Non toccate l’Ospedale di Eboli! Grida tutta la sua disapprovazione l’ex Capogruppo PDL Fausto Vecchio.
Vecchio: Mi farò promotore di una delibera consiliare da inviare al Governatore Caldoro per respingere il Piano Ospedaliero presentato dal Direttore Generale dell’ASL SA Squillante, che penalizza la Valle del Sele e in particolare l’Ospedale di Eboli.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “L’ospedale di Eboli, il nostro ospedale, – scrive in un suo intervento politico l’ex Capogruppo del PDL, il Consigliere Fausto Vecchio ora nel gruppo misto, intervenendo sul Piano Aziendale presentato il 4 febbraio scorso dal DG dell’ASL SA Antonio Squillante, e le disastrose ricadute sull’Ospedale di Eboli – è commissariato dallo scorso novembre: il direttore sanitario è stato sospeso dal servizio ed è stato nominato un nuovo Direttore per i plessi ospedalieri di Eboli e Battipaglia.
Immediatamente – scrive Fausto Vecchio – il Commissario ha inaugurato una “politica del terrore” all’interno di quello che è considerato il migliore Ospedale della Valle del Sele e tra i migliori della Provincia di Salerno;l’opera di riorganizzazione, secondo il dott. Pietro Spinelli e il Direttore Generale dell’ASL Antonio Squillante, consiste nel falciare le ore di straordinario per medici e paramedici, senza tenere conto delle necessità dei vari reparti, pur quando ad evidenziare tali bisogni sono i primari.
Va sottolineato che l’uso, talvolta anche frequente, dello straordinario nell’Ospedale di Eboli è determinato dalla gravissima carenza di personale: in media ogni reparto, che dovrebbe avere da 15 a 20 unità infermieristiche, può contare su circa tre medici e soli 9 infermieri, senza personale di supporto (i cosiddetti OSA), per cui, salvo poche eccezioni, il personale medico ed infermieristico è perennemente sotto pressione al punto che chiedere ore di lavoro straordinario spesso rappresenta un problema.
L’”opera risanatrice” del Commissario – aggiunge Vecchio – si è immediatamente concretizzata:
- sono state dimezzate le sedute operatorie
- l’endoscopia digestiva è stata autorizzata ad effettuare una sola seduta settimanale
- il Nido fisiologico da due mesi viene gestito da puericultrici e infermieri che si alternano, senza le due figure integrate
- dal 6.2.2014 i medici del Pronto Soccorso, ove manchi la disponibilità d’accoglienza nel reparto di competenza, non possono più ricoverare temporaneamente gli ammalati presso altri reparti
- Al primario di Nefrologia è stato chiesto di sospendere le attività di dialisi ambulatoriale, nonché le biopsie renali
- All’emodinamica le sedute non possono protrarsi oltre le ore 14, in quanto non è stato autorizzato il pagamento degli straordinari ai tecnici di radiologia che consentivano le sedute pomeridiane
- Singolare è la situazione del laboratorio in cui è stato dimezzato il personale di servizio: Oggi ad Eboli lavorano al mattino 4 o 5 operatori tra tecnici e laureati, mentre a Battipaglia lo stesso turno si effettua con 9 unità di cui 4 in Alpi e due destinate alla lavorazione degli esami urgenti
- I dirigenti dei reparti dovranno predisporre entro metà febbraio un piano ferie per l’anno in corso, che imponga agli operatori di ogni ordine e grado l’utilizzo delle ferie residue entro Giugno. Il che vuol dire, con l’attuale carenza di personale, decretare la paralisi definitiva dell’Ospedale.
- Il commissario si rifiuta di redigere personalmente i turni di servizio, limitandosi ad indicazioni che non rispettano in alcun modo il rapporto tra numero di pazienti e personale infermieristico e sanitario, come indicato nella legge 7301/2001.
In pratica, – prosegue il Consigliere Vecchio – i primari dovrebbero proporre turni di servizio illegali senza che lui ne abbia alcuna responsabilità diretta. Fino ad ora i nuovi turni imposti senza hanno nella stragrande maggioranza dei casi provocato evidenti disservizi. Per alcuni reparti non sono stati autorizzati i pagamenti del lavoro straordinario di dicembre e gennaio. Per gli infermieri il commissario autorizza lo straordinario per un massimo di 20 ore al mese, mentre per gli addetti alle cartelle cliniche le ore di lavoro straordinario autorizzate ammontano a 30 ore mensili.
