Nella Sanità bisogna evitare sprechi e ottimizzare le risorse, ma non prima di fissare e garantire gli standard. Con 22milioni di Alpi si assumono 400 tra medici e infermieri.
No al commissariamento. I costi di ALPI e straordinari sono la conseguenza della carenza di personale. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: o si assume nuovo personale o si devono accettare straordinari e ALPI.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Cecilia Francese, Leader del Movimento politico Battipagliese Etica per il Buongoverno, da sempre all’opposizione dell’Amministrazione Santomauro e da politico e medico strenua difenditrice dell’Ospedale di Battipaglia, ci ha inviato un lungo intervento, che segue le polemiche che hanno accompagnato il Commissariamento dell’Ospedale di Eboli con la nomina del Dottor Pietro Spinelli, e le relative polemiche si sono innescate allorquando si è venuto a conoscenza che lo stesso Commissario fosse uno di quei medici che ha percepito oltre al suo stipendio di dirigente dell’Unità Operativa di Gastroenterologia dell’Ospedale di Vallo della Lucania, con 4 medici e nessun ricoverato, ha percepito circa 84milia euro con il sistema ALPI, e tutte le coseguenti critiche, che hanno poi portato il Direttore generale ad esultare per aver risparmiato in due mesi, con il lavoro di Spinelli, ben 125mila euro, trascurando che lo stesso mentre riduceva alcune prestazioni all’Ospedale di Eboli le caricava a quello di Battipaglia dove egli “dimenticava” di collaborare, causando costi aggiuntivi, raddoppiandoli, per una banalissima endoscopia, che egli stesso la eseguiva nel corso delle sue collaborazioni a 62 euro all’ora.
(Leggi gli articoli pubblicati su POLITICAdeMENTE:
- ASL Salerno e il SACCHEGGIO dell’ALPI: Chi controlla il Commissario Spinelli?;
- Le “SS” della Sanità, “risparmiano” centesimi e “sprecano” milioni in ALPI;
- FERMIAMOLI!! Grida Fausto Vecchio: Occupiamo l’Ospedale😉
nei quali si riporta tutte quelle verità nascoste o ignorate, ma che ofrono la scusa al Direttore Generale, ora al suo Commissario e a chi li ha nominati e gli consente ancora di operare e di tagliare indiscriminatamente quà e là, ma ignorando altrove e creando, come sostiene molto accoratamente la Francese, disservizi e servizi negati all’utenza che paga le tasse e si aspetta almeno per la salute non vi siano scherzi.
E proprio mossa da queste considerazioni e da quella quanto mai unica nel suo genere, della richiesta del Direttore sanitario di Battipaglia e da poco di Eboli Rocco Calabrese, che avrebbe chiesto al Direttore Generale Antonio Squillante, di Commissariare anche Battipaglia affidando l’incarico allo stesso Spinelli, Moralizzatore alternato, per modo che possa perseguire meglio quel rigore applicato ad Eboli anche a Battipaglia, magari facendo salvo i suoi interessi, profumatamente pagati con il regime dell’ALPI.
Noi ci domandiamo: Calabrese si è arreso, si è consegnato o vuole confessare e chiede l’aiuto del Commissario del Rigore alternato?
“Un comunicato stampa del Direttore Generale dell’ASL Salerno, – si legge nella lunga nota politica di Cecilia Francese leader politico del Movimento Etica per il Buongoverno ed affermatissimo medico, parlando di sanità e di rigore, ma anche di commissariamento e di tagli indiscriminati, ma soprattutto difendendo l’Ospedale non nel senso campanilistico ma come presidio e soprattutto le prestazioni e i servizi, atteso che tutte le mosse fino ad ora compiute dal DG rispondono solo a tagli senza strategie e prospettive – qualche giorno fa annunciava il prossimo commissariamento dell’ospedale di Battipaglia, su richiesta del direttore sanitario del presidio. Sorvolando sui motivi (non precisati nel comunicato) che portano un funzionario a chiedere di essere commissariato nel suo lavoro, riteniamo doveroso esprimere la convinzione che sia opportuno che un’amministrazione si adoperi per evitare sprechi e ottimizzare l’uso delle risorse, ma anche precisare che, in tutti i campi ma soprattutto nella sanità, bisogna prima fissare gli standard che si ritiene di dover garantire e poi eventualmente operare con rimodulazione delle spese.
