Governo Renzi è al completo, ora si pensi alle cose concrete. Il Consiglio dei Ministri ha nominati 44 sottosegretari di cui 9 viceministri. Campania e Sud mortificati.
Alla Campania nessun Vice Ministro e tre sottosegretari: Del Basso De Caro, Alfano e Manzione. Salta all’ultimo momento la nomina di Vincenzo De Luca alla Coesione Territoriale. Uno schiaffo che preannuncia una “rissa”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento di Ettore Rosato del Coordinatore di AreaDem la componente del Pd che fa riferimento a Dario Franceschini e Piero Fassino e che ha sostenuto Matteo Renzi all’ultimo congresso Nazionale del PD, che commenta favorevolmente la composizione del Governo e la sua ultimazione con la nomina dei sottosegretari e dei Vice Ministri, ritenendo che ora è il momento di dedicarsi ed in fretta, alle cose concrete. Ecco tutti i sottosegretari e i vice Ministri del Governo Renzi (clikkare per vedere le forto)
Sebbene si comprenda l’esultanza e nello stesso momento l’importanza che il Governo, così come si è prefisso, vada ad incidere in maniera significativa su alcune questioni ritenute indispensabili per avviare concretamente la ripresa del Paese, ma soprattutto anche la necessità di colmare il gap che non aiuta affatto e anzi rallenta la ripresa, che c’é tra il Paese e il Mezzogiorno. Gap che se non viene colmato e non si interviene energicamente e in fretta sarà la rovina per il mezzogiorno, tema oggettivamente per nulla trattato sia nell’agenda politica che nella composizione del Governo, confermando la tendenza alla esclusione anche nella nomina dei 44 sottosegretari e 9 dei quali Vice Ministri, di aree importanti del Sud ed in particolare della Campania, sottostimata in ogni circostanza.
Il governo Renzi ha assegnato alla Campania tre sottosegretari e nessun viceministro: il deputato sannita e consigliere regionale del Partito Democratico Umberto Del Basso De Caro, nominato al ministero delle Infrastrutture; dell’irpino Domenico Manzione al ministero dell’Interno; e di Gioacchino Alfano per Nuovo Centro Destra che viene riconfermato. Ha escluso il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, non riconfermandolo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ricordando come l’esclusione sia il completamento di un disegno che lo aveva visto già protagonista nel momento in cui non gli erano state mai assegnate le deleghe per fare pressione e ottenere le dimissioni da Sindaco.
Il Premier Renzi intanto ha tenuto per se la Delega della Coesione territoriale, proprio quella che era stata attribuita dalla prima ora al Sindaco di Salerno, alcuni pensano sia un’attenzione nei confronti di De Luca non assegnarla nessuna, altri dicono al contrario che Renzi ha provato fino in fondo a sostenere De Luca contro gli attacchi del NcD e dei lettiani, altri ancora vedono in questa esclusione un incarico prestigioso extra moenia, altri ancora, i più maligni ritengono sia l’inizio del declino del Sindaco di Salerno.
Sicuramente si è trattato di una esclusione che sottolinea come il Governo parti con il piede sbagliato e come in generale sia stato completato più che pensando alla reale risposta territoriale alla risposta geo-politica. E se da una parte si è ottenuto il risultato di abbassare la media degli anni con la introduzione di tanti giovani vecchi, dall’altra ha abbassato ogni attenzione per il mezzogiorno e per la Campania. Un manrovescio che preannuncia una rissa e che inesorabilmente peserà sul destino degli italiani in generali e soprattutto di quelli del Sud.
di Ettore Rosato
Coordinatore AreaDem
Dopo la fiducia di lunedì e martedì, e il completamento della squadra di Governo con la nomina dei sottosegretari oggi, l’esecutivo di Matteo Renzi può mettersi al lavoro a pieno regime. A lui e alla nuova compagine governativa, di cui fanno parte anche molti nostri amici e colleghi di AreaDem, vanno i nostri migliori auguri per questa scommessa che raccogliamo tutti assieme, che è soprattutto una sfida per l’Italia.