Questo è il modo – si chiede l’esponente politico – in cui si intende organizzare l’Ospedale di Eboli!
Mi chiedo se, operando con questi metodi, si possano garantire le prestazioni sanitarie per la cura della salute dei cittadini. Di certo non può passare il messaggio che il Commissario Spinelli e il suo dirigente sottintendono a giustificazione del loro operato, ossia che medici e paramedici percepivano compensi straordinari per prestazioni che avrebbero potuto svolgere con pari efficienza nell’orario di lavoro ordinario.
Se in qualche caso nel passato si è abusato di certi meccanismi, – aggiunge Vecchio lanciando una sfida a Squillante e a Spinelli – gradiremmo sapere come, dove e quando. L’atmosfera di tensione che si è creata in tutto il nostro ospedale arriva sino a condizionare l’efficienza dei medici. Non abbiano paura di dichiararlo pubblicamente: noi saremo al loro fianco! Ma anche “in alto loco”, si prendono decisioni a dir poco irrazionali:
- Premesso che solo per l’ospedale di Eboli si chiede la chiusura di reparti, il Direttore Generale dell’ASL Salerno ha presentato il nuovo Piano Sanitario che per il nostro nosocomio prevede la chiusura dei reparti di Ostetricia/ginecologia e Pediatria, mentre, sempre in nome dell’economia e della razionalizzazione si mantengono i reparti di pneumologia sia ad Eboli che a Battipaglia.
Prova di occhiuta razionalità, – e Vecchio mette le varie vicende a confronto per segnalare l’azione subdola del Piano, di chi lo ha redatto e chi lo ha ispirato – la cardiologia resta aperta a Battipaglia, proprio mentre si prevede che Eboli debba diventare un polo cardiologico, anche se con l’emodinamica funzionante fino alle ore 14.
Non vorremmo che tutti questi provvedimenti palesemente privi di logica e di razionalità, finalizzati alla riduzione delle prestazioni specialistiche offerte dal nostro Ospedale, giustificassero successivamente la soppressione del presidio di Eboli, inteso solo come fonte di spesa nell’ambito del famoso ospedale unico...anche perché, dopo il decreto 82 è certo che l’ospedale unico non sarà mai realizzato.
I finanziamenti per esso previsti saranno proporzionali ad un presidio con 226 posti letto che però, essendo distribuito su 4 plessi, costerà una cifra ben superiore a quella finanziate. Questo lo sconfortante panorama che riguarda la cura della nostra salute!
Intanto, – prosegue ancora il Consigliere Vecchio – a dicembre il Consiglio Comunale ha chiesto invano la rapida conclusione del Commissariamento, ma il Direttore Generale dell’ASL di Salerno e il fido dott. Spinelli, con il consenso degli amici ebolitani di Squillante, continuano imperterriti nell’opera di demolizione del nosocomio di Eboli.
E il Consigliere del gruppo misto Fausto Vecchio a conclusione del suo lungo intervento politico si rivolge direttamente ai due principali e ultimi interlocutori “sordi” e “muti” rispetto alle loro responsabilità e suggerisce loro – Al Commissario dott. Spinelli che continua ad assumere le decisioni organizzative del nostro ospedale chiediamo (questa è la volontà espressa dal Consiglio Comunale con la del. N. 89 del 21.12.2013) che ci presenti una relazione dettagliata delle eventuali irregolarità riscontrate e lasci immediatamente questa carica al fine di garantire una serena organizzazione del lavoro del personale medico e paramedico ed il ripristino di una situazione di normalità del nosocomio cittadino.
Chiederò al Consiglio Comunale di adottare una delibera da inviare al Presidente della Regione Campania al fine di respingere il Piano Ospedaliero presentato dal Direttore Generale dell’ASL SA che penalizza la Valle del Sele e in particolare la nostra Eboli”.
