Sindacati contro e tutti contro tutti. DIO salvi l’Ospedale di Eboli

Sindacati contro, Volano gli stracci. Sotto accusa è Melchionda. Ma “Spinelli l’abusivo” resta e il DG spende gli spiccioli e va per la sua strada. AIUTO DIO SALVI L’OSPEDALE.

Malchionda: «Staneremo gli altri Sindacati». Cittadino(CGIL): «Melchionda torni a fare il Sindaco e non il lacchè». Casiello(UIL): «Da prima del commissariamento, abbiamo sempre chiesto l’apertura dei reparti accorpati»

Ospedale di Eboli-foto Politicademenete
Ospedale di Eboli-foto Politicademenete

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Il Sindaco Melchionda torni a fare il sindaco e non il lacchè». – Si legge in una nota congiunta di Margaret Cittadino Per la Segreteria Fp CGIL della sanità, dei Delegati RSU e del Comitato degli Iscritti dell’ASL SA e dei P.O. della Valle del Sele, rispondendo alle considerazioni che il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, aveva fatto nel corso dell’Assemblea pubblica sulla Sanità, che si è svolta lunedì scorso presso l’Ospedale di Eboli organizzata dalla CISL FP.

Melchionda rivolgendosi all’assemblea, in uno dei passaggi del suo intervento, aveva plaudito all’iniziativa della CISL, ed contestualmente accusato gli altri sindacati aggiungendo: “Vanno stanati gli altri Sindacati“. Dichiarazioni che hanno generato proteste a catene e oltre a qulle della CGIL, sono arrivate anche quelle della UIL, che attraverso il suo segretario Provinciale Liborio Casiello in una nota sottolineano come la UIL si sia battuto e non da ora perché, innanzitutto si aprissero immediatamente i reparti accorpati, ma dovendo necessariamente procedere alla Riorganizzazione della rete Ospedaliera in provincia di Salerno, e per quello che ci riguarda, della Valle del Sele, si arrivasse, attraverso un tavolo di confronto regionale ad una definizione equilibrata della rete, dei servizi e delle risorse, tenendo soprattutto conto della territorialità.

Di fatto tutti vorrebbero la stessa cosa, ma ognuno la vuole rappresentare per se e così le risposte sono multiple sebbene gli obiettivi sono comuni. E in risposta all’Assemblea pubblica della CISL, vi sono state diverse reazioni: Quella della politica con il Sindaco di Eboli in testa e dei suoi colleghi di Oliveto Citra e Roccadaspide, Italo Lullo e Girolamo Auricchio, che oltre ad accusare il Commissario Pietro Spinelli e a chiederne la revoca, se la prendono anche con i Sindacati che non hanno partecipato all’incontro; Quella della CGIL che oltre a chiedere la “testa” attraverso una revoca immediata del Commissario Spinelli, chiedono un incontro con Squillante, e ora se la prendono anche con il Sindaco di Eboli per la sua improvvida e quanto mai inopportuna dichiarazione; Quella della UIL che a sua volta chiede un tavolo di discussione regionale per parlare di quello che definiscono “vertenza sanità provinciale” e se la prendono anche loro con il Sindaco Melchionda; Quella del PD in testa con i suoi alleati, IDV, API e l’ultima sigla arrivata di “Eboli Libera“, i quali chiedono la fine della fase commissariale e puntano il dito accusatore contro la destra; Quella di Sinistra Ecologia e Libertà che alla pari degli altri chiede la “cacciata” del Commissario Spinelli; Sembrerebbe che giochino ai quattro cantoni i vari attori che “girano e rigirano” intorno alla Sanità e l’Ospedale.

Antonacchio-A Sparano-Martino Melchionda
Antonacchio-A Sparano-Martino Melchionda

Mentre questi si scambiano i ruoli e non si rendono conto che non si tratta di un gioco ma che è in “gioco” la Sanità pubblica e il destino dei nostri Ospedali, continua l’azione demolitrice di quel che ancora rimane dell’Ospedale di Eboli, nella più totale assenza della destra locale e provinciale: Naturalmente quella destra che si richiama a Fratelli d’Italia, al Nuovo PSI e alla stessa Forza Italia, quella che quando vede la brutta sorte sparisce e si da alla macchia, la stessa che al contrario si sgomita nelle varie passerelle per cercare di accreditarsi verso l’opinione pubblica. Quella destra evidentemente si nasconde o perché condivide in toto i colpi mortali che si sta infliggono alla nostra sanità o nel caso in cui non condivide non ha le palle per accennare ad una minima protesta e dissociarsi dai demolitori. Chiederemo alla bravossima giornalista Federica Sciarelli di dedicare una puntata di “Chi l’ha visto” per aiutarci a trovarli e magare chiedere loro cosa ne pensano, ma poiché evidentemente contano come il due nella briscola, una loro risposta sarebbe scollegata da ogni realtà.