Leggiamo da sempre – prosegue la Francese – che nel mondo della sanità abbondano gli sprechi e aspettiamo con ansia che gli sprechi vengano eliminati ma assolutamente non siamo disposti, nel nome di questi concetti, ad accettare tagli non ragionati e non condivisi con chi gli effetti di questi tagli deve “subire”.[GDG1] Come movimento civico abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare gli utenti del servizio sanitario e perciò “pretendiamo” che chi ci amministra ottimizzi le spese ma senza penalizzare l’offerta sanitaria.
Se è vero che ALPI e straordinari in eccesso gonfiano i costi della sanità, – chiede Cecilia Francese – è anche vero che è la carenza di personale che obbliga certe scelte. Non si può avere botte piena e moglie ubriaca: o si assume nuovo personale o si devono accettare straordinari e ALPI. Noi di Etica naturalmente siamo favorevoli a nuove assunzioni (si pensi solo al vantaggio di garantire ricambio anche culturale nel personale e al non ritrovarsi tra 10 anni il personale vecchio e dimezzato dai pensionamenti) e abbiamo calcolato che nell’ASL Salerno coi soldi spesi per pagare ALPI e straordinari si potrebbero assumere oltre 400 tra infermieri e medici. In attesa di nuove assunzioni però resta obbligatorio il ricorso ad ALPI e straordinario e non ci piace neppure che si diffonda l’idea che ci sia un mondo di professionisti che illegalmente, immotivatamente, viene pagato in eccesso. Premesso che con nuovo personale il problema sarebbe azzerato di fatto, si proceda pure a rivedere, ma senza criminalizzare “a priori” e soprattutto senza attivare meccanismi che portino a scadimento dell’offerta sanitaria. Se poi qualcuno ha abusato di certi istituti o ha lasciato che qualcuno abusasse si individui e si punisca chi ha colpe e non si penalizzi tutto il personale che lavora con serietà e si tuteli l’utenza e il cittadino che paga le tasse.
Gli ospedali della Valle del Sele – aggiunge la leader di Etica per il Buongoverno – offrono un servizio indispensabile al territorio che non ha senso annichilire pensando di dirottare l’utenza verso altri presidi. Fino a qualche mese fa si parlava con orgoglio e speranza di un futuro Ospedale unico della Valle del Sele. In questa ottica bisogna tornare a ragionare. Per parlare di investimenti sia per quanto riguarda il personale che per quanto riguarda strutture (per esempio ci sono lavori da fare per il decoro e la sicurezza del presidio di Battipaglia) – e quì va ricordato della gara che gli Uffici della Direzione Generale fece, utilizzando il criterio della somma urgenza per l’importo di 1 milione e mezzo di euro, occorrenti al rifacimento dell’intonaco e di alcuni solai, tanto urgenti che sono trascorsi oltre due anni e ancora non se ne vede l’inizio – e strumentazione (la risonanza magnetica ferma da tempo non è ammissibile e ci chiediamo quanto gravi sulla spesa dell’azienda l’incremento di prestazioni in convenzione; ora anche la radiologia ordinaria è semiparalizzata).
Etica per il buon governo senza voler entrare in conflitto chiede dunque all’amministrazione sanitaria di ripensare all’organizzazione della sanità nella Valle del Sele, tornando per un attimo a sentire le istanze di un territorio che, per estensione e numero di abitanti, necessita di strutture sanitarie qualificate, in grado di garantire risposte articolate, che vadano ben oltre l’urgenza e l’emergenza, che non possono né devono rappresentare l’unica mission di strutture con vocazioni da sempre ben diverse.
A completamento di queste riflessioni, – conclude Cecilia Francese – Etica per il buon governo ritiene indispensabile una iniziativa istituzionale che veda affiancati tutti i comuni della piana del Sele (azione sollecitata inutilmente da anni), atteso che la carenza di azione “politica” cittadina ha lasciato che la situazione della sanità degenerasse. E nel frattempo si farà carico di organizzare un primo momento di riflessione sulla sanità cittadina e della Valle del Sele, invitando forze politiche, sindacati, operatori della sanità e soprattutto cittadini-utenti”.
Intanto POLITICAdeMENTE ripropone i quesiti ai quali non risponde nessuno, quesiti che sono stati avanzati nei vari articoli già pubblicati sperando che qualcuno ci spieghi, anzichè menare il can per l’aia, come si può pensare di far passare uno sfascio organizzativo ed economico come un successo, solo per aver risparmiato i centesimi, mentre sono stati “saccheggiati” 22 milioni di euro per i servizi in Alpi e mentre ci negano medici, infermieri, attrezzature e mentre mettono a rischio i servizi minimi di assistenza.