Purtroppo il timore di Fausto Vecchio che queste persone stiano toccando l’Ospedale è già superato, perché l’Ospedale di Eboli come gli altri in maniera minore, sol perché quello di Eboli è il più completo, è da tre anni che ci hanno messo le mani su e a furia di manipolare di giorno in giorno ne hanno cambiato le sembianze, mortificando personale e struttura, negando oltre che infermieri e medici, di cui se ne aveva maledettamente bisogno, anche l’acquisto di macchinari semplici ma utili e indispensabili per effettuare il normale lavoro di assistenza e di diagnostica, e in più con la scusa di coprire quello che era uno scandalo nazionale e che non apparteneva più come responsabilità all’Opsedale di Eboli, ma alla Direzione Generale, avendo anche nominato una commissione ad “hoc” che poi ha preso il nome di “Commissione Verrioli“, letteralmente insabbiata, la quale avrebbe dovuto fare luce sulle somme stratosferiche destinate ed incassate dallo stesso medico, si è pensato bene di circoscrivere la questione solo all’Opsedale di Eboli, tralasciando gli altri beneficiari in tutti gli Ospedali della Provincia di somme milionarie da capogiro.
Chi sono quei medici che sono costati 22 milioni di euro per le prestazioni in ALPI? Quanti sono? In quali Ospedali lavorano? Che ruolo svolgono? Con il Commissariamento di Eboli chi si è voluto proteggere? Sicuri che per compensare adeguatamente il lavoro ordinario possa essere riconosciute loro le prestazioni in ALPI? Chi li protegge? Perché la Commissione Verrioli non ha prodotto niente? Chi l’ha insabbiata?
Il Direttore generale Squillante assuma seriamente i suoi abiti da censore e non si abbandoni allo strabismo, così potrà leggere bene anche i Decreti 49, 82 e la Legge 16, e se proprio non riesce a leggere bene, perché come egli stesso ha dichiarato nell’incontro di Eboli: “E’ solo un anno che mi occupo di Sanità” si faccia aiutare da chi nella Sanità c’é stato e semmai, si accorgerà che ha preso più di un granchio, ma anche che si assume più di una responsabilità, e se per caso qualcuno muore, perché in qualche reparto non si è assicurato il minimo livello assistenziale in uomini, strumenti e risorse, ci costituiremo parte civile.
Queste cose andrebbero aggiunte in quella Delibera che il Consigliere Vecchio propone, perché possano diventare atti pubblici dai quali poi non si può più sfuggire e farli pervenire al “coraggioso” Caldoro perché possa prendere il miglior sapone e rilavarsi le mani.
Eboli, 11 febbraio 2014
Chissà perchè alcuni politici “scendono” in “campo” solo adesso…….!!!!!!!
Top chi si rivede! Dopo il Siluro all’amico Minervini rispunta vecchio, trasformista politico di professione. Ma vecchio anziché difendere l’Ospedale insiste sulla fine del commissariamento. interessi particolari?
Salviamolo pure questo disgraziato ospedale ma mi raccomando battetevi anche per evitare che i sindacati si schierino contro i dipendenti vessati, che i dipendenti facciano diligentemente e con professionalità il proprio lavoro, che si evitino reciproche coperture, una battaglia perché l’ospedale di Eboli diventi NORMALE!!!!
Leggendo attentamente l’articolo mi sembra di aver capito che il consigliere Vecchio si sia schierato al fianco del personale medico e “paramedico” nonché al fianco di tutti cittadini, ebolitani e non, che rappresentano l’attuale bacino d’utenza del locale nosocomio, esclusivamente a difesa e sostegno dello stesso Ospedale, detto ciò, invito l’amico Giorgio a rileggerlo.
Incapacità deo politici locali per la chiusura di alcuni reparti dell’ospedale di eboli . Politici sempre gli stessi da quasi un ventennio , , prima carnefici e poi artefice di programmi di salvataggio. Solo una messa in campo di campagna elettorale……. mah chi vi crede?
vecchio con te ci vuole beppe grillo
@ Peccato che povero Ebolitano confonda la normalità, le professionalità e la dedizione al lavoro di medici infermieri tecnici osa personale addetto alle pulizie agli impianti elettrici riscaldamento e sindacato, con un malcostume che più volte e stato contestato da singoli blog sindacato politici che aveva preso il sovravvento sulla cosiddetta “normalità”
Le battaglie si fanno preventivamente non alla fine di un percorso già deciso e condiviso da chi ha diretto l ospedale in questi anni, con il silenzio della politica, è “bello” adesso fare i politici. Converrebbe stare zitti sarebbe più oppurtuno e fareste più bella figura.
