E’ arrivato a Battipaglia il leader moderato dei “Forconi” Mariano Ferro ed è protesta e proposta.
Dopo Bari per la manifestazione contro l’Equitalia”, a Policoro, a Cisterna e Moliterno e poi a Battipaglia e insieme a Tortorella e i “forconi” del posto, ricordando i moti del ’69 cercheranno di lanciare dalla Città capofila della Piana del Sele la “Protesta e le proposte”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Domani arrivano i “Forconi” a Battipaglia. O almeno, nella serata, arriva insieme al loro leader Mariano Ferro l’ala moderata dei “forconi”, che sembra essere quella maggioritaria, quell’ala che senza rinunciare alla protesta avanza anche delle proposte.. una strategia che consente loro di poter girare in lungo e in largo per l’Italia ad organizzare presidi senza essere maledetti dai cittadini, che spesso finiscono per essere le vere vittime dei blocchi. Quindi “presidi e non blocchi“, e quindi “Proposte e Protesta” caratterizzano l’ala moderata che fa capo a Mariano Ferro che si contrappone a quella più confusa e reazionaria di uno degli altri leader dei “Forconi” del Lazio Danilo Calvani, che al contrario di Ferro esprime solo protesta e ne è talmente preso che sprizza livore e astio contro tutti facendo passare sotto silenzio le motivazioni vere che condividono gli italiani e che attraverso i “forconi” vorrebbero portare avanti.
Oggi – fa sapere il “forcone” battipagliese Emilio Tortorella, che tutto è tranne che un casinista e un reazionario, e per questo aderisce al Movimento e all’ala moderata che fa capo a Ferro – sarà a Bari per partecipare ad una manifestazione contro l’Equitalia“, il Killer strozzino degli italiani, poi raggiungerà Policoro e domani dopo Cisterna e Moliterno sarà a Battipaglia e insieme ai “forconi” del posto, ricordando i moti del ’69, valuteremo come lanciare dalla Città capofila della Piana del Sele la “Protesta e le proposte“.
A confermare la linea del Movimento è stato lo stesso Mariano Ferro che in esclusiva ha raccontato a POLITICAdeMENTE quali sono e saranno le strategie del movimento per conquistare la fiducia degli italiani, che spesso nelle proteste estreme non si riconosce e talvolta ne fa anche le spese: “Noi vogliamo portare nelle piazze italiane il disagio non solo dei contadini, – dice Mariano Ferro – ma di tutte le categori che negli ultimi anni stentano a vivere e sono del tutto inascoltate. Vogliamo portare nelle piazze la protesta dell’Italia che lavora, ma vogliamo indicare quali siano le proposte che riteniamo indispensabili si debbano immediatamente prendere in considerazione ed inserire nell’agenda di Governo, e senza snaturare la natura del Movimento e della lotta, abbiamo indicato nel 21 gennaio prossimo la data nella quale il Governo Letta deve dare le risposte alle nostre richieste:
- Sospensione immediata di tutte le procedure esecutive di Equitalia o di altri enti;
- Istituzione di un fondo di garanzia nazionale per tutte le aziende produttive;
- Aumento in busta paga per i dipendenti privati, di 300 euro attraverso la defiscalizzazione degli oneri contributivi a carico dell’impresa;
- Aumento delle pensioni minime e adeguamento delle pensioni di invalidità per garantire un tenore di vita dignitoso tramite il taglio delle pensioni d’oro e delle spese improduttive;
- Riduzione considerevole del costo del carburante per uso professionale nonché dei pedaggi autostradali;
- Tutela del made in Italy.
Con questo non escludiamo l’estensione al resto delle altre categorie che pure soffrono e non escludendo l’accesso al credito”.
E come si fa a non essere d’accordo con Ferro e con il suo Movimento dei “Forconi”, e proprio per questo l’ala moderata fa parlare di se e forse per questo il Movimento, attraverso i più facinorosi, ne rallentano la corsa, fatto sta che indipendentemente dalle aspettative e dalle valutazioni a ribasso degli esperti delle grandi movimentazioni sociali e dagli osservatori e commentatori politici, la stragrande maggioranza degli italiani, così come rileva un sondaggio di Mannheimer, pari all’86% degli italiani si dichiara solidale con la protesta che portano avanti i “Forconi”: circa 1 italiano su 3 è favorevole sia alle finalità della protesta, sia sui metodi del movimento, sebbene fa alcune differenze se si usano metodi estremi, tra questi vi è una percentuale altissima che condividono il tutto (50% tra gli elettori del Movimento 5 Stelle). Un altro 58% di italiani, sebbene dissenta dalle forme concrete e magari esagerate di lotta, manifesta comunque la sua piena solidarietà rispetto alle motivazioni dei “forconi“, che non sono affatto dissimili dal resto delle motivazioni degli italiani per nulla compresi dai Partiti, ma che ancora ricevono il loro voto e dai Sindacati, che ormi non riescono più ad intercettare i bisogni della stragrande maggioranza degli italiani, se non quelli dei propri iscritti e talvolta nemmeno quelli.
Si comprende come i fari siano puntati sul Movimento e si cerca di comprendere anche quali siano le reali intenzioni oltre la protesta, e se queste intenzioni porteranno il Movimento a partecipare alle prossime consultazioni elettorali o continuare ad essere un Movimento. Anche quì Mariano Ferro ha sottolineato come in questa fase la Politica non deve entrarci, se non nella misura in cui il Movimento deve discutere le sue rivendicazioni con il Governo, mediando, e cercarcando di ottenere quante più rivendicazioni è ossibile, ma sempre continuando la protesta e la lotta, e ricorda come sebbene egli abbia avuto un passato di candidato nelle liste del Cavaliere, non ha gradito e se ne è subito discostato nella Manifestazione ultima di Roma, nel momento in cui la Destra, ha tentato di cavalcare ed inglobare la loro protesta, snaturandone le finalità.
E con queste premesse aspetteremo domani sera quello che accadrà e se le vere intenzioni saranno confermate dai fatti e soddisferanno le aspettative che in molti pongono nel Movimento dei “Forconi”. Intanto gli organizzatori, Emilio Tortorella in testa non si sbottonano e non indicano nemmeno il luogo dove avverrà l’incontro, e se l’incontro è solo di preparazione di una strategia più vasta o sarà di lotta e di protesta. Staremo a vedere.
Battipaglia, 14 gennaio 2014