ASL nella bufera. Commissariato l’Ospedale di Eboli, precisazioni del DG Squillante. Nel mirino il ricorso al personale in ALPI e gli straordinari. L’indagine si allarga. Sprechi per 22 milioni di €.
Tra accuse e solidarietà, pro e contro, Partiti e Sindacati si dividono. Per UIL FPL e CGIL FP, si pubblichino gli atti. La CISL e Di Donato solidarizzano. Il Sindaco Melchionda propone un Consiglio comunale monotematico. Cariello: “Si individuino i responsabili. Non facciamo di tutta l’erba un fascio”. E’ caos.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
SALERNO – Quando si rompe un ordine costituito è sempre il caos. Ed è caos all’Ospedale di Eboli, specie sullo straordinario, sulle prestazioni in ALPI (acronimo che sta per Attività Libero Professionale Intramuraria), sugli sprechi dei medicinali, la cui spesa ha superato di gran lunga il badget assegnato e che è finita nel mirino dei Siundacati UIL FPL e CGIL FP, i quali hanno chiesto spiegazioni, ma hanno chiesto anche conto, atteso che la mancanza cronica di personale favoriva, distorcendo l’uso di questi strumenti strordinari consentiva ai reparti carenti di poter assicurare ai pazienti il minimo delle funzioni assistenziali.
La nomina del Commissario Pietro Spinelli, che ha avuto dal DG Squillante il compito specifico di venirne a capo, ha messo in allarme chi di questi strumenti ne faceva abuso, avvantaggiandosene personalmente, e chi con la mancanza di controllo li favoriva, rendendosi complice di sprechi di danaro pubblico, valutati nell’intera ASL di Salerno pari ad una cifra che supera i 22 milioni di euro, praticamente, corrispondente al disavanzo di bilancio dell’anno in corso dell’ASL di Salerno.
Questo il danno economico, senza contare quello che si è fatto nella ipotesi in cui questi strumenti straordinari abbiano inciso negativamente sul funzionamento ordinario dei servizi che offre una struttura ospedaliera o sanitaria, procurando liste di attesa ingiustificate, o arrecando danno agli utenti che si sono trovati nella condizione di avere un servizio che si sarebbe potuto ottenere anche a pagamento senza però che questa opzione sia stata una libera scelta, o magari creando le condizioni ad un dipendente di superare in quota percentuale la propria attività istituzionale, fino ad arrivare all’assurdo di utilizzare il personale con la formula dell’ALPI in maniera ordinaria e non eccezionale come prevedono i regolamenti.
Dopo dopo l’intervento dei Sindaca listi della UIL-FPL e della CGIL-FP Vincenzo Romanzi, Vito Sparano e Marcello Fulgione, che hanno smosso le acque impantanate; e dopo l’intervento del Consigliere PD Mario Di Donato che hs espresso solidarietà alla Dirigenza dell’Ospedale e al sindacato Cisl, è arrivata attraverso un comunicato stampa congiunto la posizione politica ufficiale del Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Fernando Zara, del Consigliere provinciale e capogruppo Comune di Eboli Nuovo PSI Massimo Cariello, del Capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Lazzaro Lenza, che hanno bocciato senza mezzi termini il neo-commissario Spinelli, ritenendo i suoi comportamenti “arroganti, altezzosi e prepotenti”. Posizioni politiche di Di Donato da una parte e Zara, Cariello e Lenza dall’altra, che hanno costretto il Direttore Generale dell’ASL Salerno Squillante ad intervenire con fermezza, facendo chiarezza e nel contempo accusando il sistema che avrebbe arrecato danno all’erario, ma che avrebbe favorito alcuni, e allo stesso modo senza indugi ha difeso il neo commissario per il lavoro che sta svolgendo, invitando gli esponenti politici che sono intervenuti, più che a strumentalizzare e farsi strumentalizzare a collaborare affiancandosi alla sua battaglia di moralizzazione:
“In relazione ad alcune dichiarazioni fatte da alcuni esponenti politici, – si legge nella nota politica che ci è pervenuta dall’Ufficio stampa dell’ASL Salerno – che disapprovano l’operato del dott. Spinelli, in una fase di verifica molto delicata, è mio dovere prima di tutto precisare che il commissario opera su mio mandato e gode della mia piena ed indiscussa fiducia, essendo persona competente e preparata. Credo sia assolutamente necessario creare i presupposti per cui Il dott. Spinelli possa lavorare in una condizione di lucidità e serenità, per poter dare risposte chiare e trasparenti ai cittadini.
