La politica: Sbarcano a Salerno i circoli verso la costituente che si terrà a marzo a Roma.
Il Segretario provinciale de La Destra Lucarelli: «Siamo tornati e saremo di destra, punto e basta».
di Oreste Vassalluzzo
BATTIPAGLIA – La fiamma dei cuori neri salernitani arde ancora. I simbolo, la casa degli ex missini, il partito di Alleanza Nazionale, quel movimento rinnovatore della destra italiana che già nel 1970 l’ex segretario del Movimento Sociale Giorgio Almirante voleva formare, sta per tornare sulla scena politica italiana. Dal 20 novembre, dopo la manifestazione di Roma, è avviata la costituente per la nuova Alleanza Nazionale. E il movimento sbarca anche a Salerno e nella sua provincia.
A marzo ci sarà l’assemblea costituente del “nuovo vecchio” partito e si è avviata la costituzione dei circoli cittadini senza un vertice provinciale e regionale. Dal basso inizia la nuova scalata del popolo di destra che smessi i panni dei partitini da prefisso telefonico ora affrontano la sfida di una unità ora possibile occupando uno spazio politico lasciato disarmato dalle nuove formazioni di centrodestra. Non parlate di centrodestra al segretario provinciale de La Destra Fausto Lucarelli. «Vogliamo creare un partito di destra, punto e basta» vi risponderà.
La portavoce della costituente è Adriana Poli Bortone, il responsabile organizzativo è Roberto Buonasorte. Francesco Storace, assieme ad altri compagni di partito e formazioni di destra, hanno deciso di tentare questa strada in salita per uscire dal “ghetto” politico in cui è piombata La Destra. A bordo è stato caricato anche il movimento di Gianfranco Fini, colui che ha distrutto la casa dei cuori neri, quel Futuro e Libertà che ora è ridotto al lumicino. C’è un ostacolo però. Il simbolo. La fiamma che arde negli scaffali della fondazione di Alleanza Nazionale che per ironia della sorte è finita tra le mani di Fratelli d’Italia. «Noi non vogliamo i soldi della vecchia An – ha tuonato Francesco Storace -, ma vogliamo solo il nostro simbolo». Ed è questa la battaglia che è stata raccolta a Salerno dal segretario provinciale de La Destra Fausto Lucarelli.
Si parte con la nuova An allora?
«Certamente. Io sono stato al congresso di Roma dove è nata l’ida di creare questo grande partito di destra, non di centrodestra. Il nostro appello è rivolto a chi ha perso la propria “casa” politica. A quanti non si riconoscono in politiche sembrano più di centro e non più della destra storica italiana».
Come sarà costituita questa nuova An?
«Partiamo dal basso. Voglio precisare che non siamo solo noi de La Destra ad avviare questo percorso. Con noi ci sono tanti partiti e movimenti che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Saranno formati circoli in tutte le città. A questo stiamo lavorando anche noi de La Destra in tutta la provincia di Salerno. Dai circoli costituiti, aperti a tutti quelli che hanno voglia di lavorare, si arriverà alla costituente prevista per marzo dove si realizzerà il vero progetto della nuova An».
Lei ha parlato sempre ai giovani. Un rottamatore anche lei, di destra s’intende?
«Noi non siamo rottamatori. Ma di certo non possiamo accettare e vedere tra di noi quei vecchi tromboni della politica che ancora la fanno da padrone. Del resto io, pur non avendo mai avuto incarichi elettivi di rilievo, non sono certo di primo pelo. Ma quello che serve è l’esperienza da poter trasferire ai giovani per insegnare nuovamente il gusto della politica. Il nostro appello è rivolto a quanti hanno anche attaccato i manifesti per il Msi e per la vecchia Alleanza Nazionale. Ora avranno nuovamente una casa politica».
Ha precisato, partito di destra e non di centrodestra.
«Il nostro movimento si baserà sulle idee di Jean-Marie Le Pen in Francia che con la sua destra ha raggiunto il 37% dei consensi. A livello europeo saremo di destra e non di centrodestra. E’ questo spazio che vogliamo occupare nel nostro Paese. Inserendo le nostre battaglie contro le banche, quelle per il mutuo sociale, la trasparenza e la legalità. Tutti argomenti appartenenti alla storia politica del Msi prima e di An poi. Siamo tornati, ora una scelta veramente di destra è possibile».
Battipaglia, 01 dicembre 2013