Il DG dell’ASL SA Squillante ha nominato il dottor Spinelli Commissario Unico degli Ospedali della Valle del Sele. Dure reazioni dagli ambienti politici e sindacali.
E invece dell’Ospedale Unico arriva il Commissario Unico degli Ospedali della Valle del Sele: Grazie Direttore come è buono Lei. Dichiarazioni di Melchionda, Francese, Scotillo, Antonacchio, Sen. Cardiello. Le RSU si incontrano con Calabrese. La CISL Proclama lo stato di Agitazione per lunedì.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO/EBOLI/BATTIPAGLIA – E così, invece di fare l’OSPEDALE UNICO DELLA VALLE DEL SELE il Direttore Generale fa il COMMISSARIO UNICO DELLA VALLE DEL SELE. Con una nota il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante ci comunica che ha provveduto al Commissariamento Unico degli Ospedali della Valle del Sele, estendendo l’incarico del Dottor Pietro Spinelli, oltre che a quello di Eboli anche ai Presidi Ospedalieri di Roccadaspide, Oliveto Citra e Battipaglia. Per Battipaglia, si è trattato di una richiesta specifica del Direttore Sanitario Rocco Calabrese, il quale evidentemente o non se l’é sentita, o non è riuscito, o solo perché non ha voluto prendersi delle responsabilità, o è rimasto straordinariamente colpito dal lavoro del dottor Squillante, ha praticamente abdigato al suo ruolo e si è fatto commissariare.
“In data odierna (5 marzo 2014) – si legge nella nota stampa – il Direttore Generale dr. Antonio Squillante ha disposto, ai fini del controllo e della verifica dei costi del personale e per la razionalizzazione dell’impiego delle risorse umane, che il dr. Pietro Spinelli affianchi, oltre al Direttore Sanitario di Eboli, anche i Direttori dei PP.OO. di Battipaglia, Roccadaspide ed Oliveto Citra, estendendo anche presso tali presidi il modello gestionale implementato con successo presso il P.O. di Eboli.
“Considerato l’ottimo lavoro che il dr. Spinelli – dichiara nella nota il DG Squillante – ha implementato presso il presidio di Eboli, che ci ha permesso su base annua di poter risparmiare quasi un milione di euro, garantendo al di fuori di ogni strumentale polemica i servizi presso il predetto P.O., ritengo utile che il dr. Spinelli affianchi anche gli altri Direttori nel difficile compito di moralizzazione che è necessario diffondere. Per doverosa chiarezza voglio ricordare che l’attività del Commissario Spinelli è svolta a titolo completamente gratuito, oltre a non percepire alcun rimborso spesa e per questo lo ringrazio”.
Facendo ricorso a fantozziane memorie, diciamo al dottor Squillante: Grazie, come è buono lei.
Se il ridicolo uccidesse, sarebbero tutti morti da Squillante a Calabrese e da questi a Spinelli, ma se alla pari del ridicolo uccidesse anche la codardia sarebbe una strage, ma poiché vogliamo che nessuno muoia, ci farebbe piacere che si analizzassero fatti e circostanze, e si operassero scelte innanzi tutto condivise, ma corrispondenti alle Leggi e soprattutto rispondenti a quei due decreti letti evidentemente con lo strabismo di chi riesce a trasformare la realtà anche più evidente, venissero applicati senza “distrazioni”.