Ai politici che si sono interessati ai malumori di qualche operatore sanitario, – continua a muso duro Squillante riferendosi al Consiglire Di Donato del PD che aveva espresso solidarietà, e al contrario invitando alla collaborazione Zara, Cariello e Lenza che al contrario avevano indirizzato alcune accuse al neo-commissario in difesa di alcuni reparti – in primo luogo e evidentemente impensierito che con le verifiche in corso le loro ingiustificate entrate straordinarie a breve possano cessare, chiedo, conoscendo il loro grande senso di responsabilità, di non cadere nella rete di tali personaggi, che nascondendosi dietro le parole “eccellenza”, “fiore all’occhiello” e “sacrificio”, tentano solamente di tutelare una ristretta casta di privilegiati.
A loro chiedo, piuttosto, di affiancarmi in questa nuova battaglia di moralizzazione e quindi, insieme a me, di occuparsi prima di tutto degli utenti e di quel personale che, invece, continua a lavorare in maniera silenziosa per garantire i livelli di assistenza, senza pretendere nulla.
Il dott. Spinelli, – precisa Squillante – in questi primi giorni di attività, mi ha già segnalato alcune incredibili ed inaccettabili inadempienze che, a mio avviso, possono configurarsi come danno erariale.
Vi faccio alcuni esempi:
- La pronta disponibilità, nel rispetto della normativa, è riservata esclusivamente al personale che opera nell’area dell’emergenza urgenza, eppure nel Presidio di Eboli vi erano alcuni privilegiati, anche dirigenti apicali, che svolgendo compiti amministrativi percepivano, in spregio alla normativa, migliaia di euro;
- Nel servizio di Anatomia Patologica, pur essendo presente personale sanitario in numero congruo, si procedeva con l’attribuzione di straordinario a pioggia, non solo quello programmato ma anche con attività aggiuntive, senza una reale e concreta necessità;
- relativamente al servizio di laboratorio di analisi, ad Eboli, diversamente da quanto avviene in altri presidi dell’ASL, l’orario notturno viene garantito attraverso turni di reperibilità sostitutiva che, magicamente, si trasformano in guardia attiva e quindi in orario aggiuntivo, con un costo die di circa 760 euro.
Di fronte a questi fatti – conclude la nota del DG Antonio Squillante – credo che ci sia poco da fare polemiche, bisogna intervenire in maniera decisa per eliminare ogni errore ed omissione che danneggia tutti i cittadini, primi tra tutti i dipendenti ed i pazienti”.
La dichiarazione del DG ASL SA Squillante, sebbene abbia fatto chiarezza, fa luce anche sulle intenzioni e per questo sottolinea come vi siano state tante anomalie e in capo a chi addebbitarle nel momento in cui parla di: “entrate ingiustificate“; di “personaggi”; “Casta di privilegiati”; di “battaglia di moralizzazione“, di “danno erariale“, pone in evidenza questioni che non lasciano spazio a dubbi e che rendono ancora più grave un quadro che è stato per molto tempo occultato e che adesso se non si fa bene attenzione rischia di finire per individuare un capro espiatorio, salvando, risparmiando e occultando ben altre responsabilità e responsabili ben precisi.
