Dall’8 marzo all’8 maggio 2014, Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale “Certosa San Lorenzo”, Padula, parte la rassegna d’arte espositiva DonnArte 2014.
Il Progetto espositivo d’arte visiva “DonnArte 2014”, ideato e curato da Vito Mercurio con intervento critico di Angelo Calabrese, è dedicato alla dimensione culturale della donna del nostro tempo.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
PADULA – Le sale del Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale “Certosa “San Lorenzo” di Padula, Salerno, a partire dalle 11.00 dell’8 Marzo 2014, giorno dell’inaugurazione, e fino all’8 maggio p.v., ospitano una Rassegna d’Arte visiva dedicata alla consapevolezza creativa di Donne che alla ricchezza dei vissuti estetici hanno saputo coniugare l’impegno a costruire umanità in concreta consapevolezza dedita e accreditata maestria.
La Rassegna d’arte attuale, ideata e curata da Vito Mercurio, in prima persona responsabile delle Edizioni Note di Merito, e ben noto per i vari intrecci artistici e le sinestesie tra poesia, musica e pittura, si avvale del contributo critico di Angelo Calabrese, da sempre attento alle forze evocatrici del nuovo, pulsanti nell’arte al femminile, da cui il titolo: “DonnArte 2014″.
Gli argomenti preposti alla fruizione sono decisamente riferiti alle istanze attinenti al corpo e all’ombra dell’esistenza, al fare progettuale che impegna ad un nuovo modo d’essere al mondo. Angelo Calabrese precisa: “Le qualità visibili dell’Arte Donna si estendono alla naturale veggenza che coglie a pieno il senso dei fatti che vita e pensiero esigono per il tempo della continuità. Chi rinnova il divenire vivente, esige sottrarlo alla sopravvivenza e alle stravaganze lontane dal sapere con sapore. Fisicità e spiritualità, testa per pensare, mani per fare e piedi per andare, sono reali motivi che sostanziano DonnArte che dal 2014 sdegna i richiami alle fatine arcitosine e alle streghe arcidiavolesse. E’ l’arte che ci verifica cause di noi stesse, testimoni del nostro tempo,responsabili degli stimoli aperti al forte sentire, al dialogo, al progresso. L’Arte Donna consapevole dell’appartenenza propone e progetta umanità in divenire: chi merita di andare verso non si smemora della madre maestra che lo ha voluto vivo per riprogettare la vita“.
Padula, 9 marzo 2014
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