Ma se non auguriamo a nessuno di morire, sebbene “attaccati” dal ridicolo e dalla codardia, vogliamo che non muoiano i cittadini che si rivolgono alla Sanità pubblica, e soprattutto, pretendiamo non muoiano i pazienti che si affidano alle cure dei nostri Ospedali, augurandoci innanzitutto che il personale, medico o infermieristico che sia, lavori con serenità e non sia costretto a leggere e scrivere una corposa corrispondenza di comunicazioni incomprensibili e confuse, e scrivere a loro volta risposte comprensibilissime, ma assolutamente ignorate, nella disperata condizione di ottemperare ad “ordini” e “contrordini” o “ordini aggiuntivi” che spesso collidono con le norme vigenti e con il codice etico, ma soprattutto, che possano mettere in pericolo la vita dei pazienti ricoverati, come per esempio: quando, rispetto al Pronto Soccordo, magari si scopre che è stata negata, per esempio, la presenza di un anestesista rianimatore per i casi di pazienti gravi o meno gravi che si recano al Pronto soccorso; o magari in specifiche sedute operatorie si è ritenuto non sia necessario assicurare la completezza della equipe e dell’assistenza facendo a meno degli anestesisti rianimatori; Senza contare l’incomprensibilità e la gravità del danno che si potrebbe arrecare a quei pazienti, in sedute operatorie di dialisi, dal momento che si nega l’apporto di un medico radiologo o di un biologo necessari a quelle operazioni difficili e per nulla procastinabili sugli ammalati ricoverati, a seguito del quale, un banalissimo e probabile ritardo, potrebbe causare danni irriparabili; oppure ancora, ridurre le sedute operatorie pensando di poter programmare anche le emergenze, causando probabili dinieghi di ricoveri indirizzando l’utenza presso altre strutture che quei limiti non hanno, immaginando costi e disagi, ma anche pericolo, se un qualche ritardo oltre la norma causasse altre complicazioni che non escluderebbero la morte del Paziente; Tutto questo è spending review? Oppure accanimento nel perseguire obiettivi, che non seguono necessariamente interessi particolari se non ostinate convinzioni che impedisce di poter affrontare con la dovuta serenità e terzietà argomenti di una delicatezza unica.
Tanto delicati che se dovesse scapparci il morto, e non certo a causa del ridicolo o della codardia, ma a causa di uno di quei provvedimenti, sarebbe veramente grave, anzi gravissimo, e non basterebbe nessuna condanna a ripagare la morte di un essere umano o un danno irreversibile procurato a qualche paziente, così come non basterebbe nessuna cifra di un cattivo risparmio equivalente ad una sola vita umana. Cosa portiamo a giustificazione, la circostanza che il dottor Spinelli non ha percepito nulla per questo incarico che tra l’altro non trova nessun riscontro nella norma? Il non percepire nulla non lo risparmia dalle sue responsabilità di Commissario Unico: presenti, passate e future; così come non lo risparmierebbe da eventuali colpe, se si ipotizzasse, che alcuni provvedimenti, anche se presi in buona fede, potrebbero danneggiare una struttura ospedaliere a vantaggio di un’altra.
Cosa diciamo a giustificazione che si dovevano risparmiare 125mila miserabili euro in due mesi e magari dire anche che un bel pò di Medici e lo stesso Commissario hanno percepito per prestazioni in ALPI i primi centinaia di migliaia di euro, il secondo 84mila euro solo nel 2012 e che lo stesso svolge presso l’Ospedale di Battipaglia alcune prestazioni che pare siano state negate a Eboli? E magari incombono altri sospetti come hanno avanzato Pietro Antonacchio e Raffaele Gaeta della Cisl FP circa una storia di cartellini, come ha dichiarato Antonacchio in proposito: “Spiace che il Commissario di Eboli, non abbia ne diaria e ne rimborso per un incarico che non esiste legalmente, debba timbrare il cartellino e pagare il parcheggio come tutti gli altri dipendenti. Qualora si voglia prevedere una delibera di esonero, per lui e per tutti gli altri, sicuramente non ci opporremo”.
Tutto questo naturalmente esula da qualsiasi giudizio sulle capacità professionali dello stesso, nessuno le ha mai messe in discussione e nessuno lo deve fare mai, sarebbe del tutto inopportuno, ma va detto anche al Commissario Spinelli che le querele, non si preannunciano si fanno e basta, nel caso contrario si tratterebbe di concussione, e poiché nel ruolo che al momento svolge egli potrebbe in qualche modo condizionare o indurre a determinati comportamenti i “sottoposti” ne scaturirebbero altri problemi.
Se le insinuazioni si contrastano con la trasparenza e la chiarezza, alle domande invece si forniscono risposte chiare, precise ed inequivocabili e più si sfugge e peggio è.