Ma cosa dice Margaret Cittadino della Segreteria Fp CGIL sanità, congiuntamente ai Delegati RSU e al Comitato degli Iscritti dell’ASL SA e dei P.O. della Valle del Sele? Sicuramente di tutto rivolgendosi al Sindaco di Eboli, così come appresso si riporta, poco se non note di principio generale rispetto alla questione centrale della Riorganizzazione della rete ospedaliera della Valle del Sele:

  • Dopo aver chiesto più volte ed inutilmente al Sindaco di Eboli di indire un’assemblea con tutte le istituzioni e le parti sociali (organizzazioni sindacali e associazione degli utenti) nella casa di tutti “il Comune” sulla programmazione e tutela del diritto alla salute dei cittadini della Valle del Sele
  • Il Sindaco che ha contribuito con la sua gestione molto personale allo sgretolamento della sanità pubblica nel suo territorio.
  • Il Sindaco che ha coperto con assoluta complicità le condizioni che hanno reso possibile e all’inizio credibile il commissariamento del presidio ospedaliero di Eboli
  • Il Sindaco che con una mano fa accordi Squillante e con l’altra fa il lacchè di una sigla sindacale che ha cogestito il presidio di Eboli.
  • Il Sindaco che (forse per interesse?) non ha sentito il bisogno di intervenire sullo sfascio dei servizi territoriali (assistenza domiciliare rospi etc.)
  • Lo stesso sindaco non solo è diventato l’agente pubblicitario di una sigla sindacale, ma attacca in maniera falsa, sapendo di dire il falso la CGIL e la UIL e da sempre stanno cercando di tutelare il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Salerno coinvolgendo le segreterie regionali egli interlocutori politico istituzionali del territorio.

    Franco-Musumeci-Margaret-Cittadino-CGIL
    Franco-Musumeci-Margaret-Cittadino-CGIL

Perché tutto questo?

Difende forse solo se stesso e coloro che avevano creato un sistema si sottopotere, sostituito e/o in via di completa sostituzione da un altro sistema similare.

La sanità pubblica di fronte ad un’ attacco così grave da parte della politica governativa e regionale, a fronte dei tagli che colpiscono sempre di più le fasce socialmente più deboli, in un territorio dove regna sovrana la disoccupazione, lo smantellamento delle attività produttive e la perdita della speranza e del futuro, non ha bisogno di lacchè ma, di una classe dirigente politica, medica e sindacale onesta intellettualmente e di cittadini responsabili ed attivi e non spettatori di squallide manovre.

Melchionda torni a fare il sindaco di tutti in quando è sindaco.

La CGIL ed i suoi delegati continueranno a pretendere un confronto serio sulla programmazione, il rilancio e la tutela della sanità pubblica costituita da presidi ospedalieri e servizi territoriali e promuoveranno le alleanze possibili con tutti coloro che sono intellettualmente onesti e con le parti istituzionali deputati alla tutela, alla programmazione e alla gestione del servizio sanitario pubblico nella nostra provincia: Direttore generale dell’Asl, Sindaci dei comuni, lavoratori ed utenti.

Liborio casiello
Liborio casiello

Meno dura ma nello stesso tempo indicativa la posizione della UIL, rispetto alla linea politica che ha assunto privilegiando il dialogo e mantenendo una linea di contatto tra la Direzione Generale, la Direzione Sanitaria, il Commissario e gli operatori della Sanità. E se come si comprende nella nota che segue rivolgendosi al Sindaco Melchionda ritiene che con la riapertura dei Reparti accorpati si possa rilanciare l’Opsedale, non fa cenno minimamente alla revoca di Spinelli, e quasi a sottolineare il cambio di passo, comunica che il responsabile della UIL medici del P.O. di Eboli è il dottor Alfonso Pellegrino:

