sede, mi farò portavoce di tutte le problematiche del nostro ospedale e dei presidi della Valle del Sele. Ringrazio – conclude il primo cittadino – tutti coloro che hanno preso parte all’assemblea, i cittadini, i sindacati e le forze politiche presenti”.
CARLO MANZIONE (SEL Eboli) «NO allo smantellamento. Serve mobilitazione unitaria»:
«Esprimiamo, ancora una volta, la solidarietà ed il sostegno ai medici, agli operatori sanitari e a tutti coloro che lottano contro la logica sciagurata dei tagli lineari e del progressivo svuotamento dei servizi e delle prestazioni ospedaliere e sanitarie. Soprattutto, vogliamo essere al fianco dei cittadini, in difesa della nostra salute». Così, in una nota, il segretario di Sinistra Ecologia Libertà di Eboli, Carlo Manzione, ritorna sulla vicenda della riorganizzazione della rete ospedaliera nella Valle del Sele.
«Abbiamo apprezzato – sostiene Manzione – lo spirito unitario con cui si è svolta la discussione e in questa prospettiva sosterremo la mobilitazione delle istituzioni e della popolazione. Diverse le richieste messe sul tavolo del circolo ebolitano di Sinistra Ecologia Libertà:
- L’adeguamento dei posti letto ospedalieri ai parametri nazionali sulla base delle prestazioni annualmente registrate e delle effettive esigenze della popolazione, senza alcuna forma di penalizzazione che si sta portando avanti da Squillante;
- La nostra ferma opposizione ai tagli del direttore generale dell’Asl di Salerno;
- Lo stop immediato ai tagli dei posti letto nei reparti di emergenza e di eccellenza;
- L’uscita immediata dalla fase “straordinaria” del commissariamento che in questi anni ha prodotto solo danni;
- Il riconoscimento di una gestione autonoma dei quattro ospedali della Valle del Sele, in una prospettiva di miglioramento dell’assistenza e dell’efficienza per gli ammalati e l’apertura di un nuovo tavolo di confronto tra i Sindaci e le organizzazioni sindacali in rappresentanza degli operatori e dei cittadini non solo dei quattro comuni della Valle del Sele, ma anche di altre realtà come Agropoli, che sono state danneggiate dalla logica sciagurata dei tagli lineari alla sanità, affinché si cerchino insieme le soluzioni più idonee a questa sciagurata politica sanitaria portata avanti dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro”.
DARIO LANDI, Coordinatore del “Movimento Popolare per il Cambiamento”,
sull’Assemblea che si è tenuta al Comune di Eboli sulla Sanità: “Evitate strumetalizzazioni del sindaco. La decisione del Direttore Generale dell’ASL, Antonio Squillante, di riaprire i reparti di Urologia ed Oculistica presso l’Ospedale di Eboli, nonché la previsione di un incremento del personale, è la dimostrazione di come non ci sia nessun piano oscuro che porti alla chiusura del nostro plesso, come sostenuto dal Sindaco Melchionda e da altri consiglieri della maggioranza, ma piuttosto la volontà di razionalizzare le spese per fornire un servizio più efficiente ai cittadini.
Questa decisione dell’ASL ha evitato che l’Assemblea, tenutasi lunedì sera al Comune di Eboli, diventasse occasione di strumentalizzazione politica a fini elettorali da parte del Sindaco, spinto dalla voglia di conquistarsi un posto nelle liste elettorali di De Luca alle prossime Regionali, che ha ordinato ai suoi di dare battaglia ai vertici della Regione su qualsiasi argomento.
Ora è necessario che i Sindacati e le forze politiche responsabili, che realmente hanno a cuore la salute dei cittadini, siano uniti affinchè si collabori con il Direttore Generale Squillante per raggiungere quegli obiettivi di qualità per gli ospedali del nostro territorio, nel quale gli operatori del comparto siano messi nelle condizioni di lavorare con serenità, così da migliorare il servizio per la collettività: questa è la vera battaglia da portare avanti, nella logica della rete provinciale, senza bandierine e strumentalizzazioni.
Lucarelli (La Destra)*:
«I Siringoni pronti alla mobilitazione» Il segretario provinciale de La Destra attacca la gestione dell’Asl. Domani l’assemblea della Cisl e nelle prossime settimane la visita dell’ex ministro alla sanità Francesco Storace. «C’è l’accordo per favorire Nocera e Vallo della Lucania. I cittadini devono scendere in piazza per difendere l’ospedale. E’ giunto il momento di reagire e scendere in piazza. Ci sono i Forconi e noi dobbiamo scendere in strada per la difesa della sanità nella Valle del Sele con il movimento dei Siringoni». Sono queste le parole del segretario provinciale de La Destra Fausto Lucarelli che chiede un cambio di rotta al direttore generale dell’Asl Antonio Squillante.