Ma senza allontanarci dal problema e valutando che per i quattro presidi ospedalieri, il rapporto posti/letto abitanti, da Pontecagnano ad Agropoli, scende ad 1,32 posti letto per 1000 abitanti., risultando uno dei più bassi d’Italia, ebbene basterebbe solo squesta circostanza perché tutta l’impalcatura venga a cadere, così come una qualsiasi organizzazione dei quattro plessi sarebbe giusta e improcastinabile solo mentre e dopo si sia realizzato l’Ospedale Unico della Valle del Sele, progetto purtroppo naufragato proprio per volontà del Governatore Stefano Caldoro, il quale tra l’altro, è anche Commissario di Governo della Sanità in Campania.
Poiché a fronte delle numerose richieste di incontri, molti evasi e altri del tutto inutili, finalmente si è compreso che di UNICO vi è solo il COMMISSARIO SPINELLI, e al contrario dal “Grande Ospedale” si sarebbe passati ad una ipotesi di realizzazione tra i vari plessi similare al un Policlinico, allora sarebbe il caso nel redigendo Bilancio della Regione Campania, l’ineffabile Governatore Caldoro inserisse questo Progetto e destinasse delle somme. In quell’ottica e con degli euro, si potrebbe programmare e semmmai anche fare dei tagli ma assolutamente mai sulla pelle dei cittadini, verso i quali invece dovrebbe rivolgersi e con le migliori soluzioni ogni manovra.
LE REAZIONI
La notizia del Commissariamento Unico è rimbalzata subito negli ambienti politici e sindacali e nei palazzi della politica e i primi a farsi sentire sono stati: Il Sindaco di Eboli Melchionda; Cecilia Francese Medico e candidata a Sindaco di Battipaglia; I segretari provinciali della CISL e FLP FP, Antonacchio e Scotillo; Il Senatore Franco Cardiello di Forza Italia – PDL, raggiunto telefonicamente..
Martino Melchionda Sindaco di Eboli: “Vogliono chiudere e trasferire i malati a Vallo. Occorre una mobilitazione generale. Le mie preoccupazioni trovano drammatico riscontro, dopo quest’ultimo gesto di Squillante, non c’è dubbio: si vuole chiudere gli ospedali del Sele e traghettare progressivamente i pazienti nell’ospedale di Vallo della Lucania. La situazione peggiora di giorno in giorno: personale sanitario vessato e sottoposto a continue pressioni, reparti drammaticamente depotenziati, continui tagli nei nostri ospedali, a vantaggio di altri.
Non possiamo assistere a tutto questo! L’azione della direzione sanitaria sta compromettendo, in maniera seria e preoccupante, i livelli minimi di assistenza sanitaria nel nostro territorio e la salute dei cittadini. Non si scherza con la salute dei cittadini! Dobbiamo continuare ad opporci con tutte le nostre per non farci stappare i nostri ospedali.
Chiedo ai segretari dei sindacati di indire una mobilitazione del personale ospedaliero, noi faremo la nostra parte mobilitando la cittadinanza. Dobbiamo ribellarci alle scellerate scelte della destra che governa la sanità locale”.
Cecilia Francese, leader del Movimento politico Etica per il Buongoverno e candidata a Sindaco di Battipaglia alle prossime e imminenti elezioni amministrative ha dichiarato esterrefatta: “E se per Eboli la scusa per commissariare era stata lo sforamento del tetto concordato, non si capisce cosa non vada negli altri presidi. Il direttore generale dell’ASL, dott. Squillante, aveva annunciato che il direttore sanitario di Battipaglia, dott. Calabrese (che è lo stesso inviato provvisoriamente ad Eboli a sostituire il sospeso Minervini), favorevolmente impressionato da metodi e risultati di Spinelli a Eboli, aveva “sua sponte” chiesto di essere commissariato per la gestione delle spese del personale a Battipaglia. Dobbiamo pensare che anche i direttori sanitari di Roccadaspide e Oliveto abbiano fatto la stessa richiesta?