«La segreteria Provinciale UIL FPL, in relazione a quanto riportato dagli organi di stampa, – si legge in una nota a firma a firma del Segretario Generale Provinciale della UIL Liborio Casiellorelativamente alle iniziative intraprese dai Sindaci dei comuni afferenti all’Ospedale Unico della Valle del Sele ed in particolare alle dichiarazioni rese dal Sindaco di Eboli Martino Melchionda, rappresenta alla pubblica opinione che da prima che l’Ospedale di Eboli venisse commissariato dal Direttore Generale ASL Salerno Antonio Squillante, la UIL in tutte le sue articolazioni (segr. Provinciale, segr. Aziendale, Coordinamento Medici) aveva posto al Direttore Sanitario di Eboli la necessità dell’apertura immediata dei reparti accorpati, attraverso un migliore utilizzo delle risorse a disposizione, quale segnale inequivocabile, al di là delle parole e delle denunce, della volontà comune di mantenere in vita il P.O. di Eboli

La battaglia della UIL, a sostegno del diritto alla salute dei cittadini della provincia di Salerno, ha portato all’apertura di un tavolo di crisi regionale, specifico per la provincia di Salerno, con un primo incontro tenutosi tra le OOSS ed il sub commissario alla sanità della Regione Campania lo scorso 14 febbraio, a conclusione di una fase di mobilitazione che ha visto il nostro sindacato, unitamente alla CGIL, capace di imporre alle istituzioni regionali di ascoltare le giuste rivendicazione del nostro territorio.

La riorganizzazione della rete ospedaliera della provincia di Salerno è un atto ineludibile ma, ed è questa la posizione espressa al Direttore Generale ASL Salerno nella riunione di Roccadaspide da questa O.S., non può essere fatta a spezzoni ma sull’intero territorio provinciale, tenendo conto delle specificità di densità demografica e di caratteristiche di territorio, estremamente diverse tra nord e sud della provincia.

Ripartire dalle questioni vere, che nel caso del P.O. di Eboli sono innanzitutto la riapertura dei reparti accorpati, rappresenta, a nostro giudizio, il terreno di sviluppo di un’azione sindacale  autenticamente ancorata ai veri interessi dei lavoratori e dei cittadini ebolitani.

Antonio Squilante
Antonio Squilante

In tutto questo bailamme il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante con una sua nota stampa, comunicando di aver speso gli “spiccioli” ha dichiarato: “Mentre gli altri fanno inutili polemiche e sterili proteste io continuo il mio lavoro per dare risposte concrete ai cittadini dell’intera Provincia di Salerno investendo, in un momento di grave difficoltà, somme considerevoli. Da parte di questi signori non ho sentito fino ad oggi una sola parola nei confronti dei tagli ai trasferimenti statali che il Governo Centrale ha imposto alla Regione Campania e quindi alla nostra ASL. Lo stesso silenzio assordante si è avuto quando si parla di sblocco del Turnover, tutti chiedono nuove unità lavorative ma facendo finta di non sapere che si rivolgono alla persona sbagliata quando dovrebbero chiederlo al Governo Centrale. Come al solito li sfido a fare qualcosa di concreto per la nostra ASL ma sono consapevole di essere costretto ad affrontare questa battaglia da solo”.

Il DG Squillante si riferisce venerdì della settimana scorsa, quando ha deliberato un importo complessivo di circa 300 mila euro, per l’acquisto delle seguenti attrezzature ed apparecchiature:

  • Una Sterilizzatrice, 2 Elettrocardiografi, Carrelli e Centralina di monitoraggio con tre monitor, un monitor defibrillatore per il Pronto Soccorso del P.O. di Battipaglia;
  • Una Sedia per la sala parto per l’UO di Ostetricia e Ginecologia del PO di Battipaglia;
  • Sistema per manometria per l’UO di Gastroenterologia del P.O. di Vallo della Lucania;
  • Dispositivi di Nutrizione Enterale per le UU.OO. di Neonatologia dei PP.OO. di Battipaglia e Nocera.

Non si aggiunge nessun commento rispetto alle destinazioni di queste spese “eccezionali” per le quali il DG Squillante addirittura ne mena vanto accusando il Governo centrale, bypassando quello Regionale, rivolgendosi a quei “signori” evidentemente attribuendo a quel “Signori” un’accezione negativa perché sono brutti, sporchi e cattivi e perché fanno solo inutili polemiche che si vede: “costretto ad affrontare questa battaglia da solo“.