- E’ possibile che con la “politica dei tagli” indiscriminati o mirati che fossero, si siano create le condizioni per ricorrere alle famose prestazioni in ALPI?
- E’ a conoscenza il DG Squillante che l’ASL nominò una commissione che avrebbe dovuto far luce sui milioni di euro percepiti dal Dottor Michele Verrioli per le consulenze che lo stesso era stato autorizzato in 5 diverse strutture ospedaliere della provincia.
- Il DG Squillante è a conoscenza che all’Ospedale di Eboli nel luglio scorso sono stati effettuati furti di vari macchinari per i quali si è poi dovuto spendere altri euro per acquiastarli, oltre al danno causato nel rallentamento delle prestazioni erogate dal Reparto che li aveva in dotazione?
- E’ probabile che vi fossero persone o strutture private interessate perché si rallentassero o si annullassero le prestazioni fornite da quel reparto, è stata mai aperta un’inchiesta interna, sebbene vi fossero dichiarazioni inequivocaboli di alcuni dipendenti?
- Perché si deve necessariamente realizzare un polo delle nascite materno-infantile a Battipaglia, che raggruppi i reparti di ostetricia, pediatria e geriatria, causando di conseguenza chiusura degli stessi a Eboli, e causando altresì una concentrazione e una condizione di affollamento che può solo nuocere e non altro, come pare già sia avvenuto?
- E’ vero che non si è pagato lo straordinario ai dipendenti soprattutto agli infermieri pur avendolo eseguito perché all’Ospedale di Eboli vi era una consolidata carenza di personale, sempre negato dall’Asl?
- Quello straordinario era autorizzato o si è provveduto a non pagare indiscriminatamente anche quello autorizzato?
- E’ a conoscenza il DG Squillante che il primario del reparto di radiologia di Sapri, è arrivato a percepire oltre i 220mila euro nell’anno 2012, e che nel 2010 ne aveva percepiti 364mila 373 euro?
- Quei servizi prestati erano veramente necessari, o solo perché siano stati negati i medici in determinate strutture o Presidi ospedalieri, con la motivazione del risparmio?
- A quanti miliardi di euro ammonta la spesa per l’Alpi dell’anno 2013?
- Quando ha guadagnato il dottor Spinelli nel 2013, e quanto hanno guadagnato quel centinaiuo di medici che hanno prodotto il deficit di bilancio dell’ASL SA per il 2013?
- E’ vero che il dottor Spinelli presta la sua collaborazione nell’Ospedale di Battipaglia?
- E’ vero che nell’esercizio del suo ruolo di Commissario possa anche involontariamente determinare una condizione di svantaggio per l’Opsedale di Eboli a beneficio di quello di Battipaglia o di Vallo della Lucania?
- E’ vero che tra i suoi provvedimenti vi è anche uno che riguarda l’U.O. di Gastroenterologia dell’Ospedale di Eboli?
- E’ vero che il provvedimento di ridurre presso l’Opsedale di Ebolile sedute di endoscopia digestiva da tre a una a settimana, costringe i malati dell’Ospedale di Eboli a doverle fare a Battipaglia, affrontando altri costi?
- E’ vero che caricando l’U.O. di Gastroenterologia dell’Ospedale di Battipaglia, è necessario ricorrere alle prestazioni aggiuntive per le quali il Commissario e Gastroenterologo Pietro Spinelli sistematicamente svolge le sue collaborazioni in quella struttura?
- E’ vero che una singolo intervento non eseguito a Eboli, valutando il trasporto il personale di assistenza, l’ambulanza e le prestazioni che si remunerano a 62 euro l’ora viene a costare esattamente il doppio?
- Se sono vere tutte queste cose come si può pensare che il resto del lavoro svolto sia stato eseguito conserenità e disinteresse?
- E’ così che si intendeva azzoppare l’Ospedale di Eboli?
- E’ il caso che il dottor Spinelli si rimuova subito dal suo incarico?
Alla leader di Etica per il Buongoverno Cecilia Francese, poiché pare che da Eboli su iniziativa del Sindaco Martino Melchionda si vuole portare l’attenzione di questo che accade alla Procura della Repubblica, non resta altro di rendersi disponibile quando con una tradotta si varcherà il portone della Procura di Salerno, per raccontare al Procuratore Capo a quali pericoli si sta sottoponendo l’utenza con questo tipo di gestione della Sanità e se vi sono altri obiettivi che ispirano tutte queste manovre.
Battipaglia, 4 marzo 2014
1 commento su “Cecilia Francese: NO al Commissariamento dell’Ospedale di Battipaglia”