Siamo favorevoli ad ogni sana revisione del modo di gestire la cosa pubblica e quindi che guardiamo con interesse anche alla revisione della gestione dei costi della sanità, non siamo però disposti ad accettare di veder penalizzato il nostro territorio su un argomento così delicato come quello della tutela della salute. Fin qui l’operato del commissario, sull’ospedale di Eboli, sta creando problemi operativi (in ragione della drasticità dei tagli imposti) non compatibili col mantenimento degli standard fin qui garantiti. Cosa dobbiamo aspettarci dall’estensione di tali metodi agli altri presidi? Dobbiamo veramente temere che sia stata avviata una manovra complessa che punta all’abbattimento dei costi anche “a costo” di rimetterci l’offerta di sanità del territorio? Del resto, fa pensare il fatto che vengano commissariati i 4 ospedali della valle del Sele
La valle del Sele è un bacino d’utenza che per dimensioni e struttura necessita di una sua autonomia sanitaria, naturalmente inquadrata in un’ottica provinciale, e non può essere ridotta a mera periferia di altri distinti e distanti poli. La salute degli abitanti della valle del Sele non può prescindere dalla presenza di strutture sanitarie riconducibili ad un grande ospedale unico, capace di fornire risposte sanitarie di elevato livello per quanto riguarda sia l’urgenza e l’emergenza ma anche l’elezione. Vigileremo su ogni azione che vada a ledere i diritti dei cittadini di Battipaglia e della Valle del Sele”.
Rolando Scotillo del Sindacato FLP che aggiunge riferendosi : “Da un eccesso all’altro. Il Commissariamento, previsto per la cattiva gestione del personale nel Presidio di Eboli e che ha portato alla sospensione del Direttore Sanitario Minervini, è stato esteso a tutti i Plessi Ospedalieri dell’area della Valle del Sele (Eboli, Battipaglia, Roccadaspide ed Oliveto Citra). L’intento sarebbe di esportare il modello organizzativo che ha portato al risparmio di un milione di euro ottenuto con il Commissariamento di Eboli anche sugli altri plessi ospedalieri.
Allo squilibrio nella ripartizione dei posti letto attuale che penalizza l’area della Valle del Sele, che ha un indice posti letto / abitanti inferiore rispetto alle aree del nord e del sud della provincia che si quantifica in 1,32 posti letto per 1000 abitanti in luogo dei 3 per mille previsti dal Decreto Balduzzi, si sommerà una ulteriore scure di tagli.
Non vorremo che da un eccesso si passi ad un altro. Il personale dei presidi ospedalieri di Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide è sicuramente in grave carenza con l’eccezione di Battipaglia che ha una carenza inferiore. Solo a titolo di esempio, la Medicina di Eboli (32 posti letto) dovrebbe avere dai 18 ai 24 Infermieri e dai 6 ai 9 OSS in luogo dei 12 Infermieri esistenti e dei 2 OSS esistenti: l’assistenza, dunque, non è garantita con gravi rischi per gli operatori e per i degenti. Risparmiare ulteriormente, in questi casi, significa abbassare la qualità delle prestazioni in un modo inaccettabile sulla pelle dei lavoratori e dell’utenza. Il Direttore Generale convochi immediatamente le parti e spieghi quale sarà il futuro dell’area ospedaliera della Valle del Sele prima che sia troppo tardi”.
Pietro Antonacchio Segretario Provinciale della CISL FP stamattina a conclusione della Coferenza stampa ha proclamato lo stato di agitazine: “LA CISL FP DI SALERNO in riferimento all’ultima ipotesi di riorganizzazione della rete ospedaliera dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, ritiene di dover rimarcare alcuni concetti già espressi precedentemente. E’ inutile sottolineare che, per fortuna, dopo anni di discussioni si è addivenuti alla considerazione che l’ospedale unico può essere, all’interno di una dipartimentalizzazione orizzontale e trasversale, una coerente pratica immediatamente realizzabile, se e qualora si decida di affrontare il problema in un’ottica di valorizzazione delle eccellenze e delle specialità e di razionalizzazione delle duplicazioni esistenti per evitare ulteriori sprechi derivanti da vecchie logiche clientelari cui seguivano proliferazione di incarichi, allo stato difficilmente sostenibili.