Una risposta che costringe il Consigliere Provinciale Cariello a fornire una ulteriore sottolineatura: Comprendo la risposta moderata del Direttore Generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante, – dichiara il Consigliere Provinciale Massimo Cariello raggiunto telefonicamente a commento del comunicato del DG Squillante sugli sprechi dello straordinario e sui costi sopra ogni decenza dell’utilizzo del personale in Alpi e lo sforamento del Badget dei medicinali – nel difendere giustamente un suo funzionario, ma nella mia razionalità e pur essendo consapevole dello sforzo importante che l’aspetta e che sta facendo, non mi sento di rinunciare ad esprimere una mia modesta opinione sulle eccellenze certificate, affermate e riconosciute senza alcun dubbio da tutti, quali Nefrologia, Cardiologia, Malattie infettive, e ancora altre Unità Operative, e cito solo questi perché sono stati portati da noi come esempi di buna sanità. In ogni caso – precisa Cariello – siamo comunque ben lieti che si faccia chiarezza, lo vogliamo con forza, ma fare di tutta l’erba un fascio e tutta un’altra cosa. Il mio unico interesse – conclude Cariello del Nuovo Psi – è potenziare e valorizzare il nostro plesso, evidenzio tutto quello che merita di essere valorizzato”.
Il turbillion che ha travolto l’Ospedale Maria SS Addolorata di Eboli non poteva non causare un’altra serie di interventi nel merito, anche perché proprio in questa fase delicata, nel corso della quale si tenta di dare una svolta definitiva all’assetto della Sanità su tutto il nostro territorio, dopo i rilievi che hanno fatto evidenziare come ci sia stata una volontà “diabolica” e per nulla “disinteressata” di ridimensionare in strutture e posti letto l’area della Piana del Sele e degli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra.
Una scoperta del genere potrebbe avere anche come obiettivo quello di “azzoppare” un qualsiasi tentativo di difesa delle realtà importanti, esistenti nei vari Ospedali, giustificandone una eventuale chiusura, o trasferimento, o accorpamento, e dietro la confusione consentire anche che qualche gaglioffo la faccia franca, ed è proprio per questo che il Sindaco di Eboli Martino Melchionda esprime una : “Seria preoccupazione per il nostro nosocomio. – ritenendo a sua volta che – Occorre fare una riflessione con tutte le forze politiche locali”. Melchionda che proprio qualche giorno fa, insieme al Commissario Prefettizio di Battipaglia aveva condiviso, sottoscritto e proposto un’intesa sul destino dei due Plessi ha proposto, alla luce degli eventi dell’ultima ora di convocare urgentemente un Consiglio monotematico per coinvolgere tutte le forze politiche e per questo ha dichiarato:
“Le ultime dichiarazione dei direttore generale Antonio Squillante non ci rassicurano affatto e, per certi versi, la posizione assunta conferma le nostre preoccupazioni. Non intendiamo, in alcun modo, coprire eventuali irregolarità sulle quali va fatta chiarezza. Intendiamo, piuttosto, difendere il nostro ospedale ed il sacrosanto diritto dei cittadini ad avere una adeguata assistenza sanitaria.
Dopo la grave penalizzazione subita dal nostro territorio, – prosegue il Sindaco di Eboli – che sottende un chiaro tentativo di depotenziamento graduale del nostro nosocomio a vantaggio di altre aree, il commissariamento del nostro ospedale sembra nascondere un sottofondo di tipo politico. Lo sforamento del budget, d’altronde, non si è verificato soltanto nel nostro ospedale, ma dovunque. Si applichi lo stesso criterio anche per altri nosocomi.
Occorre fare una riflessione seria, – aggiunge Melchionda – e, insieme alle forze politiche locali, unire le proprie posizioni a difesa di una adeguata riorganizzazione sanitaria, per fare in modo che la vicenda relativa al commissariamento dell’ospedale, non finisca per penalizzare ulteriormente la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini. Occorre essere oggettivi, – prosegue – prendere atto che il nostro territorio è stato mortificato, e chiedere a gran voce un riequilibrio territoriale: nella Valle del Sele la cifra dei posti letto per 1000 abitanti è pari a 1,32 rispetto ai 3 previsti dal decreto Balduzzi.
