“Avevamo ragione” dichiarano Cecilia Francese e Etica per il Buongoverno rispetto alla Società Nuova srl. Si è giocata una partita sulla pelle di 46 lavoratori e le loro famiglie.
Sdoppiare la Società e crearne due: da una parte “Alba” che avrebbe dovuto gestire la parte ecologica dell’attività, e dall’altra “Nuova” cui far finta di affidare servizi che, poi, puntualmente le sono stati sottratti è stata un’operazione di prestidigitazione, da “scatole cinesi”!
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Alla luce di quello che sta maturando sulla società Nuova S.r.l., alla luce della legge 174 del 2013, noi di Etica per il Buon Governo, potremmo limitarci a dire: “avevamo ragione!” – Si legge in una nota politica di Cecilia Francese e Etica per il Buongoverno, che interviene sulla vicenda sempre più drammatica della Società “Nuova Srl” e i 46 lavoratori che rischiano di perdere il posto. –
Ma non è questo quello che ci interessa.
Per noi – scrive Etica per il buongoverno – l’importante è che si trovi, finalmente, dopo 4 anni di calvario, una soluzione per 46 lavoratori, 46 famiglie che in questo periodo hanno vissuto nell’incertezza del domani, nel timore di ritrovarsi senza un lavoro e senza un reddito in un periodo come questo di crisi durissima per l’intero Paese, in cui se perdi il tuo lavoro non è facile trovarne un altro!
Per quattro anni il nostro Movimento, – precisa Etica per il Buongoverno – nelle piazze, sui giornali, in Consiglio Comunale, con la nostra leader Cecilia Francese ha continuato a dire che su quella società e sui suoi lavoratori si stava consumando una vicenda impregnata di pressapochismo, di improvvisazione, di cattiveria e di una furbizia degna di ben altra causa.
Cercare di nascondere il debito enorme di “Albanuova“, la cui entità esatta non si è mai conosciuta, nonostante interrogazioni, richieste in Consiglio Comunale, volantini e denunce nelle Piazze (8 milioni di euro? 12 milioni? 18 milioni?) e che nasceva essenzialmente dai mancati pagamenti del Comune di Battipaglia, attraverso una operazione di “prestidigitazione“: sdoppiare la Società e crearne due: da una parte “Alba” che avrebbe dovuto gestire la parte ecologica dell’attività, e dall’altra “Nuova” cui far finta di affidare servizi che, poi, puntualmente le sono stati sottratti. Un’operazione da “scatole cinesi“!
Solo chi, per anni, ha rincorso le farfalle che “l’uomo dei miracoli” lasciava libere di volare di volta in volta, non ha colto il vero obiettivo di quella operazione: liberarsi dell’onere di qualche decina di lavoratori sperando così di “risanare” le casse del Comune di Battipaglia.
Che fine abbiano fatto, comunque, quelle casse, lo abbiamo visto! Amareggia, anche in questo caso, che abbiamo dovuto aspettare che il Commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo, approvasse il rendiconto del 2012 per scoprire 22 milioni di disavanzo! Anche qua: avevamo fatto i nostri conti e quella situazione devastante l’avevamo letta e denunciata in tempi non sospetti; ma all’epoca la brancaleonesca maggioranza santomauriana ci derise, suggerendoci di cambiare lo staff della nostra Consigliera Comunale! Meno male, per Battipaglia, che dopo 4 anni quello staff sta ancora al suo posto e continua a svolgere il suo lavoro di supporto tecnico, mentre chi è dovuto andare a casa sono quelli che con tanta arroganza e sicumera ci deridevano!.
Quella scelta di sciogliere Albanuova non era imposta dalla normativa; quella operazione di sottrarre servizi ed attività alla società Nuova Srl non era imposta dalla normativa; quella operazione di messa in liquidazione di Nuova Srl non era imposta dalla normativa.
Ciò che la normativa non consentiva era quella “cosa”, fra il comico ed il tragico, di assorbire una parte dei 46 lavoratori nel Comune. Operazione che serviva solo a rompere il fronte dei lavoratori della società, perchè non si proponeva di internalizzare tutti i lavoratori ma solo una parte, abbandonando gli altri a se stessi. Il rischio era quello di scatenare una guerra fra disperati, una sorta di “mors tua vita mea“. Quello che rappresentava un altro gioco di prestigio era l’idea di esternalizzare i servizi che avrebbe dovuto gestire Nuova Srl, in modo che le ditte appaltatrici assorbissero i lavoratori di Nuova. Come si fa a ipotizzare che appaltando a ditte esterne i servizi comunali queste, in cambio, avrebbero assorbito i 46 lavoratori di Nuova?
Ora, finalmente, le ultime evoluzioni della normativa fanno pulizia delle interpretazioni più o meno improvvisate di questi anni drammatici e rimettono sul tavolo la vera unica strada: ricostituire una Società unica (la chiamassero come vogliono: “Albanuova” ,”Nuovaalba”!), affidare ad essa tutti i servizi e le attività che la normativa consente; affidarne la gestione ad un manager scelto al di fuori delle logiche di “spartenza” partitica; avviare una gestione fondata sui principi di efficacia, efficienza, professionalità e trasparenza, che ridia fiducia e responsabilità anche agli stessi lavoratori; fare chiarezza sulla situazione debitoria che ci si trascina per colpa del Comune (se si vogliono davvero risanare le finanze comunali!)
In questo modo si ridarà serenità a 46 famiglie battipagliesi e si riassicureranno alla Città servizi importantissimi (è di questi giorni la nebulosa vicenda della pulizia delle caditoie stradali, che il nostro Movimento ha denunciato a piena voce, di cui ne puliamo 1000 su 6000 esistenti e che ogni anno diventano “somma urgenza”, o quello della pubblica illuminazione).
Ancora una volta esprimiamo la nostra piena solidarietà ai lavoratori della Società comunale Nuova Srl, sulla cui pelle si è giocata in questi anni una tragica partita, con l’augurio che, finalmente, la loro vicenda imbocchi la strada che porta ad una soluzione positiva. Noi, comunque, quella vicenda continueremo a seguirla!
Battipaglia, 9 febbraio 2014