L’artista e poeta Alfonso Vocca sbarca su Marte. Una sua poesia insieme ad altre 2 ispirate al modello giapponese Haiku, a bordo del Satellite Maven della NASA, rappresenterà la Terra sul Pianeta Rosso.

MAVEN è stato lanciato a bordo del vettore Atlas il 18 novembre scorso, per raggiungere Marte nel settembre 2014. Il Progetto delle poesie per motivare ed ispirare le nuove generazioni verso i nuovi obiettivo dell’era spaziale per i prossimi due decenni.

di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

EBOLI – “Siete dotati di una vena poetica che non avete mai potuto sfruttare al meglio?” Era la domanda che la NASA ha fatto nel suo bando per dare la possibilità a giovani e meno giovani di esprimersi scrivendo una poesia, vergata dal proprio nome e cognome, per inviarla su Marte grazie al satellite Maven, che l’Agenzia Spaziale americana ha lanciato con l’intento di studiare l’atmosfera marziana. Infatti MAVEN è l’acronimo (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) ed è un satellite progettato, appunto, per studiare l’atmosfera di Marte, con l’obiettivo di scoprire che fine hanno fatto l’acqua e altri gas che in passato erano presenti sul pianeta rosso.

Perché un articolo sul Satellite Maven? Perché a quell’invito ha risposto il nostro concittadino Alfonso Vocca, che non è più tanto giovane, ma che non ha mai fatto sparire quel “fanciullino” che c’é dentro di lui e che spesso noi tutti, facendo molto male ce ne disfaciamo, pensando di essere cresciuti e distruggendo quella vena di gioventù che consente anche di fare di tanto in tanto delle follie.

E così Alfonso Vocca ha raccolto quell’invito ed ha risposto al Bando, e la sua poesia in modello Haiku è stata scelta fra tante che sono state inviate da tutto il Mondo insieme ad altre due, e sarà inserita nel DVD che il Satellite MAVEN porterà su Marte e porta sul Pianeta Rosso quella vena artistica e quella della tecnica razionale del fare, e dello studio sui numeri che sono le caratteristiche che sembrerebbero collidere e colliderebbero in qualsiasi persona, ma non in Alfonso Vocca, che al contrario riesce a fonderle e a farle convivere sia nell’uomo fantasioso, triste, e romantico, e sia nell’uomo razionale, tecnico e pratico.

“Grazie ancora per la condivisione di un po ‘di voi stessi in previsione del prossimo lancio di Maven per Marte! – si legge nel messaggio di ringraziamento che l’Organizzazione Maven della NASA gli ha inviato prima del lancio – Come si può vedere nell’immagine allegata (credito al Kennedy Space Center), la tua arte, haiku, e nomi di osservazioni sono state salvati nel DVD speciale e attaccato alla sonda MAVEN in preparazione per il lancio! 

Finestra di lancio di MAVEN si apre il Lunedi, November 18 maggio 2013, alle 1:28 Eastern Standard Time (EST). Ci auguriamo che ti unirai a noi praticamente! Lunedì, 18 novembre, la copertura televisiva della NASA del lancio avrà inizio alle 11:00 EST e concludere dopo la navicella MAVEN ha separato dalla Atlas V, che avviene circa 52 minuti dopo il lancio.

La copertura in diretta del lancio sarà effettuato su tutti i canali televisivi della NASA. Per informazioni NASA Television downlink, informazioni di pianificazione, e streaming video, visitare il sito: http://www.nasa.gov/ntv. Ulteriori informazioni si possono trovare anche presso http://lasp.colorado.edu/home/maven/features-news/events/.”

MAVEN è stato lanciato a bordo di un vettore Atlas-401 lunedì 18 novembre 2013, alle 19:35 (ora italiana) e dovrebbe raggiungere Marte nel settembre 2014. Gli scienziati americani, bandendo l’insolito concorso internazionale di poesia seguendo il modello Haiku, miravano a che il progetto tendesse a motivare ed ispirare le nuove generazioni verso i nuovi obiettivo dell’era spaziale per i prossimi due decenni, che mirano a dare quelle risposte che da sempre l’uomo vuole, per ritrovare le sue origini e per conoscere il segreto della vita sulla Terra, nei modi e nelle forme a noi conosciuti.

Ma che cosa è il Modello Haiku? E‘ Componimento poetico giapponese composto da soli tre righi di: 5 sillabe; 7 sillabe; 5 sillabe; e la terzina inviata da Alfonso Vocca alla NASA era: I primi cinque; Primi due tre cinque; Sette undici. E così la motivazione della prescelta: I numeri primi sono il linguaggio dell’universo. La terzina (sono state solo tre le terzine prescelte in tutto il mondo), e quella di Vocca è stata inserita nel dvd che la navicella spaziale ha recato con sé su marte nel lancio che è avvenuto il 18 novembre 2013 scorso.

Da oggi su MARTE oltre alla tecnologia italiana c’é con Alfonso Vocca anche la poesia e c’é un italiano di Eboli, e così se dovessero esserci altri mondi e altri esseri viventi, quando ammarteranno troveranno un pò di noi, Succederà? Noi ci auguriamo di si e ci auriamo ancor di più siano pacifici e se hanno ragginto livelli di civiltà molto più evluti di noi, ce li insegnino.

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ALFONSO VOCCA

Nel 1956 consegue la maturità classica e nel 1960, interrotti gli studi universitari di architettura, consegue a Napoli il diploma di maturità artistica.

Dal 1962 è ordinario di Educazione Artistica nella Scuola Media M.Ripa di Eboli. Dal 1960 ad oggi ha sviluppato la sua attività artistica di operatore estetico compiendo viaggi di studio in Italia e all’estero e aggiornandosi sulle esperienze degli ultimi vent’anni nel campo delle arti visive.

Opere sue di pittura e scultura sono presenti in collezioni private e pubbliche e materiale di documentazione fotografica ed articoli esistono in riviste nazionali ed internazionali, quali Art Dimension, Data, Ottagono, ecc.

Svolge oggi attività di designer proponendo suoi brevetti e novità tecniche. Come progettista e modellista realizza prototipi-studio di prefabbricati per insediamenti urbani, per serre e tende, studi di strutture soprassuolo, studi di meccanismi, studi topologici e morfologici, per semoventi in genere, studi su movimenti (alibattente, reptazione, …).

Tra l’altro i suoi interessi si polarizzano, in matematica, sulla Teoria dei numeri, e in architettura sui sistemi poliedrici fondamentali. Nel 1977 pubblica ”I numeri: ricerca su – parte prima – ” (segnalazione su ‘Le Scienze’ – ed. it. di Scientific American – , febbraio 1978, n. 114, e copia conservata nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei).

Nel luglio 1977, presso lo studio Ove Arup & Partners di Londra, tiene una relazione sui suoi nodi per griglie spaziali. Tale tema è la base della prossima pubblicazione ”Toward the most ‘natural’ system in space structures”.

Attualmente le sue ricerche, come ‘designer bionico’, sono incentrate sulle schiume, le bolle, le superfici minime, le spugne, i poliedri stellati, i cristalli e le molecole in genere, e sono volte ad approfondire la comprensione delle strutture fisiche naturali, in fasi di accumuli pluridirezionali, spiraliformi e/o in fasi di dilatazioni-crescite e/o di riduzioni-contrazioni, in particolare dei sistemi morfologici organici e inorganici, dai biochimici ai biologici.

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Eboli, 3 dicembre 2013

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