Crollano i consumi di Natale: gli italiani rispetto all’anno scorso hanno speso l’8% in meno.
La riduzione dei consumi rispetto all’anno scorso è di 600 milioni di euro in meno e se non si vuole rapportarli al 2012, riportandoci al 2007, l’anno che ha preceduto la crisi il crollo è di -7,7 miliardi. E i segnali di ripresa per il 2014 si allungano.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Il Codacons aveva preannunciato che per questo Natale la riduzione dei consumi sarebbe stata del 7,5%, ha dovuto necessariamente rivedere la stima e prendere atto di una ulteriore abbattimento, e in effetti rispetto alll’anno scorso si sono spesi 600 milioni di euro in meno e se non si vuole fare il raffronto con il 2012 se si risale al 2007, l’anno che ha preceduto la crisi il crollo è di -7,7 miliardi.
Il Presidente del Codacons Carlo Rienzi parla di una “Debacle” ed ha ragione anche se ritiene che questi numeri non promettono niente di buono per il 2014 che dovrebbe essere quello che ci porterebbe fuori dalla crisi. I settori più colpiti sono quelli dell’abbigliamento e delle calzature (-17%) ma anche quello degli addobbi per la casa (-10%). Ma la cosa che più preoccupa è il crollo dei consumi alimentari, sebbene all’ultimo momento hanno retto i consumi di cibi e di bevande La coldiretti ha stimato 2,6 miliardi in totale. Un vero e proprio crollo ha toccato i regali da mettere sotto l’albero per i quali, e sempre secondo il Codacons, gli italiani hanno speso il 15% di regalie in meno dello scorso anno. Un dato veramente preoccupante – e non solo per gli esercenti, ma anche perché fornisce un quadro preoccupante dell’economia nazionale se si esamina il calo della spesa natalizia, che è cosa diversa rispetto a quella alimentare che ormai continua da diversi anni e proprio rispetto al 2007 il calo come si è detto è pari 7,7 miliardi di euro.
Quindi anche se gli italiani non hanno per nulla rinunciato al Cenone e pranzo di Natale, hanno però cambiato i consumi riducendo le pietanze ricche come le ostriche, il caviale e champagne, e si sono rifugiati sui a piatti e sulle ricette della ricchissima tradizione culinaria italiana, e così quel quel 92% di italianii che hanno trascorso il Natale in casa, o da amici e parenti, hanno speso 830 milioni di euro per carni, pesce e salumi, 100 milioni per formaggi e uova, 220 per pasta e pane, 450 milioni per spumante, vino e altre bevande, 300 milioni per frutta e verdura, 400 milioni per i dolci, 100 milioni per formaggi e uova.
Una crisi che si attendeva, ma che servicva anche come prova per cercare di intravedere qualche ripresa, ma che si è manifestata con tutta la sua spietatezza nei numeri: la “debacle” dei consumi natalizi, come diceva il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, rileva un calo della spesa per le festività attorno ad un complessivo 8% rispetto allo scorso anno. Ma se i dati del Codacons sono spaventosi, quelli dell”Osservatorio nazionale Federconsumatori, riferiscono di un calo dell’11,4%, per una spesa totale di 3,35 miliardi, con un budget a famiglia pari a 131 euro.
Sembrerebbero contrastanti e lontani, invece sono veramente drammatici e le famiglie hanno raschiato il barile e hanno voluto in qualche modo augurarsi che non tutto è finito, proprio per incoraggiarsi e dare nuove speranze che securamente arriveranno nel 2014.
Roma, 27 dicembre 2013
Vi rendete conto o no che siamo già dentro lo scenario descritto alla perfezione da george orwell in 1984 ?
Anno dopo anno calano inesorabilmente i dati sui consumi,dal 2012 triste,siamo ad un grigio 2013 con un meno 8%,ma forse in alcune zone i dati potrebbero essere peggiori di questi forniti.
Alcuni commentatori autorevoli,istituzionali e associativi affermano che la fase recessiva sia finitta,si dovrebbe invertire l’andamento,in strada si sente invece:”la recessione è finita, comincia la miseria”.
E vai siamo di nuovo tutti ricchi da un giorno all’altro! Questa è il classico giochetto psicologico dei ricchi e di chi sta al potere. Immettono nei media queste bufale in continuazione e a tempismi perfetti, per farci il lavaggio del cervello, ma come fai il lavaggio di cervello a persone che non possono fare nulla perché non ci sta nulla da fare?
Ma questa classe politica non riuscirà a fare mai niente, crea problemi e ogni tanto risolve i problemi da lei stessa creata, ma passi avanti zero. Io per esempio non ci credo che nel 2014 aumenterà il PIL, lo dicevano anche della seconda metà del 2013, risultato: l’ISTAT a Settembre vede al ribasso le stime del PIL.
Mi riallaccio all'”affaire” Parmalat,come contraltare di una crisi sistemica in Italia.
Da subito dicevo che dopo il crac Parmalat avrebbe dovuto essere fatta fallire ed i singoli assets essere messi all’asta e venduti al miglior offerente, ogni singola centrale del latte ed ogni singolo impianto industriale, per pagare almeno in parte i creditori.
Dieci anni fa la bancarotta e la fine dell’impero dei Tanzi.
La fine della gestione Bondi non ha chiuso l’epoca dei tribunali come dimostra la recente inchiesta.
Invece con questa logica di tutelare i c.d. “campioni nazionali” a spese dei contribuenti e dei creditori, si è arrivati a lasciare intatto il gigante, per consegnarlo su di un piatto d’argento ai francesi.
Un altro anno volge al termine ed è tempo di consuntivi per il nostro paese e per ognuno di noi:il 2013 secondo i catastrofisti avrebbe dovuto essere un aborto,per il semplice fatto della pseudo-fine del mondo targata 21/12/2012,ma era solo horror-marketing,di qualche filibustiere che ci ha guadagnato sul calendario Maya.
Le notizie x me + eclatanti:
1) Ratzinger si dimette;
2) Per la prima volta la chiesa riconosce un martire uccise dalla mafia, ossia Don Pino Puglisi;
3) Edward Snowden, la talpa della CIA e il grande fratello spione mondiale?
4) Ucraina, Kiev: vi siete già dimenticati quelle migliaia di persone, la dura repressione, le botte alla giornalista?
e aggiungo,Strage di migranti a Lampedusa.
– Il Movimento 5 stelle sbanca alle elezioni
– Berlusconi viene condannato in via definitiva, parte l’iter per la decadenza
– Addio a don Gallo, il sacerdote genovese muore a 85 anni
Queste cose mi sembrano più importanti almeno di Checco Zelone, del caso Ligresti, di Renzi Segretario e pure del nuovo pontefice.
Il personaggio dell’anno ? L’interprete “creativo” al funerale di Mandela.
Con tutte le cose brutte che succedono, sarebbe bello che ci fosse,ogni volta, una sua traduzione in modo di farci almeno un po’ ridere.