Purtroppo bisogna prendere in seria considerazione, per le ragioni che passeremo ad esporre, che la ipotesi elaborata, per quanto attiene le nostre semplici osservazioni, non ha valutato il fabbisogno ed i servizi esistenti, non ha in nessun modo valutato la necessità in primis di garantire un’organizzazione dell’offerta territoriale e di prossimità adeguata e la sicurezza degli interventi di emergenza-urgenza. In assenza di tali evidenti peculiarità qualsiasi progetto di riorganizzazione è destinato a naufragare, con grave perdita di qualità dell’assistenza e del numero delle prestazioni. Quello che nei fatti si sta realizzando è una riorganizzazione della rete ospedaliera utilizzando il solo criterio della riduzione del numero dei posti letto, e con ciò si rischia di fare delle scelte paradossali che non garantiscono ai cittadini un’assistenza sanitaria pubblica accessibile, efficiente, efficace e di qualità.
Siamo sicuri che la difesa incondizionata di posti letto non è una strada da perseguire per il solo scopo di realizzare una sanità che risponda ai bisogni dei cittadini, ma siamo altrettanto certi che non si può procedere con criteri prevalentemente ragionieristici. Occorre organizzare e riqualificare i servizi socio-sanitari al fine di offrire le giuste tutele in termini di tempestività e sicurezza, soprattutto nella capacità di trattare le emergenze e rispondere sui territori in cui si vive l’effettivo bisogno di salute, in particolare nelle condizioni di cronicità e fragilità.
Tutto ciò non potrà essere realizzato se non si analizza la realtà nella quale si vuole intervenire, non si garantisce la “contemporaneità” delle riconversioni e del potenziamento dell’assistenza territoriale, e non si coinvolge nel processo la cittadinanza e le organizzazione civiche e di pazienti.”
Franco Cardiello, Senatore di Forza Italia-PDL, promette un intervento nazionale, di investire Caldoro e da un ultimatum di 30 giorni a Squillante: “Si sta andando oltre i poteri attribuiti dalla normativa in materia. Se si pensa di effettuare una spendign review dei costi con queste modalità siamo fuori strada e si rischia di entrare in un vortice contenzioso senza precedenti. Non capisco quale siano le ragioni di questo quadruplo commissariamento, se non quelle di dimostrare che non solo la città di Eboli possa essere oggetto di questo atto.
Consiglio al DG Squillante di riflettere molto su questa decisione ultronea e ritirarla entro 30 giorni. Sarei curioso di leggere una relazione finale sullo stato del commissariamento per capire cosa ha giustificato tale provvedimento. Mi riservo una ulteriore possibilità politica dal punto di vista nazionale.
Chiederò un incontro con il Presidente Caldoro.”
E mentre stamattina le RSU aziendali: la Cgil con Marcello Fulgione; la Uil con Vito Sparano, Vincenzo Romanzi e Alfonso Pellegrino; e la FLP con Rolando Scotillo; si incontravano con il Direttore Sanitario di Eboli Calabrese e il Commissario Spinelli, la CISL FP teneva una conferenza stampa a Salerno nella propria sede, al termine della quale ha proclamato lo stato di agitazione convocando una assemblea di tutti i lavoratori degli ospedali di Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide che si terrà lunedì 10 marzo p.v. alle ore 9,00 presso la sala riunioni dell’Ospedale di Eboli.
Intanto noi riproponiamo i quesiti ai quali non si risponde, quesiti che sono stati avanzati nei vari articoli già pubblicati sperando ci spieghino, come si possa pensare di far passare uno sfascio organizzativo ed economico come un successo, per aver risparmiato i centesimi, mentre sono stati “saccheggiati” 22 milioni di euro per i servizi in Alpi e mentre ci negano i medici e ci negano infermieri, attrezzature e mentre mettono a rischio i servizi minimi di assistenza.