Sulla scorta di ciò – conclude il primo cittadino – ritengo sia il momento di convocare un nuovo consiglio comunale monotematico, in cui, come negli scorsi in cui si è discusso delle problematiche connesse alla sanità locale, ritrovarsi per affrontare ampiamente la questione e porre in essere un confronto con tutte le forze politiche locali”.
Tra accuse e solidarietà, pro e contro, Partiti e Sindacati si dividono. Per UIL FPL e CGIL FP, si faccia chiarezza pubblicando gli atti. La CISL e Di Donato solidarizzano con la dirigenza. Il Sindaco Melchionda propone un Consiglio comunale monotematico. Cariello: “Si individuino i responsabili. Non facciamo di tutta l’erba un fascio”. E’ pieno caos. Fatto sta che la vicenda di Eboli è solo la punta di un iceberg che coinvolge tutti i 10 Ospedali della provincia di Salerno e che è costato all’erario dello Stato ben 22 milioni di lire solo in quest’anno, una cifra della quale ne hanno beneficiato in maniera massiccia un centinaio di medici e che è costato il mancato pareggio di bilancio all’ASL.
Ma il Direttore Generale Squillante perché non rende pubblici gli atti, per modo che tutti ne possono trarre le conseguenze? Perché non ha dato corso insieme ai suoi predecessori ai controlli che pure erano stati richiesti e per i quali si era costituito anche una commissione che fu chiamata “Commissione Verrioli“? Perché non ha avviato un’indagine interna per chiarire almeno dal punto di vista professionale, oltre che morale, etico e legale, all’indomani del furto che si portò a termine nella notte del 1 luglio del 2013, benché vi fossero, dichiarazioni, filmati e testimonianze, che testimoniavano inequivocabilmente sia la presenza del “Furgone Amico Blù“, sia gli energumeni che si introdussero nell’Ospedale dai cancelli secondari e pare anche dell’accompagnatore o gli accompagnatori che avrebbero indicato la strada ed il luogo da trafugare?
Perché non si è presentata una formale denuncia?
Le indagini sono in corso? E’ vero che esistevano atti che dimostravano che quegli apparecchi, in particolare il CRIOSTATO CONGELATORE, in uso alla Struttura Semplice di immunopatologia renale dell’Ospedale di Eboli, era stato donato dall’Ospedale di Polla? Perché in data successiva al furto si dichiarava che quell’apparecchio non fosse inventariato? Forse si doveva coprire il furto? E’ vero che il portiere riconobbe un medico che accompagnava dei signori che guidavano un furgone “Amico blu” e nottetempo volevano entrare nelle aree interne all’Ospedale di Eboli? E’ vero che il portiere di servizio ne ha certificato la presenza di quelle persone e che ne ha tratto anche una dichiarazione? E’ vero che un dirigente dell’ASL Salerno, una volta informato trasferì il Medico Biologo che aveva denunciato il furto con la motivazione, pare, di restituire la serenità ad un dirigente di Unità Operativa? E vero che nell’Unità Operativa di Anatomia Patologica vi sono state anche denunce di Mobbing? E’ vero che al Dirigente dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica sono stati liquidati 9000 euro per prestazioni in ALPI, con il sistema dell’autocertificazione? E’ vero che la lista di attesa per le diagnosi a quel reparto vanno dai 60 ai 90 giorni?
E c’era bisogno di nominare un Commissario perché si potesse prendere qualche decisione, oppure, allargando l’orizzonte, si voleva trovare la scusa per risolvere un caso più compromesso che mai, senza destare sospetti di intervenire solo per qualcuno? Chi è che protegge o ha protetto, o ha intenzione di proteggere queste personei? Si può mai tollerare simili comportamenti? Se queste cose dovessero rispondere al vero, si può mai mischiare la Sanità, le prestazioni, gli Ospedali, i Reparti, e gli Operatori seri con simili personaggi? Si arriverà ad una verità, senza per questo coinvolgere e compromettere strutture e prestazioni? Il Direttore Generale Squillante, fa bene a difendere il suo Commissario, ma dalle risposte che ha dato vuol dire che ha letto già le risultanze e ne è già a conoscenza. Non esiti e faccia l’unica cosa buona che può fare dopo un anno di decisioni prese e non prese: Denunci i malfattori.