@Pietro il grande
Caro lei, prlo a ragion veduto sia come utente di quella struttura sia come testimone di vessazioni a carico di infermieri seri e professionali che ono stati costretti a scappare da eboli, loro eblitani residenti, per prferire altri ospedali lonani da casa.
Non so qule film hai visto o cosa ti dicono (o se fi prte di quella pletora che hai elencato) ma ti dico, e confermo, che al di là delle tante persone serie e professionai – che comunque esistono altrimnti l’ospedle da anni sarebbe sto chiuso – c’è una maggioranza silente di persone che vedono e vivono l’ospedale come un occupificio punto e basta!!
Vorrei essere ottimista come e ma non ci riesco. Beato te!
PECCATO,CHE DOPO SILENZI ASSORDANTI,SI PRENDA POSIZIONE,STRATEGIA?..CONTINUATE COSI!
@ x il caro consigliere avv. Vecchio ….confusione. confusione configurare altro software ….anno 2014 regione Campania governata dal sig. Caldoro nuovo PSI ….centro destra area di tua collocazione x il momento politica dillo a loro di non toccare il nostro P
Osp
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LA SANITA’ ENTRA NELLA VITA DELLE FAMIGLIE,OGNI GIORNO.
L’INDIGNAZIONE DEGLI ESPONENTI DI CONTRO DESTRA CREDO SIA SINCERA,MA RICORDIAMOLO A TUTTI CHE A NAPOLI,A SALERNO STA ANDANDO IN PERENZIONE,CI GOVERNANO LORO,COE’,CHI GOVERNA HA LA STESSA CASACCA DEGLI INDIGNATI DI EBOLI,FACCIANO UNA BATTAGLIA ALTRIMENTI LA CHIUSURA DELL’OSPEDALE SARA’ UNA VERA E MERITATA DEBACLE ELETTORALE,ALTRO CHE LE VICENDE DI MELCHIONDA…
Una MEMORIA racconta.
L’Ospedale di Eboli era un gioiello per la sanità Salernitana. Con l’avvento dei Catto-Comunisti al potere della Regione, della Provincia e dei Comuni, sempre grazie alla FARSA di Tangentopoli, tutto fu stravolto. Con Bassolino, Montemarano, De Mita e don Antonio, famoso Boss di vallo della Lucania, ebbe inizio lo sfascio del nostro Nosocomio. I Catto- Comunisti (Rosania, Melchionda) che hanno gestito il nostro Comune per più di 20 anni, non ebbero il coraggio e le capacità di opporsi al voluto decadimento dell’Ospedale. Tutti si scagliano contro il compagno Stefano Caldoro addebitandogli lo sfascio voluto e creato invece dai suddetti Catto-Comunisti, ai quali si associò il Podestà di Salerno, invidioso del successo ottenuto dai Socialisti nel 92. Bravo Fausto e bravi tutti quelli che si batterono e si battono per il ritorno del nostro Nosocomio agli splendori del passato.
La cosa che più di altre non riesco a comprendere, sia chiaro, mi distanzio da ogni tono polemico, è la differenza tra gli schieramenti politici. Sto cercando in ogni modo di evitare la deriva qualunquista ma credetemi, forse per incapacità di leggere e capire la realtà, non ho la facoltà di categorizzare gli schieramenti considerando sempre la fine della guerra fredda e la caduta del muro.
Non ho la benché minima autorità morale per censurare o bacchettare ma sulla sanità si è inscenata una battaglia talmente ipocrita da procurarmi il disgusto. Siamo arrivati alla necessità di procedere all’amputazione per non aver seguito una semplice terapia a base di antibiotici. Il tutto condito dall’inmancabile inasprimento dei toni considerando la prossimità della tornata elettorale.
Chiedo solo un po di rispetto per chi ha la fortuna di disporre di una normale attività cerebrale, è chiedere tanto?