In un clima avveniristico, tra tecnologia e innovazioni l’Agenzia Di Canto Spa inaugura la sua nuova sede, va oltre la crisi e si proietta nel futuro.
A tagliare il nastro con Evina, Donato e il patron Vito Di Canto, della nuova Agenzia di distribuzione di giornali tra le prime del mezzogiorno, colleghi, direttori di giornali, autorità, il Sindaco di Eboli Melchionda e il Vice Ministro De Luca.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
EBOLI – Una giornata importante quella di ieri. In piena controtendenza rispetto alla crisi economica che ha travolto il Pese e più di tutto il mezzogiorno, un’altra Azienda, dopo l’ultima e altrettanto imporatnte Azienda di Logistica dei fratelli Motta, ha aperto i battenti e popola la Zona Industriale di Eboli, lanciando oltre che un messaggio importante una concreta realtà che va a dare speranza a quanti volessero intaprendere nuove iniziative.
In un clima avveniristico, tra tecnologia e innovazioni, ma anche l’umano calore del carattere familiare che contraddistingue, l’Agenzia Di Canto Spa, un’azienda, a giudicare dai numeri e dalla nuova location, in piena crescita inaugura la sua nuova sede, va oltre la crisi e si proietta nel futuro, con numeri di tutto rispetto: con circa 70 dipendenti, imoegnati nei capannoni e nella consegna sul territotio; circa 40 furgoni che sfrecciano su tutte le strade della provincia; 3000 metriq di superfice coperta e un impegno finanziario di 3 milioni di euro.
A tagliare il nastro con Evina, Donato e il patron Vito Di Canto, della nuova Agenzia di distribuzione di giornali tra le prime del mezzogiorno, colleghi, direttori di giornali, autorità civili e religiose: il Sindaco di Eboli Martino Melchionda; il Sindaco di Salerno e Vice Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Vincenzo De Luca; il Dr Attilio Stoppa, Presidente N.D.M. Associazione Distributori stampa; il Direttore de “il Mattino”, Francesco La Penna; l’Avv. Fabrizio Carotti, Direttore generale della F.I.E.G, la Federazione Italiana Editori e Giornali; il giornalista e inviato speciale del Mattino Antonio Manzo; Giovanni Cantù della Mondadori; Pieralberto Vagnoni Sodip; Marco Giosualdo; Riccardo Magnoni; tutti a condividere con Vito Di Canto un momento così importante, sia per il settore che per l’economia locale e provinciale, e tutti sul palco a testimoniare con la loro presenza la vicinanza ad un’Azienda di succcesso e che cresce.
Nel parterre, tra il pubblico si è notato la presenza dei fratelli Vincenzo e Gerado Motta, di Carlo Vitolo del centro Congressi Hotel San Luca di Battipaglia, il Senatore Franco Cardiello, il Consigliere Provinciale e componente del CdA dell’ASI di salerno Massimo Cariello, l’Assessore al Bilancio del Comune di Eboli Adolfo Lavorgna, i Consiglieri comunali Damiano Cardiello, Ennio Ginetti, Santo Venerando Fido, e tanti tra imprenditori e personalità politiche che si sono mischiate in mezzo al pubblico e ai dipendenti della Di canto Spa.
Dopo la benedizione e una breve cerimonia religiosa officiata da don Andrea D’Arminio, che ha ricordato a tutti di come Vito Di Canto fosse stata una sua vecchia conoscenza come suo alunno, è partito un filamto con la voce narrante di Antonio Manzo che ha romanzato quella che è stata una bella avventura di quarant’anni, partita negli anni ’70, di sacrifici e di successi, senza mai perdere di vista quei valori, e quell’umanità che solo la famiglia sa imprimere e che rappresenta quel valore aggiunto che ha fatto grande l’Italia e che purtroppo oggi si sta perdendo e ne avvertiamo drammaticamente tutte le conseguenze con questa interminabile crisi economica che sta bruciando risorse e speranze.