Salerno, 1 dicembre 2013
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è talmente semplice individuare i responsabili, chi autorizza alpi ecc???? Il dipendente centra molto poco, e soprattutto infermieri e portantini…cmq sia è stato un grande il direttore generale Squillante con questa nota.
Quando anche la sanità diventa merce di scambio elettorale (agro nocerino vs piana del sele), quando dirigenti rispondono ai loro padrini politici, primari non comandano lasciando il potere ad infermieri e portantini che li coprono durante le assenze ingiustificate nelle ore di lavoro per curare gli interessi personali, quando infermieri e portantini prendono mazzette per trovarti un posto letto o farti fare esami gratuiti a spese della collettività (dai privati ora sò mazzate), quando per se e per gli amici e parenti si attinge ai magazzini per procurarsi medicinali costosissimi, quando il comportamenti di certi (e meno male) lavorati ospedalieri sono più da mercato del pesce che da luogo di cura, quando si pensa che quel posto di lavoro “è per sempre e nessuno me lo toglie e quindi posso fare quel che voglio”, quando gentilezza, disponibilità e misericordia sono sostituiti da interessi personali e bassezze varie mi dite che destino può mai avere l’ospedale di Eboli, un tempo faro della sanità salernitana ed oggi ridotto ad un luogo del “si salvi chi può” (nonostante lo sforzo immane di tanti bravi e coscienziosi lavoratori)?
A cosa serve? I politici in tutto questo ci sguazzano, fanno finta di indignarsi, di battersi per poi accordarsi col più forte, col più potente, con chi garantirà loro continuità nella politica. Ma andate tutti a cagare!!!!
Il tuo intervento è da incorniciare!!!
diciamo è che quando vi è una “forma mentis” sbagliata nel pp come nel privato,latitano le forme di rispetto e responsabilità,tutte le leggi e organizzazioni diventano vuote formule,è l’uomo che dal suo piccolo costruisce nel bene o nel male la società in cui vive!
Le ipotesi o le accuse che Squillante rilascia a mezzo stampa sono tanto gravi quanto rognose.
A questo punto sorge spontaneo il Question time.
Protagonisti del programma saranno Cosimo Cicia e Francesco Rizzo.
Il compito richiede concentrazione, riflessione ma anche agilità di risposta.
Domanda N.1
Lavorando da anni presso il nostro nosocomio, vi siete mai accorti di quello che un commissario nominato da circa una decina di giorni ha preso atto?
Domanda N.2
Nel caso in cui la vostra domanda fosse negativa (ovviamente la concertazione delle risposte è prevista dal regolamento) quali risposte vi date al di là di eventuali responsabilità da accertare prima e da sanzionare poi a tutti i livelli?
Domanda N.3
Utilizzando una sorta di role play, immaginando di esser comuni cittadini che non hanno rapporti lavorativi con la struttura ospedaliera, vi arrabbiereste oppure no?
Domanda N.4
Sembra credibile che tali comportamenti posti in essere e ripresi con cognizione da Squillante potevano esser conosciuti solo da pochi all’oscuro di tanti?
Parte il tempo..
questo almeno è meno grasso di quello
Siamo al primo giro di lancette ma non registriamo nessun sussulto.
La situazione è abbastanza atipica, tutti parlano dell’ospedale dei tagli e del suo sottodimensionamento e proprio chi vive quella realtà quotidianamente ormai da anni si astiene da qualsiasi giudizio.
Come mai? Cosa vi spinge a tacere?
Diteci cosa ne pensate, mi rifiuto di credere che timori o paure verso eventuali critiche sottendano il vostro silenzio.