Da qui l’importanza di avere un Partito Democratico unito e forte, che consenta al Governo di poter lavorare con serenità e determinazione. Non possiamo permetterci il fallimento di questa ultima chance per cambiare l’Italia e per riformare la Carta costituzionale: non mi preoccupo del futuro del PD, ma del futuro del nostro Paese.
Al suo insediamento Renzi ha anticipato una stagione di riforme molto serrate: la legge elettorale, che martedì riparte dopo la crisi di governo, con la discussione in Aula; a Marzo il Jobs Act, la modifica del Titolo V e l’abolizione delle Province. Da Luglio, con una parte delle riforme già approvate ed altre avviate, l’Italia presiederà l’Unione europea con maggiore autorevolezza, potendo imporre sul tavolo priorità che riteniamo necessario affrontare: il vincolo del 3% sul deficit/Pil, prima fra tutte.
In Europa, il Partito Democratico è oggi ancora più protagonista, alla vigilia di questo importante e delicato semestre, con l’ingresso nel PSE deciso ieri in direzione nazionale del PD. E’ un’adesione che corona un lavoro iniziato con Dario Franceschini nel 2009 quando al Parlamento europeo abbiamo dato vita al gruppo dei Socialisti e Democratici, che diventa ora la nuova denominazione del partito europeo – a congresso a Roma oggi e domani – allargando la propria identità a tradizioni e culture diverse, come è stato per il Partito Democratico in Italia.
La Presidenza del Consiglio comunica che: Il Consiglio dei Ministri sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Graziano Delrio. Il Consiglio dei Ministri ha nominato 44 Sottosegretari, nei limiti imposti dalla legge. Dei nuovi sottosegretari, 9 assumono le funzioni di Viceministro.
Di seguito la lista dei sottosegretari nominati dal Consiglio dei Ministri: Luca Lotti, Sandro Gozi, Domenico Minniti detto Marco (Presidenza del Consiglio); Angelo Rughetti (Pubblica amministrazione e semplificazione); Maria Teresa Amici, Luciano Pizzetti, Ivan Scalfarotto (Rapporti con il Parlamento e riforme); Gianclaudio Bressa (Affari regionali); Filippo Bubbico, Gianpiero Bocci, Domenico Manzione (Interni); Lapo Pistelli, Mario Giro, Benedetto Della Vedova (Esteri); Enrico Costa, Cosimo Maria Ferri (Giustizia); Luigi Casero, Enrico Morando, Pier Paolo Baretta, Giovanni Legnini, Enrico Zanetti (Economia); Franca Biondelli, Teresa Bellanova, Luigi Bobba, Massimo Cassano (Lavoro); Riccardo Nencini, Umberto Del Basso de Caro, Antonio Gentile (Infrastrutture); Giuseppe Castiglione, Andrea Olivero (Politiche agricole); Silvia Velo, Barbara Degani (Ambiente); Francesca Barracciu, Ilaria Borletti Buitoni (Cultura); Gioacchino Alfano, Domenico Rossi (Difesa); Carlo Calenda, Claudio De Vincenti, Simona Vicari, Antonello Giacomelli (Sviluppo economico); Vito De Filippo (Salute); Roberto Reggi, Angela D’Onghia, Gabriele Toccafondi (Istruzione).
I 9 Vice Ministri. Tra i 44 sottosegretari succitati assumeranno l’incarico di viceministri: Filippo Bubbico (Interni), Lapo Pistelli (Esteri), Enrico Costa (Giustizia), Luigi Casero ed Enrico Morando (Economia), Riccardo Nencini (Infrastrutture), Andrea Olivero (Politiche agricole), Carlo Calenda e Claudio De Vincenti (Sviluppo economico). Il sottosegretario Domenico Minniti detto Marco assumera’ l’incarico di Autorita’ delegata per la sicurezza della Repubblica.
