Dal 7 all’11 Gennaio 2014, Complesso monumentale Santa Sofia, Salerno, Teatri Sospesi organizza “Les Forcenes” – sperimentazioni sulle dinamiche del branco “esserci e non esserci”.
Il Teatro scende nelle strade di Salerno e i coinvolge i passanti con il maestro Enzo Mirone, e parte patrocinato dal Comune di Salerno, il workshop sulle dinamiche del branco organizzato da Teatri Sospesi. con il patrocinio del Comune di Salerno.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Dal 7 all’11 Gennaio 2014, presso il Complesso monumentale di Santa Sofia, a Salerno, con il patrocinio del Comune di Salerno, Teatri Sospesi organizza “Les Forcenes” – sperimentazioni sulle dinamiche del branco “esserci e non esserci”, diretto dal maestro Enzo Mirone, di “Malamut unde Malingut teatr”. In quello che può essere considerato il primo workshop ECOnomicamente sostenibile, la città di Salerno si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, dove passanti, cittadini, diverranno attori spontanei di una messa in scena collettiva, dove ciascuno interpreterà una parte non convenzionale e non da copione, nel suo essere sé stesso. Il laboratorio, organizzato con la direzione artistica di Serena Bergamasco e Carlo Roselli di Teatri Sospesi, ha carattere essenzialmente pratico e prevede la suddivisione del lavoro in due momenti complementari.
In una prima fase: Il lavoro di preparazione fisica ed esplorazione delle capacità/possibilità espressive del “corpo libero” si basa, dal punto di vista tecnico, su un tipo di allenamento sviluppato nel corso degli anni con il sedimentarsi e la re-invenzione di esperienze vissute sia nell’ambito della pedagogia teatrale sia e principalmente nel lavoro quotidiano di studio per la messa in scena, fondato su tecniche del corpo a partire dal mimo corporeo all’uso della maschera, dal combattimento all’acrobatica, allo studio intorno alla figura del CLOWN e dei meccanismi del comico e delle tecniche ad essa legati a quelle proprie del teatro di strada e del circo come acrobatica ed equilibrismo.
In una seconda fase: Lavoro sul branco. Su di una solida base tecnica si poggia il lavoro sulla memoria individuale e collettiva che adopera l’esperienza come collante ed il dono-abbandono come mezzo, ed ha come fine ultimo, grazie all’osservazione, allo studio ed alla pratica di comportamenti, dinamiche e interazioni di tipo rituale propri sia degli animali umani che degli animali non/umani, si perseguirà la creazione di un gruppo-branco inattaccabile ma, al contempo, orgogliosamente vulnerabile. Ci si pone come obiettivo non una rappresentazione della vita ma la verità dei processi e delle manifestazioni di cui la vita stessa si alimenta.
Infine, nella terza fase: Studio analitico e messa in opera di scenari, situazioni e testi, elaborati ex novo o preventivamente selezionati che siano, attraverso la pratica dell’improvvisazione, spunto/griglia alle azioni collettive del branco e a quelle individuali allo scopo di impegnare totalmente l’attenzione e la concentrazione fisica ed emotiva dei partecipanti, sempre in bilico, sempre “alle prese” con evoluzioni fisiche ed emotive, appunto, al limite della rovina.
La durata complessiva del laboratorio è di 5 giorni e gli incontri giornalieri prevedono minimo quattro ore di lavoro. Il workshop è rivolto ad attori e non, danzatori e non, musicisti e non, artisti e non professionisti e non. Info 392 363608 – info@teatrisospesi.org
Enzo Mirone, è attore, regista, video-maker, performer (MalamùtundeMalingutTeatr) e musicista (Songs for Ulan/Cesare Basile). Il suo percorso di formazione “artistica” che, tuttora, insegue – esegue con grande slancio ed entusiasmo comprende studio e pratica scenica di diverse tecniche teatrali tra cui il mimo corporeo di Decroux, la Biomeccanica della scuola russa di Mejerchol’d, le specialità del Circo ed, in particolare, quelle del Clown, della maschera della Commedia dell’Arte e della Danza balinese, della Danza Kathakali, dell’Opera di Pechino, delle Arti Acrobatiche e della Musica.
Salerno, 5 gennaio 2014