Un vicino accusa, dal Comune acconsentono: ecco come la burocrazia perseguita il cittadino.
Gerardo Esposito costretto a rivolgersi all’avvocato per chiarire la realizzazione di una canna fumaria in via Catania. Dopo mesi di braccio di ferro con l’ufficio Ambiente è stato proposto ricorso straordinario al Capo dello Stato.
di Oreste Vassalluzzo
giornalista professionista
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA. Il caso di una canna fumaria, un focolare, finisce sulla scrivania del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con tutto il da fare degli ultimi giorni, Re Giorgio, dovrà occuparsi anche di quel piccolo comignolo di via Catania, immediata periferia di Battipaglia, che è diventato un “affare di Stato” grazie allo solerzia di un funzionario comunale a cui proprio quella canna fumaria non va giù. Deve essere spenta.
Ma a scatenare tutto questo caos di carte, ricorsi, mal di testa per un cittadino qualunque, è l’antipatia che Gerardo Esposito, questo il nome del nostro cittadino tartassato dalla burocrazia cieca e maligna, ha scatenato in un suo vicino. Un signore che tanto ha brigato, incollerito dall’essere ripreso, rimproverato, per far scomparire quella canna fumaria.
Un bel giorno, poco più di un anno fa, ha deciso, lui, di fare un bell’esposto all’ufficio Ambiente del Comune di Battipaglia perché proprio non gli piace quel comignolo che tira fuori tutto quel fumo. E trova ascolto proprio dal responsabile dell’ufficio Ambiente che immediatamente manda due vigili urbani a casa di Gerardo Esposito, per comunicare che non può più utilizzare il camino per riscaldarsi. Deve stare al freddo, lui e la sua famiglia, perché il focolare non è a norma, inquina e potrebbe creare gravi ripercussioni alle vie respiratorie dei vicini.
Il provvedimento viene notificato con delle prescrizioni. Deve provvedere ad innalzare il comignolo e deve anche provvedere a sistemare un depuratore di fuliggine. Un normale focolare di un’abitazione trattato dalla burocrazia come quello di un forno a legna di una pizzeria. Pensate che qualcuno venga a casa vostra dicendovi che dovete installare un abbattitore di fumi (il più economico del costo di circa 15mila euro) per un camino ad uso casalingo che per quelle poche volte che viene acceso tutto questo fumo non fa o comunque non tale da far innalzare l’inquinamento atmosferico e alterare gli equilibri dell’ecosistema.
E comincia, così, il calvario di Gerardo Esposito e della sua famiglia. Un dialogo impossibile con gli uffici comunali, con quel dirigente dell’ufficio, l’ingegnere Osvaldo Amoroso, sempre determinato a risolvere quel problema di vitale importanza per a salute dei cittadini di Battipaglia. Volete scherzare? Una canna fumaria è come il diavolo per la salubrità dell’aria che respiriamo.
Ma, allora sono irregolari tutte le canne fumarie di Battipaglia? Questo si è chiesto Gerardo Esposito che ha fatto specifica richiesta proprio al Comune di Battipaglia. Tutti i cittadini dovranno istallare un abbattitore di fumi dai costi esagerati o si vedranno (come nei telefilm americani) i sigilli dinanzi al camino di casa nel bel mezzo del salotto.
Una storia legale, perché il cittadino qualunque, di fronte alla prevaricazione della burocrazia, è sempre costretto a chiamare l’avvocato, che è culminata con il ricorso straordinario al Capo dello Stato. Una storia che presenta risvolti anche “comici” seppure nella drammaticità di un atteggiamento del potere comunale, che poco fa sorridere. (continua)
Battipaglia, 2 febbraio 2014
1 commento su “Battipaglia: L’ingegnere, il focolare e il… povero cristo”