Non sono mancati quei momenti di emozione che hanno seguito il racconto di Vito Di Canto che ricordava – “Ho iniziato a lavorare in Lucania,conoscevo quella regione perché avevo giocato al Calcio in diverse Squadre del posto” – e continua ricordando le varie evoluzioni che ha vissuto nel tempo, quando consegnava i giornali nei Bar, dal Barbiere, fino poi a giungere a quelle che oggi sono le Edicole. Ricorda ancora quei momenti drammatici vissuti nei giorni del terremoto, quando giungeva in quello che rimaneva dei paesi tra le facce tristi degli abitanti che aspettavano i giornali per illudersi se qualcuno si ricordasse di loro e non li lasciasse soli, ed ha aggiunto – “Posso dire oggi, alla luce della mia esperienza di vita e di lavoro di aver vissuto 2 volte, anche perché per me non c’era nessuna differenza tra il giorno e la notte“. – Erano i tempi in cui macinava centinaia e centinaia di chilometri per consegnare nelle realtà più sperdute i giornali e tra una gag e l’altra di ricordi e aneddoti, Simona Cataldo che ha condotto la serata, ha dato la parola introducendo i convenuti che hanno preso posto sul palco, raccogliendo le loro testimonianze:
Martino Melchionda, Sindaco di Eboli: “Una realtà importante e di tutto rispetto, che aggiunge un valore non indifferente alla nostra Città. L’Azienda Di Canto testimonia, in questo momento di crisi, quanto sia importante avere coraggio, ma anche come un’amministrazione debba stare vicino alle realtà economiche”.
Attilio Stoppa, Presidente N.D.M. Associazione Distributori stampa: “Sono stupefatto di quanto ho visto”.
Francesco La Penna, Direttore de “il Mattino”: “Sono meravigliato piacevolmente, specie in un momento di crisi come questo”.
Giovanni Cantù, della Mondadori: “Siamo rimasti a bocca aperta per quello che avete realizzato, specie in un settore che soffre da molto tempo”.
Pieralberto Vagnoni, Sodip: “Grazie, ci avete proiettati nel futuro”.
Marco Giosualdo: “Nella vostra iniziativa c’é un concentrato di modernità e di innovazione e sicuramente c’é tanta passione”.
Riccardo Magnoni: “Il nostro mondo deve riconoscere i sacrifici, che ci sono dietro questa iniziativa. Questo che avete realizzato è una cosa bellissima, un esempio che serve ai giovani”.
Antonio Manzo, Inviato speciale de “Il MATTINO” e voce narrante: “Siamo cresciuti in un’altra Italia, – e richiamandosi al filmato che iniziava con una partita di calcio, che ser viva proprio a dare lo spunto per quello che rappresentava il successo della Di Canto Spa – quella dei Domenghini. Di chi chi lavora e corre tutti i giorni, e senza sosta, da il suo contributo, senza aspettarsi altro che rispondere al proprio dovere”.
Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno e Vice Ministro alle Infrastrutture e i Trasporti: “In un momento di crisi un imprenditore che avvia un’Azienda così è da apprezzare. – E rivolgendosi ai giovani – Dietro ogni successo c’é il sacrificio, la fatica – e per tre volte ripete fatica – ma anche, come in questo caso, la rivendicazione dei valori della famiglia. L’Italia regge perché ci sono singooli cittadini che stringono i denti e vanno avanti contro: il peso della burocrazia che scoraggia gli investitori; la distanza delle Banche che non concedono crediti alle imprese; La palude burocratica-istituzionale che mortifica l’iniziativa.
Il Sud – rivolgendosi ai colleghi del Nord di Di Canto – a volte diventa impresentabile, ma gli imprenditori come Di Canto ci aiutano a resistere e a combattere meglio la nostra battaglia. – e rivolgendosi agli amministratori quasi a dare una risposta al sequestro del Crescent e all’avviso di garanzia che ha ricevuto ha concluso – Chi ha paura di mettere una firma se ne vada a casa, ma che nessuno si metta un euro in tasca. Il tempo dà ragione“.
