Anche l’assessore Gioia si unisce alla protesta della Rete dei Sindaci per contestare gli incarichi assegnati all’interno della Gori, mentre aumentano le tariffe dell’acqua pubblica del 13,4%.
La distribuzione degli incarichi avvenuta nella classe dirigente della Gori, presenta dubbi di legittimità giuridica, in quanto le nomine sono state effettuate dal Commissario Liquidatore on. Carlo Sarro, in proroga da più di un anno solo per l’ordinaria amministrazione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
FISCIANO – Il Comune di Fisciano aderisce alla protesta messa in atto dalla Rete dei Sindaci per l’Acqua Pubblica, nata l’8 luglio del 2013 a Roccapiemonte. L’assessore al bilancio, Franco Gioia, delegato dal sindaco Tommaso Amabile per seguire la delicata vicenda sugli aumenti tariffari imposti dalla Gori spa, ha manifestato sostegno e massima solidarietà per la denuncia esposta dalla Rete dei sindaci per contrastare l’ennesima spartizione verticistica delle poltrone della società GORI s.p.a., avvenuta senza alcuna consultazione delle amministrazioni locali dell’ambito territoriale Sarnese – Vesuviano.
“La distribuzione degli incarichi avvenuta nella classe dirigente della Gori – si legge in una nota della Rete dei Sindaci per l’Acqua Pubblica – presenta più di un dubbio di legittimità giuridica, in quanto le nomine sono state effettuate dal Commissario Liquidatore on. Carlo Sarro, in proroga da più di un anno solo per l’ordinaria amministrazione.
Come già sull’aumento tariffario del 13,4 % varato nell’aprile del 2013 (e impugnato dalla Rete dei Sindaci) – si legge ancora nella nota – un accordo tra i vertici dei partiti si sostituisce alle comunità locali e alle loro amministrazioni, le uniche depositarie della competenze amministrative sul servizio idrico”.
Duro anche il commento dell’assessore Franco Gioia il quale sottolinea “la totale mancanza di rispetto per le regole di distribuzione degli incarichi, che esprime un’evidente disparità di trattamento tra gli enti coinvolti in queste operazioni”. “L’operazione di spartizione – prosegue ancora la nota della Rete dei Sindaci – avviene inoltre nella più totale assenza di prospettive per una società decotta che, nonostante il generoso regalo della Regione Campania (delibera Salva-GORI), non riesce a far quadrare i conti e offre un servizio completamente scadente ed un livello di investimenti privati praticamente nullo”.
Poi un ultimo commento: “La Rete dei Sindaci continuerà ad opporsi a tutte le operazioni che vogliano scaricare sui cittadini i costi di una gestione spartitoria, dissennata e clientelare, continuando a percorrere la strada del superamento della gestione GORI s.p.a. e del ritorno alla gestione pubblica in mano alle amministrazioni locali e ai cittadini, nel pieno rispetto degli esiti referendari”.
Da ricordare che proprio lo scorso mese di gennaio L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con sede a Roma, ha deciso di aprire una istruttoria rispetto alle contestate modalità con cui si è pervenuto all’attuale definizione della tariffa del Servizio Idrico in ATO3.
Intanto l’assessore Gioia ha assicurato che il Comune di Fisciano continuerà a portare avanti il processo di sganciamento dalla Gori (che attualmente gestisce il servizio idrico sul territorio comunale) facendo affidamento a tutte le azioni legali che potranno consentire di riportare il servizio di gestione dell’acqua nell’ambito delle proprie competenze territoriali.
Fisciano, 7 febbraio 2014