Fisciano: “Class Action” contro la Gori spa, per gli aumenti delle tariffe

L’Assessore di Fisciano Gioia ha proposto: Una “Class Action” contro la Gori.

La proposta dell’Assessore di Fisciano è stata accolta dall’Assemblea Pubblica dei cittadini e dei Comitati dell’Ato 3 Sarnese–Vesuviano di Castellammare, contro gli aumenti delle tariffe dell’acqua.

Franco_gioia
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

FISCIANO – Costituzione di una class action per contrastare gli aumenti tariffari imposti dalla Gori spa, la società che gestisce il servizio integrato in molti Comuni dell’area Sarnese – Vesuviana, compresa la Valle dell’Irno. La proposta è stata lanciata dall’assessore al bilancio del Comune di Fisciano, Franco Gioia, dal palco del Cinema Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, dove domenica 9 marzo si è tenuta l’assemblea generale dei cittadini e dei comitati dell’Ato 3 Sarnese – Vesuviano nell’ambito dell’appuntamento intitolato “Via La Gori dai nostri Territori”.

A rappresentare il Comune irnino, oltre all’assessore Gioia, c’era anche il sindaco Tommaso Amabile. Insieme hanno partecipato a questo incontro per sostenere, con forza, la battaglia contro la Gori. L’utilizzo di una pratica di azione legale congiunta (class action), è stata individuata da Gioia come uno degli strumenti da mettere in campo per recuperare la maggiorazione delle somme già applicate in bolletta, in maniera del tutto illegittima, provocando l’incremento dei malumori tra i contribuenti.

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“Siamo in prima linea con i comitati – ha detto Gioia dal palco del Teatro Supercinema – abbiamo aderito subito al protocollo d’intesa della Rete dei Sindaci e siamo stati a Roma presso l’AEEG per discutere del ricorso presentato contro l’aumento delle tariffe. Da parte nostra c’è tutto l’impegno nel portare avanti questa battaglia. Inoltre – ha proseguito Gioiafaccio un invito agli altri sindaci ad unirsi e ad aderire al Protocollo d’Intesa siglato a Roccapiemonte e alla Rete che è stata creata. Insieme possiamo riuscire a contrastare il decisionismo unidirezionale della  Gori. – Sulla proposta della class action, Gioia ha riferito – questo strumento serve innanzitutto per contrastare gli aumenti tributari applicati sulle tariffe dell’acqua relativi all’anno 2011, ma anche e soprattutto per dare un segnale forte di contrasto alle imposizioni di questa società che agisce senza rendere partecipi le nostre istituzioni”.

Nel corso del dibattito sono stati affrontati i seguenti argomenti: tariffe alle stelle per sanare i debiti, pari al 13,5% per il solo 2013, che hanno determinato l’aumento della tariffa base da 1,2600 euro a 1,42884 euro al metro cubo, con la previsione di ulteriori notevoli incrementi anche per gli anni a seguire posti in essere dal Commissario Straordinario di ATO3 e autorizzati dall’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas); spartizione partitica delle poltrone nel CDA della società GORI s.p.a., avvenuta senza alcuna consultazione delle amministrazioni locali dell’ambito territoriale Sarnese – Vesuviano; servizio inefficiente, assenza di investimenti, distacchi dell’acqua effettuati fuori da ogni norma di civiltà.

La Rete dei Sindaci, tramite il suo ufficio legale, ha anche provveduto a inoltrare una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli per chiedere la condanna alle apposite sanzioni penali da applicare nei confronti del commissario della Gori per il reato di abuso d’ufficio.

Fisciano, 12 marzo 2014

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