Sanità e Ospedali. La sinistra invoca la lotta: Non c’e’ piu’ tempo

Non c’e’ piu’ tempo. E’ l’ora della lotta e della discesa in campo delle popolazioni per la difesa della Sanità pubblica e degli Ospedali.

L’assemblea di lunedì 10 marzo sulla questione della Sanità nella città di Eboli e della Piana del Sele, non lascia più spazio a dubbi contro l’azione devastante del Direttore generale dell’ASL Salerno e dei suoi commissari sguinzagliati sul territorio.

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’assemblea convocata dalla CISL nella giornata di lunedì 10 marzo sulla questione della Sanità nella città di Eboli e della Piana del Sele, – si legge in una lunga nota politica congiunta di Rifondazione Comunista e Sinistra Unita il Movimento politico fondato da Gerardo Rosania – non lascia più spazio a dubbi o a tentennamenti.

E’ l’ora della lotta e della discesa in campo delle popolazioni dei Comuni della nostra Piana interessati dall’azione devastante del Direttore generale dell’ASL Salerno e dei suoi commissari sguinzagliati sul territorio!

Il Direttore generale dell’ASL ha deciso il commissariamento di tutti gli Ospedali dell’area: Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra.

Il Commissario dispone che non si facciano gli straordinari (quelli che servono a fare i turni, non l’ALPI che è altra cosa), i primari che li autorizzano  possono rimetterci di tasca loro. Ma niente assunzioni, per cui:

  • i turni si fermeranno a metà mese, quando per la carenza di personale e la mancanza di straordinario i dipendenti esauriscono i loro orari;
  • nella impossibilità di assicurare i servizi nei giorni successivi occorrerà accorpare sempre di più i reparti, con la conseguenza che sempre di più si abbasserà la qualità della assistenza sanitaria, sempre più gli ammalati cercheranno soluzioni in altre realtà ospedaliere.

Il  Direttore dell’ASL continua a non spiegare dove sarebbe l’aggravio di spesa per l’azienda se invece di spendere 22 milioni di euro per l’ALPI assumesse 440 fra nuovi medici e nuovi infermieri, il che consentirebbe di assicurare maggiore presenza di personale, maggiore assistenza e migliore qualità della risposta sanitaria!

Noi diciamo da anni che il Piano ospedaliero  (la Sanità è altra cosa) di Caldoro e del suo braccio armato in provincia di Salerno prevede la marginalizzazione, se non la chiusura dei presidi ospedalieri della Piana del Sele, spostando tutte le risorse sull’asse  Agro nocerino/ Salerno città/ Vallo della Lucania.

L’obiettivo era, per noi, chiaro fin dal decreto del 2010, quando venne devastata la legge regionale 16 del 2009 inserendo nel progetto Ospedale Unico della Piana del Sele anche Oliveto Citra e Roccadaspide, senza aggiungere nulla a quello che avrebbe dovuto essere il nuovo ospedale. L’obiettivo divenne addirittura lampante col decreto del 2013, quando l’Ospedale Unico scomparve dalle “priorità” della politica sanitaria della Regione Campania e di conseguenza si chiamava quest’area, a cui si negava qualsiasi sicurezza sul futuro, a pagare il prezzo più alto alla politica di “risanamento” di Squillante.

Ora siamo addirittura alla provocazione: si interviene sul personale riducendolo come se ci fosse l’Ospedale Unico,  in presenza invece i di 4 presidii ognuno dei quali non sarà in grado di svolgere alcuna attività di eccellenza. Fin quando sopravviveranno, questi presidii svolgeranno le funzioni di “smistamento degli ammalati“: il paziente andrà negli ospedali della nostra Piana per sentirsi dire a quale struttura ospedaliera della regione (se va bene), o addirittura di fuori regione, deve rivolgersi per le proprie cure.

Ora il gioco è diventato fin troppo evidente: il nuovo piano proposto dal direttore dell’ASL prevede una ulteriore riduzione di personale negli ospedali della Piana (300 dipendenti in meno?)

Dobbiamo anche sorbirci sulla stampa la predica del Direttore generale, che ci ricorda che lui sta facendo gli investimenti: 300.000 € (nientemeno!) sull’Ospedale di Battipaglia e quello di Vallo della Lucania ( manco a farlo apposta).

Peccato che non dica che fine ha fatto la medicina nucleare a Battipaglia, che aspetta di essere rimessa in funzione da oltre un anno ;

peccato che non dica come intende supplire alla situazione (fra il tragico e ridicolo) della radiologia che oggi gravita tutta su Eboli per guasti alle strutture di altri ospedali,per cui tutto si è ingolfato;

peccato che non dica quando ritiene di intervenire sui macchinari di oculistica all’ospedale di Eboli rotti da tempo immemore, cosa che mette in ginocchio quel reparto;

peccato che non dica perchè non si è peritato neanche di andare ad inaugurare il reparto di nefrologia ad Eboli, rimesso a nuovo grazie alla contribuzione dei privati (perfino le porte d’ingresso rotte sono state sostituite con i soldi raccolti fra privati).

Questo e’ il quadro della situazione! Dinanzi ad esso gravissime sono le responsabilità politiche, istituzionali, sindacali!