Hanno ragione proprio tutti e in effetti nel suo ringraziamento finale, prima del taglio simbolico della torta e del ricco Buffet allestito da “In Tavola” di Emiddio Trotta, abbracciato dai figli, Evina e Donato, che lo supportano nell’Azienda, Vito Di Canto in poche parole e visibilmente emozionato, ha voluto rigraziare tutti: “Sono emozionato, commosso, ringrazio tutti, dai miei collaboratori alle varie ditte con i loro dipendenti, che hanno lavorato, l’ing. Nicola D’Anza che ha guidato i lavori, perché ci potessimo trovare oggi quì, e ringrazio le autorità civili e religiose che ci hanno onorato della loro presenza. – Usa una metafora per sottolineare la difficoltà del momento – In questi anni ho lanciato la scialuppa e non mi sono ritratto rispetto al mare agitato, e questo è l’inizio di una nuova ecpoca. Chi la dura la vince. Per noi senza dubbio è una nuova avventura”.
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Foto gallery
Eboli, 22 novembre 2013
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non nè ho mai sentito parlare bene (questa è l’italia)
COMPLIMENTI PER IL CORAGGIO,E’ UN INVESTIMENTO IMPORTANTE,ANCHE SE IL MERCATO DI SPECIE E’ IN FORTE CRISI,E IL FUTURO SONO LE NEWS SU SMARTPHONE E TABLET,LA DECARTOLARIZZAZIONE DEI MEDIA AVANZA DI ANNO IN ANNO,
POLIGRAFICI IN AMBASCE,ED EDICOLE CHE SI AUTOCONVERTONO IN SERVICE PLACES…
Nelle foto sono venuti male. Sembrano dei lupi!
Non ci sono i dipendenti. Hanno intervistato i dipendenti? Cmq auguri!
Certo il coraggio non manca,è un investimento e come tale comporta rischi,cosi si fa impresa,chi non ama il rischio non può fare l’imprenditore,un’attività economica d’impresa assumendosi il cosiddetto rischio d’impresa.
Personalmente non lo avrei fatto,il mondo va verso il digitale in tutti i campi ed il cartaceo sarà per cultori e/o collezionisti negli anni a venire….
Auguri ….. Un grande in bocca a lupo il coraggio di una forza come voi logora l’ invidia dei piccoli ….. Un bacione forte a Donato e Evina …..
E’ una realtà che viene da una lezione di vita vissuta con alti e bassi e con tanta voglia di farcela. Bravo Vito, Complimenti.
BRAVI CAPITANI CORAGGIOSI..AHINOI,Tutto il panorama dell’editoria italiana nella crisi, mosso e frastagliato, è insomma da osservare attentamente, specie per chi ha occhi e cuore attenti all’indipendenza e considera un valore la bibliodiversità. I dati infatti parlano chiaro: dopo anni in cui il mercato editoriale italiano, a causa della congiuntura economica, è stato caratterizzato da una flessione continua delle vendite, si è avuto un ulteriore tracollo piuttosto improvviso che ha portato a un calo del 5% del fatturato negli ultimi sei mesi. Se a questi dati si aggiunge che il mondo del libro in Italia è già di base caratterizzato da un volume d’affari di varie volte inferiore a quello di Francia o Germania.Pubblicità a picco, calo di vendite in edicola, endemica carenza di abbonamenti. I giornali italiani (e non solo) sono in crisi, e non li salvano più nemmeno gli allegati.
Mi complimento con un “self made man”,che in un panorama sconfortante ha il coraggio di mettersi in gioco!
L’editoria cartacea continua inesorabile il suo declino mentre quella digitale cresce in maniera esponenziale anche se ancora non si può dire “a passi da gigante”.
La tendenza è che crescono i fatturati prodotti dalla vendita di ebook e crescono ancora di più le vendite di libri e ebook dagli store online.E’ vero anche che non è la crisi dell’editoria. – il fatto quotidiano,per esempio nato in piena rivoluzione digitale della stampa e nonostante ciò si è imposto alla grande…in troppi casi è la crisi della qualità!
Auguri alla Di Canto Spa,l’iniziativa a fare meglio inorgoglisce tutto il settore addetto alle vendite e rinnova la speranza in un momento di sconforto. Un grande GRAZIE credo,vada rivolto alle ” fomiche operaie” che ogni mattina vanno ad aprire l’edicola, per far funzionare tutto “l’ingranaggio” e non solo ai politici presenti al generoso buffet dell’inaugurazione,perchè i politici se ne vanno e le formiche restano (e resistono). AUGURI a NOI!