Roma, 2 febbraio 2014
Una rappresentanza molto esigua nel Governo di esponenti meridionali non si era forse mai vista,certo fa riflettere sul peso specifico che le tematiche al sud di Roma avranno nel nuovo esecutivo,come farsesca è la vicenda di De Luca,prima addirittura si caldeggiava come ministro ora neanche sotto-segretario,proprio lui Vincenzo il grande Elettore,che a Salerno nei circoli ha fatto trionfare il giovane premier nelle primarie di partito con maggioranze del 90%,ed ora vien quasi rinnegato dopo tanto lavorio a suo favore.
Vedremo e giudicheremo dai fatti,d’accordo,ma l’abbrivio,almeno da un punto di vista formale non è dei migliori!
Quanta ignava benevolenza… Ci si dovrebbe irritare o quantomeno interrogarsi del perché nel governo che tutti a sinistra definiscono della svolta, manca la Campania, anzi Salerno considerata sempre a sinistra, la provincia simbolo del fare. Diciamoci la verità admin, Renzi boccia il malaffare del PD salernitano e non vuole sporcare la sua immagine pulita (solo l’immagine sia ben inteso) con gente come il bulgaro DeLuca che raccoglie consensi nelle primarie sia che si schieri con i rottamandi che con i rottamatori. Admin, a proposito ma a quanto un bel articoletto sulle ragioni di vaccaro e company? O forse ci sono brogli e brogli e i presunti brogli dei congressi del PDL ti stuzzicano più la fantasia? Ti comprendo… non temere, qua tutti teniamo famiglia.
@morpheus,dici cose giuste nel modo sbagliato,di certo è verificato come questo blog in qualche occasione, non si sia tirato indietro dal criticare il primo cittadino salernitano,come anche non si possono negare patenti simpatie a favore,anche mie.
Senz’altro come dici tu il silenzio assordante su de luca+ che un ossimoro è una verità scomoda per il partito e l’eettorato,e come sottolinea il post, si preannincia baruffa.
Da ultimo auspico un rientro veloce in squadra di un componente della società politica salernitana per dare visibilità ad un territorio, che merita di essere valorizzato NON SOLO A PAROLE,COME TROPPE VOLTE è ACCADUTO!
Salerno con Lui è cambiata,con tanti venditori di fumo,troppe grandi città italiane sono decadute,capto una patente invidia nei suoi riguardi.
Le persone si giudicano sempre per quello che fanno ed in Politica questo principio conta ancora di più: la trasformazione di Salerno è sotto gli occhi di tutti e non si può dire che altre città abbiano avuto sorte simile, soprattutto al sud.
IL PD E IL GOVERNO SI AUTO-DEPAUPERANO SENZA UN UOMO FATTIVO COME VINCENZONE:
Bravo De Luca,continua così,Salerno è una città con un glorioso passato e una buona prospettiva futura,che ha una grande cittadinanza,un grande sindaco e cespugli di pseudo ambientalisti e non,che oggi come dici tu,non consentirebbero nemmeno di realizzare il Palazzo Reale di Napoli,perchè dalla piazza del Plebiscito,non consentirebbe di vedere il mare,o di realizzare il CAstel dell’Ovo,sempre in terra di partenope,è un esempio di come di troppo ambientalismo si muore,ne muore anche l’intelletto!
Qualcuno spieghi al Fico e ai grillini che la partita del cuore NON è una tribuna politica dove vige la par condicio.
Inoltre mettiamo caso che un politico vada a vedere quella partita e viene inquadrato; che si fa? Chiudiamo quel settore? Abbattiamo le gradinate?
Anche il candidato presidente dello stato M5S – Gino strada – dice che è una FOLLIA non far partecipare Renzi alla partita. I grillini sono smentiti dai loro idoli.
Questa polemica è il ritratto di una nazione solidamente avviata verso un default, di un popolo che ha ormai perso il diritto di votare, di un paese che ha ormai rinnegato valori come la libertà e il merito.
p.s.
Aspetto che Grillo lasci qualora non vinca su Renzi. L’ha promesso ed aspetto che lo faccia, ma da un comico cosa ci si può aspettare se non buffonate, del resto la campagna grillina per le europee è stata impostata solo contro Renzi, senza altri argomenti di spessore.