Battipaglia: Scatta la Cassa integrazione per 83 operai della Paif

Nel frattempo scatta la Cassa integrazione in deroga fino agiugno per 30 operai di Paif Italia Spa e 50 tra quadri e operai di TermoPaif.

Incontro a Confindustria: Raggiunto l’accordo in Confindustria tra Paif Spa dei fratelli Pastena, lavoratori e sindacati. La proprietà presenterà un nuovo concordato al Tribunale Fallimentare per liquidare Paif Italia Spa e continuare la lavorazione con la TermpoPaif.

 Paif-Battipaglia

Paif-Battipaglia

di Oreste Vassalluzzo
Giornalista professionista
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Cassa integrazione in deroga per 83 dipendenti e la possibilità di presentare un nuovo concordato al Tribunale Fallimentare per tentare di continuare la produzione. In sintesi è questo l’accordo raggiunto ieri mattina alla sede di Confindustria Salerno tra la Paif Spa dei fratelli Pastena, i lavoratori e i sindacati. In sostanza l’azienda si impegna a presentare a stretto giro di posta un nuovo concordato al Tribunale sostanzialmente diverso rispetto a quello che fu già bocciato dal giudice fallimentare.

Un piano che dovrebbe prevedere la liquidazione della sola Paif Spa, la società che ha i maggiori gravami derivanti dai debiti, e la possibilità di continuare la lavorazione con la sola TermoPaif. Nel frattempo i lavoratori, 30 operai di Paif Italia Spa e 50 tra quadri e operai di TermoPaif, andranno in cassa integrazione in deroga fino a giugno.

Se il piano dell’azienda sarà accettato dal Tribunale Fallimentare si potrà continuare la lavorazione presso lo stabilimento TermoPaif di via Spineta e si procederà con una turnazione tra gli 83 dipendenti per coprire le ore di lavoro e consentire a tutti di riprendere l’attività all’interno della storica fabbrica di materiale plastico battipagliese.

A questo punto si è giunti dopo mesi di faccia a faccia e anche una dura assemblea in cui i lavoratori hanno affrontato uno dei fratelli Pastena, Rosario che ha spiegato loro la situazione tutt’altro che rosea che sta affrontando la storica azienda battipagliese. «Per come si è messa la situazione – dice Giovanni Bertolini, rappresentante Cisl della Rsu aziendale -, non potevamo ottenere di più. Siamo sempre in attesa, e questo dovrebbe avvenire davvero in tempi rapidi, che l’azienda presenti, come annunciato, un nuovo concordato al Tribunale Fallimentare che possa garantire da un lato i creditori e dall’altro la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità del lavoro nell’azienda di Battipaglia. La situazione è critica ma siamo fiduciosi in una composizione favorevole della vertenza».

Ieri mattina i lavoratori, in attesa dell’incontro, hanno inscenato un presidio sotto la sede di Confindustria per manifestare tutto il proprio disagio rispetto alle incredibili difficoltà finanziarie che hanno portato l’azienda battipagliese sull’orlo del baratro.

Battipaglia, 28 gennaio 2014

1 commento su “Battipaglia: Scatta la Cassa integrazione per 83 operai della Paif”

  1. Nel 2014 i fallimenti,che gravano in specie sulle aziende minori crescono del 22% sul precedente,ma ora uno spiraglio ipotetico:
    Debiti imprese, la proposta: “Trattamento Alitalia per tutti, salverebbe 70mila aziende”.
    Le piccole aziende sono l’ossatura del mondo imprenditoriale Italiano,e vere aziende decotte sono quelle che continuano a sopravvivere solo grazie ad interventi statali perchè degli amici degli amici,queste,PMI, sono da aiutare non certo quel baraccone di Alitalia o della Rai,in molti casi terreno fertile di rampolli,pagati dai cittadini-polli!
    Lo stesso dicasi per i lavoratori licenziati poiché esuberi! Se il governo adottasse imparzialmente per tutti i lavoratori licenziati, almeno a partire dal 1° gennaio del 2012 in poi (vedi riforme Bersani-Fornero-Camusso”) i “criteri” scelti per gli esuberi Alitalia, non ci avremmo quei 6, 10 milioni di disoccupati che ci abbiamo!

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