Il Direttore Squillante inverte i ruoli, a combattere una battaglia sono gli altri, sono gli utenti, e sono gli operatori che si devono difendere dalle sue “manovre” e da quelle dei suoi sottoposti “abusivi tra l’altro“, come nel caso del Commissario Pietro Spinelli, verso il quale un qualsiasi Tribunale Amministrativo (TAR) ne decreterebbe la sospensione prima e la bocciatura dopo, senza nessun appello, sia del ruolo attribuitogli, sia delle funzioni esercitate, e sia degli atti prodotti.

Caldoro-Squillante
Caldoro-Squillante

Tra quei “signori” ci sono tanti cittadini preoccupati per le conseguenze di quei tagli, che la sua gestione sta producendo da oltre un anno, senza arrivare a nessun atto definitivo e concreto, se non ad un Piano che lo Stesso Caldoro pare non abbia avuto il coraggio di approvare, e tra quei “signori” ci sono anche interlocutori politici ed istituzionali, i sindacati e gli operatori della sanità, verso i quali dovrebbe solo portare ascolto più che disprezzo, e cercare di trovare in quell’ascolto le motivazioni del dialogo, e nel momento in cui dovessero arrivare riflessioni sul perché solo gli Ospedali della così detta Valle del Sele perdono 208 posti letto non rispettando quel rapporto di 3 per ogni 1000 abitanti, dare delle risposte concrete, o magari pensare più che agli spiccioli che ha speso per gli Ospedali di Vallo di Nocera e di Battipaglia e non per Eboli, spiegare perché non ci sono soldi per nessuno e ci sono invece 5 milioni di euro per Vallo e 3 per Scafati senza che quest’ultimo li spenda nemmeno, non sapendo nemmeno da dove cominciare. Solo gli stupidi non cambiano mai idea, e poiché si immagina che stupido non è, sarebbe il caso adotti politiche concilianti e di dialogo e soprattutto operative e concertanti ma continue e non saltuarie perché si possa procedere senza che nessuno avverta pressioni o si senta bistrattato.

Allo stesso modo i Sindacati e i politici anziché beccarsi come i polli di Renzo, rivolgano le proprie attenzioni nella direzione politica giusta e individuino i veri interlocutori politici che certo non sono ne il Commissario Spinelli, per il ruolo atipico cui è stato chiamato a svolgere, ne il DG Squillante che siede in quel posto nella sua qualità di manager, sebbene abbia un solo anno di esperienza nel settore della sanità, come egli stesso ha dichiarato nell’Assemblea di Eboli, ma con il Governatore Caldoro, che dovrà in ogni caso convincerci: perché mai i 300 milioni di euro li ha destinati, tra l’altro senza successo, all’Ospedale del Mare di Napoli? Perché mai a Napoli si attribuiscono ulteriori 938 posti letto a fronte di quelli che  il DG no dà a noi? Perché l’anno scorso affidò per 1 milione di euro ad una Onlus la distribuzione con insuccesso, dei presidi per i diabetici a fronte dell’offerta di Federfarma che lo avrebbe fatto gratuitamente? Potrà spiegare pure perché non ha destinato il becco di un quattrino per tentare di fare una sorta di Policlinico che avrebbe lo scopo di mettere in sinergia gli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, ma al contrario si opera e si adoperano tagli come se questa decisione avesse trovato già una sua dignità progettuale ed economica? Perché si esperisce una gara di somma urgenza di 1milione e mezzo di euro per l’intonaco dell’Ospedale di Battipaglia due anni e mezzo fa e pare che ancora non se ne sia visto l’inizio dei lavori? Perché non si è comprato apparecchi fondamentali per mettere in condizione il Reparto di Oculistica di Eboli di poter lavorare e quegli apparecchi sono stati aquistati all’Ospedale di Polla?

In quella circostanza si potrebbero chiedere tante altre cose e sicuramente quei “signori” interlocutori politici, sindacali e istituzionali, potrebbero fare altre domande e mettere sul tavolo tante altre proposte e sicuramente facendo affidamento sul fatto che solo gli stupidi non cambiano idea sicuramente si arriverebbe a soluzioni più giuste.

Questo sarebbe auspicabile, ma purtroppo sappiamo che bisogna affidarci solo a DIO.

DIO SALVI L’OSPEDALE DI EBOLI.

Eboli, 12 marzo 2014

3 commenti su “Sindacati contro e tutti contro tutti. DIO salvi l’Ospedale di Eboli”

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