«Non si chiudono ospedali dall’oggi al domani – continua -, ma si riducono le funzionalità. Ed è ciò che sta accadendo con gli ospedali della Valle del Sele ed in particolare a Eboli e Battipaglia». Per Lucarelli, tra l’altro dirigente medico all’ospedale Santa Maria della Speranza, è chiaro l’intento di favorire altre aree della provincia di Salerno. «L’accordo è stato fatto per migliorare e salvaguardare gli ospedali dell’Agro e di Vallo della Lucania – attacca il segretario de La Destra -. Noi che abbiamo più popolazione da servire abbiamo meno posti letto. Per la nostra area l’indice è di 1,32 posti letto ogni mille abitanti. La legge ne prevede almeno 3. E mentre da noi tagliano nelle altre aree come nell’Agro e a Vallo della Lucania gli indici aumentano. A Nocera c’è un indice di 2,2 posti ogni mille abitanti e a Vallo addirittura 3,11. Il tentativo è ormai chiaro: ridurre Eboli e Battipaglia a meri ambulatori».
Fausto Lucarelli richiama i cittadini e gli operatori sanitari alla mobilitazione, al di fuori delle insegne di partito. L’occasione è data dall’assemblea pubblica convocata per domani dalla Cisl proprio al presidio ospedaliero di Battipaglia. «Quando da consigliere comunale di Battipaglia gridavo al pericolo di chiusura degli ospedali (era il 2007 nda), mi hanno preso per pazzo – continua Lucarelli -. Mi dispiace dover dire oggi che avevo ragione. La mia polemica fu scambiata per guerra di parte con Eboli ma non è così. Adesso arriva il commissario Spinelli che taglia gli straordinari. E’ semplice risparmiare sulla pelle degli operatori sanitari e soprattutto degli utenti. Non c’è personale per sopperire ai turni, per questo si usava lo straordinario, non per proteggere la casta». Con la fondazione del movimento dei Siringoni si auspica una mobilitazione generale anche contro l’assenza della politica.
«Continuo a dire che Battipaglia deve essere polo d’eccellenza per l’urgenza e Eboli fungere da ospedale per gli interventi programmati – spiega Lucarelli -. La politica deve uscire dalla gestione della sanità. Ci devono essere gli esperti a farlo. A Battipaglia i politici locali non hanno fatto nulla, hanno solo salvaguardato il proprio orticello alla Regione». Intanto nelle prossime settimane il segretario nazionale de La Destra, già ministro alla Sanità, Francesco Storace sarà a Battipaglia proprio per parlare di sanità nel corso di un convegno.
* Intervista resa a Oreste Vassalluzzo, Giornalista professionista, Cronache del salernitano.
MARGARET CITTADINO, Segretaria Provinciale CGIL FP Sanità, con la lettera che segue indirizzata al Presidete della Giuta Regionale Stefano Caldoro, al Direttore generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante, al Presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Annunziata, e ai Segretari delle altre sigle sindacali, ribadisce quanto ha espresso nell’Assemblea Pubblica che si è tenuta sul Comune di Eboli ……….
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Eboli, 19 marzo 2014
MA SEMPRE POLEMICHE FATE, NON VI STA BENE MAI NULLA, APPLAUDITE INVECE HANNO RIAPERTO TOTALMENTE I RPARTI ERA ORA..
Rallegriamoci,stavolta ha vinto la collettività,ma abbassare la guardia sarebbe ingenuo;in un momento storico di difficile contingenza economica,le decisioni dall’alto possono mutare perentoriamente…
…@….Enzo….. Renzo….
Enzino…… piccolino piccolino manovrino manovrato riapertura Urologia Oculistica non penso che ci sia tanto da esultare visto che non e’ solo un di personale ma ??? e. !!””” penso caro Enzino manovrino manovrino manovrato non manovrato non creare troppe aspettative,..
anche io penso che sia un passo in avanti, meglio aperti del tutto che accorpati. Gli ebolitani si lamentano sempre ad ogni occasione.
IL TIMORE E’ CHE SIA TUTTA UNA MESSA IN SCENA PER LE EUROPEE,I PARTITI DI DESTRA NON VORREBBERO UN CALO DI CONSENSI PER LA QUESTIONE OSPEDALI NELLA PIANA,PASSATO IL SANTO,SI RITORNA ALL’ANTICO PIANO,STIAMO VIGILI!
LA DESTRA DELLA DEMAGOGIA FATTA SOLO LORO POLITICA,E’ CAPACE DI TUTTO!
sono pessimista,la vedo una sceneggiata!
è possibile un dietro-front cosi repentino dopo tanto decisionismo?
m’ appare un temporeggiare, che a me non piace..
siamo stati abituati all’inganno, di tutta la politica e ciò ci fa diffidenti!
recita un adagio popolare:chi x bugiardo è conosciuto,neanche se dice il vero vien creduto!”
spero di cuore di sbagliarmi….