Ma oggi non abbiamo il tempo per fare dietrologia. Ora abbiamo bisogno dell’unità nella Piana del Sele:  tutti i sindaci ed i Consigli Comunali, tutte le sigle sindacali, tutte le forze politiche, tutti gli operatori sanitari dei vari presidi ospedalieri, tutti i cittadini, per aprire una vera e propria vertenza sulla Sanità nel nostro territorio.

L’unica strada e’ quella della lotta per difendere i nostri  ospedali, a partire per quanto ci riguarda da quello di Eboli. La strada passa attraverso la proclamazione di uno sciopero di tutti centri della piana, con una grande manifestazione unitaria, dalla quale emergano forte alcune parole d’ordine:

  • fine del commissariamento degli ospedali della Piana del Sele;
  • rafforzamento del personale presente nei presidi della Piana per assicurare un livello adeguato di assistenza sanitaria;
  • reinserimento del progetto Ospedale unico della Piana del Sele fra le priorità della Regione Campania;
  • apertura immediata di un tavolo presso la Regione con Caldoro e con i Consiglieri regionali della Commissione Sanità Regionale.

Invitiamo il sindaco di Eboli, come da più parti viene chiesto, a superare una sorta di ” apatia” che lo ha caratterizzato fino ad oggi in questa vicenda, a farsi promotore in tempi strettissimi (già nei prossimi giorni!) di una riunione operativa fra i sindaci, le forze politiche, i sindacati , gli operatori sanitari, al fine di organizzare una manifestazione di protesta.

Non c’e’ più tempo! Attivarsi dopo che i nostri ospedali saranno stati ridotti ai minimi termini non servirebbe a nulla: distruggere è facile, ricostruire è difficile. Squillante sta facendo, appunto, il lavoro  più facile ed anche più sporco!

Se il sindaco di Eboli vorrà muoversi in questa direzione, lo diciamo già da ora, noi della sinistra ebolitana  saremo presenti.

In ogni caso saremo in piazza della Repubblica, tempo permettendo,la mattina di domenica  16 marzo per affrontare con i nostri  concittadini  la questione dell’ospedale della nostra città e degli ospedali di tutta la Piana .

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APPUNTAMENTO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

Domenica prossima 16 marzo, alle ore 11,30, Rifondazione Comunista, Sinistra Unita e Comunisti Italiani saranno nuovamente in piazza della Repubblica ad Eboli, per una manifestazione pubblica.

Discuteremo di:

  • Avvio  della raccolta delle firme per la presentazione delle liste “Tsipras” per le elezioni europee del 25 maggio. 
  • La situazione dell’ospedale di Eboli e degli ospedali della Piana del Sele alla luce degli ultimi provvedimenti assunti dal direttore dell’ASL Salerno, che tagliano ancora di più il personale nei nostri presidi.
  • La situazione dell’agricoltura della Piana del Sele e le sue prospettive occupazionali e di crescita dopo la riunione tenutasi ad Eboli nell’ aula consiliare il 25 febbraio scorso.
  • La situazione politica cittadina alla luce delle vicende giudiziarie che stanno interessando il Comune di Eboli.
  • La situazione delle opere pubbliche in città dopo il caos creato con gli interventi sulla statale 19 e la mancata risoluzione dei lavori per la costruzione dei parcheggi a via Adinolfi.
  • La situazione di caos negli uffici comunali confermata anche dalla giustezza della critica di Rifondazione e di Sinistra Unita sui fondi della legge per la ricostruzione “dimenticati”.
  • La situazione nelle fabbriche della Piana del Pele e della stessa Pezzullo dove tornano a soffiare ” venti” preoccupanti che parlano di dismissione.

Su questi ed altri temi l’appuntamento è con tutti i cittadini ebolitani, come sta avvenendo ogni mese, in piazza della Repubblica domenica 16 marzo alle ore 11,30.

Eboli, 13 marzo 2014

6 commenti su “Sanità e Ospedali. La sinistra invoca la lotta: Non c’e’ piu’ tempo”

  1. ….@
    ..si armatevi e andate…si spezzate anche qualche ossa…cosi aumenteranno anche le prestazioni del Pronto Soccorso. Ma dove siete stati fino ad ora ….

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  2. I BELLI ADDORMENTATI SI SON SVEGLIATI,ORA TUTTI METTONO IL CAPPELLO,MA PRIMA DOVE ERANO?..LE RESPONSABILITA’ DEL CENTRO DESTRA DI GOVERNO SONO EVIDENTISSIME PERO’,CALDORO E CIRIELLI-IANNONE SU TUTTI!
    GRAZIE TANTE.

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  3. LA GENTE DEVE ESSERE INFORMATA SULLE RESPONSABILITA’,NO A DEMAGOGIE POLITICHE,NO ALLO SCARICA BARILE,LA COLPA E’ DELLA GIUNTA REGIONALE CHE VUOLE TAGLIARE I FONDI…
    CHI GOVERNA A NAPOLI SOTTRAE LA SANITA’ IN PROVINCIA DI SALERNO,QUESTO E’ IL DATO OGGETTIVO CITTADINI!
    MI RACCOMANDO VOTATELI ANCORA ALLA COALIZIONE DI BERLUSCONI!

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