L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, aprirà un’istruttoria in merito ai contestati aumenti tariffari imposti dall’ATO3.
Sotto tiro è la Gori. Intanto l’assessore Gioia, che segue per delega del Sindaco di Fisciano la “Vertenza Gori”, insieme alla delegazione della Rete dei Sindaci, legali e Comitati, ha comunicato che prosegue il percorso per la riappropriazione del servizio idrico.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
FISCIANO – L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con sede a Roma, ha deciso di aprire una istruttoria rispetto alle contestate modalità con cui si è pervenuto all’attuale definizione della tariffa del Servizio Idrico in ATO3. Questa l’attesa risposta da parte dell’AEEG dopo l’incontro dello scorso 15 novembre, quando una delegazione della Rete dei sindaci, legali e comitati tra cui figuravano l’assessore al bilancio del Comune di Fisciano Franco Gioia (delegato dal sindaco Tommaso Amabile per seguire la vertenza Gori), il consigliere comunale di Angri Domenico D’Auria e il legale Giuseppe Grauso (che ha curato per conto delle amministrazioni comunali sia le osservazioni sia il ricorso al TAR avverso agli aumenti tariffari), si era recata a Roma per proporre alla stessa Autorità osservazioni in merito agli illegittimi aumenti tariffari determinati dal Commissario Straordinario dell’ATO3, On.le Carlo Sarro.
Nel corso dell’incontro si è illustrato ai dirigenti e funzionari dell’AEEG le rimostranze documentate rispetto agli “illegittimi” aumenti tariffari , pari al 13,5% per il solo 2013 , che hanno determinato l’aumento della tariffa base da 1,2600 euro a 1,42884 euro al metro cubo, con la previsione di ulteriori notevoli incrementi anche per gli anni a seguire posti in essere dal Commissario Straordinario di ATO3 e autorizzati dalla stessa AEEG.
La risposta fornita dall’Autorità, che ha espresso la volontà di aprire un’istruttoria in merito ai contestati aumenti tariffari, è stata considerata un buon risultato frutto anche del lavoro dei comitati per l’Acqua Pubblica che oggi stanno lavorando in collaborazione con i “Sindaci della Rete” nel territorio Ato3 Sarnese-Vesuviano intraprendendo, concretamente insieme, il percorso della dismissione della Gori e del processo di ripubblicizzazione del servizio idrico nel proprio territorio di competenza.
Tra l’altro, il Comune di Fisciano, d’intesa con gli altri enti che hanno formato il fronte comune per riappropriarsi del servizio idrico, ha emanato una delibera di giunta con la quale è stato affidato mandato al presidente pro tempore dell’associazione “Acqua Bene Comune”, Paolo Carsetti, che ha il compito di conferire l’incarico al prof. avv. Marcello Clarich per individuare un percorso giuridico fattibile di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, anche esplorando la strada della liquidazione della Gori e della revoca/risoluzione dell’affidamento in essere al fine di affidare la gestione del S.I.I., individuando i passaggi tecnico amministrativi che gli enti dovranno effettuare.
Se l’esito su questi pareri legali dovesse risultare positivo e conveniente per gli enti aderenti a questa iniziativa, si potrà finalmente avviare la tanto attesa procedura che consentirà ai Comuni di svincolarsi dalla Gori per ottenere nuovamente la gestione del servizio idrico.
Fisciano, 19 gennaio 2014
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