L’ex Assessore Lucia interviene sulle Calamità e il rischio esondazione

La richiesta di riconoscimento della calamità naturale, è giustificabile con un evento di carattere eccezionale, ma non è la scelta giusta, è necessaria la manutenzione del reticolo idrografico.

Non si può dare la colpa alla pioggia! I territori, montani, costieri, di pianura sono particolarmente fragili, occorre intervenire sistematicamente e sinergicamente, portando al minimo il rischio di frane, smottamenti, esondazioni, allagamenti.

Vito Lucia
Vito Lucia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento dell’ex Assessore all’Agricoltura del Comune di Battipaglia della Giunta Santomauro Vito Lucia, che ci ha inviato in merito a quello che egli definisce “farsa” sulle calamità naturali relativamente alle esondazioni. – “Oggi – Scrive Lucia – faccio un appello ai Sindaci dei comuni della provincia di Salerno colpita ancora una volta dagli errori del passato.

La richiesta di riconoscimento della calamità naturale, giustificabile con un evento di carattere eccezionale, non è la scelta giusta ed a pagarne le conseguenze è la povera gente che, ad ogni goccia di pioggia che scende dal cielo, si vede costretta ad abbandonare, la propria casa, la propria azienda, i propri terreni.

L’unica arma -per l’ex Assessore Lucia – a disposizione per mettere la Regione Campania di fronte alle proprie responsabilità, quale organo preposto alla manutenzione del reticolo idrografico di sua competenza, è la delibera di giunta regionale n. 410 del 25.03.2010.

L’alternativa per tutti è ricorrere, in via bonaria, o ad un accordo per il risarcimento del danno direttamente alla Regione Campania (perché Essa, negli ultimi anni, ha subito numerose condanne per il risarcimento dei danni conseguenti all’esondazione di corsi d’acqua, con un considerevole esborso di risorse economiche configuratesi nella fattispecie di debiti fuori bilancio); o ricorrere alla vie legali facendo causa presso il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche.

Nel novembre del 2010 alcuni professionisti, a titolo gratuito, hanno compilato centinaia di domande di risarcimento dei danni, ma nessuna di esse, inviate tramite i Comuni, alla Regione Campania, ha avuto un seguito. Questo perchè con la calamità naturale si è accertato che l’evento fu a carattere eccezionale e quindi la regione campania non era responsabile dei danni causati dalla mancanza di manutenzione del reticolo idrografico e della rottura degli argini.

Dobbiamo iniziare a sensibilizzare tutti gli organi preposti alla salvaguardia dei nostri territori ad una politica del fare, che non resti come al solito a guardare impassibile a verificarsi di catastrofi naturali. Non si può ogni volta dare la colpa alla pioggia! Ci troviamo in territori, montani, costieri, di pianura particolarmente fragili in cui occorre intervenire in modo sistematico e continuo, con sinergia e concretezza, cercando di portare al minimo il rischio di frane, smottamenti, esondazioni, allagamenti.

Il territorio è la nostra unica risorsa agroalimentare e turistica, non dimentichiamolo.

Battipaglia, 11 febbraio 2014

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