- E’ possibile che con la “politica dei tagli” indiscriminati o mirati che fossero, si siano create le condizioni per ricorrere alle famose prestazioni in ALPI?
- E’ a conoscenza il DG Squillante che l’ASL nominò una commissione che avrebbe dovuto far luce sui milioni di euro percepiti dal Dottor Michele Verrioli per le consulenze che lo stesso era stato autorizzato in 5 diverse strutture ospedaliere della provincia.
- Il DG Squillante è a conoscenza che all’Ospedale di Eboli nel luglio scorso sono stati effettuati furti di vari macchinari per i quali si è poi dovuto spendere altri euro per acquiastarli, oltre al danno causato nel rallentamento delle prestazioni erogate dal Reparto che li aveva in dotazione?
- E’ probabile che vi fossero persone o strutture private interessate perché si rallentassero o si annullassero le prestazioni fornite da quel reparto, è stata mai aperta un’inchiesta interna, sebbene vi fossero dichiarazioni inequivocaboli di alcuni dipendenti?
- Perché si deve necessariamente realizzare un polo delle nascite materno-infantile a Battipaglia, che raggruppi i reparti di ostetricia, pediatria e geriatria, causando di conseguenza chiusura degli stessi a Eboli, e causando altresì una concentrazione e una condizione di affollamento che può solo nuocere e non altro, come pare già sia avvenuto?
- E’ vero che non si è pagato lo straordinario ai dipendenti soprattutto agli infermieri pur avendolo eseguito perché all’Ospedale di Eboli vi era una consolidata carenza di personale, sempre negato dall’Asl?
- Quello straordinario era autorizzato o si è provveduto a non pagare indiscriminatamente anche quello autorizzato?
- E’ a conoscenza il DG Squillante che il primario del reparto di radiologia di Sapri, è arrivato a percepire oltre i 220mila euro nell’anno 2012, e che nel 2010 ne aveva percepiti 364mila 373 euro?
- Quei servizi prestati erano veramente necessari, o solo perché siano stati negati i medici in determinate strutture o Presidi ospedalieri, con la motivazione del risparmio?
- A quanti miliardi di euro ammonta la spesa per l’Alpi dell’anno 2013?
- Quando ha guadagnato il dottor Spinelli nel 2013, e quanto hanno guadagnato quel centinaiuo di medici che hanno prodotto il deficit di bilancio dell’ASL SA per il 2013?
- E’ vero che il dottor Spinelli presta la sua collaborazione nell’Ospedale di Battipaglia?
- E’ vero che nell’esercizio del suo ruolo di Commissario possa anche involontariamente determinare una condizione di svantaggio per l’Opsedale di Eboli a beneficio di quello di Battipaglia o di Vallo della Lucania?
- E’ vero che tra i suoi provvedimenti vi è anche uno che riguarda l’U.O. di Gastroenterologia dell’Ospedale di Eboli?
- E’ vero che il provvedimento di ridurre presso l’Opsedale di Ebolile sedute di endoscopia digestiva da tre a una a settimana, costringe i malati dell’Ospedale di Eboli a doverle fare a Battipaglia, affrontando altri costi?
- E’ vero che caricando l’U.O. di Gastroenterologia dell’Ospedale di Battipaglia, è necessario ricorrere alle prestazioni aggiuntive per le quali il Commissario e Gastroenterologo Pietro Spinelli sistematicamente svolge le sue collaborazioni in quella struttura?
- E’ vero che una singolo intervento non eseguito a Eboli, valutando il trasporto il personale di assistenza, l’ambulanza e le prestazioni che si remunerano a 62 euro l’ora viene a costare esattamente il doppio?
- Se sono vere tutte queste cose come si può pensare che il resto del lavoro svolto sia stato eseguito conserenità e disinteresse?
- E’ così che si intendeva azzoppare l’Ospedale di Eboli?
- E’ il caso che il dottor Spinelli si rimuova subito dal suo incarico?
Eboli, 7 marzo 2014
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